Commentario del 22.10.18

IN PRIMA PAGINA
Tria alla Commissione Ue "Il deficit resta al 2,4%" (QN). Dal governo sfida sul deficit e piano anti-spread (Messaggero). Bannon al Corriere: "I conti vanno corretti". Sul Sole i conti della manovra: chi va in pensione con "quota 100" costa allo Stato fino a 99 mila euro. Rischio coas col salto dal Rei al reddito di cittadinanza. Jerusalmi (Borsa Italia): : economia e aziende vanno, la politica non le freni (Economia). Libero contro Di Maio: col decreto dignità persi 50 mila posti di lavoro.
Politica, boom della Lega in Alto Adige: a Bolzano sfiora il 30 per cento. In calo l'Svp (Repubblica, Corriere). Vanno forte anche gli ex grillini tedeschi (Messaggero). A Roma Grillo attacca il Colle: troppi poteri. Conte chiama Mattarella e si scusa (Stampa). Alla Leopolda Renzi prepara un partitino peronista con la Bellanova: "Non ci scusiamo di nulla". Tanto gli elettori sono già fuggiti (Fatto).
Dall'estero. Poliziotti al confine, guerra di nervi tra Italia e Francia (QN). Tasse e migranti, Trump recupera popolarità e voti (Stampa). Ma strappa l'accordo sui missili nucleari. Mosca: pericoloso (Corriere).
In cronaca: Repubblica torna sul caso Cucchi: dai due capitani al generale, così i carabinieri cancellarono le prove. Sul Corriere la quinta mafia che spadroneggia in Italia: quella nigeriana. Sul Sole la classifica dei reati: primato a Milano e Rimini. Su Repubblica la crisi demografica: il sorpasso degli over 60 sugli under 30. Sul Giornale il Palio di Siena sotto accusa: muore l'ennesimo cavallo. Animalisti in rivolta (QN).
Calcio, Icardi all'ultimo minuto. E l'Inter vince il derby (Corriere). F1, vince Raikkonen e rinvia la festa di Hamilton (Stampa). Marquez trionfa nella MotoGp: con la sua guida spericolata impone lo stile da videogame (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Tria scrive alla Commissione europea e conferma il deficit al 2,4%. Ma la manovra è ancora aperta: se lo spread sale si cambia (Messaggero). L'Italia, per ora, difende le posizioni: la deviazione rispetto agli impegni presi è limitata, si partiva dal 2%; gli investimenti serviranno per la crescita, c'è l'impegno per la discesa del debito. Tria avrebbe voluto riportare il deficit al 2,1% ma sabato "non c'erano ancora le condizioni politiche". Potrebbero esserci, scrive il Messaggero, se sui mercati ci fossero turbolenze troppo forti. Oggi summit Salvini-Di Maio: cresce il fronte di chi vuole trattare nel caso di una bocciatura. In campo anche il Colle, mentre Conte sabato potrebbe rivedere Juncker. Per il Corriere già domani la Commissione potrebbe bocciare il bilancio italiano, anticamera di una procedura di infrazione: quella che si apre è una settimana sull'ottovolante.
"Lo spread e le borse? Contano le scelte politiche nell'interesse del Paese" dice al Corriere Davide Casaleggio.
"L'Italia è un modello ma il governo ora aggiusti il bilancio" dice al Corriere l'ideologo sovranista Steve Bannon. "Qui si ridefinisce la politica del XXI secolo, alle Europee molti guarderanno a Salvini. Ma il governo deve aggiustare l'economia. Date le condizioni finanziarie dell'Italia i mercati globali dei capitali e in particolare la Ue hanno un voto".
Fiato sospeso per la riapertura dei mercati (Stampa). Borse alla prova (anche) del rating di Moody's: banche e partecipate pubbliche le più esposte (Messaggero). Per le banche il problema sono i circa 364 mld di titoli di Stato in portafoglio, per le partecipate pubbliche la credibilità del Paese. Tra le società più esposte Eni, Poste, Rai ma anche Italgas, Snam, Terna e Hera.
"E' evidente che certi atteggiamenti alimentano l'incertezza e si riflettono negativamente sull'economia – dice l'ad di Borsa Italia Raffaele Jerusalmi all'Economia – L'Italia è più esposta e fragile a motivo del grande debito: perché andiamo ad alimentare un clima di rottura con l'Europa? Quanto alla manovra, il tema è creare crescita vera e occupazione, posti di lavoro di qualità, non un punto in più nel rapporto deficit pil".
"Qualunque ipotesi che l'Italia intenda uscire dall'euro sarebbe controproducente" dice alla Stampa il capo economista di Moody's Mark Zandi. Quanto alla manovra è "controproducente: investimenti, aiuti ai poveri e flat tax sì, ma senza deficit".
"E' la bassa crescita la vostra sfida – dice al Corriere El Erian (Allianz) – Che cosa succede ora dipende oltre che dai timori di Moody's dal confronto del governo con la Commissione europea sul bilancio. Ma non è solo una questione politica da anche da quello che succede sui mercati finanziari globali".
Intanto la manovra si conferma cantiere ancora aperto. "Pensioni d'oro, l'intesa non c'è ancora. Va evitato il rischio incostituzionalità" dice al Corriere il sottosegretario al Lavoro Durigon (Lega). Quanto a "quota 100" "nei fatti costerà meno del previsto perché non tutti i 400 mila lavoratori interessati la useranno". Per il Sole con "quota 100" chi anticipa l'uscita costa allo Stato fino a 99 mila euro: dipende dagli anni di anticipo. Assegni ridotti tra il 5 e il 21% per chi esce subito. Le uscite potrebbero poi mandare in crisi parte della pubblica amministrazione: stimati in uscita 70-80 mila insegnanti, 39 mila infermieri e 25 mila medici.
Un rischio, per il Sole, anche la politica di contrasto alla povertà: c'è il rischio che il passaggio dal "rei" al reddito di cittadinanza si trasformi in un caos. I progetti per le famiglie e i percorsi di riavvicinamento al lavoro per i percettori di rei sono ancora ai primi passi. "Sarebbe un errore fermare una macchina che è appena partita" dice al Sole Luca Vecchi (Anci).

ITALIA-POLITICA
"Il capo dello Stato ha troppi poteri": davanti al popolo dei 5Stelle radunato al Circo Massimo Grillo va all'attacco di Mattarella. Ma il M5S lo scarica (Stampa). "Non ha ruoli, e nel contratto non c'è la riforma istituzionale". Anche il premier Conte prende le distanze: "Beppe ha un po' esagerato". E in una telefonata si scusa con Mattarella. "Il Movimento si è evoluto, ora abbiamo più livelli, dagli attivisti ai ministri, ma il cuore è rimasto lo stesso – dice al Corriere Davide Casaleggio – prossima tappa la cittadinanza digitale, per esplorare i nuovi diritti che stanno emergendo e costruire gli strumenti per utilizzare questi diritti. Magari tra dieci anni non ci sarà più nemmeno la necessità di un Movimento perché la partecipazione dei cittadini sarà già intrinseca nello Stato". Nel presente, però, Casaleggio promuove l'alleanza con la Lega: "Credo sia responsabile portare avanti il contratto con una forza politica che ha ricevuto i suoi voti".
"L'Italia è il centro dell'universo politico – dice l'ideologo americano Steve Bannon al Corriere – Salvini e Di Maio hanno tirato fuori questioni fondamentali come sovranità, cittadinanza, migrazioni e hanno fatto un governo che mette insieme Nord e Sud, sinistra e destra, una forza populista con una nazionalista. Un mix unico al mondo". Hanno i mercati contro? "E' un governo nuovo, stanno un po' improvvisando. E poi ci sono intoppi lungo la strada. Ma in vista delle Europee Salvini sta diventando una figura internazionale".
Intanto in Alto Adige, ieri al voto, si registra ancora un'avanzata della Lega (al 12%), che cannibalizza FI e Fdi. Cade la Svp ma resta primo partito col 40% (Stampa). Crolla il M5S (al 2,7%), exploit del dissidente grillino Kollensperger (14,7%). Il Pd dimezza i voti dalle Politiche (4,4%) (Corriere).
E a Roma continua il duello a distanza tra alleati. De Falco, Nugnes e gli altri "falchi" del M5S promettono battaglia sul decreto sicurezza: gli 81emendamenti presentati che hanno fatto infuriare Salvini non sono stati ancora ritirati (Corriere). "Il decreto sicurezza non si tocca" dice il sottosegretario Molteni al Messaggero (p.5). "Sui migranti non si cambia: Di Maio lo spieghi ai suoi". "Sul decreto sicurezza troveremo una sintesi" dice il ministro Fraccaro al Messaggero. "Saranno approvati solo gli emendamenti condivisi: il discorso vale per la sicurezza, la legittima difesa e lo spazza corrotti".
Intanto alla Leopolda torna il Renzi di lotta: "Non lasceremo l'Italia ai cialtroni che sfasciano i conti. L'odio si ritorcerà contro di loro". E prova a rottamare il Pd: "I miei comitati civici arma per l'Italia che sbanda" (Stampa). Il Fatto parla di Partito della Leopolda, un movimento peronista, con la Bellanova modello Evita. Potrebbe essere lei la candidata d'area al congresso: "Altro che chiedere scusa, dobbiamo rivendicare le riforme che abbiamo fatto con i nostri governi".  Su Repubblica i pro e i contro il manifesto di Zingaretti pubblicato ieri. Il sindaco di Bologna Merola è con lui: "E' giusto sostenere giovani e famiglie. Serve alla crescita". "Da Zingaretti proposte buoniste per ingraziarsi tutti – dice Francesco Boccia – E nel suo manifesto manca il sud".
Torna anche il tema dell'autonomia delle regioni del Nord. "Pronto il piano lombardo, Roma faccia in fretta" dice al Corriere il governatore lombardo Fontana. "Noi abbiamo chiesto autonomia su 15 materie, il Veneto su 23,l'Emilia Romagna su 15. Il bello della Costituzione è che nell'ambito di un recinto ciascuna regione può chiedere la qualità e la quantità di autonomia che ritiene. Bisogna avere il coraggio di buttare il cuore oltre l'ostacolo".

ESTERI
Trump apre una crisi con Mosca (Repubblica p.14): picconate anche al disarmo. Il presidente Usa annuncia di voler uscire dal Trattato del 1987 sui missili a medio raggio. Annuncio frutto delle pressioni dei "falchi" della Casa Bianca, a cominciare dal consigliere per la Sicurezza Bolton. Gorbaciov, che quell'accordo lo firmò insieme a Reagan, parla di errore: "E' una mossa che denota ristrettezza mentale e che minerà gli sforzi compiuti dai leader di Usa e Urss per il disarmo nucleare". Più duro e diretto Putin che parla di "ricatto" e minaccia ritorsioni. Ma già dal 2014 gli Usa accusano la Russia di non aver rispettato il trattato. E ora la mossa di Trump è letta come un avvertimento non solo a Mosca ma anche a Pechino. "Continueremo sul nuovo corso fintanto che sia la Russia che la Cina non verranno da noi per chiederci di eliminare queste armi".
Migranti, super ispettori al confine con la Francia (Messaggero): il Viminale invia una task force a Claviere per evitare gli sconfinamenti dei gendarmi. Ma si vuol capire quale sia il meccanismo in base al quale la Francia decide di "rimpatriare" i migranti violando tutte le regole del Trattato di Dublino. Intanto Parigi abbassa i toni e Salvini invita il nuovo ministro dell'Interno Castaner a Roma.
Fuga dalla Brexit per i figli della Shoa (Repubblica p.17): sempre più numerosi i discendenti di rifugiati ebrei che vogliono lasciare il Regno Unito, destinazione Germania. "Molte persone temono di non poter più lavorare e viaggiare liberamente", gli umori raccolti dal Financial Times. Le richieste di passaporto tedesco sono aumentate di 40 volte negli ultimi due anni.

©riproduzione riservata




Nessun commento:

Posta un commento