Commentario del 02.03.2022

PRIME PAGINE
"Martirio ucraino" (Repubblica). "Pioggia di missili sulle città" (Corriere, Messaggero). Putin bombarda le città, colpito il memoriale delle stragi nazisti (Libero). Da zar a criminale, Putin contro i civili. E l'Europa lo sfida (Giornale). Appello di Zelensky: "L'Europa dimostri che lotta con noi" (Stampa). Sventato da spie russe un attentato a Zelensky (Messaggero). Cina pronta a mediare (Sole). "Fine della ricreazione" titola Libero. A Repubblica l'ambasciatore Usa all'Ocse, Carpenter: "I soldati di Putin disertino. Sanzioni all'energia". WikiLeaks: "L'attacco era pianificato dal 2008" (Messaggero). Caos in Russia: piazza, oligarchi e contante bloccato. Ma – scrive il Giornale – l'alternativa allo Zar non esiste.
Italia-Politica. Armi all'Ucraina, sì delle Camere. Draghi: "Non staremo a guardare" (Stampa). Il premier: "L'Italia non si può voltare dall'altra parte" (Repubblica). IL Fatto: entriamo in guerra ma non si deve dire (Fatto).
Italia-Economia. Putin fa esplodere le bollette (Tempo). Il caro bollette costerà 51 mld alle imprese (Sole). Crisi energetica: Eni esce da Gazprom, spunta l'ipotesi di consumi razionati (Messaggero). Al Sole parla Paolo Scaroni: "Con la crisi ripensare politiche sull'energia". L'inflazione balza al 5,7%: energia +46% in un mese (Sole). Intanto, nonostante le bombe, la Borsa non affonda (Libero). MF: precipitano borse e tassi. Il Sole: Borse in caduta e spread in discesa.

ECONOMIA
Oggi vertice dei ministri delle finanze Ue per ratificare l'uscita degli istituti da Swift. La Banca centrale russa ha bruciato in un giorno 2 miliardi per far fronte alla crisi di liquidità. Banche russe, stop ai pagamenti: fuga dalle aziende di Mosca (Corriere p.20-21 e altri). Per la Stampa (p.10) è guerra economica. L'invasione costa cara alla popolazione russa, che oltre ai lutti delle famiglie dei soldati dovrà sopportare tagli e sacrifici in nome della grandeur putiniana. Nei negozi di alimentari i prezzi salgono e alcuni prodotti esteri scarseggiano. Secondo il fondatore di Algebris Davide Serra: "Lo Zar finirà in bancarotta, la guerra tassa i russi del 40%".
Ma le ripercussioni si fanno sentire anche in Europa. Borse giù, Milano a -4,1%.  Preoccupa la situazione energetica, già complessa per i rincari dei prezzi. Bonomi lancia l'allarme: "Per le aziende bolletta energetica salita di 51 miliardi. Sull'energia – prosegue il presidente di Confindustria - servono scelte coraggiose e una politica comune Ue" (Sole p.3 e altri). Sulle bollette, scrive il Messaggero (p.10-11), sostegni per famiglie e imprese: tetto ai prezzi e tagli Iva. Si va verso una regia Ue sulle compensazioni per gli effetti delle sanzioni e del caro energia. Gas in crescita del 20%, petrolio del 10%: l'inflazione balza al 5,7% (Sole in prima e p.9). La crescita dei prezzi energetici a febbraio tocca il +45,9% e trascina al rialzo anche i beni alimentari. Ora – segnala il Messaggero - si va verso l'ipotesi consumi di energia razionati se si blocca il gas di Mosca. Lo stop degli approvvigionamenti potrebbe essere deciso non da Putin ma dall'Occidente. Allo studio piani per l'austerity energetica. E intanto Eni dice addio a Gazprom: Descalzi ha sciolto l'alleanza su Blue Stream.
Intanto, come riportato da Repubblica (p.25) il Pil batte le previsioni e sale del 6,6% nel 2021: un tesoretto per Franco. Crescono le entrate fiscali a dimostrazione della solidità della crescita, ma preoccupa l'inflazione (+5,7%). Il Sole (p.9) sottolinea anche di come il debito del 2021 si attesti al 150,4%.

POLITICA
"Non ci volteremo dall'altra parte": in aula l'impegno per l'Ucraina di Draghi, che ottiene l'unità nazionale sull'invio di armamenti (Corriere in prima e p.16 e tutti). Il premier in Parlamento accantona i dubbi su economia e sanzioni: "In ballo ora c'è la democrazia" (Repubblica p.16). Per il Fatto (in prima e p.6) Draghi trascina l'Italia in guerra: al premier pieni poteri in deroga al divieto di esportare armi per inviarle a Kiev. La Stampa (p.14) segnala la sfida di Draghi a Putin: il premier evita all'ultimo il riferimento a Hitler, ma attacca l'autocrate. Invito di Draghi all'unità: "Oggi lottiamo per difendere il futuro. Serviranno nuove misure per sostenere imprese e famiglie – dice il capo del governo -, l'Europa le favorisca" (Messaggero p.8). Per Libero (p.4) è la "fine della ricreazione": SuperMario avverte pacifisti ed ecologisti che per l'Italia è ora di tornare alla realtà e rivedere la nostra politica militare ed energetica. Intanto, tutti i gruppi votano la risoluzione. Alla Stampa (p.15) parla Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera: "L'Italia è unita e compatta. La nostra scelta è di fornire apparati per la difesa dell'Ucraina, non per aggredire la Russia. Una scelta che si basa sullo statuto delle Nazioni Unite, che all'art.51 prevede il diritto alla legittima difesa di uno stato aggredito e il diritto di sostenerlo". Poche le voci fuori dal coro in Parlamento. Sì anche da Fratelli d'Italia, nel M5S il caso Petrocelli (Messaggero p.9 e tutti): polemica per il voto contrario del  presidente della commissione Esteri alla risoluzione. Lollobrigida, (Fdi), al Messaggero (p.8): "La politica estera delle grandi nazioni deve avere una coerenza di fondo che va tutelata. In primo luogo l'Italia deve essere tutelata e possibilmente protagonista. Nell'atto parlamentare che abbiamo votato sono contenute molte delle nostre indicazioni".

ESTERI
Ucraina, pioggi di missili sulle città (Corriere), Repubblica parla di "martirio ucraino" e il presidente Zelensky si rivolge all'Europa: "Dimostri che lotta con noi" (Stampa). A Kiev colpita la torre tv e il memoriale delle stragi naziste: "Vogliono ridurci come la Siria" (Repubblica e tutti). Kharkiv è la nuova Sarajevo: razzi sui civili, è strage, con l'Onu che fa un primo bilancio e parla di "102 vittime". Bombe termobariche e a grappolo – ricostruisce il Corriere (in prima e p.6), che parla di strategia del terrore da parte dei russi. E arriva l'allarme dell'Onu: "Presto quattro milioni di profughi, la crisi più grande". L'Alto commissario Grandi: "Mai visto uno spostamento di persone così rapido". Appello all'Europa di Zelensky: "Europei, siamo come voi. Non abbandonateci ora. Non è un film, qui ogni giorno può essere l'ultimo. Russia pronta a fare la pace? Faccia i passi cruciali da fare". Commovente il discorso del presidente ucraino all'EUroparlamento: "Siate con noi, Putin uccide anche i bimbi". Zelensky firma la richiesta di adesione all'Ue, ma i 27 sono divisi sull'ingresso immediato, fra 8 giorni il summit decisivo. La Stampa (p.18) riporta nel frattempo un retroscena su un attentato ceceno sventato proprio a Zelensky: l'Ucraina ha affermato di aver annientato un gruppo d'élite di combattenti ceceni che stavano complottando per assassinare il presidente: sarebbe stata sventata grazie a una soffiata dell'Fsb.
Intanto prosegue il dissenso in Russia verso la guerra. Scienziati contro Putin (Stampa p.18). La comunità di studiosi russi si mobilita, l'appello di oltre quattromila ricercatori: "Fermate le armi, diventeremo un Paese-paria e non potremo più fare il nostro lavoro". La lettera aperta è stata rilanciata da tutte le associazioni scientifiche europee. La scienza torni a essere uno dei fattori di riappacificazione del mondo. Ci può essere un golpe contro Putin? - si chiede il Corriere (p.14) -. Lo scetticismo di fondo della popolazione rende forte il capo del Cremlino. Ma negli ultimi giorni sono emersi i primi scricchiolii. La maggioranza non protesta: è convinta che sia stato tutto deciso dai fedelissimi. Importante la posizione della Cina, sempre meno accondiscendente con Mosca. "Deploriamo il conflitto", ma poi la Cina frena (Repubblica p.10, Messagegro p.6). Il ministro Wang Yi, a colloquio con il collega ucraino Kuleba, parla per la prima volta di "guerra". Pechino invita le parti a trovare "una soluzione politica", però non dice se è disponibile a mediare. Equilibrismi del Dragone che non vuole abbandonare la Russia né tagliare con l'Occidente. Mentre la Nato è alle prese con i dubbi sui caccia all'Ucraina: "Si rischia l'incidente con i russi" (Repubblica p.11). Bruxelles teme provocazioni contro Paesi dell'Alleanza: se cederà jet a Kiev, non partiranno dalla Polonia. Si tema la scintilla che potrebbe infiammare la guerra.

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