Commentario del 11.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Deficit, la retromarcia di Lega e M5S (Messaggero). Conte taglia Salvini, premier pronto a sacrificare la riforma delle pensioni (Giornale). Si andrà in pensione a quota 100 ma con un percorso a ostacoli. Nella manovra risorse per 3 anni (Repubblica). Intanto, due mld di tagli in arrivo nella sanità per la spesa dei farmaci (Sole).
Salvini propone un referendum consultivo per la Tav (Sole). Per il Fatto il leghista lancia l'esca avvelenata e il M5S abbocca (Fatto). Il sottosegretario al Mit Siri al messaggero: "Grandi opere, basta ritardi: decida la gente". Intanto, Di Maio alle imprese: "I fatti li farò io" (Stampa). Sugli impegni con le imprese è scontro tra i due vicepremier (Messaggero). Giornale parla di "rissa gialloverde" per il botta e risposta tra Salvini e Di Maio.
Brexit: governo May in tilt (Sole), sterlina a picco mentre la May rinvia il voto sull'uscita dall'Ue e chiede nuovi negoziati (MF). L'intesa è crollata, Brexit nel caos (Corriere). Gelo Bruxelles: l'accordo non cambia (Messaggero).
Francia: Macron si piega ai gilet gialli: "Rabbia giusta, salati più alti" (Repubblica e altri). Il presidente francese aumenta il salario minimo e detassa le pensioni (Sole).
Inchiesta per la morte del calciatore Davide Astori: omicidio colposo (QN). Il calciatore giudicato "idoneo"nonostante anomalie, indagati due medici (Messaggero).
Strage della discoteca, 8 indagati: "le colpe dei gestori" (Repubblica e tutti). Tre testimoni contro il ragazzo con lo spray. Ma lui: "Non sono io" (Messaggero). Intanto, è allarme per lo spray urticante nelle scuole (Giornale). Libero: guerra al peperoncino invece che ai cretini.

ECONOMIA
Manovra, ieri sera vertice Conte-Tria per spingere sugli investimenti per l'intesa con l'Ue (Corriere p.2). Il premier riferirà oggi alle Camere, domani l'incontro a Bruxelles. Moscovici fa sapere che "ci sono margini di manovra" ma invita l'Italia a "restare dentro le regole". Più duro il vicepresidente della commissione Ue, Dombrovskis: "Senza correzioni la procedura va avanti". Ultimatum Ue all'Italia: entro domani 12 mld di tagli (Stampa p.5). L'Ue chiede all'Italia di portare il deficit all'1,95% (Repubblica p.6). Ma il governo tiene duro sul al 2,2% (Stampa p.7). Salvini e Di Maio frenano Conte: "Non scenderemo sotto questa soglia" (Messaggero in prima e p.3). E il premier rischia di presentarsi a mani vuote all'incontro con l'Ue. Per Fubini (Corriere p.2) sul deficit, Roma e Bruxelles restano lontane: la Commissione chiede una stretta al deficit dello 0,6% del Pil, una riduzione che peserebbe 10 mld sui 16 stanziati per quota 100 e reddito. L'Italia propone tetti alla spesa sulle due misure simbolo, ma le clausole abbasserebbero le uscite di 3,5-4 mld (Messaggero p.3, Corriere p.3). Uno scontro – scrive Fubini – che rappresenta il migliore assist per la campagna elettorale per le europee per Salvini e Di Maio. Giornale (in prima e p.5) e Libero (p.5) intanto registrano la disponibilità di Conte ad una retromarcia sulle pensioni: il premier starebbe ragionando sull'ipotesi di trasformare quota 100 in quota 104. Repubblica (p.7) invece spiega il meccanismo allo studio per diminuire le spese: sarà quota 100 ma sono previste uscite con ostacoli, che comporterebbero 2 mld di risparmi.
Intanto, i sindacati chiedono al governo investimenti e grandi opere (Messaggero p.2). Incontro tra il governo e le confederazioni, con il premier che annuncia: "Basta con l'austerità". Per il Giornale (p.4) il premier corteggia i sindacati, ma loro non abboccano. E la Camusso (Cgil) alla Stampa (p.7) dice: "Non ci ha dato risposte. Incontro generico, prima di applaudire o criticare vorrei si discutesse sul serio. Ci è solo stato detto che la manovra cambierà in Senato, ma su cosa cambierà non ci sono elementi". Poi sulle due misure simbolo dice: "Il Reddito di cittadinanza? Deve essere di inclusione e non assistenziale, ma c'è da capire il ruolo dei centri per l'impiego. Mentre quota 100 resta un mistero e comunque è una misura parziale rispetto all'esigenza di cambiare la previdenza, pensando a giovani e donne".

POLITICA
Impegni con le imprese, è duello Di Maio-Salvini (Messaggero p.4 e tutti). "I fatti si fanno al Mise" rivendica Di Maio, che lancia la sfida all'attivismo leghista (Stampa p.8). Oggi il vicepremier grillino incontra le imprese, dopo il vertice di domenica degli imprenditori al Viminale. "Io guardo alla sostanza, offrirò proposte a Luigi" pungola Salvini. Per il Messaggero (p.4) Di Maio ha letto come uno "sgambetto" il vertice di domenica. "Perchè – dice un dirigente grillino – non è possibile che chi si deve occupare di sicurezza e ordine pubblico si metta ad arare terreni non suoi. Questa è concorrenza sleale". Ma il leghista del Mit Siri al Messaggero (p.5) smorza i toni: "Nessuna polemica, normale dialettica tra forze politiche che hanno visioni differenti. Mi fa piacere che le imprese abbiamo apprezzato la mia proposta che la gestione del reddito di cittadinanza sia fatta con le imprese. Siamo tutti d'accordo che il reddito è uno strumento di politica attiva del lavoro e non assistenzialismo. Il Reddito avrà una cornice normativa ad hoc che deve mettere a punto il Mise".
Sole (p.2), intanto, dedica ampio spazio all'incontro di oggi al Mise, dove si tratterà su premi di produttività e deducibilità Imu per i capannoni. Tra i temi sul tavolo anche la contrattazione nazionale per ammorbidire le causali sui contratti a termine e i ritocchi sull'iperammortamento. Carlo Sangalli (Confcommercio), intervistato dal Sole, chiede "segnali forti" al governo, sopratutto su "costo del lavoro e rilancio delle opere". "Dalle tariffe Inail al Codice degli appalti, servono risposte" è l'appello di Giorgio Merletti (Confartigianato), che a Sole e Corriere spiega: "Il nostro obiettivo è che il Paese non faccia la fine del Titanic. A Salvini abbiamo parlato di Europa: per noi la prima cosa è evitare la procedura Ue. A Di Maio diremo che occorre mettere in campo investimenti che scarichino a terra i loro effetto".
"Facciamo un referendum sulla Tav": la proposta di Salvini che incastra il M5S (Stampa p.9). Il leghista spiazza Di Maio (Repubblica p.10). Per il Fatto (in prima e p.2) Salvini lancia l'esca avvelenata e il M5S abbocca. Per Sorgi (p.8) è un test che divide il governo gialloverde. Merletti (Confartigianato) al Corriere avverte: "Non si trovino escamotage, la politica si prenda la responsabilità di decidere".  Il ministro per la Democrazia diretta, Fraccaro al Fatto: "Ben venga ogni iniziativa che consenta ai cittadini di esprimersi, ma la forza della partecipazione è quando nasce dal basso, non quando è calata dall'alto. Se le comunità chiedono di esprimersi devono poterlo fare: non è una concessione, ma un diritto. Ma ogni consultazione andrebbe fatta solo dopo un'analisi costi-benefici, in modo che i cittadini abbiamo elementi per decidere". Il sottosegretario al Mit Siri, intervistato dal Messaggero (p.5), dice: "Sulla Tav è giusto dare la parola ai cittadini. Oggi c'è un livello di conoscenza tale che non bisogna avere timori, la decisione che emergerebbe sarebbe più saggia di qualsiasi mediazione politica".

ESTERI
May rinvia il voto sulla Brexit: "Torno a trattare a Bruxelles" (Repubblica p.12 e tutti). May sotto assedio rinvia il voto, la premier britannica fa retromarcia per evitare il no della Camera dei Comuni (Stampa p.5). La premier oggi a Bruxelles per strappare concessioni sui confini con l'Irlanda. Ma l'Europa gela le speranze di una nuova trattativa (Messaggero p.7). "L'intesa non si tocca" dice Tusk. Tajani al Corriere: "L'Europa è pronta ad ascoltare la May, ma l'accordo è quello, non si può cambiare. Se serve più tempo Londra l'avrà". C'è lo spettro di un'uscita senza accordo e l'ipotesi di un secondo referendum (Messaggero p.7). Per il Corriere (p.12) la May, umiliata, si arrende sulla Brexit.
Francia, Macron si piega ai gilet gialli: "Cento euro in più per i salari minimi" (Repubblica in prima e p.2 e tutti). E promette misure per 10 mld, annunciando la detassazione degli straordinari e lo stop ai prelievi sulle pensioni. Ma il rischio è di sforare i parametri Ue (Messaggero p.8). Il presidente francese prova a placare la rivolta: "La vostra collera è giusta", ma assicura: "Nessuna indulgenza per i violenti" (Corriere p.14). Macron indossa il gilet giallo: "Colpa mia la rabbia in Francia" (Giornale p.14). Libero (p.13) all'attacco del numero uno dell'Eliseo: il galletto spennato prova a comprare i francesi.

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