Commentario del 28.01.2023

IN PRIMA PAGINA
Zelensky a Sanremo, è scontro (Corriere). Il no a Zelensky arruola Calenda e divide i dem (Repubblica). "Bombe a Kiev, circo in Italia", titola Libero.
Ucraina. Tra Italia e Francia accordo sui Samp-T, uno scudo di 700 missili per Kiev (Messaggero). Sondaggio di Euromedia sulla Stampa: Italia stanca di guerra, "no all'invio di altre armi".
Istruzione, Repubblica riporta la replica di Pd e M5S alla proposta del ministro Valditara: "Più soldi a tutti i prof".
Giorno della Memoria, Mattarella: "Shoah, mai più. No al riemergere del negazionismo" (Corriere e tutti).
Giustizia: maggioranza in rotta di collisione sulle riforme chiave (Repubblica).
Italia-Politica. Bonaccini in tour: "Il partito ritorno tra la gente" (Repubblica). Alla Stampa dice: "il governo sta tagliando i diritti".
Meloni e Descalzi in missioni in Libia per avere più gas (Messaggero).
Terrorismo, strage in una sinagoga a Gerusalemme (su tutti).

ECONOMIA
Stipendio dei prof, prosegue la polemica sulla proposta del ministro dell'Istruzione Valditara di introdurre assegni differenziati tra Nord e Sud. Il Pd propone un piano che vale 8 mld: "Più soldi a tutti i professori" (Repubblica in prima e p.2). I dem spingono per arrivare a duemila euro netti in busta paga, una proposta che trova d'accordo anche il M5S. E dall'Aran arriva il no alla paga regionale: "Lo stipendio nella scuola resti unico" (Messaggero p.4). Il numero uno dei presidi, Giannelli, al Giornale (p.12): "Alzarli tutti di 300 euro non risolve il problema. Si può ragionare su una contrattazione regionale che affianchi quella nazionale, senza sostituirla. Oppure si potrebbe investire nel welfare per riequilibrare gli squilibri".  La presidente di Azione, Mara Carfagna, a Repubblica (p.2-3) dice: "Si abbia il coraggio di fare dell'innalzamento dello stipendio dei professori una priorità". I nostri insegnanti – sottolinea un dossier di Repubblica (p.3) – sono i meno pagati d'Europa.
In apertura sul Messaggero (in prima e p.2) l'altolà degli industriali al progetto di Autonomia regionale: il presidente di Confindustria Bonomi boccia la legge quadro di Calderoli perchè "divide l'Italia". Bonaccini, governatore emiliano e candidato alla Segreteria Dem, alla Stampa dice: "Esiste il rischio di spaccare l'Italia se quella bozza rimane così come è stata proposta. Io sono per l'autonomia differenziata, senza referendum e non chiedendo tutte le materie".

POLITICA
Mondo politico spaccato sulla presenza di Zelensky a Sanremo. Conte e Calenda si schierano contro l'intervento del presidente ucraino, c'è invece l'ok di FdI (Corriere in prima e p.4). "Sarebbe fuori contesto, può essere un boomerang" dice Calenda a Repubblica (p.6) spiegando le ragioni della sua posizione contraria. "Bombe a Kiev, circo in Italia" titola Libero (in prima e p.8), criticando il balletto dei politici contro il video di soli due minuti di Zelensky per non farci dimenticare il destino tragico del suo Paese. Intanto la Rai tace e prende tempo (Repubblica p.6): nonostante le polemiche l'intervento, per ora, è confermato. Nel frattempo, Italia e Francia sono pronte a inviare all'Ucraina il sistema Samp-T contro gli attacchi missilistici: il ministro Crosetto ha incontrato il collega Lecornu e dice: "Servono le armi per evitare la Terza guerra mondiale" (Messaggero in prima e p.6 e tutti). Cresce però in Italia il numero di coloro che dicono no all'invio di armi: secondo il sondaggio di Euromedia Research – riportato dalla Stampa (in prima e p.5) – oltre il 52% non vuole offrire aiuti militari. E il 68% si oppone a un intervento Nato in Ucraina. Sulle spese militari, Verderami sul Corriere (p.2) sottolinea l'intesa trasversale per salire al 2%: del Pil: nonostante sia finita la stagione delle larghe intese, in Parlamento non sembra terminata la politica bipartisan sulla Difesa. Certo – scrive Verderami -, in una fase economica e sociale molto delicata, può apparire paradossale inserire il dossier tra le emergenze. Il dem Provenzano al Fatto (p.7) dice "no" alla corsa al riarmo. Tra le questioni che continuano ad agitare la maggioranza c'è la giustizia: destra divisa, Fi riscrive l'agenda Meloni e frena Nordio su cimici e abuso d'ufficio (Repubblica p.7).
Il Pd si prepara per il Congresso. Repubblica (p.10) riporta il tour di Bonaccini a caccia dei voti perduti: il candidato alla segreteria sottolinea gli errori commessi dal suo partito su sanità e lavoro e promette di non farli. "Sanità e istruzione sono diritti che vanno garantiti anche alle fasce più deboli – dice Bonaccini alla Stampa (p.17) -. Il Pd diventi un grande partito laburista".
Spazio su tutti i quotidiano al giorno della Memoria. Le parole di Mattarella: "Il negazionismo è la forma più subdola di razzismo". Il Presidente della Repubblica ricorda la strage della Shoah e mette in guardia dal pericolo dell'indifferenza.

ESTERI
Viaggio in Libia di Meloni, oggi impegnata nella missione che ha al centro il "Piano Mattei" per l'Africa. Forniture di gas e migranti le questioni centrali. Accordo per aumentare le forniture energetiche in vista: ci sarà anche l'ad di Eni Descalzi per l'intesa da 8 mld sul gas. Ma – sottolinea il Messaggero (p.5) – c'è anche la questione della stabilizzazione del Paese, tema su cui l'Italia ha ricevuto mandato dagli Usa per trattare. Fermare gli scafisti è l'altro obiettivo del governo, che – secondo Libero (p.2) – ha già dimezzato gli sbarchi delle navi delle Ong grazie alla cura Piantedosi.
Gli Usa lavorano per il futuro dell'Ucraina (Fatto p.3): dopo la fine della guerra con la Russia per Kiev si profila l'ingresso nell'Unione europea, ma non nella Nato. All'Ucraina potrebbe essere fornita una difesa potentissima da parte degli alleati occidentali, ma non verrà offerta l'entrata nella Nato, che costringere tutti gli alleati atlantici a intervenire in caso di nuova aggressione russa.
Terrorismo a Gerusalemme: almeno 7 vittime dopo l'attacco a una sinagoga (su tutti). Hamas e la Jihad esultano, ora si teme un'escalation di violenza. Per questo Washington sottolinea la necessità di un passo indietro urgente (Repubblica p.13).

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