Commentario del 24.05.2017

IN PRIMA PAGINA
La strage delle ragazzine (Corriere, Repubblica): prime pagine monopolizzate dall'attentato di Manchester. Il kamikaze di origini libiche, l'ennesimo jihadista noto ai Servizi (Fatto). May: "Imminente nuovo attacco". Trump: sradicheremo i terroristi dal mondo. Stoltenberg al Sole: "La Nato in prima linea nella lotta al terrorismo". Emmott al Mattino: "Il fronte Brexit si rafforzerà". La strage non scuote le Borse (Sole, MF). Minniti: "L'estate musicale, blindati 1500 eventi" (Corriere). Ma in Italia è psicosi attentati per i raduni musicali: crollano i biglietti (Messaggero).
Oggi Trump a Roma, prove di disgelo con Francesco (Messaggero).
Sul fronte interno spazio a fisco e manovra. Sul Sole le nuove "pagelle" fiscali per 3,4 milioni di partite Iva. Su Italia Oggi il via alla rottamazione dei tributi locali. Sul Messaggero il bonus asili nido: 1000 euro per i nati dal 2016.
In cronaca: l'addio a Roger Moore, sette volte 007 (Messaggero) e l'impresa di Nibali sullo Stelvio: lo squalo vince e si avvicina alla maglia rosa (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, tagli alle slot machine e addio gli studi di settore: su Stampa (p.12) e tutti le novità in "manovrina" a cominciare dalla decisione del governo di avviare la riduzione del numero delle slot machine ( taglio del 34% da qui al 2019). Entro fine anno le macchinette dovranno diminuire del 15% (a non più di 345 mila), entro aprile 2018 dovranno essere al massimo 265 mila. Su Libero (p.17) l'allarme della Sapar, che riunisce 1700 imprese del settore: "Occhio al metodo con cui si fanno i tagli – dice Raffaele Curcio – Se l'obiettivo è la tutela delle persone e il contrasto alle patologie la riduzione deve riguardare tutte le tipologie di gioco non un'unica categoria". Altra novità in "manovrina" l'estensione della rottamazione delle liti fiscali alle imposte locali (Italia Oggi in apertura e a p.28) e lo stop agli studi di settore (Sole in apertura e a p.3): per 3,4 milioni di partite Iva arrivano gli "indicatori di affidabilità", vere e proprie pagelle fiscali che promettono meno controlli e rimborsi più facili. Da Calenda mossa per scongiurare nuove delocalizzazioni e favorire il reshoring delle imprese (Sole p.2): stop agli incentivi alla ricerca se le imprese spostano la produzione all'estero.
Sulla Stampa, la Cgil contro il ritorno dei voucher: "Faremo appello al Capo dello Stato". La Camusso: "Se tornano i buoni lavoro porremo in atto una ferma e coerente azione di contrasto: incostituzionale cambiare una legge appena approvata". Dal canto suo Confesercenti reclama "una soluzione urgente" in previsione della stagione turistica estiva. Idem la Coldiretti: "I raccolti sono a rischio".

ITALIA-POLITICA
Si allarga il partito del voto a settembre con il proporzionale (Stampa): alla trattativa ormai aperta tra Pd e Fi, condotta da Rosato e Brunetta, guardano con favore anche Lega e M5S. Netto invece il no di Prodi, Pisapia, Bersani e importanti settori del Pd (Sole). Prodi: "Devastante per il Paese un'intesa sul proporzionale. Se continuiamo così garantiamo l'instabilità" (Corriere p.21). Anche Pisapia boccia il proporzionale perché "aprirebbe la via a un governo di larghe intese". Al contrario, il M5S sembra benedire l'intesa tra Pd e Forza Italia: "Così rientriamo in gioco anche noi" (Stampa p.17). Lo scenario che si apre potrebbe infatti avere come esito l'inedita alleanza post voto tra M5S e Lega. Partiti di sistema contro partiti antisistema, insomma: per la Stampa è questo lo schema che si riproporrà se passerà questa legge. Di Maio: "Si vota in autunno solo se parteciperemo anche noi alla scrittura della nuova legge elettorale. Senza di noi il Pd si schianta al Senato".
Zanda al Corriere (p.21): "Il traguardo è vicino ma una mediazione è necessaria. La data del voto è tema da affrontare solo dopo una legge elettorale. La strage di Manchester è una spinta ulteriore. Nessuna democrazia è in grado di rispondere al terrorismo con istituzioni traballanti. E poi ci sono altre emergenze", dice Zanda citando la crisi economica e sociale e quella delle banche. Ceccanti a Italia Oggi (p.6): "Una necessità, il voto anticipato, immaginate cosa succederebbe sulla manovra d'autunno". E sulla legge elettorale nessuna illusione: "Lo scenario di larghe intese post elettorali è altamente probabile". Berlusconi pensa già alle liste (Giornale p. 18). Alfano Meloni e Bersani lottano per la salvezza (Italia Oggi p. 4)

EUROPA
La strage di Manchester in primo piano su tutti i giornali. 22 le vittime, quasi tutte adolescenti e bambini. L'Isis: colpito un ritrovo di crociati (Messaggero). Il kamikaze, Salman Abedi, 22 anni appena, figlio di rifugiati libici, era noto ai servizi: è l'ennesimo flop degli 007 britannici (Messaggero p.7). La premier May in tv: "Temiamo un nuovo attacco". Città blindate (Corriere p.2). Ma il Regno Unito non si piega: ancora una volta la risposta a una tragedia distingue i cittadini britannici (Stampa p.7). Trump: "Sono malvagi e perdenti, sradicheremo i terroristi dal mondo" (Stampa 10). Stoltenberg al Sole (p.8): "Alleati d'accordo perché la Nato abbia un ruolo importante nella lotta contro il terrorismo. Difenderemo le nostre società aperte". L'Ue accelera sulla cooperazione sulla sicurezza: obiettivo un unico data base contro i foreign fighter di ritorno, con le banche dati di tutti i Paesi (Stampa p.9). Ma gli ostacoli sono molti. "L'attentato dimostra la vacuità dei proclami anti-terrorismo fatti in Arabia Saudita da parte di Trump e della leadership saudita che con gli israeliani hanno come obiettivo il contenimento dell'Iran sciita più che l'eliminazione di un jihadismo sannita – scrive Alberto Negri sul Sole – Una situazione che gli Usa, gli inglesi e i francesi conoscono perfettamente ma fanno finta di ignorare in nome della Realpolitik e dei grandi affari".
In Italia il Viminale rimodula le misure di sicurezza per oltre 1500 eventi pubblici (Corriere p.10 e tutti). Ieri vertice di Minniti con i servizi inglesi. Ad allarmare Roma è la cellula Isis operativa in Libia: l'attentatore di Manchester era stato a Tripoli (Stampa p.9). A proteggere l'Italia (per ora) è il lodo Moro-Arafat, scrive Bechis su Libero (p.7). Il riferimento è all'intesa che Italia e Olp avrebbero raggiunto per evitare altri attentati dopo la strage di Fiumicino del 1973. Un accordo che avrebbe resistito per decenni, rendendo immune l'Italia dalle stragi mediorientali in cambio dell'appoggio politico ai palestinesi.

©riproduzione riservata



Nessun commento:

Posta un commento