Commentario del 22.07.2022

PRIME PAGINE
L'Italia al voto il 25 settembre (Stampa). Il Pd: addio Conte (Repubblica). Italia al voto il 25 settembre, Mattarella, monito ai partiti (Messaggero, Corriere). Draghi ride di gioia, le vedove piangono (Fatto). Partiti rimandati a settembre (Avvenire). Una tempesta che si può governare (Foglio). Camere sciolte, non ferme (Italia Oggi). Assalto alle spoglie di Draghi (Libero). Scapicollo (Manifesto). Si vota il 25 settembre, fatto fuori Draghi adesso Berlusconi e Salvini devono fregare la Meloni (Notizia). Il dopo Draghi è un terremoto politico (QN). Draghi saluta con 14 mld (MF). Psico Dramma (Tempo).
Il colloquio con Berlusconi (Stampa): "Draghi si è cacciato da solo". Berlusconi (Corriere): "Cacciato da noi? No, il premier ha rifiutato il bis". Intervista a Berlusconi (Giornale): "La caduta di Draghi? Non ho responsabilità". L'intervento del Ministro Brunetta (Stampa): "traditi da Silvio, ha perso lucidità".  Franceschini su Corriere: "Un'alleanza tra Pd eM5S ora è impossibile". Di Maio (Corriere): "L'agenda del governo sarà il nostro programma".
Spread, lo scudo della Bce ci costerà caro (Stampa). Bce, doppia mossa: tassi su dello 0,50% ma ci sarà uno scudo contro lo spread (Messaggero). Lagarde alza i tassi Scudo anti-spread: gli effetti sui mutui (Corriere). I mercati non crollano, nuovo scudo anti spread (Giornale). Voto il 25 settembre, lo spread sale a 241, Draghi resta al lavoro su Pnrr e inflazione (Sole).
Grano, Erdogan mette d'accordo russi e ucraini (Repubblica).

ECONOMIA
Crisi di governo e gli interventi urgenti su tutti. Le priorità per il governo dimissionario per essere realizzate hanno bisogno della collaborazione dei partiti dell'ex maggioranza, come richiesto dal capo dello Stato (Messaggero p.4). Le priorità vanno al Pnrr, cruciale per il Paese che vale 191,5 mld, e alle emergenze. Il governo mette in sicurezza il Pnrr e anche se dimissionario, lavora per chiudere quanti più provvedimenti possibile prima delle elezioni del 25 settembre. A partire dalla concorrenza: la legge delega è ferma alla Camera in seconda lettura, ma si sbloccherà a breve dopo la decisione di stralciare l'articolo 10 sui tassisti (Repubblica p.19). Vittoria dei tassisti: norma stralciata, (Sole prima e p.5), accantonate le novità sull'utilizzo delle applicazioni e sulle licenze (Stampa p.26). Irene Tinagli al Sole (p.5) dice: "I cambi di linea sul Pnrr mettono a rischio il piano
e la nostra credibilità - un cambio radicale di governo temo possa rimettere in discussione il processo di riforme e di investimenti legati al Pnrr, se così fosse, sarebbe a rischio non solo una rata del Piano ma l'intero impianto del Pnrr".
La svolta della Bce su tutti: alza i tassi dello 0,50%, si apre lo scudo anti spread, Italia nel mirino dei falchi (Corriere p.16 e tutti). Svolta nella politica monetaria, ieri, dopo 11 anni, la Bce ha deciso di innalzare di 50 punti base tutti i tassi di interesse e ha approvato il cosiddetto scudo anti spread. Entrambe le decisioni sono state prese all'unanimità, ha tenuto a sottolineare la presidente Lagarde che ha aggiunto: "Va contrastata l'inflazione, in futuro ci saranno ulteriori aumenti". Cottarelli su Repubblica (p.33) fa un'analisi tecnica dello spread e delle misure della Bce: "Uno strumento anti-spread (il cui acronimo è Omt) la Bce già ce lo aveva – scrive - introdotto da Draghi nel 2012. Era potentissimo perché comportava acquisti di titoli del Paese in crisi potenzialmente illimitati. Ma la Bce ha introdotto il Tpi valutando se il Paese si sta comportando bene, la cui attivazione richiede una decisione discrezionale da parte della Bce e questo non renderà facile il rapporto con i Paesi".  Moscovici, intervistato da Stampa (p.15) assicura: "L'Italia è solida, ce la farà ma è ora di tagliare il debito - il prossimo governo raccolga l'eredità di Draghi, per Roma è fondamentale sostenere la crescita con i conti ordine".
Lavoro. Su Corriere (p.32), i dati dell'Inps sul precariato, riferiti ai primi 4 mesi dell'anno confermano che da gennaio alla fine di aprile, i datori di lavoro privati hanno fatto 2,6 milioni di assunzioni, il 48% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 ma più lavoro a termine. La crescita ha riguardato soprattutto i contratti per lavori stagionali (+146%) e intermittenti (+113%).
Su Repubblica (p.30), Italia paradiso dei pensionati Usa, boom di arrivi. Prezzi delle case, dollaro forte e qualità della vita ci rendono la meta europea più gettonata insieme a Grecia e Portogallo.

POLITICA
Si vota il 25 settembre, il Colle: "Niente pause, ora tutti collaborino" (Messaggero p.2-3 e tutti). Mattarella scioglie le Camere: "Ma ci sono misure indispensabili". Draghi guiderà il Paese in questi due mesi: "C'è tempo per i saluti". Né M5S né Renzi, su Repubblica (p.4) le idee di Letta sul nuovo campo per sfidare le destre. Certa la fine dell'alleanza con Conte, l'orientamento su Iv: toglie più voti di quanti non ne porta. Sì a Sala e Di Maio, ma non sarà una coalizione centrista. Per il governo intanto solo atti urgenti, scrive il Corriere (p.5). "Anatomia di un disastro", titola la Stampa (p.4). L'indignazione di Conte, l'opportunismo di Salvini e l'eccitazione di Berlusconi. Dietro la crisi contraddizioni e piccoli interessi di politici scadenti che non mettono neanche la faccia. E proprio Berlusconi parla al Giornale (p.2-3): "Sono io sconcertato per l'uscita di Draghi: ha scelto lui la strada che porta alle elezioni, sarà il centrodestra a garantire stabilità - non mi aspettavo finisse così, sono stato io al principio del 2021 a chiedere la nascita di questo governo come risposta alle emergenze del Paese. Sfacciato il gioco della sinistra di indicarci come i responsabili di una crisi aperta dai 5S". Le parole del leader di Fi anche su Stampa (p.6): "Draghi ne aveva le scatole piene, non siamo stati noi a cacciarlo". Repubblica (p.6) riporta l'attesa di Conte dopo il grande gelo: "Pd arrabbiato, lasciamolo sbollire". Comunicazioni interrotte con i dem, ma l'ex premier non chiude ad un nuovo patto: "Ricominciamo dai nove punti". A Stampa (p.7) arrivano anche le dure parole di Renato Brunetta: "Da Forza Italia un sabotaggio che rinnega la nostra storia, ormai Silvio ha perso lucidità - sono incredulo, il partito ha subìto una mutazione genetica. Decisioni prese senza dialettica interna, c'è un appiattimento sul peggior populismo", lui e Carfagna escono dal partito. Sempre nel centrodestra, secondo Stampa (p.9), Meloni reclama la leadership. La leader di FdI chiede certezze su liste e regole per scegliere il candidato premier: "Basta incontri a casa di Silvio, vediamoci in sedi istituzionali per decidere davvero". Al Corriere (p.13) parla il ministro Franceschini: "Ora un'alleanza larga nel nome di Draghi. Lui? Ne resterà fuori, con i 5Stelle è finita". E aggiunge: "Incosciente chi ha buttato tutto a mare per un calcolo elettorale. Ma il Paese non lo dimenticherà".
Repubblica (p.14) prova ad avvicinarsi al voto sottolineando come i sondaggi premiano il centrodestra, ma l'affluenza rischia di crollare. Sul voto che verrà pesano le incognite di un partito di Draghi che ancora non c'è e i nuovi centristi. Dopo il brusco finale di governo, gli esperti devono rivedere le mappe di una settimana fa. Al Corriere (p.15) parla invece Di Maio: "L'agenda del governo sarà il nostro programma, io sto con i responsabili e la partita è aperta". Il ministro degli Esteri e leader di "Insieme per il futuro": serve una guida seria, l'Italia ha ancora bisogno di Draghi.

ESTERI
Tra le reazioni dell'Europa per la crisi di governo in Italia, c'è lo stupore di Macron: "Grande statista", dice riferendosi a Draghi, e un ringraziamento arriva dal presidente ucraino, Zelensky per "il sostegno dato all'Ucraina"; nel Parlamento belga, aperto ieri al pubblico per la festa nazionale, è apparsa la scritta "Viva Draghi" in caratteri maiuscoli (Repubblica p.20-21).  "Dopo Draghi via altri leader Ue" e Mosca ora punta alle elezioni Usa. Il Cremlino sulla crisi: "Nessuna interferenza" ma per la Russia, è una vittoria della linea Putin. Anche la Casa Bianca ringrazia il premier uscente per la sintonia sull'Ucraina, è allarme per la "fatica da sanzioni" che potrebbe indebolire l'alleanza (Stampa p.17).
Gas, Nord Stream al 40%, l'allarme delle imprese per il taglio delle forniture, arriva il decreto Gse per finanziare l'acquisto degli stoccaggi (Corriere p.32 e tutti). Putin riapre il gas ma prepara altri tagli, stoccaggi al 70% (Repubblica p.29, Stampa p.18): il flusso del Nord Stream riattivato solo al 40% della capacità, Orbán chiede a Mosca di vendere più metano all'Ungheria. Intanto arriva l'annuncio turco: "C'è l'accordo sul grano", dopo mesi di appelli, oggi Mosca, Kiev, Istanbul e Onu firmano l'intesa per il passaggio di 35 milioni di tonnellate di grano ucraino attraverso il Mar Nero. Si aprono i corridoi sicuri, la Cia: "Putin è in salute, un'invenzione le illazioni sulla malattia" (Corrierep.18, Messaggero p.12 e tutti). Nel frattempo la polizia militare ucraina organizza la distribuzione di viveri nel Donbass a 1 km dai russi, gli anziani fanno la coda per il cibo sotto le bombe che distruggono i campi di grano (Repubblica p.22 e altri).

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