Commentario del 21.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Caso Roma in primo piano. Raggi ora rischia il processo sul caso nomine (Corriere e altri). Gelo M5S: "ci trascina giù". E Casaleggio punta a separare le sorti (Messaggero). Sindaca mezza archiviata e mezza indagata sul caso nomine: abuso e falso (Fatto). Altro caso politico è quello che riguarda Consip, bocciata la mozione Mdp. La maggioranza tiene in Senato con Ala e Fi (Messaggero e tutti). Il Pd salva Lotti con i voti di Fi (Repubblica). Nuova maggioranza "salva" Renzi & C dal caso Consip (Giornale). Consip, intanto, anche al centro della spending review che in 3 anni ha fatto risparmiare 30 mld (su tutti). Spesa pubblica, Italia seconda nell'Ocse. Nel 2017 effetto spending, arriva la stretta sui ministeri (Sole). Il commissario Gutgeld al Corriere: "Spesa giù, occorre rivedere il fiscal compact". Commercio internazionale, dazi anti-Cina, offensiva Ue (Sole). Marcon: "Uno scudo anti-Cina in Europa" (Stampa).Dagli esteri, spazio ad un altro episodio di terrorismo: un kamikaze ucciso a Bruxelles prima di colpire (Messaggero e tutti). Il comandante della GdF Toschi al Messaggero: "Fondi ai terroristi: dall'Italia quasi mille operazioni sospette".

ITALIA-ECONOMIA
Effetto spending review: recuperati 30 mld dal 2014 (Sole in prima e p.5 e tutti). La relazione, presentata ieri alla Camera, ha annunciato ulteriori risparmi per 1,5 mld l'anno prossimo. Nell'ultimo triennio i consumi dell'apparato pubblico in Italia sono cresciuti dello 0,2% contro una media europea del 6,6%, e con il blocco del turnover 84 mila dipendenti in meno. A presentare il rapporto è stato Gutgeld, commissario del governo, che al Corriere (in prima e p.9) dice: "Non c'è più molto da aggredire, non possiamo trovare altri trenta mld da tagliare ma possiamo limitare la dinamica della spesa pubblica contenendo l'aumento dei costi". Poi parlando dell'obiettivo del pareggio di bilancio dice: "E' scritto nel Fiscal Compact, ma occorre ripensarlo: oggi si concetra solo sul deficit, mentre dovrebbe guardare anche a crescita e inflazione. Fu scritto nel momento di grande emergenza del 2011-2012, e non si è rivelato un successo. Quasi tutti i Paesi faticano a raggiungerlo, inoltre lo Stato non è un'azienda, e non c'è nulla di magico in un pareggio o in un surplus di bilancio pubblico". Gutgeld guarda alla crescita come chiave per la ripresa dell'Italia: "Servono interventi strutturali su giustizia, burocrazia fallimentare e leva fiscale per stimolare la ripresa. Industria 4.0 sta funzionando, ma è ancora limitata e anche sull'Irpef bisognerebbe fare qualcosa". Tra le voci che hanno permesso il risparmio in questi anni si evidenzia il lavoro della Consip, che ha garantito 3,5mld di spesa in meno. Santilli (Sole in prima e p.5): il metodo Consip va rilanciato, la cosa peggiore da fare sarebbe gettare a mare il lavoro svolto sulla base delle vicende confuse di questi giorni. Non si può tornare indietro – prosegue Santilli – rispetto alla strada della centralizzazione, e chi pensa all'autonomia, soprattutto a livello locale, pensa a una frammentazione dietro cui si riparano interessi particolari e inefficienze. Libero (p.9) in controtendenza: il governo si loda per aver tagliato la spesa, ma in realtà è aumentata: negli ultimi 4 anni dallo Stato centrale sono usciti 31 mld in più.

ITALIA-POLITICA
In primo piano sui quotidiani il rischio processo per il sindaco di Roma, Virginia Raggi sulla vicenda delle nomine. "O-ne-stà o-ne-stà" titola il Tempo (prima e p. 2). La sindaca, ad un anno esatto dalla sua nomina, rischia due processi per le nomine con l'accusa di falso e abuso d'ufficio. "Favori a Romeo e copertura a Marra" dicono i pm. Ma Virginia non si scompone, prepara le contromosse e dice: "Vado avanti, spiegherò serenamente. Mi aspettavo un solo reato, in un anno invecchiata di 10" (Repubblica, Corriere e tutti). Vertice Grillo-Casaleggio: "Virginia mettici la faccia" (Corriere p. 6). Il leader grillino: "Il caso Roma ci trascina giù" (Messaggero p. 3). Timore per i ballottaggi, linea dura di Casaleggio: lei è lei, noi siamo noi. Non doveva attribuirsi quel 7,5 (Messaggero p. 3). Di Maio: "Da lei mi aspetto cambiamenti" (Repubblica p. 3).
Consip, bocciata la mozione Mdp. La maggioranza tiene in Senato con Ala e Fi (Messaggero e tutti). Il Pd salva Lotti con i voti di Fi (Repubblica). Per Folli (Repubblica in prima e p.31) il sostegno di Berlusconi alla maggioranza è il chiaro segnale del fatto che rifiuta l'ipotesi di un accordo elettorale con la Lega. Nuova maggioranza "salva" Renzi & C dal caso Consip (Giornale): il segretario dem disinnesca la mina, in Senato passano mozioni che chiedono il rinnovo dei vertici ma senza chiamare in causa l'operato del ministro. E per la Stampa il M5S non affonda su Lotti. Mdp all'attacco evoca la P2 e dice "alleanza impossibile" (Stampa p.5). Gotor al Corriere (p.6): "Un caso di arroganza e massoneria, il premier tolga il Cipe al ministro". E per il Corriere (p.2) i dem temono che Mdp torni alla carica sul caso Boschi-Etruria puntando a chiamare in audizione Ghizzoni. Gentiloni sconcertato dagli attacchi dei bersaniani. E nel Pd cresce la convinzione che l'obiettivo di Mdp sia di spingere un ritorno del Nazareno (Corriere p.7). "LA nostra mozione ha sopperito agli errori del governo e ottenuto l'azzeramento del cda con i voti della maggioranza" dice Quagliariello alla Stampa (p.5).

EUROPA
Eurozona, Merkel apre alle riforme di Macron (Sole p. 8, Repubblica p. 26 e altri). La cancelliera tedesca tiene in considerazione l'idea del presidente francese sulla creazione di un ministro dell'area euro e di un bilancio comune nella riforma dell'Unione monetaria, che a luglio potrebbe avere un'accelerazione. "Ci si può pensare – dichiara la Merkel – se le condizioni sono giuste e non per mettere in comune i rischi nelle aree sbagliate". Per MF (p. 6) è solo un contentino a Macron: la cancelliera tedesca vuole riprendere i negoziati sul libero commercio Ue e Stati Uniti, mentre Bonomi la invita alla prossima assemblea di Assolombarda.
Intanto, in Francia,  arrivano le dimissioni della ministra Goulard (Repubblica p.6 e tutti): la responsabile della Difesa francese, costretta a farsi da parte per una vicenda di finanziamenti illeciti ad assistenti parlamentari. Lunedi aveva dovuto lasciare l'incarico anche il socialista Richard Ferrands. Sulla vicenda, la freddezza del suo partito: "Si tratta di una decisione personale".
Bruxelles sotto attacco, kamikaze ucciso prima di colpire (Messaggero e tutti): strage evitata alla stazione Centrale. L'uomo avrebbe gridato "Allah akbar", ma è stato bloccato dagli agenti quando stava per azionare il giubbotto esplosivo.

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