Commentario del 19.03.2022

PRIME PAGINE
Adunata di guerra (Repubblica). Il Grande Dittatore (Stampa). "Fermiamo la guerra" (Messaggero). Bombe di Putin sul dialogo (Corriere). Proclami e misteri (QN). Putin all'ultimo stadio (Manifesto, Giornale, Foglio). Zitti e mosca (Fatto). Guerra, blasfemo interesse (Avvenire). Xi: "La guerra deve finire", Biden: "La Cina non aiuti Mosca" (Sole). Il suicidio di uno Zar (Libero).
Economia. Draghi: 4,4 mld per il caro-energia, tagli al prezzo della benzina fino a maggio (Repubblica). Caro benzina, sì al taglio, le misure su luce e gas (Corriere). Freno alla benzina, meno 25 centesimi arriva la stangata sui big dell'energia (Stampa). Benzina, per un mese 25 centesimi in meno, pacchetto di aiuti per imprese e famiglie (Sole). Benzina, taglio di 25 centesimi, rate fino a 2 anni per le bollette (Messaggero). La quaresima della benzina (Tempo). Guerra al caro benzina (Giornale). Benzina e bollette, l'aiutino di Draghi (QN). Notizia attacca: solo 25 cent di sconto sulla benzina, Draghi non ha capito quanto stanno soffrendo famiglie e imprese. Aziende, bollette rateizzabili (Italia Oggi). Draghi stanzia 4 mld per i rincari di guerra (Fatto). Un mese d'ossigeno, ecco cosa cambia (Libero).
Virus. Covid, vittime dimezzate con il vaccino di massa (Messaggero). Il green pass rovina la Pasqua a i ristoratori già in ginocchio (Tempo).

ECONOMIA
Tassa sui super profitti contro il caro-bollette e sconti sulla benzina, decreto da 4,4 mld (Repubblica p.12 e tutti): una tassa del 10% sui profitti "in eccesso" delle aziende energetiche, per abbassare di 25 centesimi il costo della benzina per tutti, tagliare le bollette a 5,2 mln di famiglie, aiutare le imprese "che si trovano in grande difficoltà". È una manovra di redistribuzione e di giustizia sociale, quella che Draghi porta in Cdm. La guerra minaccia di durare ancora, l'economia rallenta, sul futuro gravano incognite pesanti, rischi di razionamenti. Il decreto approvato dal governo per mitigare le conseguenze della guerra senza ricorrere allo scostamento di bilancio, prevede il taglio per un mese di 25 centesimi al litro per benzina e gasolio, bollette rateizzate fino a due anni per le imprese che beneficiano anche di nuovi crediti di imposta, sostegni per autotrasporto, agricoltura, pesca, turismo e 150 milioni per la decarbonizzazione dell'Ilva, più Cassa integrazione e si allarga il bonus sociale. Tempo (prima) parla di "quaresima della benzina", salve le feste pasquali ma poi si tornerà ai prezzi di mercato. Anche QN (prima) parla di "aiutino di Draghi" e Notizia (prima) critica i 25 centesimi di sconto: "Draghi non ha capito quanto stanno soffrendo famiglie e imprese", scrive.   
Su Corriere (p.19) il sondaggio di Nando Paglioncelli: economia, italiani più pessimisti, tre su quattro riducono i consumi, per il 42%, la propria situazione è destinata a peggiorare e il dato sale al 57% tra i meno abbienti, la prima scelta è limitare gli spostamenti in auto.
Aiuti ai profughi, il decreto soldi anche a chi è ospite di famiglie (Repubblica p.15 e altri), il governo stanzia 30 mln, contributi diretti per 60 mila ospitati in casa.  Altri 15 mila posti saranno reperiti attraverso le associazioni. Primi 400 milioni per i profughi, "Numeri incerti sugli arrivi", segnala Giornale (p.13). A rischio le risorse agricole: la Ue sblocca i fondi per i campi a riposo. In arrivo 48 mln per gli agricoltori italiani (Repubblica p.12, Messaggero p.9).
Sull'occupazione del suolo pubblico dopo la fine dello stato di emergenza, c'è la stretta sui tavolini all'aperto, la strada occupata ora si paga e le città si dividono sulle regole (Repubblica p.23).
Il Ministro Garavaglia parla a Repubblica (p.31): "500 milioni? La proroga del Green Pass ci costerà anche di più - e le restrizioni ci penalizzano, l'Europa deve presentarsi unita per attirare viaggiatori stranieri specie dagli Usa". Tempo (prima) evidenzia: Il green pass rovina la Pasqua ai ristoratori già in ginocchio.
I borghi d'oro, la carica dei 21 si rifanno il look – segnala Messaggero (p.24): con il bando del Pnrr per ogni regione è stato scelto un paese che avrà venti milioni per il restyling. Il ministro Franceschini: "L'Italia è uno straordinario museo diffuso".
Guerra in Ucraina. Su Corriere (p.10), l'intervista a Vitrenko, capo dell'azienda ucraina dell'energia: "hanno manipolato i prezzi del metano – dice – congelate i pagamenti del gas alla Russia, il dittatore è un bullo, rispetta solo il potere".

POLITICA
Il premier e il Recovery 2.0, sulle spese militari spinge il progetto europeo e riduce le tensioni interne (Corriere p.17). Il vertice a Roma con i premier spagnolo e portoghese, nel patto del Sud Europa anche il greco Mitsotakis, Salvini: "io sono in difficoltà a votare l'invio di armi, temo che non sia la soluzione". Il presidente del Consiglio, fa il punto delle proposte che porterà fra qualche giorno a Bruxelles, al Consiglio europeo. Spese militari al 2% del Pil, superMario dice sì all' aumento (Libero p.3). Armi, italiani contro l'invio, FdI e M5S: "Dateci la lista" (Fatto p.6): i sondaggi dei principali istituti demoscopici italiani dicono una cosa chiara: quasi un italiano su due è contrario all'invio di armi all'esercito ucraino.
La vicepresidente dell'Emilia-Romagna, Schlein a Repubblica (p.17) dice: "È un errore l'aumento delle spese militari, sosteniamo l'accoglienza". Anche Del Rio (Pd) al Manifesto (prima e p.7) dice: "Ho votato a favore dell'invio di armi all'Ucraina con tormento, per aiutare un paese aggredito. Ma dico no alla corsa agli armamenti, l'Europa deve iniziare a costruire subito la pace con la Russia. E invece vedo in giro troppa psicosi bellicista".
Scenari politici. Incertezze e malumori in casa 5S, in attesa della votazione sulla leadership di Conte, che si dovrebbe tenere nei prossimi dieci giorni, su Corriere (p.23): M5S, eletti inquieti e casse vuote e il voto sul leader ancora non c'è. I parlamentari temono per la rielezione, le tensioni nel gruppo alla Camera per le assenze. Intanto Berlusconi scrive una lettera ai dirigenti del suo partito e annuncia la convocazione degli Stati generali del partito a Roma l'8 aprile e avverte il premier (Giornale p.12): "Leali ma niente sconti sul fisco - non rinunceremo mai ai nostri temi".  
Virus. Quarta dose, ma non per tutti, così l'Italia prepara l'ultima difesa (Repubblica p.22 ma c'è l'allarme di Rezza mentre cadono i divieti, "Contagi in risalita, serve ancora prudenza".  C'è la quinta ondata – segnala Stampa (p.20) - dovuta alla nuova variante, ormai al 44% riaperture, il governo punta sul 90% di immunizzati, effetto Omicron 2, Iss: "mai nessun virus tanto contagioso". E anche Abrignani su Stampa (p.21) avverte: "Siamo fuori dall'emergenza, non ancora dalla pandemia". A Bergamo il giorno dell'omaggio alle vittime del Covid, il presidente Mattarella: "ci inchiniamo alla loro memoria" (Corriere p.24 e altri).

ESTERI
Bibbia e minacce, lo show ultranazionalista di Putin: "Raggiungeremo tutti gli obiettivi". Ma la tv gli taglia il discorso (Repubblica p.2-3, e tutti). Allo stadio di Mosca Putin celebra l'annessione della Crimea, inizia il suo intervento citando le prime righe della Costituzione russa osannato allo stadio Luzhniki: "In Ucraina sappiamo cosa fare e a spese di chi".
Biden e Xi, 2 ore al telefono, c'è uno spiraglio di dialogo: "Il conflitto non conviene a nessuno. Questa guerra va fermata". Pechino non farà da mediatore: "No alla nuova guerra fredda" (Repubblica p.4, e tutti). Biden ha messo in guardia Xi dalle "implicazioni e le conseguenze, se la Cina fornisse supporto materiale alla Russia. La nostra linea non cambia. Continuiamo a opporci a qualsiasi modifica unilaterale dello status quo".
Macron, Scholz e le chiamate con il Cremlino: "Difficili, non amichevoli" (Corriere p.9-10, Messaggero p.3). Solo 10 minuti tra Macron e Putin. Non è andata meglio la conversazione tra Scholz e Putin che è durata di più, "oltre un'ora", ma è stata definita dal Cremlino "difficile e non certo amichevole".
Washington cambia rotta dopo aver sottovalutato Zelensky e la resistenza (Corriere p.12). Biden e le tre settimane di guerra: dall'idea di una facile vittoria russa e di portare al sicuro il leader ucraino, alla scelta di inviare più armi, sullo sfondo la minaccia nucleare.
Mosca insiste sulla neutralità: "Le posizioni si avvicinano". Zelensky: "Non ci arrendiamo" (Stampa p.13). Il presidente-eroe smentisce le indiscrezioni sulla bozza di intesa. Von der Leyen: "L'adesione all'Ue è questione di mesi, non di anni". Il presidente ucraino manda avanti i negoziati, sprona l'Occidente (e non solo) a colpire la Russia duramente, manda messaggi al suo popolo e telefona ai leader globali. Il processo di adesione di Kiev all'Ue fa passi avanti, suggellati dai contatti tra il presidente e von der Leyen e Charles Michel, un'accelerata che può avere conseguenze imprevedibili.
I Paesi dell'Est agitano la Nato: "Le armi chimiche sono la linea rossa". Ma Biden frena sull'intervento (Repubblica p.10). Polonia e Baltici in pressing: "Sì al coinvolgimento diretto se Putin userà l'arsenale dei gas o il conflitto durerà a lungo".
Invasione alla fase due: tocca al "Martello di Stalin". L'alba nera di Leopoli. Russi in centro a Mariupol (Repubblica p.4-8, e tutti). Il simbolo di questa tattica sono le batterie semoventi da 203 millimetri che adesso sparano su Kharkiv e Sumy.
Kiev: un esercito di hacker difende l'Ucraina "sparando" dal pc (Repubblica p.8). Trecentomila volontari bersagliano ogni giorno i siti web russi dopo aver ricevuto su Telegram la lista degli obiettivi da colpire.

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