Commentario del 24.06.2017

IN PRIMA PAGINA
Il salvataggio delle banche venete in apertura su tutti i giornali: rischio fallimento per la Bce (Repubblica) oggi il decreto del governo (Messaggero). A Intesa un regalo da 7 miliardi (Fatto). Sulla Stampa il conto complessivo di tutti i salvataggi: 31 miliardi. Su Avvenire l'allarme esuberi: rischiano in 4000.
Politica, sul Corriere l'allarme di Prodi: "I veti personali stanno bloccando il centrosinistra" . Su tutti il voto nei comuni. Berlusconi:"Vinciamo i ballottaggi e poi uniti a Palazzo Chigi". A Milano Sala sotto il tiro della Procura: "Tanta amarezza per il caso Expo ma vado avanti" (Corriere). Libero: per i giudici aver fatto l'Expo è un reato. A Roma Raggi nel mirino di Marra: "Più principessa che sindaca" (Repubblica). "Virginia non ha le palle" (Giornale). L'avvocato di Grillo: "Se condannata, via il simbolo" (Messaggero). Su tutti l'addioa Rodotà, il giurista delle battaglie sui diritti civili (Corriere). Il presidente che non ci meritavamo (Fatto).
Dall'Europa. Merkel e Macron aprono all'Italia: fare di più sull'immigrazione (Stampa, Avvenire). Junker chiude a May: "Insufficienti" le offerte su Brexit (Messaggero).
Negli Usa Putin sotto accusa: "ordinò ai suoi hacker di danneggiare la Clinton" (Messaggero).
In cronaca il contratto Rai per Fazio: 11 milioni e trasloco su Rai Uno. Ma il cda si spacca (Messaggero, Fatto, Giornale).

ITALIA-ECONOMIA
Agenzia Entrate, Ruffini bocciato dalla Corte dei Conti (Repubblica p.22): non ha i requisiti richiesti per la nomina a direttore dell'ente. Il Tesoro ha ora un mese di tempo per i chiarimenti oppure per ritirare il provvedimento. La nomina aveva destato perplessità sin dall'inizio avendo Ruffini svolto analogo incarico in Equitalia fino al febbraio 2017. Dunque la sua nomina resta in stand by: già approvata con dpr da Mattarella ma non ancora pubblicata in Gazzetta Ufficiale in attesa della registrazione della Corte dei Conti. Che l'ha negata.
Boom di precari dei primi 4 mesi dell'anno, crollano invece le assunzioni fisse: su Messaggero (p.16) e altri i dati Inps sul precariato. Su 2.290.000 assunzioni nel settore priato, oltre 1,7 milioni sono a termine (compresi apprendisti e stagionali); solo 428 mila le assunzioni a tempo indeterminato. In calo anche le stabilizzazioni. La quota di assunzioni fisse è scesa dal 41,5% del 2015 al 26,6%. E senza vocher è boom di contratti a tempo. Camusso: "E' la prova che l'alternativa c'è , tant'è che crescono la somministrazione, i contratti a tempo determinato e anche l'apprendistato. Chi fa lavoro nero è perché vuole farlo, non perché le alternative non ci sono" (Repubblica p.22).
"Pensioni, no all'aumento dell'età": sul Corriere (p.41) la lettera di Cgil, Cisl e Uil al premier Gentiloni e al ministro Poletti, per riprendere il confronto sulla "fase 2 della previdenza". La richiesta delle parti sociali: non aumentare l'età per andare in pensione, rivedere i criteri di calcolo dell'assegno dei giovani lavoratori e riformare il fisco. Camusso: "Abbiamo l'urgenza che questa discussione si riavvii, alla luce delle intenzioni del Mef di dare via agli automatismi della legge Fornero sull'aumento dell'età pensionabile, che invece per noi non sono scontati".

ITALIA-POLITICA
Sul Corriere l'allarme di Prodi: "I veti personali stanno bloccando il centrosinistra". "Non esistono vere divergenze sulla strategia e sulle politiche. A bloccare tutto sono i tantissimi veti contro Renzi ma anche quelli di Renzi contro altri". "Non penso che qualcuno voglia il mio ritorno. Piuttosto è il riflesso della paura di una società senza bussola, della delusione per la politica di questi anni". Per Prodi meglio sarebbe scindere le cariche segretario-premier e sperare che ognuno capisca che deve cedere qualcosa altrimenti sarebbe il suicidio politico del centro sinistra e l'instabilità saboterebbe l'accenno di ripresa dell'Italia.
Su tutti il voto nei comuni. Berlusconi. Genova osservata speciale, con il tridente Salvini-Meloni-Toti che punta a sfrattare il centro sinistra (Libero). Berlusconi:"Vinciamo i ballottaggi e poi uniti a Palazzo Chigi" (Giornale). Per il cavaliere ora la bestia nera sono i 5 Stelle: "Pericolosi come lo erano i comunisti nel 1994" (Corriere). E per il 2018 lancia l'idea di un esecutivo a 20, con Salvini al Viminale e Montezemolo alla Farnesina.
A Milano Sala sotto il tiro della Procura: "Tanta amarezza per il caso Expo ma vado avanti": così il sindaco di Milano Sala dopo aver appreso dal Corriere la nuova indagine a suo carico. Stavolta niente autosospensione ma solo amarezza: "Continuerò a svolgere il mio lavoro per la città". Salvini al Corriere: "Non apprezzo il sindaco ma sono solidale con lui, come lo sono stato per la Raggi". Il Giornale: il sindaco paga la guerra interna tra pm. Sul Corriere la posizione della Procura Generale di Milano: "Nel maxi appalto Expo commessi 12 reati. C'è anche la corruzione". Sallusti sul Giornale lo difende: "Sala non è la Raggi, Milano non è Roma e l'efficienza non è reato".   
A Roma Raggi nel mirino di Marra: "Più principessa che sindaca" (Repubblica). "Virginia non ha le palle" (Giornale). L'avvocato di Grillo: "Se condannata, via il simbolo" (Messaggero).
Su tutti l'addio a Rodotà, il giurista delle battaglie sui diritti civili (Corriere). Il Fatto: il presidente che non ci meritavamo. Libero: dal Pci ai grillini, quanti errori.

EUROPA
Sui migranti mea culpa di Merkel e Macron. "Non abbiamo ascoltato l'Italia", l'ammissione di Macron. "Mettiamoci nei panni di Gentiloni o del premier greco che vedono arrivare ogni giorno migliaia di rifugiati" l'appello della Merkel. Ma resta lo stallo sulla redistribuzione e anche la riforma del Trattato di Berlino è bloccata dai veti dei paesi dell'Est (Stampa p.4). Unico successo dell'Italia, aver fatto passare il concetto di "sfida strutturale" e non di emergenza una tantum. Ma per intervenire in Libia servono risorse che adesso non ci sono. L'asse franco-tedesco "ci frega", scrive Libero: dopo il Consiglio Ue la cancelliera e il presidente fanno una conferenza stampa congiunta come ai tempi di Merkel e Sarkozy. E il 13 luglio c'è il summit dei governi dei due Paesi: a spese soprattutto del Regno Unito ma anche l'Italia non ne esce bene. La prova, nell'Ema che da Londra potrebbe traslocare a Lille e non a Milano: "così ci scippano 1,3 mld" (Libero).
Da Juncker schiaffo alla May sulla Brexit: "La sua proposta per i cittadini Ue peggiora solo la situazione". Per i 27 dell'Unione servono più sforzi da parte di Londra (Stampa e tutti).

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