Commentario del 27 .02.2019

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano tra mosse dei partiti e tenuta di governo. Di Maio si raddoppia il mandato (Stampa). Polvere di 5Stelle (Libero). "Il leader resto io" (QN). Via il tetto dei due mandati nei Comuni (Sole). Salvini, sostegno a Di Maio (Corriere). Addio legittima difesa, Salvini difende solo Di Maio (Giornale). Il governo balla, ma non crolla: ecco perché (Verità). E sulla Tav l'asse Tria-Lega (Corriere). Ma Repubblica si concentra sul piano di Salvini per il centrodestra. Mentre il Corriere si concentra sulle mosse di Berlusconi: "Matteo tornerà con noi". E Tajani al Giornale dice: "Gli elettori rivogliono in centrodestra". Domenica le primarie Pd (Repubblica). "Pd-5S: non alleanze ma dialogo" (Fatto). Giorgetti negli Usa: l'intesa con Trump garantita dalla Lega (Stampa). Parla la Trenta: "Migranti, in primavera torna l'allarme sbarchi" (Messaggero).
Tra i temi economici, in evidenza le mosse di Tria: conti a posto o l'Iva salirà (Repubblica). Caso Iva, Tria scuote il governo (Messaggero). Risparmio, primo sì Ue ai rimborsi allargati: si tratta sulle verifiche (Sole). L'Ue avverte ancora: cresce solo il debito (Avvenire). Al Sud crescono i malati, diminuiscono i lavoratori (Libero).
Kim e Trump, intesa per dire no al nucleare (Messaggero). Vietnam, oggi incontro tra Kim e Trump (Corriere). Raid aerei sul Kashmir, lampi di guerra fra India e Pakistan (Stampa).
Gb, svolta di Theresa May sulla Brexit: il rinvio ora è possibile (Stampa, Sole). Se si rinvia ancora, pure Londra alle Europee (Fatto).
Pedofilia, la vergogna del cardinale (Repubblica). Colpevole il cardinale Pell (Messaggero). Rischia 50 anni per pedofilia (Giornale).

ECONOMIA
Debito, la Ue boccia l'Italia ma per ora niente manovra (Messaggero p.5): oggi il rapporto sul nostro Paese in cui si annuncia già un focus sugli eccessivi squilibri macroeconomici. Al Tesoro si lavora sul Def per provare a ottenere flessibilità in tempi di crisi. Nel mirino di Bruxelles sono finiti soprattutto debito pubblico ed effetti di quota 100 (Corriere p.8). Conte in soccorso di Tria ribadisce il tema degli investimenti in opere pubbliche per rilanciare la crescita (Giornale p.5). E il Messaggero (p.3) segnala il piano allo studio per sbloccare 15 mld di lavori sulle infrastrutture attraverso una cabina di regia e appalti: un decreto legge per accelerare i cantieri. Ma l'Europa ci avverte: state sbagliando tutto (Giornale p.5).  "Il debito italiano è un pericolo per l'Ue, è sbagliato cancellare le riforme": con queste parole il governatore della banca centrale austriaca, Ewald Nowotny, alla Stampa (p.7) analizza le criticità dei conti italiani. "La bassa crescita del Paese è un problema, la cancellazione della legge Fornero e del Jobs Act preoccupa la discussione. E bisogna ridurre il disavanzo". Intanto, sulla questione Iva, Tria scuote il governo (Messaggero in prima e p.3, Repubblica in prima e p.2): sfogo del titolare del Mef e duello con Di Maio: "Più risorse solo aumentando l'Iva". Tria, nel vertice con Conte, Di Maio e Salvini, rivela i retroscena di una cena milanese con le categorie produttive: "Ci sono forti timori, vi hanno già mollato" dice all'indirizzo dei due vicepremier. Con Di Maio è scontro aperto, il vicepremier grillino: "Di Tav parliamo noi, non tu – dice a Tria -. C'è un contratto di governo e ti ricordo che hai zero parlamentari, noi diverse centinaia. Sono loro che votano la fiducia ai ministri di questo governo, te compreso". Il ministro dell'Economia torna a segnalare i timori per le finanze pubbliche: "Dobbiamo reperire risorse per tenere in ordine i conti, abbiamo preso un impegno a dicembre. Potrebbero chiederci una manovra correttiva, se non individuiamo le risorse necessarie, dovremo aumentare l'Iva".

POLITICA
Il governo in soccorso di Di Maio, ma è duello sull'autonomia (Corriere in prima e p.2): dopo il risultato delle elezioni regionali in Sardegna, l'esecutivo punta sullo slittamento della discussione alla Camera sulla legittima difesa, sull'accelerazione della legge che istituisce la commissione sulle banche e sul via libera al decreto per gli indennizzi ai truffati. Addio legittima difesa, Salvini difende solo Di Maio: il leghista, che ha già infranto i patti con i suoi elettori, giura fedeltà al M5S e rinvia la legge-simbolo per aiutarli (Giornale in apertura e p.2-3). Per il Corriere (p.2) sono scelte dettate dalla parola d'ordine di Salvini: "Tutelare Di Maio". E per Libero (p.4) Salvini è costretto a volare basso per salvare il governo. Ma sugli equilibri della maggioranza piombano nuovamente temi caldi come autonomie, Tav e infrastrutture: Chiamparino lancia il referendum sulla Torino-Lione (Sole p.6 e tutti). Tria fa asse con la Lega e dice no alla propaganda del M5S contro le infrastrutture (Corriere p.3), ma c'è anche la questione delle nomine a creare scompiglio (Messaggero p.2).
"Salvini rassicura il M5S, ma sa che gli italiani ci vogliono uniti" dice al Giornale (p.7) il numero due di Forza Italia Antonio Tajani. Ma Repubblica (in prima e p.3) si concentra sulle mosse di Salvini, che avrebbe pronto un piano per smarcarsi dal M5S e dire addio a Berlusconi: lavora per costruirsi una "scialuppa di salvataggio" con la sponda di Toti e Meloni, puntando su possibili uscite da Fi. Berlusconi: "Matteo mi ricorda Alfano". Ma non chiude con il leghista: "Alla fine dovrà tornare da noi" (Corriere p.8).
M5S, sì ad alleanze e terzo mandato, Di Maio cancella i tabù del Movimento (Stampa in prima e p.2 e tutti). La svolta dopo il crollo in Sardegna: al voto sulla piattaforma Rousseau le nuove regole interne. Ma è caos, con Toninelli che finisce sotto accusa e il tema leadership che agita gli eletti (Repubblica p.4). Beppe Grillo medita l'addio al M5S: "Ho creato un mostro" (QN p.3).  Il comico scomunica Gigino: "Non siamo all'altezza" (Libero p.3). "Io leader per altri quattro anni": prova di forza di Di Maio per disinnescare i dissidenti (Stampa p.2). "Si incolla al trono" titola il QN (p.2). Il ministro Fraccaro al Corriere (p.5): "Ci riorganizziamo, ma la nostra guida non è in discussione". Il viceministro dell'Istruzione Fioramonti al Messaggero (p.6): "Di sicuro la leadership deve essere contendibile, ma non so quanto e come". E intanto torna il caso della rimborsopoli grillina: assolto l'ex, la Sarti verso l'espulsione (Messaggero p.7). La deputata accusò il fidanzato del mancato versamento di 23 mila euro al Movimento, ma la procura di Rimini smonta le accuse nei confronti dell'ex fidanzato sulla manomissione dei versamenti. "Bugie sui rimborsi", la Sarti lascia gli incarichi (Stampa p.4 e tutti).

ESTERI
"Migranti, con il bel tempo tornerà l'allarme sbarchi": la ministra della Difesa Trenta al Messaggero (p.9) torna a segnalare la necessità di "rafforzare le missioni navali come Sophia" per il controllo del Mediterraneo. "Ma – spiega – c'è purtroppo un altro Mediterraneo, è il deserto del Sahara. I migranti seguono questa rotta attraversando il Niger e chi ce la fa arriva in Libia, prima di imbarcarsi verso le nostre coste. Siamo qui per evitare che questo accada. L'Africa va aiutata, non sfruttata e a farlo deve essere prima di tutto l'Ue".
Brexit: se si rinvia ancora, pure Londra alle europee (Fatto in prima, p. 9, Giornale p. 12, Repubblica p. 14). La May diluisce il voto purché si faccia e conferma che l'ennesimo voto parlamentare decisivo sul suo accordo con Bruxelles si terrà entro il 12 marzo. Se non passa, seguirà il giorno dopo una votazione sull'uscita senza deal. In caso di ulteriore bocciatura, il 14 marzo i parlamentari voteranno una breve e limitata estensione dell'articolo 50 (Stampa p. 10).
Vietnam. Folla e cene, Kim per primo ad Hanoi (Corriere p.10, Messaggero p.11 e tutti). Il presidente Usa e il dittatore nordcoreano si incontrano: sul tavolo la denuclearizzazione e la fine della guerra di Corea. Trump auspica una saggia decisione di Kim sulla completa denuclearizzazione della penisola coreana e in cambio promette di aiutare Pyongyang a diventare una potenza economica. Pyongyang chiede il ritiro dei soldati e una riduzione del contingente Usa in Corea del Sud. C'è anche l'ipotesi pace tra Coree. Intanto Kim arriva in Vietnam e caccia i giornalisti Usa dall'Hotel (Stampa p. 9)
Venezuela. Guaidò avverte Maduro: "Non osare arrestarmi" (Corriere p. 13). "Se oseranno imprigionarmi ci sarà una risposta senza precedenti, sia della gente che della comunità internazionale": lo ha detto Guaidò a proposito di un suo possibile arresto annunciato da Maduro al suo ritorno in Venezuela dalla Colombia. Sul Fatto (p. 12) il redazionale di Arlacchi: "Venezuela in crisi, cosa nasconde il grande imbroglio" nel quale emerge che le cause sono le sanzioni americane decise da Obama nel 2015 e inasprite da Trump.

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento