Commentario del 26.07.2022

In PRIMA PAGINA
Verso il voto, Meloni avverte gli alleati (Corriere). "Nessuna alleanza senza accordo sul premier" dice la leader di FdI (Messaggero). "Aut aut della Meloni a Salvini e Berlusconi" (Libero). Repubblica: "Il diktat". Berlusconi al Corriere: "Il nostro premier? Questo tema non mi appassiona". Sondaggio Euromedia sulla Stampa: Conte e Salvini pagano il Draghicidio. Carfagna lascia Fi: "Su Draghi una scelta irresponsabile" (Repubblica). Il Fatto: mezza Fi va con Calenda che poi la rivende al Pd. Giornale attacca il "solito minestrone a sinistra: l'ammucchiata degli opposti".
Italia-Economia. Oggi il Cdm fissa le risorse del dl Aiuti bis: sconti benzia per l'intero 2022 (Sole). Dl Semplificazioni, cessioni più facili per i bonus edilizi (Sole).
Cybersecurity, hacker rubano i dati delle Entrate (Corriere e altri). Sogei: nessun furto di dati (Sole).
La Russia taglia ancora il gas. Forniture ridotte al 20% (Sole). E l'Europa litiga sui consumi (Giornale). L'Europa prepara il piano di austerity (Stampa). Vola il prezzo del gas (Corriere).

ECONOMIA
Nuovo decreto aiuti, i temi sul tavolo del Cdm di oggi sono: nuovo bonus da 200 euro, meno Iva e aiuti su bollette e benzina (Corriere p.11 e tutti). Si ragiona su 12-13 mld di interventi, con l'ipotesi di replicare il sostegno una tantum in busta paga, prorogare lo sconto sui carburanti fino a  fine anno. Mentre – sottolinea la Stampa (p.12) - appare più difficile procedere al taglio dell'Iva sugli alimentari. L'azzeramento dell'Iva su pane e pasta (accompagnato dalla riduzione dal 10 al 5% dell'Iva su carne e pesce) è una scorciatoia da economia di guerra, commenta Lottieri sul Giornale (in prima e p.12). Ridurre la pressione fiscale è una buona cosa, ma una simile iniziativa dovrebbe essere più corposa e accompagnata da un ridimensionamento della spesa - prosegue l'analisi -. Se questo non avviene, ci si trova dinanzi a qualcosa di ben poco rilevante per i contribuenti e che aggrava lo stato dei conti pubblici. Secondo una simulazione del Messaggero (p.9), il taglio dell'imposta su pane, pasta, latte e uova comporterebbe un risparmio fino a 198 euro per le famiglie. Ma l'azzeramento dell'Iva sul pande costerebbe 253 mln di euro. Il segretario della Uil Bombardieri alla Stampa (p.12): "Sul primo bonus da 200 euro avevamo dato un parere solo parzialmente positivo: non è sufficiente a recuperare l'inflazione. Inoltre – dice Bombardieri – noi siamo per interventi strutturali. Il taglio dell'Iva? Siamo contrari perchè bisogna aiutare le fasce deboli, mentre il taglio dell'Iva riguarda anche i ricchi. Per noi – spiega il leader della Uil - il primo intervento da fare è il taglio del cuneo fiscale per i redditi sino a 35 mila euro. Poi bisogna anticipare la rivalutazione delle pensioni".
Mercato del lavoro, il Sole (in prima e p.6) riporta i dati della ricerca Unioncamere-Anpal: in cinque anni ci saranno 1,3 mln di nuove assunzioni che, sommate alle 2,8 mln di sostituzioni per turnover, porta il fabbisogno occupazionale a 4,1 mln di lavoratori. All'appello mancano 470 mila laureati e diplomati, la Pa da sola richiederà al 68% dei dipendenti il possesso di un titolo universitario.

POLITICA
Avvicinamento al voto, la Meloni lancia l'aut aut a Salvini e Berlusconi: "Intesa sul premier o la coalizione è inutile" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Repubblica parla di "diktat" della leader di FdI, che rilancia: "Le nostre regole hanno sempre funzionato, perchè cambiarle ora?". Tensione su premiership e collegi uninominali, così si avvicina il primo vertice di centrodestra (Stampa p.2). Salvini apre: "Chi avrà un voto in più deciderà il capo del governo". Ma si registrano le resistenze in Forza Italia. "Quello del premier è un tema che non appassiona me e neanche gli italiani, a cui interessano le nostre proposte per uscire dalla crisi – dice Berlusconi, intervistato dal Corriere (in prima e p.3) -. Giorgia sarebbe un premier autorevole con ineccepibili credenziali democratiche, come anche Salvini o un esponente di Fi. Ma non mi sembra che a sinistra abbiano indicato alcun candidato". Più dura la posizione del vicepresidente azzurro Tajani, che alla Stampa (p.3) dice: "No a una donna sola al comando, il rischio è oscurare il programma. Nella riunione di domani parleremo dei temi, non è il momento di parlare di leadership. L'importante è avere un programma: qui bisogna vincere, se troviamo un candidato premier ma poi non vinciamo, resta solo un candidato. Le regole si troveranno, ma insistere su questo tema rischia di oscurare il programma". Forza Italia intanto fa i conti con la fuga degli azzurri delusi (Messaggero p.3 e tutti). Anche Carfagna lascia e a Repubblica (p.3) dice: "Non siamo stati neppure consultati sulla crisi del governo di salvezza nazionale che noi stessi avevamo voluto".
Il tema delle alleanze e della premiership tocca anche il centrosinistra. Calenda apre al Pd, ma pone condizioni: "No a Letta premier" (Repubblica p.6). Il leader di Azione incontra Renzi e punta al ritorno di Draghi. Letta spinge al'alleanza e vedrà l'ex ministra: "L'accordo si troverà" (Corriere p.5). L'alleanza con Calenda e Bonino serve al Pd per frenare l'avanzata della destra: lo scenario da incubo che spaventa il centrosinistra vedrebbe la destra al 60% (Repubblica p.7). Intanto, al partito di Calenda si unisce la Gelmini, ma si parla anche di un possibile approdo in Azione della Carfagna. Libero (p.4) scrive: il pifferaio Calenda vuole portare i moderati a votare la sinistra. Il Fatto (in prima e p.3): il Pd insegue Calenda, ma lui pesca a destra.
I sondaggi. Secondo le rivelazioni di Euromedia sulla Stampa (in prima e p.7) sei italiani su dieci vedono in Conte e Salvini i colpevoli della crisi di governo: le intenzioni di voto penalizzano la Lega – che scende al 14% - e il M5S – ora al 9,2% -. In calo anche Fi, che ora al 7,7%, mentre salgono FdI e Pd: il partito della Meloni è al primo posto con il 23,5%, i dem inseguono al 22,8%. Il Giornale (p.9) raccoglie diversi sondaggi in uno studio che conferma il trend di un testa a testa per il primo posto tra FdI e Pd, con i meloniani in vantaggio. Ma – evidenzia lo studio – cresce l'incubo indecisi: più di un italiano su tre non voterà.

ESTERI
Gas, il taglio di Putin. All'Europa solo il 20%. Nuovo ricatto di Mosca e il prezzo vola (Stampa p.14, Corriere p.12 e tutti). È bastato il semplice annuncio per far schizzare il prezzo del gas a 176,62 euro per MegaWatt/ora, registrando un aumento del 10%. Il portavoce del Cremlino, Peskov: "Gazprom mantiene gli impegni, il calo delle forniture è colpa delle sanzioni occidentali". Scholz: "Non esistono giustificazioni tecniche, è solo un pretesto". L'Europa accelera verso l'austerity: più deroghe per convincere i governi (Corriere p.12 e tutti). Compromesso Ue sul piano per ridurre i consumi del 15%: deciderà il Consiglio, l'Italia incassa più flessibilità. L'ok è atteso per oggi. Saranno gli stessi governi a decidere con un voto a maggioranza qualificata di almeno 15 Paesi a favore. Inoltre l'Italia e gli altri Paesi del Sud Europa, tra i più scettici sul piano della von der Leyen, potranno godere di deroghe che consentiranno di ridurre lo sforzo richiesto. Gli analisti: "Dovremo riattivare le centrali a carbone, ingiusti i sacrifici uguali per tutti i Paesi. Le rinnovabili non sono in grado di dare un contributo in tempi brevi".
La Germania si avvicina alla recessione: in caduta la fiducia degli imprenditori (Stampa p.16). La tenuta economica del Vecchio continente inizia a preoccupare analisti e banche centrali. A suonare il campanello d'allarme è la Germania dove la fiducia delle imprese è crollata a 88,6 punti, ai mimini da giugno 2020. Pesano i rincari dei beni energetici e la minaccia russa di un blocco totale del gas.
Guerra in Ucraina. Kiev: "Scorteremo noi le navi del grano". Prevista per domani la prima spedizione (Corriere p.21). La partenza avverrà dal porto di Chornomorsk. Intanto, Zelensky va a caccia di spie russe: via i vertici dell'intelligence militare (Repubblica p.12 e tutti). Il presidente destituisce il capo delle forze speciali e mette un suo uomo a capo degli 007 dell'esercito. Troppi sospetti, rimosso Demchenko. Al suo posto il 36enne fedelissimo Kyrilo Budanov. Prosegue la caccia ai collaboratori filo-russi, promesse ricompense a chi denunca. Lavrov: "Aiuteremo gli ucraini a liberarsi di questo regime". Kiev spinge la controffensiva: "Stiamo liberando Kherson" (Stampa p.16, Corriere p.12). Ponti e droni, le forze ucraine smobilitate da Lugansk si concentrano vicino ai territori occupati. "Entro settembre la regione verrà definitivamente liberata - assicura Sergiy Khlan, governatore dell'oblast ora in mano russa -. Tutti i piani degli occupanti falliranno". Il presidente Zelensky: "L'esercito avanza passo dopo passo in tutta la regione".

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