Commentario del 20.05.2017

IN PRIMA PAGINA
Vaccini, obbligo fino all'asilo poi multe salate (Corriere). Senza vaccini via la patria potestà (Messaggero): in primo piano su tutti il decreto del governo varato ieri per contrastare malattie e no Vcas. Lorenzin: mettono a rischio non solo i loro bimbi (Messaggero). Libero contro la Fedeli: non è dottoressa ma decide sui vaccini dei nostri figli.
Altro passo del governo, la riforma degli Statali: licenziati dopo tre anni di bocciature (Repubblica), incentivi legati al giudizio dei cittadini (Messaggero).
In primo piano anche l'inchiesta su mazzette e Rolex a Trapani. "Un orologio per l'aiuto della sottosegretaria". La Vicari si dimette, Indagato anche Crocetta (Corriere e tutti). "Solo un regalo. L'ho ringraziato" (Corriere). E il governo perde un altro pezzo (Giornale).
Renzi alle prese con Consip: "Disegno eversivo contro il governo" (Stampa). Grillo marcia ad Assisi: reddito minimo universale. Ma la sfida sono le coperture da 20 miliardi (Fatto).
A Milano sospetti di jhiadismo sull'aggressore della stazione (Repubblica, Corriere). Oggi la marcia per l'accoglienza. Il Corriere: senza muri sì, ma la sicurezza è un diritto. Libero: sfilano per i delinquenti. A Roma ore di blackout a Termini. Treni fermi in tre regioni (Repubblica). Un giorno di ordinaria paralisi (Messaggero).
Esteri, Trump debutta sul fronte internazionale: prima l'Arabia poi il G7 (Sole). Sul Corriere le nuove rivelazioni sul Russiagate:  "coinvolto uomo vicino a Trump".

ITALIA-ECONOMIA
Statali, più facile licenziare e stop a premi a pioggia: su Messaggero e tutti il nuovo statuto del pubblico impiego approvato ieri dal governo, tassello fondamentale della riforma della pa. Ora si può andare a trattare con i sindacati il rinnovo del contratto degli statali, bloccato da 7 anni.
Per i lavoratori pubblici restano le tutele dell'articolo 18 ma si arricchisce il capitolo dei licenziamenti disciplinari. Si può essere mandati a casa se si accettano regali di valore elevato, se si è oggetto di sanzioni disciplinari, se per tre anni di seguito si sono ricevute valutazioni negative. Colpiti anche gli assenteisti seriali. Le visite fiscali saranno disposte da un polo unico diretto dall'Inps. Cambieranno anche gli orari di lavoro: i dipendenti pubblici dovranno essere reperibili per l'intera settimana dalle 9 alle 13, dalle 15 alle 18. Premi non a pioggia ma secondo una nuova contrattazione collettiva. Sugli incentivi peserà anche il giudizio dei cittadini. Verso l'assunzione dei precari storici: per chi era entrato con concorso l'ingresso nella pa è diretto. Critico il Giornale: su precariato e licenziamenti gli statali ritornano al passato. La riforma Madia dà più potere ai sindacati e smonta il sistema Brunetta che si basava sul merito.
Stop alle monetine da 1 e 2 centesimi, ok alla web tax, taglio del 30% del numero di slot machine presenti sul territorio, no alla riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle. Sul Messaggero le novità in arrivo in manovrina, in vista del voto sugli emendamenti che scatterà da lunedì. Ancora nulla di definito per la tassa Airbinb. Caos totale sui nuovi voucher, sui quali è in corso un braccio di ferro tra bersaniani del Mdp e alfaniani di Ap. La sinistra non vuole che misure per regolare il lavoro occasionale per le famiglie siano estese anche alle imprese, seppure piccole; i centristi invece spingono perché anche le aziende possano riavere strumenti per utilizzare lavoratori occasionali. La Cgil: "Il governo vada avanti sulla soppressione, dia parere negativo agli emendamenti e non ne presenti di suoi".

ITALIA-POLITICA
Mazzette e Rolex, terremoto in Sicilia. E il governo perde un altro pezzo (Giornale in prima e a p.1' e tutti). L'inchiesta di Trapani sui contributi regionali agli armatori Franza e Morace investe la sottosegretaria alle Infrastrutture Vicari e il governatore Crocetta. Alla parlamentare un Rolex in dono per lo sconto sull'Iva nel settore marittimo, al governatore una vacanza gratuita. Lei si dimette, lui nega. "L'orologio era solo un regalo, chi è corrotto non ringrazia" dice la Vicari al Corriere. "Conosco Morace ma ho aiutato una categoria, non lui". Sul Fatto (p.3) la telefonata di Delrio: "Chiedi scusa e lascia". Su Fatto (p.3) e Messaggero (p.5) le intercettazioni che la inchiodano: "Con noi non ce n'è per nessuno". Bechis, su Libero (in prima e a p.8) difende la Vicari: costretta a dimettersi per un orologio. Siamo alle comiche: un Rolex sarebbe il prezzo per aver aiutato il trasporto marittimo. Per Verderami (Corriere) le pressioni sul governo sono tante e tale che congedare rapidamente la Vicari per Gentiloni è stato un fatto marginale. Il premier cerca ad ogni strappo di ricucire e far ragionare ttti e l'opinione pubblica glielo riconosce, mai fattori di instabilità sono tanti e tali che anche Gianni Letta teme che ormai tutto concorra a consegnare il governo del Paese ai Cinque Stelle.
Cinque Stelle oggi in marcia da Perugia ad Assisi per rilanciare la proposta del reddito di cittadinanza (Corriere, Fatto). Ma ieri Grillo ha fatto una visita a sorpresa al Sacro Convento di Assisi: un colloquio con il mondo francescano che rinfocola le voci di aperture del M5S ai cattolici. Ma il tema è il reddito di cittadinanza, "l'inizio di una rivoluzione che restituisce dignità agli italiani". Fatto e Corriere rimarcano le contraddizioni della proposta – lotta alla povertà o lotta alla disoccupazione giovanile? - e il problema delle coperture: se l'assegno fosse indirizzato alle famiglie in povertà assoluta (4,6 milioni di persone) costerebbe 20 mld. 
Ancora Consip in evidenza: sulla Stampa i sospetti di Renzi: "C'è un disegno eversivo contro il mio governo". Farinetti al Corriere: "Mi piace la politica ma si parla solo di intercettazioni: io vorrei dibattiti alti invece siamo prigionieri del chiacchiericcio. Compreso Renzi, nonostante si batta per un'Italia migliore".
Legge elettorale, Berlusconi in pressing: contratti con Renzi per arrivare a un'intesa. Sul Messaggero gli sviluppi della trattativa sotto traccia sul Rosatellum in vista dei possibili assetti del dopo voto. Il Rosatellum per Forza Italia sarebbe un disastro, almeno al centrosud, ma paradossalmente beneficerebbe un asse FI-Lega per il Nord, e infatti piace molto a Romani e a Toti. E così Berlusconi ha ricominciato a tessere rapporti con Renzi, sebbene a distanza, offrendo un accordo in cambio del voto in autunno, prima del bilancio. Per il Foglio un "Nazareno bis" si potrebbe stringere sul proporzionale alla tedesca che piace a Berlusconi.

EUROPA
Merkel punta a Weidmann per il dopo Draghi: Corriere (p.41) e altri quotidiani italiani riprendono l'indiscrezione di Der Spiegel, secondo la quale la caccia al successore di Draghi sarebbe già partita, nonostante manchino ancora due anni alla fine del suo mandato. Merkel e Schauble sarebbero pronti a sostenere il governatore della Bundesbank Weidmann. Due le teorie sul come mai questa notizia sia stata data ora. La prima rimanda alla politica monetaria della Bce, che dai prossimi mesi dovrà cambiare verso: far sapere che Berlino punta a Francoforte potrebbe essere un modo di fare pressioni ma la capacità di Draghi e dei governatori nazionali di resistere a condizionamenti politici esterni è consolidata e non è in discussione, scrive Taino. La seconda ipotesi rimanda invece al generale riassetto di incarichi e nomine in Europa: presidenza dell'Eurogruppo, presidenza del Consiglio d'Europa, e dopo le elezioni europee del 2019 presidenza della Commissione. Sapere a cosa punta la Germania può orientare i prossimi giochi. "Cari tedeschi, adesso basta": MF (p.18) titola così l'intervista al ministro Delrio. "L'austerità tedesca ha indebolito il progetto europeo, come pure una certa allegria italiana. Ora serve una visione politica. L'Europa vuole diventare un'entità politica? Oppure Macron pensa solo al patto franco-tedesco? Per diventare un'entità politica dobbiamo decidere se vogliamo mettere insieme la Difesa, avere un ministro delle Finanze unico, fare politiche comuni contro la disoccupazione giovanile. Se questa è la scelta, avere leader europeisti apre più opportunità per costruire una nuova casa comune".

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