Commentario del 12.10.2018

IN PRIMA PAGINA
In primo piano l'intervista Di Maio al Sole, in cui il ministro parla di Alitalia: "Newco con Mef al 15%, Fs partner strategico".
Intanto ampio spazio allo scontro istituzionale. Boeri dice no al piano pensioni. Salvini: "Si dimetta" (Corriere). Dopo la polemica dei giorni scorsi governo-Bankitalia, Mattarella in difesa di via Nazionale: l'indipendenza è nella Costituzione (Sole). Attacco alle authority, lo scudo di Mattarella (Stampa). Fatto attacca: la Costituzione neppure la nomina e infatti Mattarella non l'ha mai detto. Sul Corriere parla la Casellati: "Non scuotete i mercati". Repubblica intervista Wolfang Schauble: "Il populismo sta mettendo sotto pressione la democrazia". Libero sul governo: Salvini condannato a stare con Di Maio.
Intanto, sui mercati, vola il costo degli interessi sui Btp (Sole, MF). Nel frattempo dalle Camere l'ok al Def. E arrivano tagli all'editoria (Fatto e altri).
Usa: Trump scatenato contro la Fed: sono pazzi (MF).
In apertura sul Corriere e su tutti la svolta in aula sul caso Cucchi. Confessioni choc: "Calci da noi carabinieri" (Giornale). Sul Fatto tutte le carte della svolta: "Pestaggio e depistaggio".
Brivido spaziale: sul QN l'esplosione al decollo della navetta Soyuz. Fuori uso un motore, sganciata la navetta, salvi i due astronauti.

ECONOMIA
In prima su Sole e MF il nuovo rialzo dei tassi Btp. Il Tesoro ha venduto tutti i 6,5 mld di Btp in asta, ma i rendimenti dei titoli sono in rialzo, soprattutto quello triennale. Nuove tensioni anche sul fronte spread, con il differenziale che è risalito a 306 punti: i mercati sono sotto controllo, ma in Europa c'è chi comincia a temere il "contagio" dell'Italia. Le condizioni della Bce per gli aiuti a Roma: Draghi non interverrà senza impegni dell'Italia (Messaggero p.3). In serata il numero uno della Bce gela l'Italia: "Non ci saranno aiuti in caso di crisi di liquidità" (Libero p.2). Ma i fondi puntano sull'Italia: "Meglio così che il caos". "L'Italia è membro dell'Ue, rispetti le regole" avverte il direttore generale dell'Fmi Lagarde (Sole p.6). Sempre su Sole (p.3) Longo ritiene che la vera paura dei mercati non riguardi i fondamentali economici italiani, che sono saldi, ma una possibile Italexit, data al 23% di probabilità contro il 13% di insolvenza dello Stato. La Verità invece riporta l'arrivo dell'aiuto di Jp Morgan: "Stiamo aumentando l'esposizione in Btp, crediamo che l'incertezza politica italiana sia adeguatamente remunerata. Il deficit al 2,4% non è strano, anche gli Usa lo stanno espandendo. La bocciatura da parte di Moody's è scontata, e ci sarà da aspettarsi molta volatilità, ma le agenzie dovranno farci l'abitudine, anzi per noi potrebbe essere un'opportunità". Conte ha anche ricevuto l'appoggio del segretario al Tesoro Munchin: in cambio gli Usa vorrebbero che non si operino tagli alla Difesa. Messaggi ottimisti anche dal leader del Fondo Esm: "L'Italia non rischia". E il viceministro del Mit Rixi al Foglio dice: "Lo spread non ha nulla a che vedere con il Def, è un pregiudizio contro questo governo, c'è un disegno di qualche potenza straniera per penetrare in Italia".
Ok delle Camere al Def, ma reddito di cittadinanza e pensioni partiranno ad aprile (su tutti). Scatta il condono sulle mini-cartelle: la sanatoria riguarda le cartelle emesse tra il 2000 e il 2010 e solo i debiti con Equitalia sotto i mille euro (Corriere p.6). "Sanatoria super conveniente" scrive il Sole. Misure in cantiere per la "pace" allargata: zero more e interessi per tutti i mancati versamenti, ma si continua a discutere il peso di tutte le misure di spesa (Sole p.6). Dal governo lo stop al pareggio di bilancio, congelato il rientro nei parametri Ue. "Deficit in crescita per tre anni": l'ex ministro Zanetti rifà i calcoli delle stime contenute nel Def e rilancia le stesse preoccupazioni avanzate dall'agenzia Fitch (Stampa p.7). E Repubblica (p.4) avverte: sui conti pubblici, i Paesi sovranisti alleati di Salvini sono già pronti a scaricarci, sono i primi a volere la linea dura sul deficit.
Di Maio intervistato dal Sole illustra il futuro di Alitalia (p.1-15): "Creeremo una newco dalla dotazione iniziale tra 1,5 e 2 mld, partecipata intorno al 15% dal Mise, grazie alla conversione in equity di parte del prestito-ponte già concesso, per il resto da Fs e da un importante partner tecnico internazionale: anche Eni, Poste e Leonardo potranno aiutare su alcuni asset, se vorranno. Renderemo – assicura - Alitalia strategica nell'offerta turistica italiana: qui ci può aiutare l'intermodalità con Fs. E non escludo la Bad company per depurare quello che non ha funzionato".

POLITICA
Attacco alla Authority, lo scudo di Mattarella: sulla Stampa e tutti le parole del Capo dello Stato in difesa delle autorità indipendenti - "il potere non deve inebriare" - dopo gli attacchi di Salvini e DI Maio a Bankitalia e Upb che hanno bocciato la manovra. Messaggero (p.2) parla di "lezione" del Quirinale, deciso a farsi sentire sulla manovra. Per Franco (Corriere p.2) è stato un "salutare" ripasso sugli equilibri della Costituzione. Ma Libero (p.4) attacca: il Colle si mette di traverso sulla manovra. "Ora abbassiamo i toni e dialoghiamo" è l'appello della fronda dei grillini responsabili (Stampa p.6). E la presidente del Senato, Casellati, al Corriere (p.3) dice: "Attenti alle parole che scuotono i mercati, serve responsabilità. Gli organismi 'terzi' offrono un contributo tecnico al governo, qualunque esso sia. Il rispetto delle istituzioni è uno dei pilastri del Sistema-Paese".
Intanto, ieri botta e risposta tra il presidente dell'Inps Boeri e Salvini: "Con 'quota 100' pensioni a rischio e il debito aumenta di 100 mld" ha detto Boeri (su tutti). La replica di Salvini: "Si dimetta e si candidi alle elezioni". Libero all'attacco di Boeri che "difende i fannulloni e attacca i pensionati". E il Fatto (p.8) aggiunge: Boeri torna a dare i numeri, con il governo ora ha chiuso. Secondo il governo anticipare il ritiro dal lavoro aiuterà l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, ma per il Corriere (p.5) ci saranno più uscite che nuove assunzioni.
Malumori Lega-M5S, al lavoro i "pontieri" Buffagni e Giorgetti (Corriere p.6). Il Def perde otto voti al Senato, Salvini e Giorgetti disertano (Giornale p.2). Ok delle Camere, ma Fi sull'assenza dei big leghisti attacca: "Si vergognano della stangata?". Per Libero (in prima e p.3) Salvini è condannato a stare con Di Maio: finge di andare d'accordo di Di Maio per sfruttare una situazione che lo aiuta a realizzare i propri capisaldi. Alle Europee stravincerà, se rompesse prima finiremmo in mano ai tecnici. Per il Fatto (p.6) lo spauracchio dei tecnici è il regalo perfetto ai giallo-verdi. Per Libero anche le imprese chiedono a M5S e Lega di restare uniti.
Pd, sarà Minniti a sfidare Zingaretti per la segreteria dem, la candidatura dell'ex ministro dell'Interno è arrivata in accordo con Renzi (Sole p.23, Stampa p.11 e tutti). Per il Fatto (p.11) Renzi con Minniti rovina il "lancio" di Zingaretti nel Pd. Corriere (p.9) parla di appello dei sindaci Pd per Minniti segretario, l'ex ministro tentato. Zingaretti irritato Ma crescono i dubbi di Gentiloni e Franceschini (Stampa p.11). Libero (p.) riporta un sondaggi che vede Zingaretti in vantaggio al congresso dem, in discesa però i gradimenti sul governatore del Lazio, in salita invece Martina, anche se Renzi punta su Minniti.

ESTERI
La scossa in Baviera può terremotare Germania ed Europa (Verità p.6). Nove milioni eleggeranno i propri rappresentanti in Parlamento: la Csu travolta nei sondaggi e dall`esito del voto, non e azzardato dirlo, potrebbe dipendere il futuro della cancelliera Angela Merkel e con lei del nuovo assetto della Repubblica federale. Vola invece il partito dei Verdi capitanato dalla Schulze che, alla Stampa (p. 13) dice: "Dalla Baviera difenderemo l'Europa. Orban e Salvini non la distruggeranno". L'obiettivo è quello di raddoppiare i consensi, come dicono i sondaggi e diventare il secondo partito dopo la Csu: "Nell'aria c'è qualcosa di diverso. Le persone hanno voglia di coltivare una visione positiva della vita e della convivenza. Noi portiamo avanti una politica del coraggio per accrescere le energie, per rafforzare l'Europa e la nostra democrazia, per guardare al futuro". La politica della Schulze: "Coraggio, l'unica vera ricetta per combatrtere razzismo e odio".
Ad alimentare le preoccupazioni della Merkel e dell'Europa, sono le parole di Wolfgang Schauble, presidente del Bundestag che, su Repubblica (p. 4) parla di ciò che potrebbe accadere alla Csu qualora dovesse scendere sotto il 50%: "Le previsioni sono difficili, soprattutto se riguardano il futuro. Ma io sono entrato nel Bundestag nel 1972; tre anni prima la Cdu non riuscì a imporre un cancelliere. Era la prima volta, una cosa inimmaginabile per il partito, politici e politologi dissero che quella sarebbe stata la fine della Cdu, che era il segno dell'inesorabile tramonto del partito. Una diagnosi un tantino prematura". Sulla Merkel: "Ha governato a lungo e con successo e fa parte della natura umana che tutto debba finire". Ma sui migranti, lancia un alert: "Attenzione a demagogia e false promesse".

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