Commentario del 23.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Fitch: Italia in bilico, Conte cadrà (Stampa, Sole). Conti pubblici, Italia graziata (Repubblica). "Ma rischio di voto anticipato" (Repubblica). Fitch grazia l'Italia ma vede rischi (Messaggero). Elezioni in vista (Giornale). Fitch, niente siluto contro l'Italia, ma l'asse franco-tedesco rirova a sfilarci i fondi Ue (Notizia Giornale). In trincea sui conti, ma niente bocciatura (Avvenire).
Reddito, l'obbligo di lavorare scatta a 858 euro (Messaggero, Sole). Reddito, la norma anti-stranieri l'ha fatta il leghista del caso Lodi (Fatto). Boom di furti con la fattura elettronica (Verità).
Così cambieranno i 5 Stelle (Corriere). Casaleggio: "Più consultazioni online" (Corriere). Ecco i bidoni di Conte (Libero). Pd, parla Martina: "Alle Europee nel listone con Calenda oppure il partito sparisce" (Repubblica). Sardegna, Di Maio insegue la Lega e teme l'avanzata del centrosinistra (Messaggero). Sardegna, si vota: Di Maio in bilico attacca Salvini (QN). Esplode la spesa di Palazzo Chigi: più fondi per Fontana e Spadafora (Tempo).
Davigo: pochi in galera e l'Anticorruzione è solo fumo negli occhi (Stampa). Formigoni in cella chiede i domiciliari. Il pg pronto al no (Corriere e altri). Formigoni entra in cella: la Casta lacrima e twitta (Fatto). Formigoni vuole già uscire: scontro sulla spazzacorrotti (Notizia Giornale).
Lo chiamavano Impunità: l'ex premier contro i pm e il Fatto (Fatto). Renzi trasforma il caso del babbo in uno show (Notizia Giornale). La Procura di Genova pronta a riprire l'inchiesta (Verità).
Infrastrutture, Tav, Salvini rilancia: "Nessun blocco". Il Piemonte: si voti (Messaggero). Tav, prende quota l'ipotesi referendum (Sole). Sblocca lavori, alt al codice appalti: raffica di commissari (Sole).
Sanità, la Grillo: "Autonomia, non permetterò divari Nord-Sud sulla Sanità" (Messaggero). "Il nostro bimbo senza scuola perché gli altri non si vaccinano" (Corriere).
Venezuela, canzoni e aiuti contro Maduro. I militari sparano (Stampa). La musica di Branson sfida Maduro (Stampa). Venezuela, guerra per gli aiuti: l'esercito uccide due indigeni (Messaggero).

ECONOMIA
Conti pubblici, Italia graziata (Repubblica). Fitch grazia l'Italia, ma vede rischi (Messaggero e altri).  In primo piano su tutti i giornali, il rating di BBB-confermato all'Italia da parte di Fitch, con il peso sempre incombente però dell'incertezza politica (Sole, MF). Sulla decisione dell'agenzia, comunque migliore rispetto la prospettiva di un possibile downgrade alla vigilia, hanno pesato "il debito privato basso e le pensioni per ora sostenibili". Ma l'agenzia ha sottolineato le difficoltà all'orizzonte, a cominciare dalle tensioni M5S-Lega: "Non ci aspettiamo che il governo italiano duri l'intero mandato e vediamo un aumento delle probabilità di elezioni anticipate dalle seconda metà dell'anno". Palazzo Chigi: Fitch conferma la solidità economica dell'Italia. Un giudizio arrivato dopo una giornata nervosa sui mercati, con forti vendite sul debito pubblico italiano. Rendimenti e spread dei BTp sono saliti su tutte le scadenze: il tasso a 2 anni oltre lo 0,52%; per i BTp a 10 anni con il rendimento al 2,87%. I principali quotidiani nazionali commentano sulla scia di "Fitch grazia Roma", per aver evitato il declassamento a breve termine. In particolare Stampa titola: "Italia in bilico, Conte cadrà", sottolineando il rischio di elezioni anticipate, manovra-bis in estate e nuovi scontri con l'Europa. Messaggero (p.2-3) evidenzia la risposta di Palazzo Chigi: "La nostra economia è solida, il rallentamento viene da fattori esterni: si correrà ai ripari solo se lo spread dovesse impennarsi". Ma con la recessione molto probabile, potrebbe essere necessario un intervento correttivo di 6 mld a giugno. Intanto Tria suggerisce: "Rivedere subito le regole del Fiscal Compact, non aiutano in tempi di crisi". Sul sospiro di sollievo nel governo pesa il diktat franco-tedesco, che non intende dare più fondi comunitari a Paesi con i contri non in ordine. Per Repubblica (p.3) intanto a Palazzo Chigi scatta l'allarme sul sempre più probabile aumento dell'Iva: i tecnici del governo starebbero già studiando un intervento selettivo su alcuni beni da far partire a luglio.
Ieri Draghi all'Università di Bologna ha detto: "Fuori dall'Europa o dall'euro non c'è più sovranità (Corriere, Sole e altri). Il presidente della Bce ha aggiunto che "non può esserci fiducia in un sistema in cui i vari Paesi riscrivono o aggirano le regole ogni volta che divengono vincolanti. Si valuta che il mercato unico contribuisca a un livello del Pil per l'Ue che è più alto del 9% circa".
Tav, Chiamparino lancia il referendum. Salvini: "Sì al voto" (Repubblica e altri). Martedì la proposta del governatore: i piemontesi dovranno esprimersi entro fine marzo. Toninelli: "Non è tra le priorità". Per Bertola (M5S) è una "consultazione inutile, bisogna sospendere i bandi di gara". A corredo della notizia, Repubblica propone un focus su strade, ferrovie e depuratori: 36 miliardi di opere bloccate, 600 progetti incagliati secondo i costruttori a causa della burocrazia, ma anche per le difficoltà nel rapporto col governo.
Esplode la spesa di Palazzo Chigi (Tempo). Nel 2019 dotazione record di 2,1mld: ci sono più fondi per Fontana e Spadafora e un milione in più per gli staff.
Reddito di cittadinanza, l'obbligo di lavorare scatta con 858 euro al mese (Messaggero, Sole e altri). La novità è tra le poche modifiche "pesanti" al decretone approvate in commissione al Senato: il pacchetto più corposo di modifiche è infatti atteso alla Camera. Ma qualche novità già c'è: arriva il via libera alla proposte leghista di alzare da 30 mila a 45 mila euro l'anticipo del Tfs per gli statali. 

POLITICA
Autonomia, lavoro e Tav, ecco i bidoni di Conte. In primo piano sul Giornale, le tante promesse e i zero fatti del premier, il quale ha messo la faccia sul contratto e su tante riforme annunciate dal governo del cambiamento, ma fino ad oggi non ha portato a casa molto e su tutte le questioni importanti è contraddittorio.
In evidenza, sul Corriere, la trasformazione del M5S da movimento a partito: "comitato centrale" e liste civiche, si accelera per la svolta. Casaleggio precisa: "Che ci stiamo trasformando in un partito è solo una semplificazione. Partecipando alle Politiche ci siamo dovuti dare uno Statuto, ma il Movimento 5 Stelle resterà sempre comunque un movimento" (Corriere). Il figlio del fondatore sottolinea, inoltre, che "il pranzo con Grillo e Di Maio è andato bene, abbiamo parlato del M5S a tutto tondo". Di Stefano: "Si alla nuova struttura, ma attenti agli arrivisti". Incontro Fico-Conte sui poteri alle Regioni.
Sempre sul Corriere, lo schieramento della Meloni (Fdi) con i Conservatori alle Europee: un asse contro il Pse. Ieri a Roma Fdi ha incontrato le delegazioni degli altri 30 partiti che fanno parte dell'Allenaza e ha stretto la mano a Jan Zahradil, deputato europeo della Repubblica Ceca: "È un onore e motivo di grande orgoglio per me e per Fdi ospitare in Italia, nella nostra Capitale Roma, questo importante appuntamento della nostra nuova famiglia europea".
"Alle europee non possiamo andare da soli, un listone per salvare Pd e Italia". Parole di Maurizio Martina, uno dei candidati alla segreteria del partito, che intervistato da Repubblica, apre a Calenda: "Per me si fa così: dopo il 3 marzo costituiamo un comitato promotore nazionale della lista aperta che parta dal Pd e che sviluppi l'idea di Siamo europei con Calenda e tanti altri che vogliono dare una mano, dai mondi dell'impresa, del sociale, della cultura e dell'ambientalismo". Su Renzi, dice: "Deve restare protagonista, ma non esiste una giustizia a orologeria. Discutiamo però della separazione delle carriere delle toghe".
E proprio Renzi ieri è tornato a parlare a Torino dopo l'arresto dei genitori: "Non mollo, nessuna immunità". E aggiunge: "Ai magistrati dico che noi non scappiamo dal giudizio come gli altri". Anche Giachetti, oltre a Martina, si schiera con lui (Repubblica, Corriere, Fatto e altri).
Sul Messaggero intervista alla ministra Grillo: "Sanità, non consentirò squlibri tra Sud e Nord". La titolare della Sanità sulla questione Autonomia, garantisce la sua presenza in trincea per far si che "su medici, farmaci e risorse non dovrà esserci nessun gap: stop al tetto delle assunzioni, io rispondo ai bisogni dei cittadini". E sull'attuazione delle Autonomie regionali, la Lega ammette il rinvio a dopo le Europee: c'è un asse Conte-Fico per cambiare il testo (Messaggero e altri).
Regionali, domani si vota in Sardegna: blitz di Di Maio a Cagliari per "picconare" Salvini (Messaggero e tutti). Ma per il momento si va alle urne senza accordo sul prezzo del latte (Notizia Giornale e altri). Il ministro punzecchia il leader leghista: "Con i selfie non risolviamo i problemi dei pastori, basta falsi slogan". L'incubo che agita i grillini: arrivare terzi e sotto il 20%. (Giornale). Nell'analisi di Senaldi sulle percentuali dei vari partiti, emerge la crescita del Pd nonostante non abbia ancora un leade (+1,1%), così come Forza Italia guadagna uno 0,5% che compensa in parte il -0,1% di Fdi.

ESTERI
Brexit, fronda anti-May nel governo: "Fra 3 mesi si dovrà dimettere" (Messaggero). Il primo ministro rischia di dover affrontare la ribellione di alcune decine di parlamentari e di 25 membri dell'esecutivo.
Venzuela, la sfida degli aiuti passa sul Ponte Bilvar. Maduro schiera i militari: non entreranno (Stampa, Corriere, Messaggero). Sale la tensione per la grande catena umana organizzata da Guaidò che sfida il divieto di viaggio ed arriva in Colombia: rischia l'arresto al suo ritorno. Militari brasiliani organizzano un carico di aiuti umanitari a Boa Vista: Caracas ha chiuso i confini e non è possibile inviare né cibo né medicine. Ma il regime spara sugli Indios al confine con il Brasile: due morti. La solidarietà di Guaidò su Twuitter. Sul fronte diplomazia gli Ua contano su Italia, Spagna e Portogallo che sul territorio venezuelano hanno grandi comunità. Il reportage di Repubblica sull'alta tensione alla frontiera del Venezuela con la guerra dei concerti: hanno aderito 32 artisti e lo scopo è raccogliere 100 mln di dollari da trasformare in aiuti umanitari. Intanto è passato un mese con i due presidenti e i militari devono scegliere (Messaggero)
Trump cambia idea. In Siria duecento soldati (Stampa). Marcia indietro sulla Siria della Casa Bianca, che giovedì sera ha annunciato l'intenzione di lasciare circa 200 soldati sul terreno, dopo il ritiro totale deciso dal presidente Trump in dicembre. Secondo la portavoce Sanders, i militari avranno un ruolo di «peacekeeper». Saranno schierati nelle regioni settentrionali al confine con la Turchia, e nella base di Al Tanf al confine con Iraq e Giordania.
Corea del Nord, educazione coreana: così la giovane figlia ha imparato a tradire il padre diplomatico (Repubblica). Il regime di Kim inculca ai bambini già a scuola che la fedeltà al leader è superiore a tutto.

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