Commentario del 24.10.18

IN PRIMA PAGINA
Ultimatum per rifare la manovra (Corriere). La Ue: cambiare o procedura per debito (Sole). Dombrovskis a MF: "Serve una correzione notevole". Mattarella: "L'Italia mette in pericolo l'Europa" (Stampa). "Rischi per famiglie e aziende". Ma M5S e Lega vanno allo scontro totale con la Ue (Repubblica). Salvini: attacco al popolo. Libero contro Moscovici: ecco la faccia del nostro nemico. Verità contro "lo squalo Lagarde": affila i denti per mangiarsi l'Italia.
Intanto in manovra arrivano sgravi per il lavoro: copertura da 5G e sigarette (Sole). Condono fiscale, c'è il decreto ma tanti ancora i nodi da sciogliere (Sole). Per la flat tax doppia partenza (Italia Oggi). Per Alitalia un futuro con le Ferrovie, ma serve l'ok del Tesoro (Stampa). Repubblica: il nuovo carrozzone di Stato ci costerà altri 2 miliardi.
Migranti, un dossier accusa la Francia (Corriere): respinge i minori in Italia (Avvenire). Brexit,  pressing per un nuovo referendum. No della May (Sole). Trump verso il voto del Mid Term con l'economia al record (Sole).
In cronaca: stupro di gruppo, la morte orribile di Desirée, 16 anni, in un edificio occupato della capitale (Corriere). Caccia a banda di spacciatori (Repubblica). QN: l'orrore ritorna. Roma a pezzi (Messaggero). Terrore nel metrò: crolla la scala mobile. Feriti 24 tifosi russi. "Saltavano". "No, è caduta" (Repubblica e tutti). Champions,La Juve vince a Manchester, in casa Mourinho. Tripletta della Roma. Oggi tocca a Inter e Napoli (Repubblica e tutti).

ITALIA-ECONOMIA
L'Europa boccia la manovra: pronta la procedura per debito (Sole). "Ogni italiano ha già 37 mila euro di debito" (Corriere). "Il governo italiano sta violando apertamente gli impegni presi– ha detto il vice presidente della Commissione europea Dombrovsis – per la prima volta dobbiamo chiedere a un Paese di rivedere la propria bozza di bilancio. La zona euro è costruita su stretti legami di fiducia con regole che sono le stesse per tutti. Se la fiducia viene erosa tutti gli Stati ne sono danneggiati". A fare la differenza tra Italia e altri Paesi è il maxi debito italiano, al 131,2% del pil, il secondo più alto d'Europa. Nel mirino gli aumenti di spesa legati alla revisione della Fornero, al reddito di cittadinanza e anche il condono, considerato negativo nella lotta all'evasione fiscale e destinato a produrre solo una tantum. La procedura d'infrazione potrebbe scattare già a dicembre (Messaggero). Il governo fa muro ma valuta tetti e slittamenti di spesa (Sole). Conte, da Mosca: "La manovra non cambia, dire oggi che la rivediamo non avrebbe senso". Moscovici chiama in causa Tria, confidando che riesca a convincere il governo a definire "priorità compatibili con la Ue". Sul Corriere il piano di riserva di Tria per limare il deficit: "Non vogliamo scassare tutto". Siri al Messaggero: "Nessuna inversione a U sulla manovra nessun dietrofront. L'Europa piuttosto ci deve ascoltare. La manovra poteva essere più coraggiosa: Meno tasse per sviluppare la crescita, per dare uno choc all'economia, per creare lavoro. Ma per essere responsabili siamo restati nel 2,4%".
Da Mattarella ennesimo avviso ai partiti: nessuno può sottrarsi all'equilibrio di bilancio (Corriere e tutti). "Il disordine dei conti produce contraccolpi pesanti per le fasce più deboli". Ma poi in segno di distensione col governo dà l'ok al decreto fiscale. Treu (Cnel) ad Avvenire: riscrivere il testo pensando ai giovani. "Servono risorse per formazione professionale e riqualificazione delle infrastrutture. professionale. Il reddito di cittadinanza? Senza servizi adeguati e il potenziamento dei centri per l'impiego è una fatica inutile".
Ieri Borse nella bufera, lo spread Btp-Bund risale a 319 punti (Sole 4). Tra declassamento del rating e haircut della Bce tempi duri per il rischio Italia, scrive Isabella Bufacchi sul Sole. Manzato (Credit Suisse): "Gli investitori verso l'estero. Milano attraente dopo lo storno" (Sole). Con il governo giallo verde l'Italia ha perso 198 miliardi, la stima della Fondazione Hume ripresa dal Giornale: dalle elezioni a oggi bruciato già il 10% del pil, a anno di famiglie e imprese.
Intanto in manovra arrivano nuovi sgravi per il lavoro: nel ddl di bilancio entra la proroga della decontribuzione per assunzioni al sud e incentivi per il turn over con quota 100 (Sole e tutti). Per pensioni e reddito di cittadinanza al via due fondi, da 7 e 9 miliardi, in compensazione: la spesa sarà monitorata ogni tre mesi. Sul fronte fiscale vengono confermati il superamento dell'Iri e dell'Ace ma spunta un nuovo prelievo erariale sulle new slot e soprattutto aumenta l'accisa sui tabacchi : inciderà tra i 5 e 10 centesimi a pacchetto. Aumento che quasi certamente sarà assorbito dai produttori per non aumentare i prezzi al consumo. Prevista poi una cedolare secca al 21% sull'affitto degli immobili a uso commerciale per i contratti stipulati nel 2019. Per il Giornale è il solito decreto fisco: tassano sigarette e giochi. E dalla sanatoria tributaria attesi 2,8 mld.
Sul Messaggero i 3 mld per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Nel piano anche più assunzioni grazie ai prepensionamenti.

ITALIA-POLITICA
Manovra, ultimatum dell'Europa, ma per il governo "indietro non si torna" (Corriere p.5). "Siete contro il popolo italiano" è l'accusa di Salvini alla commissione Ue (Stampa p.3), il vicepremier traccia la linea: "L'Europa avrà tutte le risposte che chiede" anche se "la nostra linea è chiara e argomentata", mentre quella europea è frutto "soprattutto di un pregiudizio" (Corriere p.5). Da Mattarella il richiamo alla responsabilità: "L'equilibrio di bilancio è un dovere" (su tutti). Il Quirinale invita "a ricucire" puntando sul dialogo per "evitare contraccolpi pesanti sulle fasce deboli" (Stampa p.4). L'alt del Colle dà la sponda all'ala dialogante del governo (Sole p.3). "La mia porta è sempre aperta e spero che il governo italiano ascolti questo messaggio" dice a Repubblica (p.2) il commissario Moscovici, additato da molti – Libero (in prima e p.4) su tutti – come "nemico dell'Italia". "Dialoghiamo con il governo con spirito costruttivo – ribadisce Moscovici a Repubblica -, so che non tutti nel governo italiano condividono questo approccio, ma se necessario proverò ad essere costruttivo per entrambi". Il premier Conte prova a rassicurare sul fatto che "tutti noi siamo per il dialogo. Anche Di Maio e Salvini", anche se poco prima aveva confessato: "Io sono disposto a trattare, ma i due vicepremier dicono che reddito di cittadinanza e riforma della Fornero non si toccano. E che se li tocchiamo fanno cadere il governo" (Repubblica p.3). Per Franco (Corriere p.6) la bocciatura da parte della Ue era attesa. Ma l'impressione è che sia stata quasi "chiamata" da M5S e Lega, per usarla in chiave elettorale. Il sottosegretario leghista Siri al Messaggero (p.7): "Serve un confronto dialettico punto per punto. La narrazione del governo gialloverde che sconquassa i conti non è veritiera. Lo faremo capire a Bruxelles. Ma una inversione a U non è in agenda perchè il popolo italiano si aspetta un cambiamento vero. Ma siamo comunque per il dialogo". L'ex premier spagnolo Aznar al Messaggero (p.12): "Bisogna mettere barriere al populismo, l'Italia è troppo importante per finire alla deriva. L'Italia ha vissuto 20 anni fa il crollo del suo sistema politico, che è stato sostituito ed è di nuovo collassato, per cui ora lo si sta sostituendo da destra e da sinistra. E' un processo congiunturale, non so come finirà. Ma il nemico non è Bruxelles".

ESTERI
Italia-Francia, proseguono le polemiche per la questione migranti al confine. Clavier e il caso dei minori respinti, il Viminale accusa Parigi di "violazione sistematica" (Corriere p.18). Ma i casi di sconfinamento al confine di Ventimiglia sono quotidiani, le organizzazioni umanitarie lo denunciano da tempo. E i legali accusano: "La Francia falsifica l'età dei minori" (Stampa p.6 e altro). I ragazzi rimandati in Italia dicono: "per non accoglierci i gendarmi scrivono che siamo maggiorenni". Se fosse così Parigi avrebbe violato i trattati. E il Viminale conferma: "Abbiamo bloccato un episodio simile".
Brexit, pressing in Gran Bretagna per un referendum bis, ma la May chiude: "Non verrà fatto" (Sole p.23). Nonostante le 700 persone in piazza per chiedere un nuovo voto sull'uscita dall'Ue, la premier ha escluso la possibilità. In ogni caso l'intesa con Bruxelles rischia di non piacere sia al fronte pro-Ue che a quello anti-Ue: l'insoddisfazione dei parlamentari di entrambi gli schieramenti è condivisa dagli elettori, e per la May sarà difficile far approvare da Westmister l'accordo che sta tentando di raggiungere con l'Europa.

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