Commentario 10.03.2022

PRIME PAGINE
Bombe sulle culle (Messaggero). La morte dell'innocenza (Repubblica). Colpito l'ospedale dei bimbi (Corriere). Bombe sui bambini (Stampa). Orrore a Mariupol: bombe sull'ospedale dei bambini (Sole). Bombardano anche l'ospedale dei bambini (QN). Bombe a caduta libera (Manifesto). Missili sui bambini (Giornale). Bombe sui figli dell'Europa (Foglio). Bombe sull'ospedale, Mosca regge alle sanzioni (Fatto). Mariupol, città martire (Avvenire).
Zelensky (Corriere): "Resistiamo ancora, il Cremlino sorpreso".
Rublo a picco, Mosca nazionalizza, le Borse puntano su trattative e aiuti (Sole).
Il piano energetico del governo: monumenti al buio e riscaldamenti più bassi (Repubblica). Draghi: "Più ristori per i rincari", spunta il piano per il nucleare (Messaggero). Piano piano ci stanno riuscendo, adesso anche Draghi apre al nucleare (Notizia). Draghi ci mette una toppa (Tempo). Tasse certe, aiuti incerti (Libero).
Virus. Green pass solo al chiuso, così si ripartirà (Messaggero). Metodo Covid per la crisi Ucraina (Verità).

ECONOMIA
Monumenti spenti, termosifoni bassi, il piano di emergenza del governo (Repubblica p.21, Corriere p.17 e altri): oggi ne discute il Cdm, allarme per energia e diverse filiere. Draghi: "avanti con le rinnovabili" e non esclude il nucleare. "Dobbiamo tenerci pronti a uno scenario di emergenza estrema come questo". "Gas, lavoriamo su altri interventi", Draghi guarda anche al nucleare (Corriere p.16): il governo è pronto ad altri interventi massicci per fare fronte al caro energia. Nei prossimi giorni approverà una serie di misure che possono essere definite da economia di guerra, di sicuro sarà un ulteriore intervento corposo a sostegno di famiglie e imprese ma non prima di essersi coordinato con l'Ue. "Iva ridotta al 5% e 16 mld non sono sufficienti, già accolti 24 mila profughi, crisi senza precedenti". Draghi: "regole Ue di bilancio inadeguate con i tempi" (Sole prima e p.2). Benzina, prezzi alle stelle, nel mirino accise e tasse, Eni: "stop petrolio di Mosca" (Corriere p.8): il governo studia la sterilizzazione dell'Iva ma i partiti chiedono misure più incisive mentre sul costo dei carburanti, incidono ancora i balzelli del Vajont e della guerra d'Etiopia. Intanto si fermano i pescherecci (Corriere p.9), rincari fino al 50%. Pronto il decreto del Mipaaf, 20 mln di ristori al settore.  E si fermano anche le fonderie (Corriere p.11). Draghi ci mette una toppa, (Tempo prima): il caro energia non si ferma, il governo stanzia 16 mld ma riconosce: "Sono pochi". Libero (prima) attacca: raid nelle nostre tasche, tasse certe, aiuti incerti, Draghi urla ai partiti: "Il catasto va cambiato" ma sui sostegni alle aziende in difficoltà è troppo evasivo. Catasto e gas russo: crisi di nervi in aula per Draghi, ironizza Fatto (p.8).
"Le sanzioni devono essere sostenibili – dice il premier (Messaggero p.6), modificare il Pnrr? Prematuro parlarne". La Ue estende le sanzioni ma non taglia il gas russo (Messaggero p.7), oggi a Versailles il summit europeo: nella black list altri 160 nomi di oligarchi, da Pechino "no ad azioni unilaterali", e Bruxelles si smarca dalla stretta Usa.
Intanto sul catasto, Draghi va avanti, "L'impianto è del 1939, basta numeri senza senso" (Corriere p.23), e Sole (prima e p.14) aggiunge: "Sul Catasto serve trasparenza, non ci sarà aumento di tasse". Giornale (p.14) invece scrive: catasto, il centrodestra smentisce il premier: "porterà nuove tasse".
Il Ministro Giovannini al Sole (prima e p.8) dice: "Innoveremo il Codice degli appalti". Pasquale Tridico (Inps) su Stampa (29) analizza l'ingresso di un nuovo Paese nella Ue: "un dovere – scrive – accogliere l'Ucraina in Europa".
Fubini sul Corriere (p.32): "Dobbiamo capire fino a che punto conviene prostrare l'economia russa per fermare il conflitto" scrive.
Industria, produzione in calo, la crisi pesa sul Pil per lo 0,7% (Corriere p.35, Sole p.3): l'output delle imprese scende del 3,4% a gennaio, torna sotto i livelli pre-Covid. L'Istat registra un calo superiore alle attese.
Forte balzo delle Borse mondiali, la Russia ora rischia il fallimento e l'Eni: stop al petrolio di Mosca (Corriere p.17): Rublo ai minimi storici sul dollaro, Mosca nazionalizza, le Borse puntano su trattative e aiuti (Sole prima e p.4).

POLITICA
"Stop ai soldi da Russia e Cina", anche la Lega finisce nel mirino della Ue, Repubblica (p.18-19). Il quotidiano svela poi il retroscena titolando: "La solitudine del leader nel partito che non si fida più: 'Salvini si fermi un attimo'. Malumori nella Lega all'indomani della figuraccia del segretario in Polonia, Centinaio: "Ognuno ha la propria storia". Ma lui insiste: "Tornerò in Polonia", ma deve subito lo sgarbo di FdI. Il partito della Meloni vota una relazione europea che attacca i movimenti più vicini a Mosca. E nella lista c'è il Carroccio (Giornale p.11). Il nostro Paese si sta mobilitando per la solidarietà. "Il cuore dell'Italia", titola il Messaggero (p.5), che sottolinea come tutte le regioni si stiano muovendo tra volontari, parrocchie e gruppi di giovani.
Intanto a Repubblica (p.20) arrivano le parole di Casini: "Dico di no al pacifismo equidistante, l'Occidente è a rischio". Poi aggiunge: "Sabato sarò in piazza a Firenze. In queste ore dobbiamo essere grati agli ucraini che ci ricordano chi siamo, chi siamo stati e chi dovremmo essere".  
Covid, il piano per riaprire (Stampa p.22). I contagi ancora in lieve aumento, ma si ragiona su nuovi allentamenti. Il sottosegretario Costa: "Da aprile niente Pass nei dehors all'aperto". Green pass solo al chiuso e tampone per lavorare: le ipotesi per le riaperture, titola anche il Messaggero (p.13). In arrivo la road map. Per i dipendenti si valutano nuove regole meno stringenti.
Altro tema è quello del fine vita, dove c'è il sì a Montecitorio, e lo "ius scholae" fa il primo passo (Corriere p.22 e altri). Approvati in Aula gli articoli sul suicidio assistito. In commissione via al testo sulla cittadinanza. Forza Italia però si smarca da Lega e FdI, e in commissione vota il testo sulla cittadinanza (Stampa p.25). Azzolina: "Questa legge serve, non si trovino pretesti per affossarla". Sul catasto Repubblica (p.25) parla di giravolta di Fi, che a casa del Cavaliere promise fedeltà a Draghi. Il premier ieri alla Camera durante il question time: "La riforma si farà, questo esecutivo non è nato per stare fermo".

ESTERI
L'agonia di Mariupol. Mamme e bambini colpiti in ospedale. Bombe sulle culle (Repubblica p.2-20, Corriere p.2-8 e tutti). Atroce crimine di guerra, impossibile trattare con Putin. L'unico sbocco sensato di fronte all'invasione sarebbe un "cessate il fuoco" immediato. I russi bombardano la clinica pediatrica: "almeno 17 feriti" ma si teme la strage. Gli abitanti della città assediata sono stremati e, mentre i negoziati stentano, le forze russe avanzano verso Kharkiv e Mykolaiv.
Intanto Chernobyl è senza energia elettrica e torna la paura: "Rischio fughe radioattive dalle vasche" (Repubblica p.11, e altri). Ricotti, esperto di impianti nucleari, parla di "panico ingiustificato, se ci saranno dispersioni le scopriremo subito".
Il Presidente Zelensky parla, su whatsapp, al Corriere (p.8): "Non ho paura per la vita: mi protegge la mia gente - credo che la minaccia nucleare russa sia un bluff, una cosa è agire da criminale, un'altra scegliere il suicidio. Andare all'estero? Gli americani mi hanno giudicato male. Resto qui, anche la mia famiglia è rimasta. Quando la Russia preparava l'invasione, Putin non immaginava che gli ucraini avrebbero difeso il Paese con tale determinazione. Il Cremlino non pensava che questa, per noi, sarebbe stata la Grande guerra patriottica, come quella che l'Unione sovietica combatté contro Hitler. A mio avviso – aggiunge - anche la Polonia è minacciata anzi, l'intero continente europeo è in pericolo".
Spiragli nel negoziato: "Non rovesciamo Zelensky". Kiev apre sulla neutralità "Ma non cederemo territori" (Repubblica p.12, e tutti). Scambio di cauti segnali di disponibilità a trattare. Zelensky pronto a "compromessi" su Donetsk e Lugansk. Le condizioni di Mosca: le due Repubbliche autoproclamate siano "Stati indipendenti". Oggi in Turchia il primo incontro tra Lavrov e Kuleba. Scholz chiama Putin: "Serve coordinamento sui corridoi umanitari".
Pechino torna all'attacco: "È tutta colpa di Usa e Nato". Avvertimento sulle sanzioni: "Aggraveranno ulteriormente lo scontro" (Repubblica p.12, e altri). La Cina alterna la mediazione con la Ue alle critiche all'Occidente.
Putin minaccia: "Aziende nazionalizzate e stop alla vendita di gas" (Repubblica p.14, Stampa p.11). Mosca città fallita. I russi temono la povertà e l'isolamento in balia della propaganda accusano: le sanzioni un complotto dell'Occidente.  E a partire da domani, la Russia sarà disconnessa da Internet (Stampa p.13).
Il Pentagono dice no ai Mig per Kiev. I britannici inviano batterie anti-aeree (Stampa p.14). Gli alleati vogliono rafforzare le difese ucraine senza allargare il conflitto. Il Pentagono chiude all'opzione di potenziare l'aviazione ucraina.
Il presidente dell'Estonia, Alar Karis: "Servono truppe Nato nell'Europa dell'Est in modo permanente. Così ci difendiamo" (Corriere p.18). "la guerra è molto vicina a noi. Ho incontrato Zelensky due giorni prima dell'attacco, temeva un blitz nel Donbass e non si aspettava questo".


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