Commentario del 09.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Salvini apre, il gelo di Macron (Corriere). Rappresaglia di Macron contro Alitalia (Fatto). Alta tensione Italia-Francia: ritorsione su migranti e Alitalia (Messaggero). Macron al veleno, trattativa Alitalia: si sfila Air France (QN). Parla Tria: l'Italia si dimostri affidabile (Stampa). Debito italiano, per 285mln è francese. Boccia: "Conte chiami Macron e normalizzi i rapporti con la Francia" 8
Crolla la produzione, spread a 290 (Sole). Industria a picco, produzione -5,5% e spread a 300 (Giornale). Industria ferma, tenuta a rischio (QN). Macchine ferme: per Censis e Conad i consumatori sno preoccupati. Mai così in basso dal 2012 (Avvenire). Parte l'assedio alla Banca d'Italia, dossier del M5S contro i vertici (Repubblica).
Salvini, Francia e tasse: la versione di Berlusconi (Giornale). Miracolo, Silvio è risorto: FI appoggia il referendum per cancellare il reddito di cittadinanza (Libero). Gilet azzurri in campo per i referendum (Tempo). Lega davanti (ma in frenata). Il M5S al 25,4%, risale FI, giù il Pd (Corriere). Autonomie regionali, il Nord spoglia la Scuola: via da Roma 8 miliardi e duecentomila statali (Messaggero e altri).
Oggi prima in piazza anti-governo: Uil, Cisl e la Cgil di Landini. Tridico: "Politiche di sinistra, i sindacati dovrebbero stare con noi" (Fatto). Sindacati in piazza contro il governo che abbassa l'età pensionabile: ma con la Fornero non mossero un dito (Notizia Giornale).
Ponte Morandi, demolizione show (QN). Tutti gli occhi di Genova sul ponte che scompare (Repubblica e altri). Ponte Morandi: Autostrade s'attacca alle perizie, sarà un processo infinito (Fatto).
Sesso, Amazon e tabloid filo-Trump, la grande trama contro Bezos (Repubblica). Bezos ricattato dall'editore amico di Trump (Corriere, Messaggero altri). In lacrime il Brasile del calcio: arsi vivi dieci baby campioni (QN). Strage nel ritiro dei campioncini del Flamengo (Corriere). Rogo al centro del Flamengo: strage di baby calciatori (Stampa).

ECONOMIA
Crolla la produzione, spread a 290 (Sole e altri). La giornata di ieri getta un'ulteriore ombra sulle prospettive economiche del Paese: la produzione industriale a dicembre segna rispetto a novembre un calo dello 0,8%, che per l'Istat rappresenta il peggior dato dal 2012. Sempre l'Istat segnala che la produzione industriale nella media annua del 2018 è cresciuta dello 0,8%, il dato più basso dal 2014, in netto calo rispetto al +3,6% del 2017. A gennaio, rileva sempre l'Istat, l'indicatore anticipatore dell'economia italiana registra "una marcata flessione, prospettando serie difficoltà di tenuta dei livelli di attività economica". E il Cer ribassa a -0,3% la stima sulla variazione tendenziale del Pil nel primo trimestre 2019; in termini congiunturali si registrerebbe una contrazione dello 0,1%, la terza consecutiva. Confindustria: "Profonda crisi di fiducia – dice Boccia - nessuna inversione di tendenza nel breve periodo. Gennaio sarà come dicembre, dobbiamo prendere atto del rallentamento della Germania e dell'economia globale" (Repubblica). Boccia chiede al governo maggiori investimenti e apertura di cantieri sopra i 100mln.
Sulla Stampa parla Tria: "L'Italia sia affidabile o investimenti a rischio: sblocchiamo i cantieri" Il ministro dell'Economia: "Sulle grandi infrastrutture come la Tav c'è bisogno di certezze. Nessun problema con la Francia: se ci sarà il vertice bilaterale industriale franco-italiano a Parigi a fine mese, io ci andrò". Sull'andamento del Paese: "L'Italia cresce da sempre un punto in meno della media Ue, ma la questione non è da drammatizzare". Ma tra il ministro e M5S è scontro su Bankitalia (Corriere e tutti). Duro scontro giovedì tra lo stesso Tria e i ministri grillini: il Consiglio superiore della Banca ha chiesto al governo la conferma del vice dg Signorini, in scadenza. Tria era d'accordo, i grillini si sono opposti, pretendendo un "segnale di cambiamento". Un'ora di discussione accesa, col premier Conte schierato con Tria, ma incapace di sbloccare la situazione. Irremovibile Di Maio, che ieri ha anche rivoluzionato i vertici del Mise, facendo ruotare dieci direttori su quindici.
Debito italiano, banche francesi i più importanti creditori esteri (Sole e tutti). L'esposizione totale degli istituti finanziari d'Oltralpe nei confronti dell'Italia è di 285mld, molto più dei 58mld delle banche tedesche e dei 21 di quelle spagnole. Anche escludendo l'interscambio commerciale tra Francia e Italia e le tante partite industriali-finanziarie incrociate è sufficiente guardare il ruolo delle banche francesi nella nostra Penisola per capire che non è auspicabile incrinare il rapporto tra i due Paesi.

CRONACA & CRIMINALITA'
Dai siti al controllo: il nodo della privacy (Fatto p. 10). Anche il garante della privacy italiano, Soro, è contro il reddito di cittadinanza: a rischio piattaforme centralizzate e accesso ai dati.  Nel decreto si legge che "i centri per l'impiego  e i Comuni segnalano alle piattaforme dedicate l'elenco dei beneficiari per cui sia stata osservata una qualsiasi anomalia" e che non consente l'accesso al beneficio. Elenco che viene poi comunicato all'Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza. Il garante osserva che la disposizione "attribuisce agli operatori dei centri per l'impiego e dei servizi comunali il monitoraggio dei consumi e dei comportamenti dei beneficiari", attività che "presuppongono un massivo flusso di informazioni tra quelle   assistite dalla maggiore tutela, incluse quelle presenti nell'archivio dei rapporti finanziari, tra diversi soggetti pubblici".
Manuel, il giudice : "Volevano ucciderlo (Messaggero, p. 14 e altri). Il gip conferma l'arresto degli aggressori: "avevano programmato un omicidio". Uno dei due cerca di scagionarsi: "non avevo alternative". Ma per i giudici la ricostruzione dei fatti fornita dai due accusati "non  è minimamente convincente". Spaventata ma sempre al suo fianco, la fidanzata che al momento dell'aggressione era con Manuel.

POLITICA
Scontro Italia-Francia ancora in evidenza su tutti i quotidiani. Salvini apre, gelo di Macron (Corriere). Il ministro dell'Interno invita il collega francese Castaner, che replica: "Non mi faccio convocare". E il presidente Macron ricorda che Conte "è il premier" e che lo ha già incontrato. L'Eliseo tiene il punto: "Basta con i gesti ostili, la ricreazione è finita". La ministra Loiseau ricorda che l'obiettivo della Francia "non è alimentare l'escalation, ma fermarla". Gli fa eco Di Battista: "Francesi popolo amico, non vogliamo istigare alla rivolta" (Corriere). Di Maio a Le Monde: "La Francia è un Paese amico, il nostro riferimento è il popolo" rivendicando l'asse con i gilet gialli (Fatto) Ma il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia è preoccupato: "Conte chiami Macron e normalizzi i rapporti con Parigi: in gioco ci sono 60mld di investimenti francesi da noi e 25 italiani in Francia" (Sole). E la lite transalpina congela Air France-Alitalia anche se l'interesse delle compagnie aeree è di continuare a trattare. Critico l'economista Jacques Attali sulla Stampa: "L'unica soluzione definitiva è un nuovo governo a Roma: questa situazione ha valore pedagogico, ci fa capire dove ci porta il populismo. Si rischia una deriva come nel 1940". Intanto si moltiplicano i gesti d'appoggio a Parigi: il rettore di Torino ieri ha invocato "il tricolore francese alle finestre" (Stampa).
*Centrodestra*
Sul Giornale, parla Berlusconi: il leader di FI conferma come "il centrodestra è forte e radicato nei cuori e nei pensieri degli italiani" e sulla possibilità di sostenere un referendum sul reddito di cittadinanza, precisa: "Scatenerebbe probabilmente tensioni sociali drammatiche perché i Cinque Stelle stanno illudendo ed ingannando proprio chi è più debole e in difficoltà". Altro discorso per il leader forzista è il referendum sulla Tav: "Non vedo perché non potrebbe esercitarsi la democrazia diretta come in questo caso". Libero (in prima): "Silvio Berlusconi è risorto. FI finalmente si decide ad appoggiare il referendum per cancellare il reddito di cittadinanza. Il successo è assicurato: coloro che riscuoterebbero il sussidio sono cinque milioni, quelli che finanziano sono invece 55 milioni". "Gilet azzurri in campo per i referendum. Con l'ok di Silvio Berlusconi e l'unione della società civile ecco l'opposizione al governo gialloverde. Pronta la raccolta firme per i quesiti su Tav, reddito di cittadinanza e chiusure domenicali dei negozi" (Tempo).  E Legnini su Repubblica conferma: "In Abruzzo partita riaperta: tanti ex 5Stelle mi voteranno".
*Centrosinistra*
Pd tra solidarietà e imbarazzo: De Gregorio resta ancora solo (Fatto). La giornalista deve pagare i risarcimenti di quando dirigeva il giornale di partito e dai vertici Dem solo promesse generiche. Martina: "Forse potevamo fare poco, ma saremmo dovuti intervenire. Ora presentiamo una legge contro le querele temerarie".
*Sondaggio*
Lega davanti, ma in frenata. Il M5S al 25,4% risale Forza Italia, giù il Pd (Corriere). Lo scenario relativo alle elezioni europee rispetto a gennaio è cambiato: la Lega, in flessione dell'1,4%, si conferma al primo posto con il 34,4% delle preferenze; segue il M5S, stabile al 25,4%, quindi il Pd con il 16,1% (in calo di 0,8%) e Forza Italia con l'8,1% (in crescita di un punto). Ma sono soprattutto astenuti e indecisi a mantenersi elevati: al 42,5%. Ad oggi l'incertezza sulle intenzioni di voto penalizza maggiormente il Pd e il M5S, che perdono un elettore su quattro rispetto al 4 marzo dell'anno scorso.
*Manifesta la Triplice*
Il sindacato sfida il governo: il "risveglio" della sinistra (Fatto e altri). Corteo a Roma fino a piazza San Giovanni: è la prima manifestazione dalle Politiche del 2018. Debutto di Landini come leader Cgil. Critico il Fatto che evidenzia come i sindacati scendano in piazza ora che l'età per andare in pensione sia scesa e non abbiamo mosso un dito in occasione della Fornero.

ESTERI
Bezos, ricattato dall'editore amico di Trump (Corriere in prima, p. 10, Repubblica in prima p. 10). Il ceo di Amazon, editore del Washington Post, accusa l'editore di Ami ,la società che pubblica il tabloid National Enquirer  che ha svelato la sua relazione extraconiugale con la presentatrice Sanchez, causa dell'immediato il divorzio con la moglie MacKanzie. L'uomo più ricco del mondo denuncia l'intimidazione: il tabloid National Enquirer, in possesso delle sue immaggini hot, è vicino al presidente. "Ho deciso di mettere in secondo piano l'imbarazzo personale, perché c'è qualcosa di molto più importante in questo caso. Se io, nella mia posizione non sono in grado di resistere a questo tipo di estorsione, chi può farlo?" dichiara Bezos. Ora indaga la procura federale e lo stesso Enquirer ha aperto un'indagine interna per scoprire se la raccolta di informazioni su Bezos rispondesse alla volontà di "negoziare in buona fede per risolvere a semplici criteri giornalistici" (Messaggero in prima, p. 12). Altre fonti parlano di problemi anche a New York per l'imprenditore: i politici si oppongono alla sede di Amazon. Intanto nuovi guai per Mr Amazon: Woody Allen gli fa causa perchè il colosso digitale  nel suo ruolo di produttore-distributiore digitale si è ritirata indietro dopo aver firmato un contratto èper la produzione di 4 film.
Le promesse del Brasile morte nel rogo di Rio (Corriere p. 13): i giovani del Flamengo, la squadra più popolare carbonizzati nel centro di allenamento: 10 le vittime tra i 14 e i 17 anni che vivevano nella pensione allestita dalla Flamengo e sorpresi dalle fiamme mentre dormivano. L'ipotesi è che ci sia stato un corto circuito all'impianto di aria condizionata all'interno dei container. I suoi dirigenti dovranno rispondere alla giustizia per l'anomalia delle strutture non regolari e non registrate dove ospitava i suoi allievi minorenni. Su La stampa (p. 11) un approfondimento sulle storie di questi ragazzi che "vivevano lontano dalle famiglie per diventare professionisti e uscire dalla povertà".
Mosca e Riad sfidano gli Usa sul petrolio. Una super-Opec per controllare i prezzi (Stampa p. 10): la nuova organizzazione punterà a imporre tagli generalizzati alla produzione per portare il costo del greggio verso i 100 dollari al barile. L'idea, che sarà discussa al vertice di Vienna del 17 febbraio, è creare una alleanza fra i 13 Paesi dell'organizzazione guidata dall'Arabia Saudita – che fanno parte dell'Opec e che forniscono il 44% della produzione e il 61 delle esportazioni - e altri dieci esportatori, a partire dalla Russia, che non ne fanno parte. L'obiettivo: riprendere il controllo sul mercato.

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