Primo Piano Rassegna Stampa
Giovedì 21 giugno 2018
IN PRIMA PAGINA
Ue in ordine sparso su migranti ed eurozona (Sole). In primo piano le divisioni in vista del vertice di domenica. Sui migranti l'Europa gela l'Italia (Repubblica). Roma avverte Merkel e Macron: "Possiamo chiudere le nostre frontiere" (Stampa). Ira dell'Italia verso il vertice (Corriere). Conte pronto a disertare il summit (Fatto e tutti). L'Italia minaccia: non firmiamo questa bozza (Messaggero).
Sul fronte interno, spazio alle proposte del governo: l'idea di Di Maio: basta negozi aperti la domenica (Corriere e tutti). Fisco, scontrini e condono: le novità in arrivo (Giornale). Il condono di Salvini: rottamare il 90% delle cartelle di Equitalia (Stampa e tutti).
In arrivo, intanto, i tagli ai fondi per i migranti (Fatto). Presentata anche la legge che definisce sempre legittima la difesa in casa: pronta la legge che vuole la Lega (Repubblica e altri).
Commercio internazionale: l'Ue fa scattare i contro-dazi per gli Usa (Sole).
Dagli esteri: Melania e il Papa stoppano Trump: "Liberate i bambini" (Fatto e altri). Il presidente americano cede: "Firmerò un provvedimento per riunificare le famiglie di clandestini" (Stampa). Intanto, il Canada legalizzata la cannabis, permesso anche l'uso ricreativo (Messaggero).
ECONOMIA
Cartelle fiscali, con il maxi-condono di Salvini, solo il 4% pagherà il dovuto (Repubblica p. 22). Il ministro annuncia la sanatoria delle cartelle fino a 100mila euro, ma la rottamazione rischia (Messaggero e tutti). La platea potenzialmente interessata è di circa 20 milioni di contribuenti: sarà data la priorità a quelli in difficoltà. Il Carroccio stima 60mld di gettito, per gli esperti una cifra irraggiungibile: si ipotizzano entrate per 15 mld (Stampa p. 9 e altri). Il condono irrita il ministro Tria (Fatto p.4). Padoan alla Stampa: "Imprudente pensare a un'operazione di pace fiscale: c'è il rischio che l'Ue poi ci blocchi".
Il ministro Tria insiste sulla prudenza sui conti pubblici: "Continuità con le politiche del passato" (Stampa p.8). Parlando all'anniversario della GdF, il ministro conferma quanto detto martedì alla Camera a proposito delle "adeguate coperture" per varare le riforme attese da Lega e M5S. E annuncia il lavoro "in stretta collaborazione con la Commissione europea". Per questo arrivano le lodi di Bruxelles. "Su debito e crescita il nuovo ministro la pensa come me" dice l'ex ministro Padoan alla Stampa (p.9). Poi Padoan si concentra sul programma del governo Lega-5S: "Si parla di un programma da 100 mld, ma bisogna vedere quanto costano le singole misure. Certamente è un numero incompatibile con la continuazione del percorso di risanamento dei conti. La nostra economia si sta riprendendo, ma bisogna fare ancora molto. Nel programma di governo non vedo però alcun cenno alle riforme strutturali, senza queste una crescita duratura non si ottiene". Sulle mosse del governo si concentra anche il presidente di Assolombarda, Bonomi, che al Corriere (p.37) dice: "Si è detto da parte dei partiti di governo che circa 15 mld avrebbero riguardato minori imposte sull'impresa. Allora perché quei soldi non possono finanziare l'abolizione dell'Irap?. Sarebbe più coerente con l'obiettivo della crescita".
Di Maio non vuole si lavori la domenica (Libero e tutti). Ma è duello sulle aperture 7 giorni su 7 e il dibattito politico accende la platea del "Retail summit" di Stresa da dove Mario Resca, numero uno di Confimpresa ha lanciato un appello al nuovo governo: "Salvate la riforma: Amazon e gli altri attori digitali lavorano 24 ore su 24, e 7 giorni su 7, non possiamo fermarci". Nei festivi si vende di più e si guadagna di più: in ballo ci sono 9mld di entrate l'anno dalle aperture festive. Ma il ministro del risponde: "Pronti ad aprire un tavolo: troppa precarietà e bisogna eliminare lo sfruttamento".
"Tre miliardi in un anno e mezzo, il costo dell'illegalità e della corruzione". Su tutti i dati diffusi ieri dal comandante della Gdf Giorgio Toschi durante il 244esimo anniversario della fondazione del Corpo, che ha scoperto 2,3mld di evasione in appena 18 mesi di lotta all'illegalità. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria: "Dal contrasto alle frodi risorse per ridurre il peso delle imposte".
POLITICA
Licenza di sparare ai ladri, la Lega apre un nuovo fronte (Repubblica in prima e p.12 e altri). Depositata una proposta di legge dal Carroccio per la cancellazione dell'eccesso di legittima difesa. Il testo, depositato dal sottosegretario dell'Interno Molteni, concede il diritto di sparare a chiunque entri in casa, negozio o ufficio, purchè chi spara abbia un porto d'armi e un'arma regolarmente denunciata. Previsto anche un inasprimento delle pene per furti e intrusioni. Pd all'attacco: "Vogliono rovesciare l'onere della prova, ma non riusciranno ad impedire che un magistrato si occupi della vicenda".
Altro tema caldo è l'accoglienza dei migranti, sul quale la Lega punta a tagliare i costi: da 35 a 20 euro al giorno per rifugiato, riducendo i soldi a chi ospita e tagliando i servizi (Fatto in prima e p.3). L'obiettivo della Lega è sforbiciare le spese per i Centri di prima accoglienza, i Centri di accoglienza straordinaria e quelli del circuito Sprar. Intanto, dopo le uscite di Salvini su migranti e rom, la senatrice a vita Liliana Segre a Repubblica (p.8): "Quando uno Stato o la Ue sono indifferenti, arrivano a puntare il dito contro le minoranze che non possono difendersi, cosa può pensare una che è stata minoranza, e a cui è capitato tutto quello che è capitato a me?".
Nomine, un vertice tra sabato e domenica di Conte con Salvini e di Maio per chiudere il risiko delle nomine (Messaggero p.13): Fi vuole la guida della Commissione di Vigilanza Rai, ma deve rinunciare ad esprimere un membro del Cda di viale Mazzini. E' la Lega stessa a mettere alle strette il partito di Berlusconi. A creare l'impasse sulle commissioni di garanzia non è tanto il braccio di ferro tra Pd e FdI sul Copasir, ma l'intenzione del governo di affidare il Comitato dei servizi e la Commissione di vigilanza Rai ai due partiti maggiori dell'opposizione. La vera partita è legata agli equilibri interni a viale Mazzini. Il Carroccio sta trattando con M5S sulla rivoluzione da attuare e vuole tener fuori FI. Per quanto riguarda la Cdp, le Fondazioni, come spiegato da Guzzetti, hanno indicato all'unanimità Tononi per la presidenza (Italia Oggi, p.24 Sole, p.15 Corriere, p.33): ora il pallino è nelle mani del Tesoro che dovrà designare l'ad. "Faremo presto" assicura Di Maio.
ESTERI
Verso il mini-vertice di domenica. Europa in ordine sparso su migranti e riforma dell'Eurozona (Sole). Piano Ue sui profughi: le quote non cambiano. Italia subito in trincea (Repubblica p.6 e tutti). "Si cambi sui migranti o tagliamo i fondi all'Europa" attacca Salvini (Libero e altri). Nella bozza proposta da Bruxelles sui migranti, prevista la redistribuzione su base volontaria e il rinvio ai Paesi di ingresso dei migranti che si spostano verso il nord Europa. "Se è tutto deciso Conte non vada" è la provocazione di Salvini e il premier è d'accordo (Corriere p.2). Italia verso lo strappo: al governo non bastano il rafforzamento di Frontex e le rassicurazioni sugli hotspot in Africa (Messaggero p.2). Nel mirino la riforma degli accordi di Dublino, che fa tremare Schengen (Messaggero p.2), già messo in discussione dalla reazione a catena tra gli Stati per i controlli alle frontiere (Stampa p.4). Sulle frontiere è scontro Italia-Ue (Sole in prima e p.2). Il mini-vertice incastra l'Italia (Stampa p.2), che lancia la contromossa: sospendere il trattato di Dublino, che si applicherebbe solo ai confini terrestri. Roma pronta a tirarsi fuori dalle regole europee per chi viene soccorso in mare (Corriere p.3, Stampa p.3). E, intanto, il gruppo di Paesi Visegrad preme sull'Austria: oggi alla riunione a Budapest ci sarà il cancelliere Kurz, che a luglio sarà il presidente Ue di turno (Messaggero p.2). Intanto, in Ungheria, Orban mette in Costituzione il divieto di accogliere i migranti economici (Stampa p.2). E arriva la norma che prevede un anno di carcere per chi aiuta i richiedenti asilo (Corriere p.6).
Papa e Melania contro la linea di Trump su migranti e famiglie divise (su tutti). Il presidente americano cede e firma un ordine per tenere assieme figli e genitori al confine con il Messico. Ivanka e Melania le registe della svolta del presidente (Stampa), mentre il Papa aveva attaccato i populisti che "creano la psicosi sugli immigrati".
Scattano domani i dazi europei contro le tariffe imposte da Trump (Sole, Corriere): applicato il 25% su 200 categorie di prodotti Usa: "Non avremmo voluto arrivare a questo punto, ma le decisioni degli Usa su acciaio e alluminio non ci hanno lasciato altra scelta" spiega il commissario Malmstrom, che definisce la reazione europea proporzionata ed in linea con le previsioni del Wto. Via libera alla marijuana libera, il Canada rompe il tabù: anche per uso ricreativo (Messaggero p.14 e altri). Varato dal Parlamento il Cannabis Act, è il primo Paese del G7 ad approvarlo. "Così fermeremo i criminali" ha detto il premier Trudeau.
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Commentario del 21.06.2018
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