Commentario del 26.03.2022

Primo Piano Rassegna Stampa
Sabato 26 marzo 2022

PRIME PAGINE
Ucraina, l'appello di Biden: "In gioco c'è la democrazia" (Stampa). Putin cambia i piani (Repubblica): la Russia annuncia di volersi concentrare sul Donbass. "Guerra fino a maggio": Mosca intende annunciare la fine del conflitto il 9 (Messaggero). Secondo QN l'esercito russo è allo stremo, Mosca è nei guai. Zelensky in un intervento sulla Stampa scrive: "Fermate la strage".
Casini al Messaggero: "La Nato va rafforzata per avere la pace".
Europa-energia. Tetto sul prezzo del gas, Ue ancora divisa (Stampa e tutti). "Illusione finita, la solita Europa" titola il Giornale. Patto sul gas tra Europa e Usa (Corriere). A gennaio l'Italia dimezza l'import russo (Sole). Il gas degli Usa saturerà l'Europa, ma a prezzi e costi ambientali alti (Avvenire). Draghi: "Diversificazione avanti, presto due rigassificatori su nave" (Sole).

ECONOMIA
In Europa accordo a metà sull'energia: rinviato il tetto al prezzo del gas (su tutti). Arriva il sì alle scorte e agli acquisti in comune, ma la Germania stoppa i Paesi del Mediterraneo. I leader europei rischiano la rottura su tetto alle tariffe e mercato unico, poi arriva la mediazione: la Commissione presenterà una proposta entro due mesi. Il Giornale (in prima e pp.2-3) attacca: "La solita Europa". Nessun accordo tra i 27 sulle misure taglia-bollette e l'Ue si attacca al gas di Biden. "Consumeremo il gas degli Usa" scrive il Tempo (p.3), segnalando l'accordo tra Stati Uniti ed Europa per compensare le forniture russe. Ma resta il nodo del trasporto e della trasformazione del gas liquido, con Draghi che annuncia la costruzione di altri due rigassificatori su navi galleggianti. Ma – sottolinea Libero (p.4) – il gas americano è poco, molto costoso e super-inquinante. A maggio l'Europa si unirà alle sanzioni Usa alla Russia sul blocco all'acquisto di petrolio e metano (Repubblica p.9). Draghi, sulla situazione energetica italiana, assicura: "Progressi molto rapidi: in un paio di settimane saremo in grado di presentare al Paese un piano di diversificazione". Il Messaggero (p.11) segnala intanto come non sia finito lo stress sul prezzo della benzina: dopo la riduzione di 30 centesimi per effetto del decreto, scattano i primi aumenti ai distributori. E risalgono le quotazioni del petrolio mentre resta forte la pressione sul diesel.
E, intanto, i timori per le prospettive della guerra e l'aumento dei prezzi fanno scendere la fiducia dei consumatori (Messaggero p.18): a marzo indice in calo di 11,6 punti.
Italia alle prese con i ritardi per il Pnrr. Finora, da inizio 2022, centrati sette obiettivi, ma al Senato c'è il dl concorrenza in affanno (Sole p.10). Il sottosegretario Garofoli assicura che "saranno raggiunti" i 45 obiettivi cui è subordinata la rata da 21 mld del primo semestre 2022. Ma è il lento cammino delle riforme a preoccupare: fisco, giustizia e mercato continuano a slittare e in Parlamento in traffico è destinato ad aumentare per i decreti legge e l'imminente arrivo del Def.

POLITICA
Tensioni sulle spese militari, ora Draghi valuta la fiducia (Stampa p.16 e altri). Martedì il voto in Senato nelle commissioni Esteri e Difesa sul decreto Ucraina che prevede l'innalzamento al 2% del Pil delle spese militari. Il premier sarebbe pronto a porre la fiducia sul decreto, ma Conte resta contrario: "Non temiamo lo spauracchio della caduta del governo". Il Pd cerca un accordo sul testo, ma è pronto alla rottura con l'alleato. Di Maio, nel frattempo, si smarca dal leader del M5S e definisce quelle di Conte sulle armi "posizioni inaccettabili" (Corriere p.17). "Il vertice degli alleati divisi" titola il Corriere (p.16) a proposito della riunione di lunedì sul decreto Ucraina, in vista della quale crescono i timori di spaccature in merito all'ordine del giorno di FdI, che il Giornale (p.4) definisce una "trappola" della Meloni per mandare il tilt il Movimento sul no alle spese militari. La vicepresidente del M5S, Alessandra Todde, alla Stampa (p.17) dice: "Non staccheremo la spina al governo, ma l'Italia ha altre priorità. E' chi pretende di stanziare altri 13 miliardi per le spese militari, mentre le imprese rischiano di sospendere le loro attività per il caro bollette, a mettere in difficoltà il governo". Poi sul rapporto con il Pd, spiega: "L'alleanza è forte e c'è fiducia reciproca tra Letta e Conte". Al Messaggero (p.9) le parole di Pier Ferdinando Casini: "Questo impegno è stato stretto con Obama, ci è stato richiesto da Trump e i fatti di questi giorni dimostrano che se non rafforziamo la Nato, non esisterà più capacità di deterrenza e dissuasione. I Paesi democratici non usano le armi per offendere e si pone fuori dalla Costituzione chi pensa di usare le forze militari per attaccare. Ma allo stesso tempo si porrebbe fuori dalla Costituzione chi rinunciasse a difendere l'inviolabilità della nostra patria".
In un intervento sul Corriere (in prima e p.16), Giorgia Meloni guarda all'Europa: "La crisi ucraina ha dato la sveglia a un'Ue sonnolenta. La scelta di inviare armi all'Ucraina non ha alternative, ma se vogliamo scongiurare un'ulteriore escalation dobbiamo portare la Russia sul tavolo negoziale. Per il futuro – prosegue la leader dei conservatori europei – sarà difficile costruire una difesa comune senza una visione di politica estera comune".

ESTERI
Guerra in Ucraina, Mosca cambia strategia: i tank arretrano da Kiev (Corriere p.2 e tutti). Putin cambia i piani: ora Mosca frena sulla guerra e annuncia: "Solo nel Donbass e stop a maggio" (Repubblica in prima e p.2 e tutti). Il ministero della Difesa russo annuncia la "fase 2" del conflitto, focalizzando l'attenzione sulla "liberazione dell'Est del Paese" e rinunciando alla capitale ucraina. Il 9 maggio la data che sarebbe stata segnalata ai militari per la fine del conflitto. I servizi alleati sono fiduciosi: tra un mese Putin sarà senza risorse (Repubblica p.3). L'ex capo di Cia e Pentagono, Leon Panetta, intervistato da Repubblica (p.2) dice: "Putin rischia il golpe, ma se resta al potere sarà indebolito". Biden intanto, in visita al contingente americano in Polonia, dice: "E' in gioco la democrazia. Voi siete l'argine contro il dittatore" (Stampa p.8 e altri). Il numero uno della Casa Bianca non limita la strategia sul nucleare: "Sarà usato contro ogni minaccia all'esistenza". Il presidente ucraino Zelensky, in collegamento con il Consiglio europeo, ribadisce: "Contro di noi è in corso uno sterminio di massa". Poi ringrazia l'Italia per l'aiuto e rilancia l'appello: "Non esitate ad accoglierci nell'Ue" (Stampa p.15 e altri). Al Corriere (p.19) parla la premier lituana Symonite: "Pensavamo bastassero deterrenti per impedire un'aggressione, ma ora dobbiamo riconsiderare la situazione e la presenza di truppe nel fianco Est della Nato: dobbiamo pensare a una difesa attiva, invece che a deterrenti".
Stretta Ue sui colossi digitali: "Bisogna salvare le piccole imprese" (Stampa p.24 e tutti). La stretta di Bruxelles mira a bloccare tutti i colossi che tentano di limitare la concorrenza sul mercato digitale. Via libera all'accordo sul regolamento che prevede maxi-sanzioni e stop alle acquisizioni per tutelare la concorrenza su internet: sanzioni fino al 20% del fatturato per pratiche sleali e abuso di posizione dominante.

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