Commentario del 13.06.18

IN PRIMA PAGINA
Aquarius, la crisi dei migranti divide l'Europa (Stampa). Francia all'attacco di Salvini (Repubblica).  Macron: Italia cinica. Conte: no ipocrisie (Sole). Vertice in bilico (Stampa). Salvini apre ai tedeschi: "Sta nascendo un asse" (Corriere). Il ministro spagnolo Borrell: "Apriamo i porti per salvare l'Ue" (Stampa). Fatto e Giornale all'attacco di Francia e Spagna: senti chi parla. Madrid sparava, Parigi inquisiva profughe incinte. Intanto la Libia alza il prezzo per fermare gli sbarchi: si tratta con le tribù (Messaggero).
Politica, varata la squadra di governo, nominati i sottosegretari (Sole). Sei viceministri e al premier la delega sui Servizi (Stampa). A Di Maio il dossier Mediaset (MF): Berlusconi irritato con la Lega (Giornale). Un caso le pari opportunità affidate a un uomo (Corriere). Tra politica e cronaca il caso dei fondi della Lega rientrati dall'estero: 3 milioni dal Lussemburgo nel mirino dei pm (Fatto, Repubblica, Stampa).
Economia, governo al lavoro sul Def: stop all'Iva e rispettare gli impegni Ue 2019 (Sole). Per il Messaggero si parte dalle "pensioni di cittadinanza".
Dall'estero, in primo piano su tutti la stretta di mano storica tra Trump e Kim: "Corea denuclearizzata e stop alle sanzioni (QN). Su Repubblica e Stampa i rischi sul cammino per la pace. Per il Sole il vero vincitore è il cinese Xi.
In cronaca lo scacco ai Di Silvio, i rom padroni di Latina: vendevano i voti per il Comune (Corriere, Messaggero). Su tutti la mossa del capo della Polizia Gabrielli, dopo il giovane ucciso dalla Polizia durante un trattamento sanitario obbligatorio: "Daremo i taser agli agenti" (Messaggero, QN)
In Russia al via il Mondiale di calcio: sarà il festival degli oriundi (Corriere). Vigilia mondiale senza l'Italia, e il ct della Spagna va al Real Madrid (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Stop all'aumento dell'Iva e rispetto degli impegni europei sui saldi 2018-2019, individuando gli interventi prioritari per dare attuazione alle linee programmatiche del governo: sul Sole, in apertura, la bozza della risoluzione di maggioranza sul Def che arriverà in aula per il voto il 19 giugno. Tra le righe il rischio di una crescita reale inferiore alle previsioni, per i segni di raffreddamento evidenziati da Ocse, Fmi e Istat. Stime che davano l'1,5% quest'anno, l'1,4% nel 2019 e l'1,3% nel 2020. La bozza segue il vertice di Palazzo Chigi tra Conte, Di Maio, Tria, Savona e Moavero Milanesi. La linea è: "Cambiare musica con Bruxelles". Ma la richiesta non cambia: ottenere nuova flessibilità sui conti. Tria in missione oggi a Parigi e domani a Berlino per trattare uno sconto sul deficit e la riforma delle regole Ue. Per Repubblica i 12,4 mld che servono per la sterilizzazione dell'Iva dovrebbero arrivare da "pace fiscale", lotta all'evasione, taglio delle agevolazioni fiscali e spending review. Per il Messaggero lo stop all'Iva si farà col deficit. Ma il governo una prima mossa forte sul piano economico vorrebbe farla e potrebbe essere la pensione di cittadinanza, scrive il Messaggero: Di Maio vorrebbe portare le pensioni minime a 780 euro in attesa di mettere mano al reddito di cittadinanza. Per il Corriere (p.19) la prima mossa, praticamente a costo zero, sarà invece sulle delocalizzazioni: le imprese che trasferiscono all'estero la prodizione dopo aver ricevuto aiuti o incentivi fiscali dovranno restituire i fondi pubblici incassati. Questo potrebbe essere il primo intervento sull'economia, anche se di non facile costruzione.
Intanto Savona, davanti alla stampa estera, smentisce l'esistenza di un "Piano B" per uscire dalla moneta unica (Stampa): "Non solo l'euro ha aspetti positivi, ma indispensabili. Se vuoi un mercato unico devi avere una moneta unica. La mia posizione è che la costruzione è una costruzione limitata che va perfezionata: la Bce deve essere assimilata alla Fed e deve poter agire sui cambi".
Sul tema anche l'ex ministro greco Varoufakis, che al Messaggero dice: "L'Eurozona senza riforme è insostenibile. L'Europa va salvata da se stessa: o diventa democratica e apre a investimenti e welfare oppure imploderà".
"L'Italia faccia chiarezza su euro, debito e riforme – incalza Henry Kravis (fondo Kkr) intervistato dalla Stampa – ma l'Europa deve aiutarla offrendo più flessibilità". Kravis stigmatizza l'incertezza che si respira in Italia: "Più vi è incertezza più gli investitori si paralizzano in attesa di capire cosa accadrà. Ma il Paese non può attendere: ha bisogno di risposte rapide. E una volta che la decisione è presa va comunicata con chiarezza".

ITALIA-POLITICA
Migranti, scontro Italia-Francia, trema la Ue (Avvenire e tutti). Francia e Spagna contro l'Italia. Il Fatto attacca: "Senti chi parla". En Marche boccia come "vomitevole" la linea italiana e accende la miccia. La Spagna rincara: "Violati i trattati sui diritti umani. Possono anche esserci responsabilità penali internazionali". Il Giornale: l'Europa delle barriere ci copre di insulti. Libero: banda di ipocriti. La replica a francesi e spagnoli del premier italiano Conte: "Niente lezioni". Salvini al Corriere: "Ci accusano di scuotere la stabilità europea? E' il nostro ultimo appello per salvare un'Ue che sta morendo di ipocrisia e silenzio. I francesi fanno i fenomeni ma hanno respinto più di 10mila persone, tra cui donne e bambini. E in nord Africa paghiamo l'instabilità portata dai francesi. Nei prossimi giorni - annuncia - il mio desiderio è essere in Libia e Tunisia per migliorare ancora i nostri rapporti. Sono ministro da 11 giorni – dice ancora Salvini - a differenza delle chiacchiere degli ultimi anni, siamo riusciti a risvegliare l'Europa. Ho sentito il ministro tedesco Seehofer, credo stia nascendo un asse italo-tedesco per difendere le frontiere esterne. Che significa difendere il Mediterraneo e quindi anche noi italiani. Il primo obiettivo è creare punti di raccolta e identificazione in nord Africa, gestiti in modo umano e solidale, per prevenire partenze e morti in mare. E vogliamo ricostruire buoni rapporti con l'Egitto". Il titolare del Viminale conferma la linea: "Sulle navi Ong non si cambia: quelle battenti bandiere straniere non possono gestire l'immigrazione in Italia". E sui fondi per l'accoglienza dice: "Da luglio ridurremo il contributo per chi chiede asilo: ora paghiamo 35 euro al giorno, più degli altri Paesi. Tagliare i costi è possibile. Bisogna anche ridurre i tempi di esame delle domande e combattere la lobby degli avvocati d'ufficio, che lo Stato garantisce a coloro a cui viene respinta la domanda di asilo. Lavorerò con il collega della Giustizia".
Intanto, ieri in Cdm varata la squadra di governo, nominati i sottosegretari: il 60% circa dei posti di sottogoverno al M5S, il 40% alla Lega (Sole e tutti). La Stampa parla di sottosegretari con il Cencelli. A Di Maio le Tlc e il dossier Mediaset (MF e tutti). Una decisione che preoccupa Berlusconi, deluso da Salvini: "Non erano questi i patti" (Messaggero). Ai 5S anche il sottosegretario all'Editoria, sarà Vito Crimi. Al leghista Giorgetti la guida del Cipe e lo Sport. Viceministri dell'Economia la pentastellata Laura Castelli e il leghista Massimo Garavaglia. Al Viminale il vice di Salvini sarà Nicola Molteni, mentre Siri va alle Infrastrutture. Un caso la scelta di Spadafora alle Pari opportunità, una delega abitualmente attribuita a donne (Corriere). Domani dovrebbe essere completato il quadro delle deleghe. Gli 007 al premier, mentre è scontro su Copasir e Vigilanza Rai: il Pd potrebbe restare a secco (Stampa).
Spazio sui quotidiani alle indagini sui 3 mln di euro arrivati alla Lega dal Lussemburgo: caccia al "tesoro" del Carroccio (Fatto, Stampa, Repubblica). Bankitalia segnala un movimento anomalo, e la Procura di Genova avvia la rogatoria internazionale per capire se il denaro sia una fetta del "tesoro" del Carroccio: 48 mln mai trovati della truffa sui rimborsi elettorali.

ESTERI
In primo piano su tutti i giornali la storica stretta di mano tra Trump e Kim: nell'accordo firmato (poco più di una pagina) per sviluppare una pace "stabile e duratura" nella penisola coreana, c'è l'impegno di Kim ad avviare il processo di denuclearizzazione della Corea del Nord e quello di Trump a sospendere le esercitazioni militari congiunte tra Usa e Corea del Sud (Messaggero e tutti). Restano le sanzioni. Trump pronto ad andare a Pyongyang, su invito di Kim. Ma l'intesa è molto generica, sono specificati gli intenti ma non tempi e modi per realizzarli. Molte le critiche a Trump, che avrebbe concesso molto di più di quanto ha ottenuto. Per il Sole il vero vincitore per adesso è la Cina di Xi che ha ottenuto quanto chiedeva da più di un anno ma che Washington si era sempre rifiutata di concedere, ossia l'arresto del programma missilistico nord coreano e la sospensione delle esercitazioni militari congiunte Usa-Corea del Sud. Preoccupazione in Corea del Sud per le concessioni a Kim. Giappone alla finestra: si parla di un accordo da valutare nel tempo. Rampini, su Repubblica, parla del vertice più improbabile della storia, per la coreografia sorprendente, il clima surreale, il trionfalismo di Trump. Gaggi, sul Corriere, parla invece di Trump come uno scardinatore di equilibri di successo,ma col suo nazionalismo affaristico sta ottenendo quello che vuole: disinnescare la mina nordcoreana, costringere sulla difensiva i Paesi in attivo negli scambi con gli Usa e smantellare l'architettura delle relazioni internazionali del dopoguerra. Meglio il disordine mondiale. Prossima mossa, la riappacificazione con Putin.
Conte cerca alleati in vista del vertice Ue per modificare i trattati di Dublino: missione all'Eliseo e dalla Merkel (Messaggero p.3). Ma l'incontro con Macron potrebbe essere in discussione dopo l'attacco di En Marche all'Italia, anche se l'Eliseo punta ancora al dialogo con Roma (Stampa). Attal, portavoce di En Marche, a Repubblica prova a smorzare: "Ho detto 'vomitevole' perchè non si gioca con le vite. Forse ho usato parole sbagliate, ma ero sotto shock. L'Italia va aiutata, ma una soluzione può essere solo europea". Per tornare al tavolo con la Francia, Conte chiede una telefonata di scuse, e intanto prova a fare sponda con gli Usa per indebolire Francia e Germania (Stampa e altri). Il ministro degli Esteri spagnolo Borrell alla Stampa: "Il problema dell'immigrazione non può essere di un singolo Stato, se l'Ue ha una frontiera esterna comune è una frontiera europea comune. Non condivido la linea del ministro italiano, che però è stato votato con un preciso programma sull'immigrazione. La nostra mossa di accogliere Aquarius è il tentativo di generare un'azione sui problemi migratori, per obbligare la Ue a cambiare. O troviamo una soluzione al sistema obsoleto dei trattati di Dublino o è il sistema Schengen che crollerà".

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