Commentario del 19.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Tra politica e giustizia, in primo piano il voto online della base 5S sulla richiesta di processo a Salvini sul caso Diciotti e l'arresto dei genitori di Matteo Renzi. Il popolo del M5S grazia Salvini (Stampa), voto favorevole a Salvini, vince la linea del "no" al processo (Corriere e tutti). Di Maio salva l'alleato ma i 5S esplodono (Giornale). "Ha rivinto Barabba" titola tra ironia e polemica il Fatto. Governo al riparo, sollievo di Conte ma riparte lo scontro sui dossier caldi (Messaggero).
L'altro tema del giorno è l'arresto dei genitori di Renzi per bancarotta fraudolenta (su tutti). "Pagano per me" si sfoga l'ex premier (Repubblica). "Ma non sarà una strategia giudiziaria a eliminarmi" (Stampa). "Renzi attacca i giudici come Berlusconi" titola il Fatto.
Tra i temi economici: l'extradeficit punta verso i 9 miliardi, Giorgetti apre alla manovra-bis (Sole e Giornale). Spazio ancora alla questione Tav: mossa della Ue, più finanziamenti a favore della Torino-Lione (Corriere). Appalti Tav, oggi si decide: niente stop dal ministro (Fatto).
Verso il voto europeo: un sondaggio vede la Lega secondo partito (Sole); Popolari avanti nei sondaggi, sovranisti al palo (Giornale). Boom sovranista senza ribaltone (QN)
Scontro Usa-Ue. L'Ue sfida Trump: non riprenderemo i foreign fighter dell'Isis (Stampa)

ECONOMIA
Il deficit sfiora i 9 mln, il sottosegretario di Palazzo Chigi Giorgetti apre sulla manovra-bis (Sole in prima e p.3). La scorsa settimana l'Upb ha ipotizzato un deficit verso il 2,3%, cioè 6 mld sopra il programma, mentre Moody's ha stimato un indebitamento del 2,5%, cioè quasi 9 mld aggiuntivi e le opposizioni attaccano. Fi ha evidenziato il rischio di "una manovra correttiva tra i 7 e i 15 mld", il Pd è tornato a segnalare l'ipotesi di una patrimoniale "a cui ci opporremo con tutte le forze". Mentre dal Mef proseguono sulla linea del ministro Tria, secondo cui la frenata è congiunturale e non toccherà il saldo strutturale, il sottosegretario Giorgetti ha ammesso: "Sulla correzione vedremo come andrà nei prossimi mesi". Per il Giornale (p.8) le parole di Giorgetti spaventano il M5S. Intanto, ieri il vicepresidente della commissione Ue Dombrovskis ha rilanciato: "Aumentare l'indebitamento invece di ridurlo ha portato all'aumento dell'instabilità e a un abbassamento della fiducia, per cui non sorprende che il rallentamento dell'economia italiana sia più accentuato di tutti e che la crescita sia più lenta". L'analisi di Pesole sul Sole (p.3): è probabile che Bruxelles torni alla carica tra giugno e luglio se l'impegno a non peggiorare il deficit strutturale del 2018 non verrà mantenuto. Dopo il voto del 26 maggio si aprirà la trattativa politica. Se la manovra bis verrà effettivamente richiesta, l'interrogativo più pressante è dove si andranno a recuperare le relative risorse. Correggere i saldi di finanza pubblica a metà anno è già di per sé un esercizio molto complesso, lo è ancor più nell'attuale situazione.
Intanto, la Stampa (p.7) torna ad occuparsi di Bankitalia: oro e azionisti, il governo pronto alla stretta. Oggi la Commissione Finanze della Camera inizierà l'esame del progetto di legge sulle "norme per l'attribuzione a soggetti pubblici della proprietà della Banca d'Italia", una proposta di FdI per far tornare in mano pubblica la proprietà di Bankitalia, ma il governo starebbe pensando di unire questa proposta con quella presentata dal leghista Borghi sulla proprietà delle riserve auree di Bankitalia. Ma la Stampa segnala alcune problematiche relative alla "piena indipendenza" della Banca d'Italia e della differenza tra proprietà e disponibilità delle riserve auree.
Tav, "la Ue finanzia le tratte nazionali" e così salta l'analisi costi-benefici (Corriere p. 11 e tutti). L'annuncio arriva dal governatore del Piemonte che ha ricevuto una comunicazione del vicepresidente della Regione Auvergne-Rhona-Alp, Etienne Blanc che ha confermato la decisione dell'Ue di "finanziare al 50% non solo il tunnel della Torino-Lione, ma anche le tratte nazionali di avvicinamento. In questo modo si dimezzerebbe per l'Italia il costo della tratta nazionale, da 1,7 mld a 850 mln e si abbasserebbe di un ulteriore 10% il costo del tunnel di base". C'è la spinta per i bandi (Stampa p. 6): oggi a Parigi Telt dovrebbe deliberare le due gare d'appalto per la realizzazione dell'intero tratto francese del traforo,i tre quarti dell'opera, cioè 45 dei 57,5 chilometri totali. M5S Piemonte: "Se partono i bandi ci faremo sentire". Intanto Toninelli invece di bloccare l'avvio dei bandi, chiede alla Telt se poi si potrà tornare indietro e lascia decidere i costruttori (Fatto p. 8): secondo il codice francese degli appalti a cui Telt deve obbedire, si può comunque non far partire i lavori, "per motivi di interesse generale" e del redivivo articolo 98. Ma i tecnici del Politecnico sentiti da Appendino parlano del rischio di penali salate: "Vanno fermati".

POLITICA
Salvini si salva, il M5S si spacca (Messaggero in apertura e tutti): con il voto online sulla piattaforma Rousseau, la base grillina dice no al processo a Salvini sul caso Diciotti. Il popolo del Movimento grazia Salvini (Stampa e tutti): oltre 52 mila persone hanno partecipato alla votazione, il 59% si è schierato per il no al processo. Di Maio: "Per loro Salvini ha agito nell'interesse pubblico". Il vicepremier leghista soddisfatto: "Ringrazio gli alleati per la fiducia". Sollievo dei big 5S: "Siamo salvi". Di Maio vede gli eletti, i 5S sono spaccati (Corriere p.7). E oggi arriva il responso della Giunta per le immunità del Senato. Il ministro Fraccaro al Corriere (p.6): "I senatori seguano la base. Espellere chi non si allinea? Si valuterà nel Movimento. Io ho votato contro l'autorizzazione al processo, non è vero che era un voto sulla tenuta del governo: riguardava la legittimità di una decisione assunta collegialmente". Grillini divisi, tensioni in assemblea: "Ora chi vota in dissenso è fuori" (Messaggero p.3). Libero (p.3) si concentra sulla partita di Di Maio: sacrifica il M5S per salvare se stesso e Salvini. La 5S Sarti, presidente della commissione Giusitizia della Camera, al Messaggero (p.3) polemizza: "Ho votato sì al processo nei confronti di Salvini: i nostri valori non si discutono. Cosa c'entrava bloccare una nave con 177 migranti con gli interessi dello Stato?". E la deputata Vizzini al Fatto (p.4) aggiunge: "Il voto sancisce la spaccatura, non dirò sì alla legittima difesa: ci sono principi irrinunciabili, oltre il governo".  Di Maio, assediato dai ribelli interni, presenta il conto all'alleato: "Adesso stop alle autonomie" (Repubblica p.7 e altri). Conte respira dopo il voto della base grillina, ma l'agenda resta al palo (Messaggero p.6): la scelta dei militanti 5S rafforza Salvini che inizia lo scouting nel Movimento, le due forze di maggioranza inaspriranno il duello sui temi bandiera. Intanto, mentre tutti i quotidiani segnalano falle e ritardi sulla piattaforma Rousseau durante il voto su Salvini, l'ex "ideologo" dei 5S Becchi al Corriere (p.8) accusa: "Rivoluzione tradita. Il voto era su Di Maio, per salvare la sua leadership. E pensare che per Casaleggio i leader non esistevano, la Rete era sovrana".
Arrestati per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni i genitori di Renzi. L'ex premier: pagano per me (Repubblica in prima e p. 2-3 e tutti). Sotto accusa per il fallimento di 3 coop: la Delivery, la Europe Service e la Marmodiv. Il gip: "Rischio di reiterazione del reato". Secondo i verbali si tratta di quelle società che i finanzieri definiscono bare e sulle quali gli imprenditori più spregiudicati scaricano il costo dei lavoratori, le imposte previdenziali, le tasse e le multe. Tra gli elementi decisivi: le mail sequestrate dalle Fiamme gialle e il racconto dei lavoratori.  L'indagine riguarda 15 persone. L'ex premier sotto choc evoca il complotto: "Una misura assurda, il bersaglio sono io. Mi sento responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti". E nel Pd si nota la "coincidenza" con il voto dei 5 stelle su Salvini (Corriere p. 3). Berlusconi: "Questo caso non sarebbe accaduto con la nostra riforma della giustizia". Ma M5S e Lega non festeggiano. Salvini: "Non commento le sentenze".

ESTERI
Verso le europee di maggio, boom sovranista senza ribaltone anche per il QN (in prima e p.8) e tutti. In base al risultato delle prime proiezioni ufficiali dell'Europarlamento, i partiti sovranisti e populisti aumenteranno i loro seggi, ma all'orizzonte non si vede alcun ribaltone politico negli equilibri del Parlamento Ue (Messaggero p.11 e tutti). Ai Popolari andrebbero 183 seggi; ai socialisti 135; ai liberali 76; ai Verdi 45 e alla Sinistra 46. Alle due formazioni nazionaliste o sovraniste andrebbero 51 e 59 seggi cui potrebbero aggiungersi i 43 eletti attribuiti al Gruppo Europa e Libertà cui fanno riferimento i 5Stelle, in cerca di alleati. Volano i sovranisti, solo Merkel più forte di Salvini mentre, per la prima volta Ppe e S&D perdono la maggioranza e scivolano sotto il 50% dei seggi (Stampa p.10).
Guerra al terrorismo. La Stampa (p.8-9) titola "L'Ue dice no a Trump. Non prenderemo i foreign fighter". Respinta la richiesta degli Stati Uniti di far rimpatriare i miliziani stranieri arrestati in Siria. Assolutamente contrari il Belgio e il Regno Unito, ma anche Germania e Francia hanno chiuso la porta alle richieste di Trump. Il governo di Bruxelles chiede che venga istituito un tribunale speciale. E il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho in un'intervista evidenzia come sia "giusto giudicare i terroristi nei tribunali dei Paesi d'origine". Tra gli oltre 800 di cui parla il presidente americano Donald Trump, 2 sono italiani. In Italia li aspetta il carcere duro. Il rischio è che i sistemi europei non siano in grado di arrivare a una condanna.

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