Commentario del 20.01.2020

PRIME PAGINE
Una mini tregua sulla Libia: Conte soddisfatto Sarraj e Haftar si evitano (Corriere, Messaggero). L'Europa strappa un'intesa fragile (Repubblica). Berlino, spiraglio per la tregua in Libia con la commissione militare Sarraj-Haftar (Stampa). Parla Amendola: "Noi pronti a una missione per la pace" (Corriere). Cremlino. Il Gattopardo Putin cambia le regole per tenersi il potere (Fatto).
A Bologna, la piazza piena delle Sardine (Corriere e altri). In 40mila riempiono la piazza anti-Salvini (Stampa). Santori: "L'alternativa siamo noi" (Repubblica). E ammettono: "Ci hanno cercato i vertici dell'M5S" (Messaggero). Caso Gregoretti, Salvini ordina ai suoi: "Oggi dovete votare per il mio processo" (Messaggero, Giornale). Calenda si fidanza di nuovo con Renzi (Libero).
Tridico (Inps): "In pensione anche prima del previsto" (Repubblica). Landini: "In pensione a 62 anni" (Stampa). Tasse, rimborsi a rischio (Giornale). Irpef, riforma in discussione (L'Economia). Flat tax, scippati più di 4 miliardi in tre anni (Tempo).
Evasione, da aprile partono i controlli si conti correnti (Messaggero). IQuei 3500 ponti che l'Anas non controlla (Corriere). I nostri soldati sono attivi in 30 Paesi nel mondo: follia (Libero). L'Aeronautica ammette: "In Italia avvistati 140 Ufo in 18 anni" (Stampa).

ECONOMIA
Su Repubblica (prima e p. 13), intervista al Pasquale Tridico: "In pensione anche prima del previsto, ma in base ai contributi". Il presidente dell'Inps spiega: "La flessibilità sui 67 anni va assicurata, ma bisogna garantire pure i giovani con lavori precari e vuoti nei versamenti. Quota 100: risparmiati 6,2mld nel triennio, mi aspetto che quelle risorse restino sulla previdenza". E sull'abolizione dell'art.18 ammette: "Se l'obiettivo era creare più lavoro, quell'obiettivo è fallito".
E sulla scia di Tridico, su Stampa (prima e p. 2) Landini alla vigilia del vertice di Davos, dice: "In pensione a 62 anni, serve una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha avuto lavoro discontinui e precari". Secondo il leader della Cgil "la Fornero va superata perché ha creato diseguaglianze, ma occorre rimodulare l'Iva". Landini si dichiara soddisfatto "sugli aumenti in busta paga: Conte ha riaperto il confronto: il 27 gennaio parte la trattativa per la riforma della previdenza".
Conti correnti al setaccio da aprile: in arrivo l'algoritmo anti-evasori (Messaggero p. 5). Stretta sulle prime liste selettive di presunti contribuenti infedeli preparate dalle Entrate. Per tutelare la privacy dei correntisti, saranno usato pseudonimi: i cittadini finiti nel mirino del Fisco potranno sempre chiedere di essere ascoltati dall'amministrazione. L'incrocio dei dati è già partito con il nuovo Isee: verifica in tempo reale sui saldi dei depositi bancari.
Dossier di Repubblica (p. 21) sulla chiusura delle botteghe ed il proliferare dei corrieri: tra il 2009 e il 2019 saracinesche giù per 208mila attività commerciali di vicinato.

POLITICA
In primo piano su tutti i quotidiani le 40mila Sardine che ieri hanno riempito la piazza di Bologna nello stesso giorno in cui a due passi teneva il comizio Matteo Salvini (Corriere prima e p. 4 e altri). Il leader del movimento, Santori: "Siamo in 40mila e abbiamo già vinto – dice - L'alternativa siamo noi, questa è una svolta politica, siamo l'argine al sovranismo" (Repubblica prima e p. 6). Santori però assicura che "non faremo mai un partito" anche se ammette di essere stato "contattato dai vertici del Movimento 5Stelle". Ora i fondatori guardano a Milano Marittima per chiudere la campagna elettorale, pensando al Papeete (Stampa p. 3). Alle Sardine va il plauso di Flavia Prodi, moglie dell'ex premier, ieri in piazza: "Questi giovani sono stati ascoltati. Mio marito spesso scherzando mi dice che gli sarebbe piaciuto che questa idea fosse venuta a lui" (Corriere p. 4).
Regionali, sul Corriere (p. 5) parla Delrio che dice: "In Emilia Romagna vinciamo noi, ma se si perde ci saranno problemi".Il capogruppo Pd però è sicuro del fatto che "non cadrebbe il governo".
Sul fronte opposto, il M5S  sconfessa la linea Di Maio e sempre più parlamentari e ministri chiedono un'alleanza strutturale con il centrosinistra (Stampa p. 5). La resa dei conti ci sarà dopo il voto in Emilia: se cade il governo "alle elezioni col Pd" dicono. E sulla restituzione dei rimborsi dei parlamentari, Di Battista è pronto a lanciare la sua proposta: forfait da 3mila euro a testa (Corriere p. 9 e altri).
Caso Gregoretti, Salvini chiede alla Lega di "votare sì al mio processo" (Repubblica prima e p. 8 e altri). Il leader cambia linea, punta a coinvolgere Conte e Di Maio e attacca i migranti musulmani: "Diffondono l'antisemitismo". Oggi si decide, ma è caos in giunta: la maggioranza pronta a disertare. Possibile un pareggio tra favorevoli e contrari all'autorizzazione a procedere: determinante l'ex M5S De Falco. E la Bongiorno, sul Corriere (p. 6) attacca: "Questa maggioranza si è inventata la giustizia à la carte: basta ipocrisie". La parlamentare e avvocatessa leghista ammette: "La decisione di Salvini viene dalla voglia di squarciare il velo dell'ipocrisia clamorosa in cui si cerca di avvolgere questa vicenda. La prossima volta vorranno decidere anche la sede del processo? Anche la pena?".

ESTERI
Su tutti i quotidiani, in primo piano, la conferenza di Berlino di ieri. Secondo il Corriere (prima e p.2) è intesa su tregua e armi. Mezzo passo avanti a Berlino. Serraj e Haftar approvano il monitoraggio. Conte: "Lavoriamo alla pace", ma in serata spari a Tripoli. Anche il Giornale (p.10) sottolinea gli scontri della serata a Tripoli. "Sulla Libia accordo su tutto", ma non per Haftar e Serraj, titola il quotidiano. Il summit si chiude infatti con i due leader che accettano solo il monitoraggio della tregua. Secondo Repubblica (prima e p.2) quella strappata dall'Europa è una intesa fragile. Primo accordo per un cessate il fuoco permanente e stop alle armi. Serraj e Haftar si evitano e non firmano.
Il ministro degli Affari europei, Enzo Amendola intervistato dal Corriere (prima e p. 3), dice: "Missione europea, l'Italia è pronta se tutte le parti ce lo chiederanno. Abbiamo più di seimila soldati in missione di pace, siamo primi tra gli occidentali". Il Messaggero (prima e p.2) sottolinea come il cessate il fuoco sia confermato e vietate le interferenze straniere. Le due parti in guerra accettano di creare un comitato militare comune. Impegno anche a non colpire le basi petrolifere. Sempre il Messaggero (p.2) racconta anche il retroscena, con i due nemici, Serraj ed Haftar, in due stanze separate, con la Merkel a fare da spola. Il presidente ed il generale non possono farsi fotografare insieme, ma alla fine danno il via libera in simultanea. Secondo Verità (p.3) i leader della Libia non si parlano a casa della Merkel e la pace è più lontana. Secondo il quotidiano parte male la conferenza di Berlino: tante buone intenzioni ma nessun risultato concreto. Irrilevante il contributo italiano. Polemico invece Libero (p.2) che definisce "ridicola" l'Europa. Firma la pace in Libia senza libici e la guerra continua più di prima. Alla conferenza internazionale, si legge, siglata l'intesa sul cessate il fuoco e le armi. Peccato che l'incontro sia stato disertato dai due litiganti Serraj e Haftar. Arrivano anche altri blocchi al petrolio. Il Giornale (p.11) auspica un "cambio di passo dell'Italia" e propone il piano post Berlino per "domare" Erdogan. Petrolio, jihad e migranti: il Sultano ha in mano la Libia. Ecco come Roma può tornare centrale. La Stampa (p.9) riporta anche l'appello del premier Conte agli Usa: "Non lasciate il campo a Russia e Turchia". Il premier italiano chiede aiuto a Pompeo. Il timore è che Mosca possa fermare l'invio di caschi blu. Anche Repubblica (p.4) sul tema, titolando: "La rincorsa di Conte, pressing sugli Usa per il si alla missione". Scalzato da Russia e Turchia in Libia, il premier cerca il sostegno americano nel Consiglio Sicurezza Onu.
Da segnalare l'inchiesta del Fatto (p.14): "Cosi lo Zar Putin cambia la Russia per mantenere il suo potere". Il presidente, alla guida del Paese da 25 anni, ha annunciato un'ampia riforma costituzionale e nominato un premier fantoccio. L'obiettivo è quello di mantenere il controllo dello Stato ben oltre il 2024. Putin ha proposto di ampliare i poteri del Parlamento: spetterà alla maggioranza dei deputati della Duma, e non più al presidente, nominare il primo ministro e il governo. In secondo luogo, intende potenziare il ruolo dei governatori e aumentare i poteri del Consiglio di sicurezza, un organismo oggi diretto dal presidente.
Intanto in Francia scoppia la polemica, come sottolineato da Repubblica (p.14). Polizia violenta, i video choc che indignano la Francia. In rete circola infatti un video in cui un poliziotto picchia un manifestante a terra, con il volto insanguinato. Un'inchiesta raccoglie le denunce delle vittime in piazza con i Gile Gialli e contro la riforma delle pensioni. Il cinquantunenne David Dufrense ha creato il sito "Allo place Beauvau?" dove raccoglie denunce di vittime di violenza da parte della polizia: "Siamo ad un punto di svolta -dice-, è in corso il divorzio tra l'opinione pubblica e la polizia. E questo ci deve allarmare". Poi parla di Macron: "Non so se abbia accompagnato questa deriva della polizia o se l'abbia creata".

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