Commentario del 22.06.18

IN PRIMA PAGINA
Caos europeo sui migranti (Corriere). Volano gli insulti tra Macron e Di Maio, Merkel media (Stampa, QN). Conte strappa la retromarcia a Berlino sul piano che penalizzava Roma ma poi da Parigi Macron riaccende lo scontro con l'Italia (Messaggero). Repubblica: Visegard e Italia possono far saltare l'Europa (Repubblica). Delrio ad Avvenire: l'alleanza con le destre Ue ci danneggia. Su tutti anche lo scontro Saviano-Salvini. Saviano lo critica, Salvini minaccia di levargli la scorta (Repubblica). Sul Giornale gli "odiatori" di Salvini: Macron, Saviano, Santoro e Vauro.
Sul Mattino e la Verità il caso della ong senza bandiera che prende i clandestini in Libia. Toninelli: sequestriamo la nave. Il generale Graziano al Messaggero: "Controlli anche in acque libiche ma non sono blocchi".
Tra politica ed economia: la Lega affida a due euroscettici le commissioni sui conti pubblici. Riparte lo spread (Repubblica, Messaggero). Tria difende l'euro e le banche (Sole).  Rinaldi: "L'euro crolla, siamo pronti" (La Verità). Di Maio promette: "Entro il 2018 il reddito di cittadinanza" (Corriere). Per la crisi è boom di colf e badanti italiane (QN).
Su QN e altri il "no" all'erba legale. "Nociva anche se light": il Consiglio di Sanità stronca la cannabis (Messaggero, Avvenire). La ministro Grillo frena: è solo un parere (Stampa). Quotidiani divisi. Il Giornale: giusto l'alt alla vendita. Il Fatto: ma è vero che fa male? Sulla Stampa la sfida dei medici al governo: vietare i due lavori non serve
Dal mondo. Melania va al confine col Messico e rassicura i bambini: "Sono qui per aiutarvi" (Corriere). In Nuova Zelanda la favola della premier che diventa mamma (Messaggero).
Ai Mondiali di calcio crolla l'Argentina di Messi. Ora rischia l'eliminazione (Corriere). Il tango lo balla la Croazia: 3-0 (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
L'elezione dei leghisti Claudio Borghi alla guida della commissione Bilancio della Camera e Alberto Bagnai della commissione Finanze del Senato spinge verso l'alto lo spread. Bagnai: "La nostra nomina era nota, se lo spread sale vuol dire che i mercati non sono così efficienti" (Sole).  Per Borghi lo spread è tornato a salire per la riforma che si prospetta dell'eurozona "sulle procedure di ristrutturazione del debito, che sarebbero pericolose per l'Italia: avremo un Fondo monetario europeo che sarebbe una specie di Troika obbligatoria". E al Corriere dice: "Lasciare l'euro non è nel contratto e non era nemmeno nel programma del centrodestra perché Forza Italia non era d'accordo. Ma per l'Italia sarebbe positivo. Sono e resto convinto che per l'Italia il recupero della sovranità monetaria sarebbe positivo per la soluzione di tanti problemi". Quanto alle priorità del governo, per Borghi "dopo anni di prelievo si deve far tornare il denaro nel circuito economico. La Flat tax quindi, iniziando con le imprese. E un riconoscimento vero per i risparmiatori che hanno perso i loro soldi per le risoluzioni bancarie, compresi gli azionisti. Poi potrebbe arrivare anche una legge per rivedere la riforma delle banche di credito cooperativo".
Dal Fmi, Lagarde torna ad esortare i Paesi ad alto debito a ricreare cuscinetti di bilancio, a non annacquare le riforme economiche e le banche a ridurre urgentemente lo stock di crediti inesigibili, richiami impliciti all'Italia, a cui esplicitamente manda a dire: "Non sappiamo ancora quali misure adotterà". Tria, al suo debutto all'Eurogruppo, rassicura su euro e banche (Sole): "La linea del governo è che l'euro non è in discussione".  E sulle banche "difenderemo gli interessi degli italiani fino in fondo com'è stato fatto per il passato".
Di Maio, anche lui a Lussemburgo al consiglio dei ministri degli Affari sociali, promette il reddito di cittadinanza entro il 2018 e sposa la linea Tria (Corriere). "Se vogliamo ridurre il debito abbiamo bisogno di investimenti, dobbiamo aumentare la domanda interna con il reddito di cittadinanza e fare la riforma fiscale con la flat tax. Se faremo questo il debito calerà". Una "ricetta", quella di Tria, confutata sulla Stampa da Cottarelli. Sul reddito di cittadinanza Di Maio promette di "non creare una proposta assistenzialista senza controlli". I fondi per finanziarlo sarebbero quelli europei Fse-Plus, e sarebbero utilizzati per potenziare i centri per l'impiego nelle regioni più in difficoltà. Di Maio sarà a Berlino a breve per vedere il modello tedesco degli uffici di collocamento. Le coperture per il reddito di cittadinanza, le riforme fiscali e il rilancio dell'economia verrebbero dal taglio degli aiuti a imprese e banche e delle pensioni d'oro.
Sul Giornale la road map economica del carroccio: "Smonteremo la riforma Fornero entro l'anno" dice Salvini ad Agorà. Probabile si parta dalla cosiddetta quota 100. Barbagallo (Uil): "Smontare la Fornero è un bene ma quota 100 potrebbe non essere la soluzione giusta: funziona con i lavoratori che hanno un numero rilevante di anni di contributi, rischia di essere una beffa per i giovani".

ITALIA-POLITICA
"Populisti come la lebbra", dice Macron degli italiani, "la vera lebbra è l'ipocrisia di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale", la replica di Di Maio. Durissimo anche Salvini: "Io lezioni da un Paese che ha l'esercito alla frontiera italiana non ne prendo" (Corriere, Messaggero e tutti). Il nuovo scontro tra Francia e Italia "oscura" i progressi del premier Conte con la cancelliera Merkel, aver tolto dal tavolo del vertice di domenica sui migranti la bozza spinta dai Paesi dell'Est ma penalizzante per l'Italia. Repubblica parla di "opa sovranista" sulla Ue dei Paesi di Visegard, con i quali fa ormai causa comune l'Austria. Stampa e Messaggero parlano di rischio isolamento dell'Italia, con Conte che cerca di mantenere aperti i canali con Parigi e Berlino e soprattutto vuole evitare che salti il sistema di Schengen, ma è continuamente oscurato dai rilanci di Salvini. Per il Corriere, invece, la retromarcia della Merkel promessa a Conte è solo di facciata, e Roma si prepara realmente a rompere con Bruxelles: già ieri l'ambasciatore Massari, in seno al Coreper, ha avanzato una riserva formale dell'Italia sui fondi per la Turchia e per l'Africa. Per il Corriere l'Italia si prepara ad una vera e propria guerra diplomatica con i suoi tradizionali alleati: difficile prevedere come andrà a finire. Anche per Franco (Corriere) ritenere la telefonata della Merkel a Conte con l'assicurazione che la bozza contestata verrà messa da parte come una vittoria sarebbe imprudente. Al massimo è stato un gesto di cortesia politica anche se la Germania resta la principale alleata dell'Italia in questa partita. Ma è pericoloso illudersi che l'aria stia cambiando a favore dell'Italia.
Delrio ad Avvenire: "Salvini non è la soluzione, ma è la causa dei problemi. L'Italia si sta isolando, mettendosi con quelle destre europee che hanno fatto fallire le riforme a cominciare dal regolamento di Dublino e la riforma di Juncker. Quel blocco di Paesi che ragionano come Salvini, non accettando la redistribuzione degli immigrati, ha causato la situazione attuale".
Su Repubblica in primo piano e su tutti lo scontro tra Salvini e Saviano sulla scorta allo scrittore. Il ministro, in tv:  "Valuteremo come si spendono i soldi degli italiani". Saviano gli risponde via facebook: "Buffone. Sei il ministro della malavita". Fico: "La protezione è doverosa". Il Fatto ricorda invece che la scorta è già stata tolta ad Ingroia, e la decisione, presa da Minniti, è passata sotto silenzio. Il Giornale pubblica in prima pagina le foto degli "odiatori" di Salvini: Macron, Saviano, Santoro e Vauro, che ieri hanno firmato un appello perché Salvini venga incriminato per incitamento all'odio razziale.

ESTERI
Sul fronte migranti scoppia un altro caso Aquarius. La nave incriminata è la Lifeline, che dopo aver soccorso 200 persone ha chiesto di portarle in Italia. Una nave fantasma, che batte bandiera olandese ma l'Olanda la scarica: non è ai nostri ordini (Corriere). Salvini: "E' una nave pirata, li arrestiamo" (Messaggero). Più cauto Toninelli: "Operavano in acque libiche contro il diritto internazionale, vadano in Libia o a Malta". Ma da Tripoli e da Malta respingono la richiesta. Toninelli: "Salveremo le vite umane che sono sulla Lifeline e poi sequestreremo la nave". Dalla Lifeline la richiesta via tweet di un porto sicuro "per 224 persone salvate in acque internazionali" (Messaggero). A breve l'incontro tra Salvini e il presidente libico al Serraj, per ribadire il legame privilegiato tra Libia e Italia. Sul Messaggero parla il generale Claudio Graziano: "L'Italia spinge perché la Nato tenga conto rischi e minacce dall'area sud. La forza italiana opera per distruggere la rete di trafficanti, vigilare sull'embargo, formare la guardia libica. L'obiettivo sono gli scafisti, non i migranti. Un blocco navale tecnicamente è quello attuato con la risoluzione Onu nell'Adriatico durante la guerra in Bosnia. Le nostre navi fanno ispezioni concordate, ma la missione si rafforzerebbe potendo entrare in acque libiche su richiesta libica. Deciderà l'Europa come proseguire".

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