Commentario del 14.06.18

IN PRIMA PAGINA
Macron non si scusa, Salvini ordina: niente vertice (Repubblica). Congelato l'incontro a Parigi tra Macron e Conte (Corriere). Juncker media, Mattarella raccomanda: evitare lo scontro (Stampa). Su QN l'appello di Toninelli: "L'Europa apra i porti". Austria e Ungheria compatti con l'Italia (Stampa). Il Corriere: ma è necessaria una strategia di lungo termine.
Sul fronte interno, politica e giustizia si intrecciano a Roma, con le tangenti ai politici per lo stadio. Arrestato l'uomo di Grillo (Giornale). L'inchiesta spaventa il governo (Stampa). Il Fatto parla di retata del cambiamento, per il coinvolgimento anche di M5S e Lega. Repubblica parla di "sistema Raggi" e chiede le dimissioni della sindaca. Sul Corriere la rete di regali e favori del costruttore Parnasi: "Spenderò qualche soldo sulle elezioni". Buscema (Corte dei Conti) al Sole: "Un fenomeno favorito anche dal caos normativo" (Sole).
Intanto nel governo crescono le quotazioni di Salvini, che ai commercianti promette: via i limiti al contante (MF). Sul Foglio l'ex ministro Padoan promuove Tria: può garantire sana continuità. Banche centrali in movimento: negli Usa la Fed alza i tassi. Oggi Draghi decide sulla fine del quantitative easing (Avvenire): peggio per l'Italia (Fatto).
Tra sport e geopolitica, via ai Mondiali di calcio: così la Russia rompe l'isolamento (Stampa). Putin sogna il rilancio (Corriere). La Stampa dà il Brasile favorito, purché dimentichi i fantasmi tedeschi. Sacchi, sulla Verità, dice Spagna, nonostante il caos ct.

ITALIA-ECONOMIA
"Via i limiti al contante" promette Salvini ai piccoli imprenditori di Confesercenti (MF in apertura, Corriere, Repubblica e tutti). Il leader della Lega sostituisce Di Maio e indossa i anni di Tria e lascia intendere una modifica del tetto all'uso del cash, oggi fissato a 3 mila euro per la tracciabilità dei pagamenti in funzione anti evasione. Monti aveva fissato il tetto all'uso del contante a 1000 euro, Renzi lo portò a 3000 tra le aspre critiche del M5S: "Serve per le mazzette". L'Italia resta la patria del cash (Corriere). Dal ministro dell'Interno la linea (anche) sulla politica economica del governo (Stampa): priorità alla flat tax, alle pensioni con "quota 100", cedolare secca per gli immobili commerciali, abolizione dell'Imu sugli immobili sfitti. Ribadito anche l'impegno del governo a non aumentare né Iva né le accise. Le coperture, ha detto Salvini, arriveranno alla pace fiscale e dalla flessibilità che il governo intende negoziare con la Commissione Europea. Confesercenti stima in 15 mld l'aumento di consumi indotto dalla riforma fiscale giallo-verde. Confedilizia: promesse che vanno nella giusta direzione.
Intanto Tria, per effetto delle tensioni con la Francia, annulla l'incontro con l'omologo francese Le Maire, ma non quello con il ministro tedesco Scholz (Stampa): la speranza è di trovare in lui la sponda per ottenere dall'Europa la flessibilità che serve a Di Maio e Salvini per i loro programmi. Si lavora a un fondo europeo per la disoccupazione, vecchio pallino di Padoan che piace anche ai Cinque Stelle: l'idea è di dotare il bilancio europeo delle risorse con cui sostenere situazioni di crisi prolungata, finanziando cassa integrazione o piani di riconversione industriale. La prossima settimana il debutto di Tria all'Ecofin di Lussemburgo. Sul Foglio la "benedizione" di Padoan al suo successore: "Ho trovato l'intervista al Corriere molto condivisibile". Ma l'ex ministro nega di averla concordata con lui: "Non c'è stata alcuna coordinazione. Diciamo cose simili ma nel più assoluto rispetto delle funzioni di governo e di opposizione". Per Padoan l'equilibrio dei conti "è un sentiero obbligato, visti i vincoli dell'Italia, richiede pazienza ma sta dando qualche frutto". Quanto a Tria "ha indicato una continuità ma anche una consapevolezza dei problemi e delle compatibilità di bilancio che i mercati hanno apprezzato". Resta il silenzio del governo sulla produttività: "Mi auguro che questo tema venga posto con forza". 
Ieri nuova asta del Tesoro, tassi ai massimi da quattro anni per i Btp a 3, 7 e 30 anni per l'accresciuta incertezza politica. Ora il Mef sceglie di offrire sul mercato meno titoli per evitare che le aste vadano scoperte o i rendimenti si alzino troppo (MF). Sul Corriere quanto ci costa in più il debito pubblico col caro tassi di queste settimane. Su un miliardo di titoli emessi, lo Stato anziché pagare 13,4 mln all'anno si ritroverà a pagarne 23,7. Tra giugno e settembre andranno in scadenza titoli per 103 mld di euro: se la tendenza al rialzo dei tassi dovesse proseguire dovremmo cominciare a preoccuparci molto, scrive il Corriere. Con un rapporto tra debito e pil al 131,5% l'Italia non ha alternative: lo spread a quota 230 punti deve ridursi; a 320 sarebbe insostenibile.

ITALIA-POLITICA
Roma, tangenti ai politici per lo stadio. Adesso l'inchiesta spaventa il governo (Stampa e tutti). L'inchiesta della Procura e dei carabinieri di Roma mette in luce il sistema di tangenti dal costruttore Parnasi per il nuovo stadio della Roma, 9 arresti. Il Fatto la definisce "la retata del cambiamento". Nel mirino esponenti di Fi, M5S e Pd. "Spenderò nelle elezioni. E' un investimento da fare per la nostra credibilità" queste alcune delle parole intercettate del costruttore (su tutti), definito "palazzinaro che paga tutti i partiti" da Repubblica. Ai domiciliari l'avvocato Luca Alfredo Lanzalone, che avrebbe avuto un ruolo centrale nel sistema: è stato spedito nella Capitale per sostenere Raggi. Il presidente della Corte dei Conti, Angelo Buscena al Sole (p.6): "Serve un cambio di rotta: semplificazione delle regole ed effettività degli strumenti di contrasto. La corruzione in Italia più che da un vizio culturale nasce da un caos normativo che blocca l'azione di amministratori e dirigenti corretti". Sindaca sotto assedio: trema il Campidoglio (Stampa). Lanzalone fu ricompensato con la presidenza Acea. E ora puntava a Cdp (Repubblica). Definito "mr Wolf", per il Fatto voleva posti dal governo. Lanzalone è amico dei ministri 5S: Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro lo portarono a Roma per consulenze e mediazioni (Stampa). Ma Lanzalone ha buoni rapporti anche con Beppe Grillo e Davide Casaleggio (Corriere e tutti), martedì l'ultima cena tra Lanzalone e Casaleggio: si è parlato anche di nomine (Fatto e altri). M5S teme per il governo (Messaggero). Di Maio si defila e annulla tutti gli incontri: il viceministro diserta l'assemblea di Confesercenti e non si presenta ai tavoli di crisi del Mise (Stampa p.4). L'unico commento del vicepremier: "Chi sbaglia paga" (su tutti). Il legale voluto da Grillo trascina la Raggi nei guai (Libero).  "Lanzalone me l'hanno imposto Di Maio e Bonafede, io non l'ho scelto, manco sapevo chi fosse" ha detto la sindaca Raggi (Repubblica). Per il Messaggero la Raggi si sente isolata e teme di essere stata "tradita un'altra volta".
Nell'inchiesta, ai domiciliari finiscono anche l'ex assessore regionale all'Urbanistica, il dem Michele Civita, il vicepresidente del consiglio regionale, Adriano Palozzi di Fi (su tutti). Nel mirino, per i rapporti con il costruttore Parnasi, anche Roberta Lombardi, candidata del M5S alla Regione Lazio. La capogruppo M5S alla Regione Lazio a Repubblica dice: "Parnasi stava tentando un'opa sui politici romani, avvicinando anche alcuni del Movimento, ma non me o candidati regionali. La responsabilità è di chi ha portato Lanzalone a contatto con il Movimento, affidandogli incarichi delicati e facendolo diventare presidente di Acea".
Ma nel mirino ci sono anche 250 mila euro di finanziamento che, attraverso una sua società, Parnasi ha devoluto all'associazione "PiùVoci", gestita dal tesoriere della Lega, Giulio Centemero, che alla Stampa dice: "Nessuna delle fondazioni è partecipata in via diretta dal partito. Credeva nei progetti, tutte le operazioni sono state registrate in maniera regolare". Nelle intercettazioni spunta anche il nome dell'assessore al Comune di Milano Pierfrancesco Maran, contattato da collaboratori di Parnasi nel tentativo di replicare a Milano il sistema usato per il progetto di Tor di Valle: "Gli abbiamo proposto un appartamento – raccontano, intercettati, gli uomini del costruttore – ma lui ha risposto di no". E l'assessore milanese diventa eroe sui social (Corriere).
*Nomine*
Giurano i 45 vice e sottosegretari (Corriere  tutti). "Metteteci cuore" è l'appello del premier Conte. Il patto Lega-5S regge e si allarga alla Meloni (Fatto, Stampa e altri): il grillino d'Incà è il nuovo questore di Montecitorio, vicepresidenza della Camera a Rampelli di FdI. Intanto, prosegue lo scontro per il comitato sui Servizi: la Lega vuole affidare il Copasir a Cirielli di FdI, ma il Pd è pronto alle barricate, appellandosi al Colle e non facendo nomi sulla Vigilanza Rai. Se il Pd dovesse spuntarla, a FdI toccherebbe la presidenza della Giunta della autorizzazioni al Senato (Messaggero). Tra le nomine, Stampa si concentra su quelle di 3 sottosegretari che pesano sul governo e possono cambiare la politica estera: il filo-russo di Di Stefano, l'anti-euro Barra Caracciolo e il leghista trumpiano Picchi. Mentre Libero attacca il nuovo sottosegretario alle Pari Opportunità, Spadafora: pensa più ai gay che alle donne.

ESTERI
Crisi Italia-Francia, Macron non si scusa e rilancia: "Qualcuno cerca la provocazione" (Stampa). Messaggero e Giornale danno il vertice di domani con Conte ormai annullato. "Dare ragione a chi vede una nave avvicinarsi alle coste e la respinge sarebbe un modo di aiutare i veri democratici? Non possiamo cedere alla politica del peggio, la vera risposta è nella politica di sviluppo e di sicurezza e nello smantellamento delle reti dei trafficanti". Dal presidente francese anche mano tesa a Conte, per evitare l'annullamento del vertice di domani a Parigi: "Da un anno lavoriamo con l'Italia in modo esemplare: abbiamo ridotto a un decimo gli sbarchi grazie al lavoro con la Libia". Ma nel complesso l'Eliseo sceglie di abbracciare la linea dura, con Macron accerchiato da destra e da sinistra e sempre più isolato in Europa (Repubblica). Salvini alza ancora la tensione picchiando contro l'Eliseo – "mai stati così centrali in Europa: Vienna e Berlino sono con noi" - e ipotecando il vertice di Parigi: "Senza scuse ufficiali Conte fa bene a non andare" (Repubblica).  Un modo, notano Stampa e Repubblica, per accentrare l'attenzione su di sé e riaffermare la propria egemonia su premier e governo. Ma complessivamente il fronte italiano è compatto nell'irritazione con la Francia: "Parigi non fa autocritica, anzi, ha peggiorato le cose" (Corriere). Toninelli a QN: "Europa svegliati e salva i migranti". "Salviamo e salveremo vite ma non possiamo farlo da soli. L'Europa se ne renda conto. Il tema della chiusura dei porti italiani non si è mai posto, semmai abbiamo chiesto agli altri di aprire i loro. Siamo di fronte a un'emergenza umanitaria che l'Italia non può affrontare in solitudine". Per Toninelli, l'Europa non deve temere l'Italia ma "serve una redistribuzine equa anche allo scopo di garantire migliore assistenza ai migranti".  Juncker in allarme per la tenuta della Ue, chiama Conte e tenta la mediazione: "Evitare le provocazioni". Anche Mattarella in campo per evitare strappi, pur reclamando scuse dalla Francia. Come Bruxelles, il Quirinale non vuole che gli scossoni in Italia diventino terremoto per l'Europa, scrive la Stampa. Conte aspetta le scuse di Macron e intanto vede l'ambasciatore americano a Roma Eisenberg. Per il Giornale l'Unione è ormai in agonia: dall'asse con Berlino e Vienna nasce un nuovo equilibrio. Sul Corriere parla la ministra per gli Affari Europei francesi Nathalie Loiseau: "L'Europa non è stata abbastanza vicina all'Italia nella crisi migratoria, ci sarebbe voluta una presenza molto più forte. Bisogna mettere a punto un meccanismo europeo per aiutare l'Italia". Quanto alle tensioni con Roma, Macron "ha solo dato il segnale che non bisogna cedere agli annunci a effetto. Parliamo tra persone responsabili. La relazione tra Francia e Italia è molto emotiva. Ma la volontà di lavorare insieme deve prevalere". Intanto il viaggio dell'Aquarius verso la Spagna rallenta: onde di 4 metri (Corriere). A bordo rifornimenti di acqua e cibo.


©riproduzione riservata




Nessun commento:

Posta un commento