Commentario del 07.03.2022

PRIME PAGINE
Ucraina, strage senza fine (Stampa): sparano su chi fugge (QN). I profughi in trappola (Corriere). Devastante sofferenza (Repubblica). Supplica ucraina (Messaggero). Kiev non può più aspettare (Tempo). Usa verso lo stop al petrolio russo, Europa divisa. A mosca lascia il direttore del Bolshoi (Repubblica). Pino Ue sull'energia per "svincolarsi da Mosca" (Messaggero). Contro-assedio a Putin (Giornale). Mediatori in campo e Putin alza il tiro per trattare (Fatto). Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Cavo Dragone, a Repubblica: "Scontro tra cyber e armi convenzionali. Ora marines italiani per le nuove crisi".
Europa, Gentiloni alla Stampa: "Energia e difesa, sta nascendo un'altra Europa".
Italia-Economia. Guerra, allarme conti (Libero). Bollette, risparmio e imprese: il conto della crisi per l'Italia (Sole). Bonomi (Confindustria) al Messaggero: "Rischio di blocco totale. Pnrr e transizione vanno riscritti". Il segretario della Uil Bombardieri al Fatto: "La Uil contro le spese militari. Caro energia, tasse agli extra-profitti".
Covid, il colpo di coda: salgono i contagi (Messaggero). Il presidente dell'Aifa Palù al Corriere: "Le origini del Covid: errore in laboratorio?".

ECONOMIA
Energia, aiuti europei e il piano di scorte comuni per essere liberi da Mosca (Messaggero p.8). Messo quasi a punto l'Energy Compact: entro settembre le riserve saranno all'80%. Oggi Draghi e Cingolani incontreranno von der Leyes su forniture e sanzioni. Con un tetto ai prezzi e i bond anti-rincari l'Italia chiede contromisure a Bruxelles. E intanto il presidente di Confindustria Bonomi lancia l'allarme: "Riscrivere il Pnrr, ora la ripresa rischia forte". Il leader degli industriali chiede di rivedere le tappe della svolta green. Quadro compromesso dall'impatto dei prezzi energetici e delle sanzioni. Anche Repubblica (p.23) parla di nuovi aiuti sulle bollette. Torna l'ipotesi del ricorso al deficit. Intervento ad aprile, ma prima bisogna capire le mosse dell'Ue. Nel governo si fa strada l'idea di uno scostamento di bilancio, anche se il Mef per ora non lo prevede. Anche Stampa (p.14) parla di piano B del governo sull'energia. Di Maio firma l'intesa col Qatar sul gas: "Saremo indipendenti, no al ricatto russo". Pressing Usa per mettere al bando il petrolio, secondo Nomisma però "rimpiazzarlo è impossibile". Sulle bollette il taglio degli oneri è costato 10 miliardi da luglio, sottolinea il Sole (p.3). Stanziati altri 3,2 miliardi fino al 30 giugno. Resta il nodo di come finanziare in futuro gli incentivi alle rinnovabili e le altre voci in fattura. Il quotidiano analizza poi quali sono i settori più colpiti dalle sanzioni: scarpe e gas. 2200 imprese fanno oltre la metà del loro export in Russia, e più di 400 hanno sede a Milano, Vicenza, Rimini. Rischi anche per le forniture di risorse naturali e cereali.
Tra i temi in primo piano le parole di Paolo Gentiloni a Stampa (p.13): "Dalla crisi nasce una nuova Europa, sarà autonoma su energia e Difesa". Il commissario Ue: "Dopo il Covid un secondo momento costituente, le sanzioni hanno un impatto enorme ma per fermare Putin potrebbero non bastare". Poi aggiunge: "Se si bloccano le forniture di gas, pronti a fondi di compensazione finanziati in comune. Putin rischia di portare il suo Paese alla rovina: nelle città e tra i giovani lo stanno già capendo. Il Pil potrebbe frenare ma non fermarsi: dobbiamo fare una politica di crescita in tempi di guerra". Secondo il Giornale (p.7) Moody's usa la scure, Mosca sul ciglio del crac vuol pagare solo in rubli. Abbassato ancora il rating russo, Mosca proverà a non pagare i bond in dollari.

POLITICA
L'impegno solenne Mattarella per l'Ucraina: "Faremo tutto il possibile per voi" (Stampa p.16 e tutti). Il capo dello Stato partecipa alla messa in Santa Sofia, riferimento per la comunità ucraina a Roma. "Letta in piazza con gli ucraini e Mattarella va a messa con loro" titola Repubblica (p.15). Le piazze italiane si schierano con Kiev. E Letta lancia un appello all'intero Paese: "Serve unità" (Stampa p.16). L'attacco di Libero (p.13) al segretario dem: prende in giro gli ucraini. Letta va in piazza al corteo anti-russo e parla di "battaglia comune", ma qhando gli chiedono di armi e aerei lui svicola. L'ex leader della Cgil Cofferati a Repubblica (p.15): "Non può esserci equidistanza e neutralità, perché in campo in questa guerra si fronteggiano l'aggressore Putin e gli aggrediti, il popolo ucraino. E la pace si difende anche inviando armi agli ucraini". Secondo il sondaggio di Diamanti su Repubblica (p.16) tre italiani su quattro sono contro la Russia per quel che sta succedendo in Ucraina: il 93% si dice preoccupato, il 58% si trova d'accordo con la risposta occidentale, solo il 12% vorrebbe l'intervento militare. A livello strettamente politico, il sondaggio di Diamanti registra la risalita della fiducia nel governo, dal 61 al 63%. Nell intenzioni di voto, Pd primo al 21,3% (+0,5), FdI al 21% (+0,5), Lega in crescita dello 0,2 al 17,6%, il M5S perde lo 0,8 ed è al 14,8%.
Covid, risalgono i contagi: in aumento i cadi giornalieri, ma anche il rapporto tra positivi e tamponi (Messaggero in prima e p.11, Libero p.14). "E' diminuita l'attenzione" dicono gli esperti, con Andreaoni che spiega: "Nessun allarme, ma pensare che l'emergenza sia già finita è un errore".  E il Sottosegretario alla Salute Sileri al Tempo (p.7) dice: "Via il green pass? Conteranno i dati. C'è una discussione sulla gradualità e sui tempi di allentamento delle misure, visto che la situazione epidemiologica continua a migliorare. Come sempre, si deciderà ascoltando la scienza". Il presidente dell'Aifa Palù al Corriere (in prima e p.23): "Ci sono nuovi indizi che il Covid potrebbe aver avuto origine da un errore in laboratorio".

ESTERI
Zelensky: "Senza i jet ci uccideranno lentamente". Scontro sugli aerei a Kiev (Repubblica p.9 tutti). Putin: "Chi li manda è in guerra con noi". Washington vuole dare i Mig a Kiev: la portaerei Truman fa volare i suoi jet nei cieli della Romania. Ma Varsavia gela gli Stati Uniti: "Non daremo i Mig a Zelensky, né consentiremo di usare i nostri aeroporti". Mosca minaccia: non ospitate velivoli ucraini. La via diplomatica non decolla. I leader in pressing su Putin, Bennett: "Difficile che si fermi" (Repubblica p.8 e 10, Corriere p.9 e altri). Putin ha ribadito che pretende il totale asservimento dell'Ucraina. Falliscono i colloqui dell'israeliano, di Macron ed Erdogan con il capo del Cremlino, che temono che l'Iran si rinforzi. Oggi terzo round, gli ucraini: "Da noi aperture solo sulla Nato". Il premier israeliano Naftali Bennett è volato sabato in Russia ma è riemerso pessimista dalle tre ore di colloquio con Putin, risentito ieri al telefono. "Continueremo tutti gli sforzi possibili, ma non vedo molte chances" ha ammesso. Anche Emmanuel Macron, riparlando con il presidente russo, ha dovuto prendere atto della sua "determinazione" a continuare l'offensiva militare. "Il poker cinese" titola invece la Stampa (p.11). Xi Jinping non apprezza il blitz dell'alleato e potrebbe essere determinante nel fermarlo. Pechino ha interesse a ristabilire la quiete sui mercati per proseguire la sua scalata globale. Xi Jingping deve decidere fra sostegno all'amico russo e intervento da mediatore che lo allontanerebbe da Putin. Per la prima basta continuare a chiudersi in silenzio, la seconda richiede iniziativa diplomatica e politica, comprendente anche pressioni su Mosca. Intanto però si continua a combattere, ed a Kiev è strage (Repubblica p.2-7, Corriere p.2-7, Stampa p.2-5 e 8, Messaggero p.3-4). Famiglia in fuga uccisa dal mortaio russo: "Devastazione umana". I corpi straziati di padre, madre, figli e del cane: fuggivano da Irpin, alle porte di Kiev, martoriata dai tank di Putin. Che ormai sono a soli 5 km dalla capitale. Nuovi raid, impossibile lasciare Mariupol. E Mosca punta Odessa. A Kharkiv: "Costretti a vivere come topi", i civili nascosti da giorni nei sotterranei della metropolitana. "Le nostre giornate sono scandite dal rumore delle bombe". Un milione e mezzo in fuga dall'orrore. Le stime dell'Onu: "La crisi dei rifugiati più rapida dal Dopoguerra". Zelensky: "Non perdoneremo, non dimenticheremo. Vi verremo a prendere". Antony Blinken: "Gli ucraini hanno un piano per garantire una continuità di governo in un modo o nell'altro nel caso in cui il presidente Zelensky venisse ucciso". Ed i russi si schierano contro la guerra: 4.300 arresti in piazza. Bolshoi, lascia il direttore: "Contrario a tutte le guerre" (Repubblica p.10, Corriere p.13-14, Stampa p.11, Messaggero p.6). La fuga dei media: "È peggio che in Unione Sovietica". Netflix e TikTok sospendono il servizio. Cortei in 56 città russe.

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