Commentario del 18.07.2022

PRIME PAGINE
Politica. Salvini e Berlusconi puntano al voto (Stampa). M5S, nuova scissione in vista (Repubblica). Fuga da Conte: M5S verso una nuova scissione (Messaggero). Governo, appelli e veti incrociati (Corriere). Appelli e manganelli anti-Conte ma Draghi senza M5S ha il 70% (Fatto). Liberateci dai Grillini (Giornale). Aut-aut di Matteo e Silvio, "Al governo o noi o Conte" (Libero). Salvini e Berlusconi: veto sui grillini (QN). Crisi di governo, Salti di fine stagione (Tempo).
Intervista a Matteo Renzi (Corriere): "Detti le priorità e si vada al bis".
Economia-Lavoro. Statali ridotti, uffici in affanno (Messaggero). Una pensione a ostacoli (Italia Oggi). Crisi demografica, nell'Italia del 2030 quasi 2 milioni di lavoratori in meno (Sole). In Borsa è derby fra chi tifa crisi e chi stabilità (Giornale).
L'Europa resta a terra (Stampa). Incubo partenze, lo sciopero blocca 400 voli (Repubblica). I prezzi appetibili delle low cost lievitano con bagagli e servizi (Sole).
Esteri. Oggi il governo fa rotta su Algeri, il gas andrà anche al Nord Europa (Repubblica).

ECONOMIA
Lavoro. La crisi demografica in evidenza su Sole (prima e p.3): nell'Italia del 2030 quasi 2 mln
di lavoratori in meno. I dati Istat prevedono un netto calo di occupati potenziali, la fascia a rischio tra 30 e 64 anni: giù del 13% a Oristano, Rovigo e Rieti, bene invece, in controtendenza, Parma, Bologna e Prato. Nei prossimi otto anni dunque, previsto il tracollo degli "occupabili", l'Italia del 2030 potrà contare su una forza lavoro drasticamente ridotta. Pesa la fuga dal Mezzogiorno. Messaggero (prima e p.8) segnala invece la sofferenza della Pubblica amministrazione con uno statale su tre che manca, uffici e sportelli in affanno. Nonostante assunzioni e sblocco del turnover, la Pa è a corto di 900mila unità, al Fisco servono 15 mila dipendenti, all'Inps altri 6 mila, alla Giustizia 9 mila. Ruffini, dell'Agenzia delle Entrate, avverte: "la realtà dei fatti è che a timbrare il cartellino ogni mattina ci sono solo 29 mila persone. I quindicimila che mancano sono caduti sotto la mannaia decennale della spending review. È come scegliere allegramente di segare il ramo sul quale siamo seduti", dice sarcastico.
E la crisi pesa sulle famiglie – segnala Sole (p.2) – 10 date chiave, ci sono date e scadenze
che sono già scritte nero su bianco, al di là della crisi di governo. Inflazione, pandemia, guerra e blocco del gas sono i fattori con i quali gli italiani devono fare i conti. Per fronteggiarli – ha ricordato Draghi – il governo ha già messo in campo 33 mld nei primi mesi dell'anno. Fa parte
di questo stanziamento il bonus di 200 euro, che vale 6,8 mld e arriva nelle buste paga e pensioni di luglio. Mentre i lavoratori domestici potranno chiederlo fino al 30 settembre e gli autonomi senza partita Iva fino al 31 ottobre". Confermati altri sostegni e altri sono stati ipotizzati dalla manovra 2023. Italia Oggi7 (prima) scrive "una pensione a ostacoli", brutte sorprese in arrivo per i nati tra il 1965 e il 1980. Quando staccheranno la spina avranno mediamente 15 anni di buchi contributivi, cioè persi, sprecati e per sempre, e assegni da fame, lo dice il rapporto annuale dell'Inps.
Di cuneo fiscale parla Ferruccio De Bortoli su L'Economia (p.2): "lo spazio fiscale su cui agire ammonta a circa 8 mld e i redditi bassi non avrebbero grandi vantaggi dalla misura ecco perché alcuni spingono di più per il "social wage", ovvero sostegni fuori dalla busta paga come le agevolazioni sulla mobilità locale appena varate dalla Spagna.
Il caos e disagi in aeroporto con l'Europa in tilt per sciopero ancora in evidenza su Messaggero (prima e p.14 e altri), stop delle compagnie low cost e protesta dei controllori, solo in Italia 600 voli saltati. L'Europa resta a terra, titola Stampa (prima e p.12), gli scioperi cancellano 500 voli in Italia, due aerei su tre non volano, caos in tutto il continente, a Bruxelles il record del 72% di ritardi. Sole (p.4) parla di voli low cost non più economici, lievita il prezzo finale. Tra l'aggiunta di bagagli e i servizi accessori, il biglietto si avvicina infatti alla spesa richiesta dalle compagnie di bandiera.

POLITICA
Lega e Forza Italia chiudono al M5S, Conte prende tempo (Corriere p.2-3 e tutti). Il vertice tra i leader dei due schieramenti: non si può governare con loro. Movimento nel caos, aggiornata ad oggi l'assemblea nazionale. Draghi però non vede passi in avanti: devono essere i partiti a mostrare che c'è un cambio. Il premier insiste sul fatto che il suo non è stato un colpo di testa, se Crippa e altri rompessero con il M5S resterebbe intatta la maggioranza. Anche per il Messaggero (p.3-4) Draghi valuta se restare con i fuoriusciti grillini, ma serve il sì della Lega. Il premier "impressionato" dagli appelli, potrebbe rimanere in carica senza Conte. Salvini dovrà impegnarsi a non ricattare il governo, ma è tentato dal voto. I big in fuga dal Movimento, governisti verso la scissione. Due membri dell'esecutivo su tre tentati dall'addio: resterebbe soltanto Patuanelli. Esodo di deputati (almeno 20) e senatori (una decina) esclusi dal terzo mandato. Elezioni non prima del 2 ottobre: "Così si va in esercizio provvisorio", titola invece Repubblica (p.5). Lo scioglimento delle Camere porterebbe al voto nei giorni cruciali della manovra. In questo caso l'esecutivo in carica potrebbe mandare un documento con l'aggiornamento sui conti a Bruxelles e poco altro. Toti intanto non ha dubbi: "Avanti con Draghi senza se e senza ma sul come deciderà lui" - e aggiunge - "Il M5S ha fatto più danni delle piaghe d'Egitto, ma è irresponsabile chi ora ne chiede l'esclusione" (Repubblica p.7). Per Draghi solo lacrime di coccodrillo, tutti con lui ma nessuno lo è davvero scrive Lucia Annunziata nella sua analisi su Stampa (p.4). Il premier dando le dimissioni – continua – ha calato un'arma difficile da disinnescare per gli avversari. Gli appelli risuonano unanimi da destra a sinistra, e al coro si uniscono anche i suoi oppositori. Anche nello stesso centrosinistra i dem mollano Conte: con i "responsabili" M5S la maggioranza va avanti. Nel Pd la richiesta di chiudere con il campo largo FdI però teme i "giochetti": "Parlamento ormai delegittimato, assurdo non votare". La richiesta agli alleati: "Dovete staccare la spina, no all'accanimento terapeutico".
"Bis soluzione più efficace, Draghi faccia un elenco. Prendere o lasciare, senza di lui c'è solo il voto", così invece Matteo Renzi al Corriere (p.11). Gremicca su Stampa (p.11), parla di "fantasma delle elezioni". Nella sua analisi sottolinea che in ballo non c'è solo la crisi di governo, e di conseguenza del Paese, ma gli equilibri dei partiti. Nessun leader si aspettava un passo indietro di Draghi e tutti, da Salvini a Letta, sono spiazzati.

ESTERI
La crisi energetica ha la precedenza su quella politica e oggi il premier Draghi vola in Algeria per rafforzare la partnership con il Paese nordafricano, diventato sempre più strategico per l'Italia con i suoi 13,9 mld di metri cubi di gas forniti da inizio anno. L'azienda petrolifera algerina Sonatrach ha annunciato che aumenterà le sue forniture di gas all'Italia di altri 4 ml di metri cubi, che si aggiungono ai due supplementari già decisi (Messaggero p.9 Repubblica p.8 e tutti). E la Ue sfida Putin, piano d'emergenza contro il taglio dei rifornimenti, arriva il regolamento che introduce un meccanismo di solidarietà tra Stati membri e obbliga al razionamento dei consumi industriali (Repubblica p.9). Europa col fiato sospeso sul gas (Sole p.6): il Nord Stream in teoria concluderà le manutenzioni giovedì, ma Gazprom ha lasciato intendere che la scadenza non sarà rispettata e senza il ritorno delle forniture russe, la situazione sul mercato rischia di precipitare, costringendoci a tagliare i consumi.
"Con un leader come Mario Draghi al Governo, noi vinceremo questa terribile guerra". Così Iryna Vereshchuk, vicepremier dell'Ucraina e ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, all'Adnkrons. "Mi permetto di dire - aggiunge – che Draghi è una persona di grande cuore che di fatto e in modo sincero, ha aiutato e aiuta l'Ucraina" (Messaggero p.4).
Ed è allarme spie russe nell'Ue, "cercano le armi per Kiev" (Messaggero p.11, Repubblica p.13 e tutti): è anche guerra in Ucraina tra spie, infiltrati e 007 di Mosca per scovare i convogli destinati all'esercito di Zelensky, L'intelligence: "Offrono denaro a militari e civili che si occupano delle spedizioni". Rimossi Bakanov e Venediktova oltre a 60 funzionari accusati di "alto tradimento".
"Se le forze di Kiev dovessero decidere di attaccare la Crimea, l'Ucraina subirebbe una risposta
russa da fine del mondo, immediata, che non potrebbe in alcun modo essere evitata". A lanciare l'ennesima minaccia è l'ex presidente russo Medvedev (Stampa p.15).
Il sondaggio riservato del Cremlino, tra i più giovani crolla il consenso per il conflitto su Corriere (p.12) e intanto è stata arrestata in Russia, la reporter che, in diretta tv, si schierò contro la guerra, Marina Ovsyannikova venerdì ha protestato di nuovo al Cremlino (Corriere p.13).
In Grecia, precipita un cargo carico d'armi, 8 vittime (Corriere p.14 e altri): mistero sul volo della compagnia ucraina: era diretto in Bangladesh? A bordo 11 tonnellate di materiale bellico.  
 
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