Commentario del 30.06.2017

IN PRIMA PAGINA
"Non lasciateci soli" (Repubblica). "Aiuti sui migranti o vincono i populisti" (Stampa). In apertura su tutti i giornali l'appello di Gentiloni alla Ue. Merkel apre, Macron frena (Sole, Messaggero). Roma pronta al blocco navale (Corriere). Il Giornale: altro che porte chiuse: dentro altri cinquemila (Giornale). Libero: chiudete i porti e che sia finita. Ma per il Fatto non si può fare.
In primo piano anche la politica, con l'intervista di Berlusconi al Corriere e lo scontro a sinistra tra Renzi e Pisapia. "Ripartiamo dal sistema tedesco. Guiderò io stello la campagna elettorale" dice Berlusconi al Corriere. Pisapia sfida Renzi: "Recuperare i voti di una sinistra delusa dalle politiche del Pd" (Repubblica). Sulla Stampa le prove d'intesa tra Lega e M5S.
Tra politica è giustizia il caso stalking: reato depenalizzato, solo una multa per i molestatori (Fatto). Orlando: "Correggeremo la norma" (Sole).
Tra economia e fisco: sul Sole i tagli al cuneo fiscale per 300 mila giovani. Sul Messaggero le pensioni per i giovani: assegno garantito e integrative declassate.
In Vaticano cade Pell,  il prefetto dell'Economia (Sole) incriminato per pedofilia (Repubblica). La perdita del prelato è un colpo alle riforme di Francesco (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Sul Sole in apertura il piano allo studio del governo per favore le assunzioni stabili di under 35: la proposta prevede un abbattimento del 50% dei contributi a carico dei datori di lavoro per tre anni, dall'attuale 30-33% al 15%, con un limite di esonero fino a 3mila euro l'anno. L'operazione dovrebbe interessare 300 mila giovani all'anno, scatterebbe nel 2018 con un costo iniziale di 900 milioni, destinati a salire a 1,5-2,5 mld a regime.
Sul Messaggero il piano del governo per assicurare ai giovani pensioni dignitose, anche dopo un percorso lavorativo all'insegna del precariato: assegno di garanzia e pensioni integrative detassate. Sul tavolo un importo minimo e i contributi versati dallo Stato. Intanto Cgil, Cisl e Uil chiedono di bloccare lo scatto automatico che porterebbe l'età di uscita a 67 anni nel 2019.
Sul Corriere il peso dell'Irpef regionale: la tassa nascosta è salita del 59% in dieci anni ma nessuno se n'è accorto perché "mischiata" con l'Irpef. Ma pesa circa 158 euro a testa, con differenze anche notevoli tra Regione e Regione. Il Lazio ha l'imposta media più alta, l'Emilia Romagna è la Regione che l'ha aumentata di più.
Su tutti i giornali il via libera alla Camera alla legge sulla concorrenza. Frenata sulle liberalizzazioni (Repubblica). Interventi su Rc auto, Uber, energia, banche e professioni: per la Stampa una legge per iniettare più concorrenza in Italia.
Tasse locali triplicate a Milano (Italia Oggi). Lo dimostra un'indagine Confcommercio per gli anni 2011-2016 su Imu, Tasi, Tari e Cosap nel capoluogo lombardo, ma a Roma imposte ancora più care: nella Capitale, infatti, la media della Tari è di 2778 euro l'anno.

ITALIA-POLITICA
"Rieccomi – dice Berlusconi al Corriere – Gli elettori alle amministrative hanno scelto noi, un centrodestra con un forte componente moderata e liberale. FI è il primo partito e ha una forza trainante. E di centrodestra ce n'è uno, quello che ho inventato 23 anni fa". Berlusconi rilancia poi sul sistema proporzionale.E sulla leadership: "Un governo Lega-Salvini farebbe scappare moltissimi elettori della Lega. I delfini? Esistono solo nelle monarchie. Per quanto mi riguarda alle elezioni ci starò comunque". Tra i programmi "proporremo una flat tax, l'imposta piatta uguale per tutti, famiglie e imprese".
Renzi riparte e gela la minoranza: "C'è un congresso da rispettare" (Repubblica). Oggi a Milano l'assemblea dei circoli. Il segretario indisponibile a "smontare la linea". I fedelissimi fanno quadrato (Stampa). Delrio al Corriere: "Non voglio sfuggire, alle amministrative abbiamo perso ma non si usi il voto per rifare il congresso. Renzi è stato scelto con le primarie, nessuno lo sottovaluti". Il governo va avanti. E sulle future alleanze: "Nessun asse con Forza Italia. E a chi vuole costruire il centrosinistra senza Pd dic: non esiste". Damiano, al contrario, punge Renzi: "Il segretario non può fare il premier" (QN). "Renzi deve adeguare la sua strategia e cambiare strada"
Tra Renzi e Pisapia duello delle convention (Corriere): oggi a Milano l'assemblea dei circoli a Milano, domani a Roma l'ex sindaco di Milano riunisce la piazza. Pisapia: "Prenderemo i voti che ci ha lasciato il Pd" (Repubblica). Vince la linea dura di Bersani (Fatto)
Su Stampa e Repubblica il confronto a distanza Di Maio-Lega a "Garda d'autore". Di Maio chiude: "La Lega è un partito come gli altri, ci ha lasciato disastri come le banche venete. Non è in cantiere alcun accordo con alcuna forza politica". Ma su immigrazione e Europa le posizioni sono assai simili. Giorgetti: "Su certi temi come lo ius soli i grillini stanno venendo sulle nostre posizioni. La minaccia populista è un'invenzione di Renzi e Berlusconi". D'Alimonte alla Stampa: "Io non credo nell'alleanza formale tra M5S e Lega: su un'ipotesi del genere il M5S si spaccherebbe anche se si sta spostando a destra. Sui temi dell'immigrazione Salvini è più credibile di Grillo. Lo spazio del M5S è a destra e al sud. Ma come destra diversa, ribellista".

EUROPA
"Non lasciateci soli" (Repubblica). "Aiuti sui migranti o vincono i populisti" (Stampa). In apertura su tutti i giornali l'appello di Gentiloni alla Ue perché sostenga l'Italia nella gestione flussi di migranti. Anche Minniti in pressign: "Il tempo delle parole è finito". Juncker parla di "Italia e Grecia eroiche", Merkel apre ad aiuti, Macron frena: "I problemi sono sui migranti economici" (Sole, Messaggero). Roma pronta a far scattare il blocco navale già la settimana prossima scrivono Corriere e Messaggero. Il Giornale: altro che porte chiuse: dentro altri cinquemila (Giornale). Libero: chiudete i porti e che sia finita.Ma per il Fatto, quella dei porti chiusi è una fake news: impedire con la forza l'accesso a navi non gradite sarebbe da considerarsi come un'aggressione nei Paesi che sono sedi formali delle Ong impegnate nella raccolta di uomini e donne in mare. "Non possiamo vietare gli approdi italiani" dice il vice ministro Giro al Fatto. "L'unica è sperare nel cambiamento del trattato di Dublino 3".  Il generale Tricarico ad Avvenire: "Chiudere i porti non può essere la soluzione".
Su Repubblica la situazione in Italia, con i centri al collasso dopo il boom di sbarchi di questi giorni. Assistiti a quota 220 mila, ma servono altri 20 mila posti. Il Viminale: "I sindaci accolgano o faremo le tendopoli". Ma l'Anci frena: "Basta forzature, così cresce la tensione" (Repubblica).

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