Commentario del 26.09.2022

PRIME PAGINE
Elezioni 2022. Ha vinto Giorgia Meloni (Corriere). Meloni si prende l'Italia (Repubblica). Meloni avanti, "vede" l'incarico (Messaggero). L'Italia va a destra (Stampa). Maggioranza al centrodestra Meloni vince, calo Pd, rimonta 5S (Sole). Tocca a Giorgia (Tempo). Meloni prenota Palazzo Chigi (QN). A noi (Manifesto). Liberi!!! Adesso tocca a lei (Libero). Meloni vince da sola, Conte tallona Letta (Fatto). L'Italia s'è destra (Giornale).
Un'azienda su 5 in default (Italia Oggi).
Uccisa in Iran. Era la ragazza con la coda (Corriere e altri).

ECONOMIA
La nuova maggioranza parlamentare e il governo a cui darà la fiducia, si troveranno subito davanti alcuni dossier delicati. Il battesimo del fuoco è la legge di bilancio più complicata degli ultimi anni. C'è poi il Pnrr con gli obiettivi da centrare entro fine anno. Il primo banco di prova sarà la proroga dello sgravio contributivo del 2% per i lavoratori con reddito fino a 35mila euro (Sole prima e p.6-11). Ma la coalizione di centrodestra punta ad una misura più ampia, ad un taglio strutturale del cuneo fiscale in linea con la proposta avanzata da Confindustria, per dare un beneficio tangibile a lavoratori ed imprese. Sul Pnrr, prima i target 2022, poi il capitolo energia, ipotesi commissario (Sole p.8): per il nuovo governo, prioritario centrare gli obiettivi di dicembre, seguirà -la trattativa con la Ue su Repower Eu e possibili proroghe ai progetti. Anche il Tempo (prima e p.8-9) su fisco, reddito e pensioni, ecco cosa sta per cambiare. Previdenza, caro energia, riforma fiscale e accordo tra contribuenti e riscossione, i provvedimenti dei primi cento giorni della coalizione del centrodestra.
La Nota di aggiornamento del Def, che sarà esaminata probabilmente domani in cdm, certificherà che il prossimo anno il Pil non andrà oltre lo 0,6%, con un'inflazione al 4,5% contro il 2,2 precedentemente previsto. Una crescita in netta regressione rispetto al 2,4% stimato soltanto ad aprile di quest'anno. Va precisato che lo 0,6% per cento è un dato cosiddetto "tendenziale", significa che si tratta della crescita economica prevista senza interventi del governo. Solo per il decreto di Natale, sull'energia serviranno 4,7 miliardi (Messaggero p.15).
Spread, Btp e Borsa, come cambiano gli scenari dopo il voto, "la sfida della crescita" (Corriere p.23). Per gli investitori positiva la linea di Meloni sulla spesa, Balboni (Hsbc): "dopo le elezioni potrebbe persino esserci un recupero per il ridursi dell'incertezza". Ardagna, capo economista europea per la banca londinese Barclays, non vede strappi dello spread stamattina. "Il margine di vittoria del centrodestra è in linea con le attese — dice — non ci aspettiamo una reazione particolare sui mercati".
Un'azienda su 5 in default (Italia Oggi prima e p.3): secondo una indagine di PwC sui bilanci di 60 mila società, il 18% non sarà in grado di far fronte ai propri debiti. La maggior parte sono nel Centro-Sud. E la situazione è destinata a peggiorare visti i rincari delle materie prime e il conflitto in Ucraina. 10 mila imprese circa, rischia di rimanere schiacciato dai debiti che ha in cassa. Intanto, per le bollette di luce e gas, nuovi aumenti ad ottobre (Messaggero prima e p.17): l'Arera decide a fine mese, raddoppio dei costi se non ci saranno nuove misure, il prezzo delle forniture potrebbe balzare a 5.266 euro l'anno, il 300% in più sul 2020.

POLITICA
L'esito delle elezioni in primo piano su tutti, con la vittoria di Giorgia Meloni. Balzo di FdI, caduta della Lega. Il Pd fatica, rimonta M5S, è il riassunto del Corriere (p.2-3). Secondo le proiezioni, Fratelli D'Italia prima al 25%, FI attorno all'8%. La coalizione a guida Meloni è maggioranza nelle due Camere, il partito di Letta dato sotto il 20, Calenda lontano dal 10. La vittoria del centrodestra cambia gli equilibri. L'arretramento del Carroccio costringerà la leader di FdI a non mettere in primo piano gli interessi di partito. L'obiettivo: evitare problemi per la tenuta del futuro esecutivo. "Scriviamo la storia" e la leader trascina la destra al potere, titola Repubblica (p.4). Per Stampa (p.3) Mattarella garante della Carta vuole una maggioranza stabile. Il presidente della Repubblica non farà né sgambetti né sconti ai vincitori, ma niente sbandamenti sull'Unione europea e la posizione atlantista dell'Italia. Liberi!!! Adesso tocca a lei, è invece il titolo in prima pagina di Libero (prima e p.2-3). Secondo il quotidiano è l'ora della democrazia, un voto che difende opinioni e portafogli. Dopo 11 anni di premier non eletti dal popolo, i vincitori hanno l'occasione di allestire un esecutivo politico rappresentativo della volontà degli italiani. "Siamo diventati fascisti? Una stupidaggine, sinistra vittima di una catastrofe mentale", così Massimo Cacciari analizza a Stampa (p.4) l'esito delle elezioni. Il Corriere (p.6) racconta invece della "traversata" di Giorgia, partita con l'1,96%. Sotto il 2% all'esordio del 2013, senza quorum nel 2014. La scelta di stare sempre all'opposizione, una coerenza che oggi è la chiave del successo. Alleati pericolosi e occhi del mondo addosso: per Giorgia una strada piena di insidie, secondo Stampa (p.7). La vittoria le consegna il Paese, ma sa di non poter fare la premier "come una reginetta al ballo". Lega e FI deboli, l'eredità del fascismo e la rete di destra che spaventa l'Europa condizionano la leadership. Anche per Repubblica (p.20) Ue preoccupata per l'Italia di destra: potrebbe allearsi con Polonia e Ungheria e arretrare sull'economia. Negli Usa stigmatizzate le radici postfasciste di FdI e i rapporti di FI e Lega con Putin. Mosca spera che il governo freni l'Occidente. Ma il Messaggero (p.14) riporta l'apertura di Bruxelles: "Pronti a lavorare con il nuovo governo". Nei palazzi Ue attesa per il risultato finale, ruolo di garante del presidente Mattarella. Dalle nuove sanzioni alla Russia al Pnrr, tanti i dossier al centro del tavolo negoziale.
E mentre tutti i quotidiani sottolineano come l'astensionismo sia il primo partito, Repubblica (p.14) parla di rivincita del M5S dopo la scissione: "Il Paese alla destra per colpa del Pd". Con l'esodo dei parlamentari il Movimento era sceso al 10%, e il maltempo ha frenato il "granaio" dei voti del Sud. Nella Lega invece Salvini surclassato da Meloni, perde oltre 25 punti dal 2019 (Stampa p.10). Il crollo del Pd porterà Letta a pagare per tutti: verso le dimissioni già oggi (Fatto p.7). Anche per il Corriere (p.13) nel partito c'è aria da resa dei conti e congresso a marzo. Letta "traghettatore", i nomi di Bonaccini, Provenzano e Schlein. Rabbia e critiche ai vertici del partito. Gli schieramenti interni si preparano alla sfida per la leadership. Il segretario sembra intenzionato a gestire i passaggi senza lasciare subito. Su Repubblica (p.19) anche l'esito del voto in Sicilia, che va a Schifani: Pd e 5S pagano caro la corsa separata.

ESTERI
Elezioni 2022. L'apertura di Bruxelles: "Lavoreremo insieme" (Corriere p.25, Messaggero p.14). Nella Ue esultano i sovranisti. Congratulazioni del premier polacco: "Questa sera rivolgo le mie congratulazioni alla leader di Fratelli d'Italia, Meloni". Il consigliere di Orbán: "Visione comune sulle sfide europee". "El País": "L'ultradestra vince in Italia". Entusiasmo anche nel Ressemblement National di Marine Le Pen: per l'eurodeputato, Bardella "gli italiani hanno dato una lezione di umiltà all'Ue". Congratulazioni anche dall'esponente dell'estrema destra francese, Zemmour, che esprime la sua "gioia per il popolo italiano". Lazar (Repubblica p.21): "La Meloni aggira la questione fascismo e guarderà a Trump". Il politologo francese: "In Francia l'esito del voto italiano riaprirà il dibattito a destra sull'alleanza con Marine Le Pen in vista dell'uscita di scena di Macron". Cherles Kupchan (Stampa p.8): "Svolta epocale, il pendolo della Storia è tornato nel campo dei populisti". L'analista americano: "I numeri ci diranno la portata del successo di Meloni, ma il messaggio dice che in uno dei Paesi fondatori dell'Ue il centro moderato non ha tenuto, è sparito".
Referendum di sangue (Stampa p.26, Corriere p.30). In settimana sarà proclamato il risultato (ovvio) dei referendum. I racconti di chi fugge da Melitopol: "Se voti no, hai 72 ore per andartene". 93% il consenso all'annessione espresso a Zaporizhzhia secondo i filorussi, 850 mila le persone che avrebbero votato in due giorni nella regione di Donetsk.
Nuove crepe tra i fedelissimi di Putin, dato come stanco e stressato. Zelensky chiama i russi: "Disertate" (Repubblica p.25, e tutti). Partono rivolte di piazza contro la "mobilitazione totale", "Reclutano anche chi non deve partire, minoranze e studenti". Verso Finlandia, Mongolia, Repubbliche ex sovietiche del Sud. La Georgia ha deciso di chiudere, da oggi, la sua frontiera.
Gli Usa avvisano Mosca: "Impediremo che usi il nucleare. Risposta catastrofica se la Russia utilizza l'atomica" (Repubblica p.25, Stampa p.27). Sullivan, consigliere di Biden, svela i messaggi dati ai russi. "Abbiamo comunicato al Cremlino che l'uso di armi nucleari avrà conseguenze catastrofiche per la Russia; che gli Stati Uniti e i nostri alleati risponderanno in modo deciso".
Londra promuove la settimana di 4 giorni (Repubblica p.27). Si è conclusa la prima parte dell'esperimento di "settimana corta" per oltre 70 aziende britanniche dei settori più disparati, i lavoratori hanno preso servizio l'80% del tempo usuale, senza però avere decurtazioni in busta paga. I dati sono confortanti, secondo la Bbc.

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