Commentario del 21.07.2022

PRIME PAGINE
Politica. Addio al governo Draghi (Corriere). Vergogna (Stampa). L'Italia tradita (Repubblica). Il governo Draghi a fine corsa (Messaggero). M5s e centrodestra non votano la fiducia, oggi Draghi chiude la partita alla Camera (Sole). Sono sempre i Migliori quelli che se ne vanno (Fatto). Fuggi fuggi dal governo (Avvenire). Il draghicidio è una sberla all'era dei pieni doveri (Foglio). Draghi si affida al Pd e si fa esplodere (Giornale). Dai che si vota (Libero). Patadrag (Manifesto). Berlusconi e Salvini fanno saltare il governo così Conte ha smascherato chi aveva già deciso la fine di Draghi (Notizia). L'ora più buia (QN). Il suicidio di Draghi (Tempo).
L'intervista a Gelmini (Corriere): "Lascio Forza Italia, non la riconosco più". Il colloquio con Gelmini (Messaggero): "Addio FI schiava dei leghisti".
Economia. Europa incredula, giù la Borsa, risale lo spread (Corriere). Monti: "La crisi peserà sulle scelte della Bce" (Stampa). Su spread e tassi falchi contro Roma "Tempesta perfetta" (Repubblica). L'Italia senza paracadute (MF). Contributi Inps, versamenti ko (Italia Oggi).
Bruxelles: tagli del 15% al gas ma serve il via libera dei Paesi (Sole).

ECONOMIA
Il faro dei mercati è puntato oggi su Francoforte, il tema in primo piano su tutti; la Bce annuncerà il primo aumento del costo del denaro in più di un decennio. Due aspetti saranno al centro di questo appuntamento, tra consiglio direttivo e conferenza stampa: il rialzo dei tassi di interesse e i dettagli dello scudo anti-spread. Con un inevitabile sguardo all'Italia e agli sviluppi della crisi politica, ieri accompagnata da una nuova impennata dello spread Btp-Bund: ora è sopra 220 punti, come il differenziale greco. I mercati peseranno quindi ogni singola parola della presidente Lagarde per confermare (Repubblica p.14 e tutti). Lepri su Stampa (p.29) avverte: "senza Draghi, il debito pubblico italiano fa paura. Un primo segno lo si vedrà oggi nelle parole con cui Lagarde, presenterà il nuovo strumento che viene indicato come "scudo anti-spread". L'Italia senza paracadute – titola Mf (prima) – i partiti staccano la spina a Draghi nel giorno della Bce. Monti su Stampa (p.15) avverte: "Questa crisi provocherà danni gravi, il premier resti come Ciampi nel 1994, qualcuno penserà che vogliamo lo scudo anti-spread per proteggerci dalla politica nazionale, dobbiamo ritrovare l'abitudine a finanziarci sui mercati e a contare meno sull'aiuto dell'Europa". Repubblica (p.15) descrive le possibili conseguenze sull'economia, in pericolo 19 miliardi del Pnrr, senza manovra esercizio provvisorio, il voto in autunno congela infatti molti progetti e pone un'ipoteca sulla sessione di bilancio. Dal Fisco al ddl concorrenza fino al Superbonus, i punti dell'agenda Draghi che restano irrisolti (Giornale p.4).
Gas, piano d'emergenza europeo che decolla, taglio dei consumi di 8,3 mld, ma serve il via libera dei Paesi (Corriere p.34, Stampa p.26 e tutti): "Chiediamo agli Stati membri di ridurre del 15% il consumo di gas. Questo è l'equivalente di 45 mld di metri cubi di gas. Con una tale riduzione, possiamo superare in sicurezza l'inverno in caso di un'interruzione completa del gas russo". La presidente della Commissione Ue, von der Leyen, spiega i contenuti del regolamento e della comunicazione, "risparmiare gas per un inverno sicuro. Perché non è facile prevedere quale sarà la prossima mossa di Putin". Da agosto riduzione del 15%, il no spagnolo, Bruxelles: se aspettiamo, il Pil scenderà dell'1,5%. Una riduzione volontaria, tra agosto e marzo 2023, che prevede una trattativa complicata (Sole prima e p.8).

POLITICA
La crisi di governo in evidenza su tutti. Presenti 192, votanti 133, favorevoli 95, contrari 38. Il governo di unità nazionale non esiste più, affossato da Conte, Salvini e Berlusconi, che hanno puntato le loro carte sulle elezioni anticipate (Corriere p.2): sì del Senato alla fiducia, Lega, Forza Italia e 5 Stelle non votano, oggi il capo dell'esecutivo verso le dimissioni dopo il discorso alla Camera, ipotesi voto il 2 ottobre. Il premier alla fine confessa, "avevo ragione io, non c'era più l'agibilità politica" (Stampa p.2). "Vergogna", titola Stampa con Sorgi che chiarisce: "non c'è altra parola per definire il modo in cui è stato affossato al Senato, il governo Draghi" (Stampa p.29), mentre Repubblica titola: l'Italia tradita (prima). Libero ironizza (prima): dai che si vota, il premier sposa il Pd e il centrodestra lo scarica, asse giallorosso nel caos e Fatto (prima) scrive: "sono sempre i migliori quelli che se ne vanno".
Tra il centrodestra, arriva l'addio, dopo 25 anni di fedeltà, della ministra Gelmini da Forza Italia che al Corriere (p.9-10) dice: "Non riconosco più il partito, si è disciolto nel populismo - quello che è successo ieri è gravissimo, la crisi si era aperta a causa delle convulsioni del M5S, la Fi che ho conosciuto anni fa sarebbe stata dalla parte di Draghi che ha fatto un ottimo lavoro – la verità è che Lega e FI il governo lo hanno sempre sopportato e non supportato". La ministra anche al colloquio con Stampa (prima e p.6) e Messaggero (p.10), accusa: "voltano le spalle al Paese, addio Fi schiava dei leghisti". E poi c'è l'esultanza di Meloni per il voto, "la storia chi ha dato ragione – dice - siamo pronti perle urne, so come si governa" (Stampa p.7 e altri). Secondo Crosetto, intervistato dal Corriere (p.10), il premier ha pagato l'inesperienza politica ma l'intera coalizione era ormai sbrindellata, alla fine Gorgia è stata la più corretta". Salvini e Berlusconi staccano la spina "adesso uniti in campagna elettorale", con lo strappo di ieri il segretario leghista cerca di riconquistare la guida della coalizione, il dialogo con Meloni e l'attacco a Draghi: fa il leader del Pd non di un governo di larghe intese (Stampa p.6). Repubblica (p.9) ironizza: capitan Fracassa e aspirante Churcill, la doppia personalità di Salvini, alle 13 posava a statista: "Faremo il bene dell'Italia" e alle 14 telefonava a Meloni: "Preparati alla campagna elettorale". Ed è già campagna elettorale – scrive Giornale (p.7) – con il centrodestra in pole, tutti i sondaggi danno vincente la coalizione, Fi-Lega-Fdi, in palio ci sono 345 seggi in meno.   
Tra il centrosinistra regna invece lo stupore, con il Pd sotto choc, Letta: "è un momento triste, una giornata folle, al voto la linea seria pagherà", il sostegno rinnovato a Draghi, le riunioni febbrili, la delusione, poi Letta va in tv: "Il Paese guarda sgomento e saprà giudicare" (Corriere p.14, Stampa p.10 e tutti). Un tweet del Ministro Di Maio invece riporta la sua delusione (Corriere p.17): "Una pagina nera per l'Italia, la politica ha fallito, davanti a un'emergenza la risposta è stata quella di non sapersi assumere la responsabilità di governare. Si è giocato con il futuro degli italiani". Secondo Conte "era impossibile andare avanti, noi insultati e disprezzati" (Stampa p.8) e anche su Fatto (p.4) la rabbia dell'ex premier dopo lo strappo: "ci volevano fuori dal governo".
Adesso parlerà Mattarella, il Colle pronto a elezioni subito, "la parola al popolo sovrano", appena arriveranno le dimissioni, il Quirinale scioglierà le Camere escluse nuove consultazioni, il Presidente vuole parlare alla Nazione (Corriere p.11, Stampa p.3 e tutti). Verderami (Corriere p.13) scrive che ora cambiano gli equilibri, attorno all'agenda di Draghi parte la corsa del centro. L'obiettivo è trasformare il gradimento personale in consensi, da Renzi a Toti, ora bisogna definire i confini del nuovo polo. Polito (Corriere p.18) descrive i tre principali meriti di un premier non politico: dal Covid all'Ucraina, ha ridato prestigio internazionale all'Italia. Annunziata su Stampa (p.11) parla di "vigliacchi del draghicidio, i partiti in pochi mesi, hanno logorato il premier. Ora l'Italia, agli occhi del mondo, è un sistema politico fallito".  

ESTERI
Mosca all'attacco sulla crisi italiana (Repubblica p.16).  La portavoce della diplomazia russa Zakharova non le manda a dire: "Consigliamo ai politici europei di cercare le cause delle loro crisi interne nei propri errori e nella mancanza di professionalità, le cui conseguenze socio-economiche sono sempre più sentite dai cittadini comuni dei paesi dell'Unione Europea", ha detto mentre al Parlamento italiano votava la fiducia sul governo di Mario Draghi.
"Roma resta un partner". Ma gli Usa temono una crepa nella coalizione anti-Putin (Repubblica p.16). "Continueremo a lavorare insieme all'Italia su una serie di importanti priorità, compreso il sostegno all'Ucraina contro l'aggressione russa". Charles Kupchan, direttore per l'Europa nella Casa Bianca di Obama: "L'imminente caduta del governo Draghi infligge un duro colpo a Italia, Ue e coalizione transatlantica che ha sostenuto l'Ucraina. La leadership di Washington garantirà un continuo lavoro di squadra transatlantico per aiutare gli ucraini a difendersi. Ma l'instabilità politica in Italia invia un segnale preoccupante sulle sfide per mantenere la solidarietà dell'Occidente tra l'inflazione, la carenza di energia e altri problemi economici esacerbati dalla guerra".
Lavrov chiude ai negoziati di pace: "Non ci fermeremo al Donbass". Gli Usa: "Mirano a nuove annessioni" e inviano altri lanciarazzi (Repubblica p.18, Corriere p.20, e tutti). Il Cremlino prepara l'annessione delle terre conquistate: si guarda a settembre. "La geografia adesso è diversa", sottolinea il ministro degli Esteri, Lavrov. "È oltre le Repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk. Kirby, portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza americano: "I nostri servizi segreti hanno ampie prove che la Russia intende annettersi il territorio ucraino che controlla in questo momento, violando la sovranità di quel Paese e la Carta dell'Onu e dell'ordine internazionale, non resterà impunita".

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