Commentario del 17.10.2018

IN PRIMA PAGINA
Ancora il botta e risposta tra Roma e Bruxelles sulla manovra in primo piano. L'Europa avverte l'Italia (Corriere). Juncker attacca e Merkel affronta Conte (Stampa). Limitata la manovra ma all'Ue non passa (Avvenire). Dagli Usa all'Ue, è già allarme Italia (Giornale). Ma la Borsa sale e lo spread cala (QN). I quotidiani analizzano la manovra: un salasso da 4 mld per banche e assicurazioni (MF, Stampa). Sforbiciata a Industria 4.0 (Sole). La pressione fiscale non cala e spunta il reddito ai diciottenni (Messaggero). Cominciata la corsa al condono per oltre 10 mln di italiani (Repubblica).
Sulla manovra crisi Lega-M5S (Giornale). Su Repubblica parla Schulz: "Salvini e Di Maio? La fiducia è zero". Intanto, votata la fine dei vitalizi anche al Senato, il Pd si suicida e fugge con Fi (Fatto e altri). Su tutti il caso della proposta, poi ritirata, di togliere il numero chiuso alla facoltà di medicina.
Spazio anche al decreto-Genova: cade il veto del governo sul ponte di Autostrade (Stampa).
Su Mattino e altri, la scritta a carboncino che sposta la fine di Pompei. Distrutta a ottobre, non ad agosto (Mattino). Una scritta cambia il giorno dell'eruzione (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Manovra, l'Europa avverte l'Italia (Corriere in prima e p.2 e tutti). Deficit, Pil e Fornero nel mirino della Ue (Sole p.2), Bruxelles prepara la bocciatura (Repubblica p.8). L'Italia giallo-verde diventa un allarme mondiale (Giornale p.5). La Commissione Ue consulta le altre capitali e accelera sulla bocciatura alla bozza del piano di bilancio dell'Italia (Corriere p.2). "Da Roma deviazione inaccettabile" ha detto Juncker, alla prese con un nuovo scontro con Salvini (su tutti). Ma in una telefonata a Conte, il presidente Ue dice: "Per adesso nessun processo" (Messaggero p.3). Il premier - che oggi affronta la Merkel, con cui cerca un compromesso (Stampa p.2) - ha rassicurato che il deficit rientrerà già nel prossimo biennio, a Tria il compito di illustrare le misure, la Commissione deciderà solo dopo il rating. Intanto, la Borsa promuove la manovra e boccia Juncker (Libero p.4). Piazza Affari rimbalza e recupera il 2,35%, il rendimento dei biennali cade di 20 punti in un giorno. Spread sotto 300 punti (Sole p.2). Repubblica (p.8) intervista il leader socialista Martin Schulz: "Penso che la commissione Ue dovrebbe concedere all'Italia maggiore flessibilità. Posso accettare che l'Italia faccia più deficit per gli investimenti e il piano di Tria per ridurre il deficit nei prossimi anni. Ma mi fido zero di Salvini e Di Maio e, visto che i mercati guardano ai loro soldi, se c'è l'impressione che i vicepremier non siano affidabili, saranno gli italiani a pagare il conto".
Intanto i quotidiani analizzano la "manovra per due": tutte le misure di Lega e M5S. In primo piano la febbre da condono: oltre 10 mln di italiani si preparano al maxi sconto (Repubblica p.2). "Condono indigeribile" per i 5S, che lamentano che per il reddito ci siano "solo 7 mld" (Messaggero p.2). Per la misura voluta dal M5S si lavora all'incastro delle coperture: finanziato con tagli a banche e assicurazioni (Corriere p.3), per le quali potrebbe arrivare una maxi-stangata da oltre 4 mld (Messaggero p.7), ma a pagare potrebbero essere i correntisti (Stampa p.4). La prima bozza del progetto 5S sul reddito di cittadinanza prevede 500 euro a tutti i giovani e alle famiglie con figli sussidi fino a 1170 euro (Messaggero p.6). Sulle pensioni d'oro niente tagli, ma un contributo di solidarietà (Repubblica p.4). E Libero (in apertura) attacca Di Maio: tante promesse, poca sostanza. Quanto alle imposte, con la manovra la pressione fiscale non cala e la flat tax quasi non si vede (Giornale p.2). In arrivo 3,4 mld nel 2019 per i cantieri, ma vengono ridotti gli incentivi per "Industria 4.0" (Sole): proroga al ribasso per l'iperammortamento, stop al "super". Foglio (in prima) polemico: la manovra alla Macron è diventata Micron: poteva essere la manovra del lavoro, della crescita e del taglio delle tasse, ma è stata la manovra del non lavoro, della decrescita e delle tasse che non vanno giù.

ITALIA-POLITICA
Anche il Senato dice sì al taglio dei vitalizi (Corriere p.13): la Casellati per ora di arrende e adotta il testo di Fico. Altri 16 mln l'anno di risparmi, ma c'è il rischio ricorsi (Repubblica p.11). Il M5S esulta e Di Maio avverte: "Ora tocca alle Regioni". Pd, Fi e FdI fuori dall'Aula durante la votazione. Fatto (in apertura): il Pd si suicida con Forza Italia.
Legittima difesa, vertice con Bonafede: il M5S ritira gli emendamenti anti-Lega (Messaggero p.10). Nella riunione al ministero della Giustizia, i leghisti hanno ribadito la linea: "La legge deve restare com'è". Nessuno spazio per i tre emendamenti presentati dal pentastellato Urraro, ma Bonafede smentisce che ci siano state tensioni: "Il confronto c'è sempre: M5S e Lega hanno storie differenti, ma sono due forze politiche determinate a mantenere gli impegni del contratto". Ma per il Giornale (in prima e p.6) la pace armata nel governo apre spifferi di voto anticipato: crescono le contraddizioni tra Lega e M5S, con Salvini in difficoltà per la scomparsa della flat tax e Di Maio in imbarazzo per il condono voluto dal Carroccio. Gli analisti non escludono che l'esecutivo possa saltare. Intanto M5S il polemica nei confronti del leghista Giorgetti e Di Maio avverte il Quirinale: "Non ci rappresenta" (Stampa p.3). Per i grillini il sottosegretario leghista è un sabotatore.
Polemica per la proposta di eliminare il numero chiuso alle facoltà di Medicina (su tutti). Annuncio a sorpresa di Palazzo Chigi, ma poi arriva la correzione: "Obiettivo politico di medio periodo". Il ministro Bussetti al Messaggero (p.9): "Cambieremo le regole e ci saranno più posti, nuove modalità d'ingresso ma parliamone con gli atenei. Il governo vuole aumentare le iscrizioni nelle facoltà e le borse per specializzandi. L'attuale modello – dice il ministro – rischia di escludere ragazzi portati per la medicina che però il giorno del test non danno il massimo". "Siamo contrari all'abolizione, così si abbassa la qualità della formazione" dice a Repubblica (p.6) il presidente della Conferenza dei rettori, Manfredi. Mentre il rettore della facoltà di Ferrara, Zauli dice: "Sono favorevole, basta con i quiz: la selezione si fa agli esami". All'Italia mancano 45 mila dottori, ma il nodo sono le specializzazioni (Messaggero p.8). La deputata 5S Pallini al Corriere (p.10) propone "più investimenti per dare a tutti un'opportunità". Repubblica (p.7) analizza i rischi dell'eliminazione del numero chiuso: aule stracolme e sbocchi impossibili.
Pd, verso le primarie. Martina: "Deciso dopo il 28 se correre" (Corriere p.13).  Marcucci alla Stampa (p.8): "Minniti candidato autorevole, convergiamo tutti su di lui". Il renziano, capogruppo al Senato, chiede che "il Congresso sia fatto presto e bene, altrimenti sarebbe meglio aspettare e farlo dopo le europee. Al partito – dice – serve un piglio riformista, per questo puntiamo su Minniti. Le proposte di Zingaretti guardano al passato".

ESTERI
Crisi di migranti tra Italia e Francia, nuovi casi di sconfinamento di poliziotti francesi (su tutti). "Scaricano i migranti nei boschi". Salvini: "E' vomitevole". E sale di nuovo la tensione sull'asse Roma-Parigi, mentre la procura di Torino apre un'inchiesta ed emetterà un ordine di investigazione europea "confidando nella doverosa collaborazione della competente autorità francese" dice Armando Spataro, procuratore (QN p.2). "Le scuse di Parigi? Ridicole" attacca Salvini (Messaggero p.11, Stampa p.12 e tutti). Al leader del Carroccio non piacciono le parole tiepide di Macron, mentre dall'Eliseo parlano di "strumentalizzazione". Il premier Conte: "Voglio dei chiarimenti: a Bruxelles incontrerò Macron e sarà l'occasione giusta per acquisire ulteriori informazioni in merito oltre ad avere garanzie che tali episodi non si verifichino mai più".
Salvini e Conte, staffetta a Mosca per rilanciare il no alle sanzioni (Repubblica p.10). Il vicepremier è atteso oggi all'assemblea di Confindustria Russia e davanti a più di 800 tra imprenditori italiani e locali ribadirà il suo "no" alle sanzioni. La prossima settimana toccherà invece a Conte percorrere lo stesso tragitto per incontrare Putin. Intanto dagli Stati Uniti Trump e suoi nutrono perplessità e timori sul fatto che da Roma possa arrivare una "sponda" a Mosca sul no alle sanzioni: pressing su Conte e il duo Salvini-Di Maio proprio per convincere il governo italiano a non tornare indietro (Corriere p.15).
Francia, rimpasto di governo. Azzardo di Macron, un pokerista all'Interno (Giornale p.16). Castaner per Collomb, mentre alla Cultura va Riester, l'ex gollista gay: in tutto 17 uomini e 17 donne per il premier francese, un rimpasto che, per la Stampa (p.12) "guarda" a sinistra e punta al ceto medio, mentre per la Verità (p.10) il governo Macron diventa un Titanic che sa imbarcare solo fedelissimi.

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento