Commentario del 16.03.2022

PRIME PAGINE
La diplomazia sfida i missili (Corriere). Ospedale in ostaggio (Messaggero). L'Europa a Kiev (Repubblica). La carneficina (Stampa). Kiev, il giorno più lungo (Manifesto). Bombardamento continuo (Avvenire). Le bombe russe non temono le sanzioni (Foglio). L'Italia chiamò (Giornale). Esercito in preallarme (Libero). Kiev assediata, arrivano tre leader Ue (QN).
Il Papa vede la fine del mondo (Libero).
Soldati, le nuove regole (Corriere). Yemen, stragi e fame. E' la guerra dei buoni (Fatto).
Economia. Benzina, solo mini-tagli: in Ue ognuno fa per sé, la crisi azzera la ripresa (Giornale). Il governo molla sulle accise (Tempo). Notizia ironizza: finalmente si fa qualcosa per gli automobilisti e il caro-benzina, il governo regala 25 milioni all'autodromo di Monza. Il petrolio scende sotto 100 dollari ma i carburanti restano ai massimi (Sole).
Lavoro. Statali, slitta l'aumento di marzo (Messaggero).
Virus. Lavoro e bus, da maggio basta il tampone (Messaggero). Sul Covid lo Speranza è l'ultimo a riaprire (Libero). Risalgono i contagi da Covid, per il "libera tutti" non c'è fretta (Tempo).

ECONOMIA
I prezzi fuori controllo minacciano 184 mila imprese, a rischio 1,4 milioni di posti di lavoro, dal governo piano in due fasi (Stampa p.14, Corriere p.18 e altri). Ieri i sindacati sono tornati a chiedere a Draghi un incontro urgente. Pronto un nuovo decreto "taglia-prezzi" puntando a ridurre subito di almeno 15 centesimi al litro, il prezzo dei carburanti utilizzando l'extragettito dell'Iva e in secondo step, calmierare ulteriormente i prezzi di gas e luce, oltre a prevedere 800 milioni di ristori per le imprese più danneggiate. Sangalli (Confcommercio) a Stampa (p.14) dice: "Subito nuovo deficit, ora servono ristori, un taglio dell'Iva per sostenere i negozi". In arrivo meccanismi di controllo per verificare il taglio delle accise, segnala Messaggero (p.10): si va verso gli sconti imposti ai distributori di benzina, sì dell'Ecofin ai bonus per il carburante ma nessuna revisione del prelievo fiscale. Venerdì summit a Roma con i premier di Spagna, Grecia e Portogallo per porre un tetto al costo dell'energia. Il piano del governo per prestiti a imprese in crisi: basterà l'autocertificazione (Messaggero p.10). Giornale (p.4) critica: Europa in ordine sparso, contro il caro-energia ogni Paese farà da sé, l'Ecofin non trova la quadra sulle misure anticrisi nonostante il pressing della Francia. Il petrolio scende sotto i 100 dollari, al distributore timido calo dei prezzi – segnala Tempo (p.3) mentre Libero (p.2) sottolinea che il petrolio è meno caro ma noi paghiamo di più, dietro ai rialzi record le mosse dei produttori. Notizia (prima) attacca: mentre Draghi non scuce un euro per frenare il caro-benzina, ci pensa il tandem Garavaglia-Giovannini a fare qualcosa per gli automobilisti regalando 25 milioni all'Autodromo di Monza.
L'ex premier Conte a colloquio su Sole (p.13), "ok ad estrarre più gas e a rigassificatori galleggianti - possiamo intensificare l'estrazione da impianti esistenti ma puntiamo sulle rinnovabili, basta burocrazia, ora confronto col governo e scostamento".
I rincari di bollette e carburanti si scaricano sulla spesa (Messaggero p.11): registrati nuovi aumenti a doppia cifra per farina, pasta, verdura e olio di semi.
Zaia, governatore del Veneto, intervistato dal Corriere (p.23) parla del Pnrr: "Draghi torni a rinegoziarlo – dice - c'è la gente da sfamare e quei progetti ormai sono fuori dal tempo, l'obiettivo ora è l'autosufficienza".
Lavoro. Statali, aumenti rinviati, manca il sì del Tesoro (Messaggero p.13): rallenta l'iter del contratto, incremento e arretrati in busta paga solo a maggio, l'intesa prevede fino a 117 euro lordi mensili in più.
Guerra in Ucraina. Oggi, giorno cruciale, scade il debito, se Mosca paga in rubli, sarà in default Repubblica (p.10), oggi previsti pagamenti per 117 milioni di dollari (stima di Jp Morgan) su due obbligazioni pubbliche denominate in valuta statunitense. Mosca avrebbe comunque tempo fino a metà aprile. Di "crac di un paese fallito" parla Guerrera su Repubblica (p.33): "il crac della Russia sarà assordante – scrive - invece delle onde sonore, l'implosione di un Paese ormai alla deriva, farà riverberare nel resto del mondo onde finanziarie, sociali e politiche di portata enorme ma non ancora quantificabile".
La grande fuga delle banche, Unicredit valuta l'addio alla piazza finanziaria russa (Corriere p.18 e altri): le banche europee voltano le spalle alla Russia, strette tra le sanzioni imposte a Mosca dall'Occidente e la grave crisi economica. Intesa Sanpaolo e Unicredit stanno valutando di lasciare le attività. Su Stampa (p.15), il dossier di Goria, "chi paga il crac russo", a rischio 490 mld di esposizione estera, la Bce: "ma gli istituti europei sono protetti". Panorama dedica un approfondimento su "chi ci guadagna con la guerra".

POLITICA
Crisi ucraina, il viaggio in Polonia è costato 260 mila voti a Salvini. Repubblica (p.21) riprende gli ultimi sondaggi che danno la Lega in calo dello 0,8%, soprattutto per effetto del viaggio del segretario a Przemyl. Ora il partito frena l'attivismo di Salvini. Non sembra fermarsi invece l'iniziativa dei parlamentari italiani che, nonostante lo stop del ministro Di Maio, si preparano per la missione umanitaria a Leopoli (su tutti). Rinviata di dieci giorni, ma la comunità Papa Giovanni XXIII conferma che si farà e che ci saranno dei deputati, non solo italiani.
Covid, numeri in crescita: la quinta ondata è in arrivo (Stampa p.23 e altri). Sono oltre 85mila i nuovi casi in 24 ore, la crescita è del 42% in una settimana. C'è la variante 2 di Omicron dietro la nuova ondata. "E' veloce e sfugge agli anticorpi" avvertono gli esperti, secondo cui "presto la nuova variante diventerà prevalente", ma per ora non ha influito sui ricoveri (Repubblica p.22). Il governo prosegue però nella sua road map delle riaperture (Messaggero p.12 e tutti): green pass solo al chiuso e per andare al lavoro basterà il tampone. Domani il decreto del governo. Draghi assicura: "Avanti con le aperture". Ma il calendario sarà rivisto in caso di un'ulteriore impennata della curva epidemia: a rassicurare il premier ci sono i numeri su vaccini e ospedali (Corriere p.24). Libero (p.18) attacca il ministro Speranza: "E' l'ultimo a riaprire". Ieri – secondo Libero – ennesima riunione a Palazzo Chigi, filtrano ipotesi di allentamenti delle misure, ma il testo ancora non c'è e i sostenitori delle chiusure già frenano, mentre il resto d'Europa riparte.
Scenari politici. Bocciata la proposta di presidenzialismo presentata da FdI alla Camera: ira della Meloni per gli alleati assenti (Corriere p.23 e altri). L'assenza di due deputati di Lega e Forza Italia nel voto sulla proposta di introdurre l'elezione diretta del capo dello Stato fa irritare Giorgia Meloni, che attacca: "Sono stati scelti i giochi di Palazzo". Da Fi assicurano: "Nessun volontà di affossare il testo".

ESTERI
Missili sui civili, tre premier europei a Kievi assediata (Corriere p.2-3 e tutti). Nuovi bombardamenti su fabbriche e condomini. I profughi sono 3 milioni, nella capitale è coprifuoco. Nemmeno i malati riescono a salvarsi: "400 in ostaggio a Mauripol" (Messaggero p.2-3). Il vicesindaco: "Nell'ospedale irruzione dei russi, sparano a chi tenta di scappare". Imposto il coprifuoco di 36 ore a Kiev, nella capitale si teme un attacco pesante. E intanto Zelensky annuncia: "Non entreremo mai nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte e poi dire che non possiamo entrarci. Dobbiamo riconoscerlo". "Pronti a combattere", secondo quanto riportato dal Giornale (p.2-3) il nostro esercito si prepara al peggio. Poi arriva la frenata e si parla di "routine". Sinistra infuriata. Circolare firmata dal capo di Stato maggiore: "Limitare i congedi", nell'esercito italiano scatta l'allerta, titola sul tema Repubblica (p.19). Una circolare dello Stato Maggiore chiede la disponibilità delle forze e il loro addestramento, svelando il rischio di un conflitto su larga scala.
Secondo una talpa dei servizi segreti russi, Cremlino pronto ad attaccare la Nato. Tra cecchini e piloti spericolati, l'Ucraina esibisce i suoi eroi. Con le nuove armi sembravano scomparsi: questa guerra li ha rilanciati. Quelli russi invece non si vedono, sono considerati controproducenti (Stampa p.8). Si registrano ancora vittime tra i giornalisti, altri due decessi. Un cameraman di "Fox News" e una reporter ucraina, sono già 5 i cronisti caduti (Repubblica p.7). Per la rivolta anti-Putin in tv finisce a processo la giornalista della tv russa. Ovsyannikova interrogata 14 ore e multata per un video precedente. Ma non è finita. L'Onu: non punitela. Macron le offre protezione. Nei media cresce il dissenso. Dopo la protesta della redattrice di Canale Uno, intere redazioni si dimettono, e lei dice: "non possono arrestarci tutti" (Stampa p.11). Intanto il Corriere (p.6) analizza l'andamento della guerra tra gli errori dei russi e gli obiettivi dello Zar, provando ad ipotizzare la fine del conflitto. I critici pensano che il Cremlino abbia fallito, i realisti che punti a frammentare il Paese. Sono due gli scenari, i tempi dipendono da Mosca. Su Repubblica (p.16) le parole della vicepremier ucraina Irina Vereshchuk: "Dal bunker lotto per Kiev, mi sento la mamma di tutti i bimbi ucraini". Lontana da suo figlio di 17 anni, la ministra di Zelensky ha il compito più difficile: trattare con Mosca sui corridoi umanitari. "Putin ragiona come un criminale, può essere fermato solo con la forza", così l'ex petroliere Khodorkovsky, in esilio dopo anni di carcere: "I leader occidentali non lo capiscono e non lo capiranno mai, in Russia solo una guerra persa può far cadere un dittatore".

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