Commentario del 18.12.2015

IN PRIMA PAGINA
Renzi chiama Cantone (Repubblica), Tensione governo-Bankitalia (Corriere), Renzi sfiducia Visco e Vegas ma Mattarella salva Bankitalia (Fatto): Renzi annuncia a sorpresa che sarà l'Anac a valutare quali risparmiatori avranno diritto al rimborso. Il Messaggero apre con l'attacco del premier a Berlino: "basta Ue a guida tedesca", serve un'Europa con più collegialità, meno austerità e più crescita. La Stampa con le nuove tensioni internazionali: "Turchia e Usa, Putin alza il tiro". Su tutti i quotidiani l'accordo per una nuova Libia: entro un mese il governo.
Per l'economia in evidenza anche gli investimenti sulla crescita della nuova Cdp. Gallia a MF: "questa la scossa di Cdp da 260 miliardi". Nuovi interventi in Pa, infrastrutture, imprese e immobili. Cassa sarà regista dei fondi Ue.
La Stampa intervista Niel: "Telecom Italia? Faccia più fibra e prezzi bassi". QN intervista Montezemolo: "l'Italia non decolla. Serve un triennale per il Paese". Altra intervista a Bagnasco che chiede al governo "più sforzi per il lavoro".

ITALIA-ECONOMIA
La mossa di Renzi "per uscire dall'angolo" (Repubblica p.2): arbitrati a Cantone (Corriere p.8 e tutti). L'Autorità dovrà giudicare caso per caso le richieste di risarcimento dei risparmiatori. Il retroscena di via Solferino racconta i "timori di Bankitalia e Consob per quel segnale molto chiaro", letto come "sfiducia" del premier verso gli organi di vigilanza. Per il Fatto (prima e p.2) però ci pensa Mattarella a salvare Visco: ieri un incontro tra i due. All'attacco di via Nazionale, Zanetti intervistato da Libero (p.2): "non assolvo Bankitalia. Verifichiamo in Parlamento. Consob e Bankitalia si rilassino e si guardino dentro. Pure noi lo faremo, molto presto, con una commissione d'inchiesta. Condannare a scatola chiusa importanti istituzioni del Paese è irresponsabile. Ma lo è altrettanto assolverle a scatola chiusa". L'ex ministro Savona sul Foglio (p.5) difende, invece, Bankitalia: "io difendo la vigilanza della Banca d'Italia ma non sono d'accordo che poi faccia anche la sistemazione di queste operazioni. In tutto il mondo hanno un ruoli importante i fondi di tutela e ci sono tutte le autorità dentro, ci sono dei board che decidono qual è la soluzione migliore". Sul Foglio (p.5) il sottosegretario alla Pa, Rughetti, spiega in cosa hanno peccato Bankitalia e Consob: "quello che non ha funzionato è l'intreccio di questo complesso di norme che doveva garantire l'affidabilità del sistema creditizio". Sono mancate "trasparenza" nella vendita, "imparzialità" nelle scelte, e anche un "efficace controllo". "In altre parole il sistema creditizio si è rivelato inaffidabile" dice Rughetti.
Sui quotidiani, intanto, varie novità sulle indagini: "immobiliari e outlet, ecco le aziende amiche in conflitto d'interessi" (Corriere p.9), "Ecco le 14 aziende favorite dai finanziamenti" (Messaggero p.9), "Fidejussioni fantasma in nove casi su dieci" dice Repubblica (p.6) citando l'atto d'accusa dell'ispettore Bankitalia. "Arezzo indaga su chi non ha vigilato" afferma il Fatto (p.3): nel mirino Banca d'Italia e Consob. Intanto il Csm apre un fascicolo sulla consulenza con il governo del procuratore di Arezzo. Ora i fari su spostano sul Nordest, "nuovo fronte. Veneto banca al bivio. Bce: spa o fallimento" (Repubblica p.8): domani drammatica assemblea, massima allerta Bankitalia per evitare un'altra crisi.
Ieri richiamo all'Italia dalla Bce. "Draghi duro. 'Occupazioni al palo, Grecia meglio di voi" (Repubblica p.12): il capo della Bce sottolinea che solo due nuovi posti su tre sono precari, "i conti pubblici deviano troppo e la vigilanza europea non funziona".

ITALIA-POLITICA
L'elezione dei giudici costituzionali scuote Forza Italia e il M5S. "Dossier, insulti e licenziamenti: l'ultimo atto di Forza Italia" per il Fatto (p.8), un "martirio" per il Foglio (prima e p.8) che riporta dichiarazioni di vari esponenti da Matteoli a Del Debbio, "il caos" secondo Repubblica (p.19) che prefigura un nuovo esodo, sia alla Camera che al Senato. Polverini tra i nomi in uscita. Il Messaggero (p.13) racconta la "guerra tra i capigruppo" Romani e Brunetta ma spiega che "sotto tiro è Berlusconi": il Cav pronto a chiudere Forza Italia, mentre al centro contatti Alfano-Tosi per un nuovo soggetto. A rinnovare le accuse sulla gestione di FI, Matteoli al Mattino (p.11): "usati toni inammissibili, così facciamo la fine dei grillini". Ma Brunetta non arretra e, anzi, rilancia la linea dura del partito. Al Corriere (p.11) sostiene di portare avanti "la linea voluta da Silvio", alla Stampa (p.9) ribadisce che la linea è "una sola" ed è "opposizione dura" e su Repubblica (p.19) manda a dire al collega Romani che "non è in linea: se vuole si dimetta".
Ma anche tra i 5Stelle ieri giornata difficile. L'intesa sulla Consulta, infatti, "scuote la base M5S" (Corriere p.13), "falsi e inciucioni, la rivolta del popolo grillino" (Repubblica p.18). Fico ammette i problemi in un'intervista al Fatto (p.6): "Per M5S un accordo difficile: capisco i malumori". Di Maio al Corriere (p.10): "Renzi scimmiotta le nostre idee. Con l'Italicum voto falsato anche se vincessimo noi".
Intanto oggi ci sarà la "conta" alla Camera sulla sfiducia al ministro Boschi: "Nessun timore" (Repubblica p.4 e altri). E anche il sottosegretario Baretta la difende su l'Unità: "Gli attacchi a Boschi sono solo strumentali". Intanto Libero e Giornale attaccano Renzi, raccontandone un crollo nei sondaggi: "Matteo perde 2 punti in 7 giorni" (Libero p.3), "lo scandalo Etruria fa sprofondare il Pd, caduta nei sondaggi" (Giornale p.5).

EUROPA
Ieri si è aperto l'ultimo vertice dell'anno dei capi di governo e di Stato Ue. "Ora basta con l'Europa tedesca" ha attaccato Renzi, che si è abbattuto come "un ciclone sulla Cancelliera" (Messaggero in prima e p.2). Premier polemico con le politiche di rigore imposte dalla Germania alla Ue (Corriere p.2). "Austerità? Non c'è più, Berlino vuole che l'Italia si riprenda" replica Peter Bofinger, uno dei "cinque saggi" consiglieri della Merkel, in un'intervista a Fubini sul Corriere (p.2). Intanto però è rottura dell'asse Roma-Berlino su due dossier in particolare: legge di stabilità e Nord Stream (Corriere p.3). Spazio durante il vertiche anche alla questione migranti: a febbraio hotspot e confini sicuri, l'Europa rinvia di altri due mesi (Stampa p.2).  Durante la cena di è parlato della permanenza della Gran Bretagna in Ue. Per Repubblica (p.15) la Ue dice no a Cameron nella trattativa sul welfare ai migranti comunitari mentre il 47% degli inglesi, secondo i sondaggi, vuole la Brexit.
Libia, intesa firmata in Marocco sul governo di unità nazionale (su tutti). Parte la road map per la nuova Libia, entro un mese il governo (Stampa p.4 e tutti) ma Haftar già minaccia l'accordo (QN p.14). Giornale (p.12) attacca: nuovo governo è "figlio di nessuno", manca il sostegno delle milizie, delle tribù e dei poteri economici.

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