Commentario del 12.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Torna in primo piano il terrorismo. Strage jihadista in Francia (Stampa e tutti), spari al mercatino di Natale di Strasburgo, 4 morti (Corriere). Il terrorismo torna in Europa (Repubblica).
Manovra: Conte da Juncker, braccio di ferro finale. Deficit al 2,05% per evitare la procedura (Messaggero). L'Italia alla Ue propone quota 100 sperimentale mentre accelera la vendita di immobili (Sole). Ma Italia e Ue restano lontane, uno scenario che porta al voto (Repubblica). Conte gioca la carta Macron (MF). Effetto gilet gialli, deficit francese al 3,4% (Sole). Macron sfora il 3%, Conte difende almeno il 2 (Fatto).
In politica nuove tensioni tra Lega e M5S. Di Maio attacca: "Sui fondi Salvini chiarisca" (Corriere, Messaggero e tutti). "Niente da dire" replica il leghista dal Libano, ma restano le scintille (Stampa). Salvini accusa gli Hezbollah, il ministero della Difesa: "A rischio i nostri soldati" (Repubblica). Intanto il Fatto riporta in apertura un'indagine della GdF sui soldi illeciti a Padon per la campagna elettorale.
Brexit: l'Europa dice no a Londra su nuove trattative (Sole).
Commercio internazionale: dazi sulle auto, prime concessioni cinesi agli Usa (Sole).
Roma, allarma il maxi-rogo di rfiuti: sospetto sabotaggio (Messaggero). La nube dei rifiuti su Roma simbolo dell'eterna emergenza (Repubblica). La sindaca Raggi al Messaggero: "Rischio Tari per gli speculatori".
Calcio, Champions: la notte più buia delle italiana, Napoli e Inter escono di scena (Repubblica e tutti).

ECONOMIA
Dialogo Roma-Bruxelles sulla manovra: deficit limato al 2,05% con nuovi tagli alla spesa. 2 mld da una ulteriore spending review e altri 2 mld di risparmi sulle pensioni nel 2019 inserendo paletti per le uscite. "La politica scelga" dice il titolare del Mef Tria (Messaggero p.8). Ma Salvini e Di Maio negano a Conte il mandato a chiudere (Giornale p.6). Quota 100 sperimentale e un piano per accelerare le privatizzazioni: queste alcune delle misure che Conte proporrà alla Ue (Sole in prima e p.3). "Quota 100 per 3 anni, così risparmieremo 2 mld" dice al Corriere (p.11) il sottosegretario al Lavoro Durigon. "Nel 2019 lascerà chi avrà 62 anni e 38 di contributi – spiega -. Chi maturerà i requisiti entro gennaio, aspetterà 3 mesi per ricevere il primo assegno". Porcedura Ue più vicina (Repubblica p.8), ma oggi Conte vola da Juncker per evitare a tutti i costi la procedura: il premier punta a superare, con la sponda del Quirinale, i veti di Lega e M5S (Messaggero p.9). Rinvio dell'accordo a gennaio è l'ultima carta italiana (Stampa p.11): la decisione definitiva dopo le feste.
Le spese della Francia finiscono sul tavolo dei negoziati Ue-Italia: Parigi, che aveva promesso quota 2,8%, spinge il deficit al 3,4% del Pil (Stampa p.10 e tutti). Nell'incontro di oggi con Juncker, Conte giocherà la carta Francia: il maggior deficit francese è un assist a Roma per evitare la procedura (MF in prima e p.2), con il governo gialloverde che chiede che le regole siano uguali per tutti (Corriere p.10). Libero (p.2) evidenzia come l'Ue utilizzi due pesi e due misure con Francia e Italia. E Giornale (p.5) segue la stessa linea: Parigi sarà "perdonata" perchè non è l'Italia. Ma – scrive Libero (p.2) - Roma spera nei guai di Parigi per chiedere lo scontro all'Ue: il governo confina nel fatto che la Commissione si accontenti di ritocchi a reddito e pensioni dopo lo strappo dell'Eliseo. Il presidente dell'istituto tedesco Ifo, Clement Fuest, al Sole (p.2) è convinto che "ora Bruxelles sarà più flessibile anche con i conti pubblici dell'Italia: con la Francia che infrangerà le regole, sarà più difficile sanzionare Roma".

POLITICA
Scintille Lega-M5S per le frasi di Salvini in Israele. "Gli Hezbollah sono terroristi islamici" ha scritto in un post il vicepremier leghista, scatenando la reazione della ministra della Difesa Trenta: "E' un'area ad alta tensione, dobbiamo tutelare gli oltre mille militari italiani" (Messaggero p.11 e tutti). Ma Salvini si dice "stupito per le dichiarazioni di chi si stupisce di parole ovvie" e rilancia: "E' evidente il rischio di aggressione da parte del terrorismo islamico a un baluardo di democrazia qual è Israele".  Di Feo su Repubblica (p.4) analizza la missione di pace dei caschi blu italiani nei villaggi libanesi a ridosso del confine: il generale Del Col stava gestendo la crisi con il presidente libanese, ma adesso c'è da capire se i militati italiani saranno ancora ritenuti super partes. Intanto, sullo scontro politico, Libero (p.7) attacca: Salvini si schiera con Israele, i 5S con i terroristi. Ma il Fatto (p.9) attacca Salvini per il suo tweet: non ne azzecca una. Per la Stampa (p.5) dietro lo scontro Lega-M5S ci sono approcci opposti al Medio Oriente: mentre Salvini punta forte sul su Israele, i 5S puntano a insinuarsi negli spazi di mediazione che, nel Medio Oriente, fanno perno sui palestinesi. L'Italia rappresenta un player importante in quest'area, come ha dimostrato la visita a Roma del leader palestinese Abu Mazen, che ha chiesto a Conte un ruolo di mediazione per spingere l'Europa a prendere un'iniziativa in alternativa agli Usa di Trump: Ramallah spera in un'azione congiunta di Italia, Francia, Belgio e Irlanda.
Attacco 5S alla Lega sui fondi: "Matteo non minimizzi l'inchiesta e chiarisca" ha detto Di Maio. "La polemica? Mi cadono le braccia, quei soldi non ci sono" replica il leader del Carroccio (su tutti). Secondo la Stampa (p.7), nella Lega sospettano che si tratti di una vendetta di Di Maio, infastidito dall'iniziativa del leader leghista con gli imprenditori. Libero (p.6) sottolinea come Di Maio sia un alleato ingrato: la Lega lo difende mentre lui la attacca: il Carroccio non infierì sul caso dell'inchiesta sul padre del vicepremier grillino, mentre lui va giù duro nei confronti dell'indagine sul tesoriere salviniano.  Salvini definisce "una pugnalata" l'uscita dell'alleato di governo, il più duro degli esponenti della Lega è Giorgetti, che dice: "Così non si va avanti" (Messaggero p.12). Per Verderami (Corriere in prima e p.9) gli alleati sono ai ferri corti ma Salvini ha chiesto ai suoi di evitare "falli di reazione", perchè non ha interesse a intestarsi una crisi politica: vuole arrivare con questo gabinetto alle Europee per poter assumere il ruolo di capo del primo partito italiano e rivendicare alla Lega la scelta del commissario che il governo dovrà indicare a Bruxelles. Giugno – scrive Verderami – è il nodo per il leader leghista, che chiederà poi la revisione del contratto di governo, anche nel caso di una crisi di governo precedente Mattarella non concederebbe il voto anticipato.
Governo a rischio anche sui conti. Repubblica (p.9) come la sfida con l'Europa sui decimali spinga l'ala leghista del governo alla crisi politica: "Siamo pronti a nuove elezioni"– dicono i leghisti interni al governo.  E per Repubblica ci sarebbe già pronta la data del 10-11 marzo per le urne nel caso l'Ue sanzionasse l'Italia per debito.

ESTERI
Attacco al cuore dell'Europa: a Strasburgo i terroristi sparano sul mercato di Natale (Repubblica e tutti). Almeno 4 le vittime, tra i feriti un giovane italiano: è un giornalista e sarebbe fuori pericolo. Scattata la caccia la killer, identificato un aggressore: è un francese di origini nordafricane. L'attentatore, 29 enne, ieri mattina è sfuggito al primo blitz: la polizia lo voleva arrestare (Corriere p.2 e tutti). L'uomo è stato braccato e ferito, la caccia tra vicoli e trattori (Stampa p.3). "E' un attentato a libertà e democrazia, ma l'Europarlamento non si fa intimidire" dice Tajani a Messaggero (p.3) e Corriere (p.2). "La città era sotto controllo, l'allarme è sempre alto qui – spiega il presidente dell'Europarlamento -. Strasburgo è una città simbolo dell'Europa, dove esiste una banlieu con una radicalizzazione evidente. Qui c'è il cuore dell'Europa e noi lo difenderemo". Intanto, sale l'allerta anche in Italia: "Attenzione massima durante le feste" (Messaggero p.2). Micalessin (Giornale p.3): inutile illudersi, l'Isis è ancora attivo. Sconfitto in Medio Oriente, lo Stato islamico ha ancora una rete clandestina in Europa. Anche per la Stampa (p.2) il Califfato può contare su una rete di seguaci in Europa pronti a colpire.
Brexit, la May prova a rinegoziare l'accordo, ma la Merkel la gela: "L'intesa non si tocca" (Messaggero p.10 e tutti). La premier inglese avvia una girandola di incontri, ma non riesce ad ottenere nessuna apertura da Berlino e Bruxelles. Ora l'incubo del non-accordo: Francia e Irlanda si preparano a un'uscita di Londra senza intesa, ma c'è anche di parla di annullare tutto e restare nell'Unione (Repubblica p.14). E in Gran Bretagna conservatori in rivolta: sarebbero già pronte le lettere di sfiducia (Corriere p.16).
"La Brexit colpisce il made in Italy" dice al Sole (p.8) Benedetto Mineo, direttore delle Dogane. "Se non si trovasse una soluzione all'impasse, dal 30 marzo 2019 il Regno Unito dovrebbe essere trattato come una Paese terzo e il sistema dio controllo doganale sarà quello ordinario, valido per i passeggeri extra-Ue. Il tutto con consenguenze anche in materia di tax refund".

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