Commentario del 02.07.2022

PRIME PAGINE
Economia. L'estate calda dell'inflazione (Repubblica). Volano i prezzi, stangata sulle famiglie (Stampa). Inflazione record per la crisi (Messaggero). La corsa record dei prezzi (Corriere). L'inflazione (8%) torna ai livelli del 1986 ma lo spread scende sotto quota 200 (Sole). La tassa nascosta (Avvenire). Carissima estate (Giornale). Inflazione all'8%, record dal 1986 (Manifesto). Povera Italia (Tempo). Nuova spallata alla proprietà privata (Libero). Se frena il mattone (Milano Finanza).
Addio al Reddito al terzo rifiuto anche nel privato (Messaggero).
Politica. Sospetti di Conte su Draghi "Chi c'è dietro la scissione?" (Repubblica). Tregua Conte-Draghi "Ma non è scontato che resteremo nella maggioranza" (Stampa). Conte-Draghi, nessun chiarimento, "Palazzo Chigi dietro la scissione?" (Messaggero). Telefonata Draghi-Conte, resta la tensione, caos5Stelle: Grillo attacca "i traditori" (Corriere). Tra Draghi e Conte scoppia il giallo degli sms fantasma (Giornale). Conte insiste: valutiamo se aprire la crisi (QN).
Intervista a Matteo Renzi (Corriere): "Serve un patto per l'Italia come fece allora Ciampi".
"Messa raccomandava le amiche per i master" (Fatto).
Covid. Salgono i ricoveri, scatta l'allarme negli ospedali di cinque Regioni (Repubblica).
Esteri. Bombe russe su Odessa (Stampa). Missili russi sui civili, la strage di Odessa (Corriere). L'orrore quotidiano di Putin (Foglio). La Russia chiude i rubinetti, Europa 10 giorni senza gas (Giornale). Guerra fino all'ultimo ucraino, la Von Der Leyen parla di Vittoria e così allontana la pace (Notizia). Gioco al massacro (Manifesto).

ECONOMIA
A giugno l'inflazione vola all'8%, è il nuovo record dal 1986 a questa parte (tutti). Emergenza prezzi, titola Stampa (prima e p.2-4), si allarga la perdita del potere d'acquisto dei lavoratori. Il
carrello della spesa, complice la siccità, rincara ancora di più (8, 3%) mentre l'insieme di alimentari
e bevande arriva addirittura +9,1. Per i consumatori si profila un aumento dei costi che oscilla, a seconda dei campioni presi in esame, tra i 2.300 ed i 3.200 euro in più all'anno. Gli esercenti vogliono uno sconto dell'Iva sui prodotti di prima necessità e Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo un tavolo urgente sulle retribuzioni (Repubblica p.2). L'inflazione (8%) torna ai livelli del 1986 ma lo spread scende sotto quota 200 - evidenzia anche Sole (prima e p.2-3) - i rincari dell'energia stanno contagiando tutte le categorie produttive, intanto la Bce archivia il programma sull'acquisto di bond e lancia lo scudo anti spread che ieri è sceso e ha chiuso a 195 punti base. Tempo titola: povera Italia (prima), siamo l'unico Paese Ue dove gli stipendi scendono invece di salire. Carlo Cottarelli su Stampa (p.3) annuncia: "I rincari arriveranno al 10%, ora aiuti mirati ai ceti deboli – i salari vanno sostenuti, ma aumentarli può peggiorare la situazione, gli interventi del governo devono essere concentrati dove ce n'è più bisogno". Di inflazione e di risposte concrete contro i rischi parla anche Di Vico su Corriere (p.32): il governo deve vagliare tecnicamente l'ipotesi di ridurre il cuneo fiscale e contributivo, nel frattempo dovrebbe incentivare tutte le soluzioni di una tantum o bonus per i dipendenti che sono state adottate da alcune imprese più lungimiranti.
"Un intervento sul cuneo fiscale può rendere più equo ed efficiente il nostro sistema tributario – lo assicura Lepri nella sua analisi su Stampa (p.29) - era un'ottima occasione ma è stata rinviata a all'autunno, occorre metterlo al centro della prossima legge di bilancio".
Caro vacanze – segnalano Repubblica (p.4) e Messaggero (prima e p.2) – per le ferie, 700 euro in più. Rincari per viaggi e alimentari, alle stelle il carrello della spesa. Carissima estate – titola Giornale (prima). Il Ministro Garavaglia al Giornale (p.2) dice: "Il turismo vola, è un segnale importante ma gli hotel non trovano personale, la carenza di personale sta limitando l'offerta".
Stretta sul Reddito di cittadinanza, non si potrà dire no all'offerta di lavoro dei privati (Messaggero prima e p.5, Sole p.5). Se un datore di lavoro privato chiama a colloquio un "sussidiato" e gli offre una occupazione, il percettore del Reddito potrà dire di no soltanto a due di queste offerte, poi o accetta o perde il sussidio.
Martedì prossimo sciopero di 48 ore dei conducenti delle auto bianche e lunedì nuovo incontro della viceministra Bellanova con le sigle di categoria (Stampa p.26): il governo Draghi, che ha infilato
una delega nel ddl Concorrenza, ha scatenato l'ansia della categoria dei tassisti.
L'Italia prova a connettersi su Repubblica (p.24), assegnati a 8 società, i bandi del Pnrr, l'obiettivo è portare milioni di famiglie online entro il 2026.

POLITICA
Draghi cerca una mediazione con Conte. Ma la domanda che agita tutti all'interno della vasta maggioranza di governo è: "cosa vuole fare davvero Conte?". Ma a questa ne segue un'altra da parte di tutti, "cosa dirà Conte a Draghi lunedì?" Ieri i due si sono sentiti, il leader M5S ha preannunciato: "valuteremo la permanenza nel governo" (Stampa p.6). Dubbi anche evidenziati da Repubblica (p.6) e Messaggero (p.4): Conte sospetta di Draghi, "è stato lui a suggerire la scissione del M5S ?". Ancora gelo tra il presidente del Movimento e il premier, i due si vedranno lunedì, "Valuterò con gli organi politici se restare nel governo" ha detto Conte. E Grillo manifesta tutta la sua tensione e in un post, attacca i traditori. E di giallo degli sms fantasma parla Giornale (prima e p.8-9): il caso dei presunti messaggi tra il premier Draghi e Grillo sul ruolo di Conte, si tinge di
giallo. Parlano di ennesimo bluff i tanti grillini, anche contiani, che non credono alla storia dei messaggi whatsapp. E sulle tensioni nel M5s, Franco su Corriere (p.5) scrive: il colloquio in programma lunedì tra il premier e Conte si preannuncia teso ma scontato. La mediazione del Quirinale ha fatto capire all'ex premier grillino quanto sia rischioso tirare troppo la corda. Di certo, le ultime tensioni hanno dato un colpo quasi definitivo all'idea di un "campo largo" tra M5S e Pd.
Anche Matteo Renzi su Corriere (prima e p.8) dice la sua: "Se esce dal governo il Movimento finisce a Di Battista che è più abile come leader di protesta. Se rimane al governo, vedrà i sondaggi
crollare mese dopo mese ma basta parlarne, facciamo un progetto per l'Italia per mettere in sicurezza il Paese, dai cantieri al Pnrr – Italia Viva farà una scommessa riformista contro populisti e sovranisti, se saremo soli punteremo al 5%, se ci saranno altri con noi, vedremo".  
Intanto a destra, si cerca un candidato per Palazzo Chigi. È ovviamente una selezione informale, perché la coalizione, in caso di vittoria alle politiche, una regola ce l'avrebbe: il leader del partito più votato viene proposto come presidente del Consiglio e, stando ai sondaggi, se ne deduce che potrebbe essere la leader di FdI, Meloni (Stampa p.11). Intanto Letta, Conte e Speranza alla kermesse della corrente di Franceschini, pressing sul capo grillino: "Se Draghi si dimette, andiamo alle elezioni" (Stampa p.7).
Sondaggio di Nando Pagnoncelli su Corriere (p.9), sull'impatto che ha avuto il voto locale sullo scenario nazionale: c'è una discreta distanza degli italiani dalle vicende politiche recenti, infatti uno su tre (35%) dichiara di non aver seguito i risultati delle amministrative e, l'8% pur avendole seguite, non è in grado di esprimere un parere. Tra coloro che si sono fatti un'opinione, il 20% ritiene che abbia vinto l'astensione, che oggettivamente ha toccato un livello elevato, il 19% attribuisce il miglior risultato al centrosinistra, mentre solo il 4% pensa che abbia vinto il centrodestra e il 14% è del parere che i risultati siano stati eterogenei, con vittorie e sconfitte da parte di tutti. Intanto il Pd primo partito, FdI al 20%, M5s giù al 12%, Di Maio parte con il 2,3.
Virus fuori controllo – titola Stampa (p.18 e altri) - quasi un milione di italiani sono attualmente positivi per le sottovarianti di Omicron che dilagano e intanto, nel mondo del lavoro, si moltiplicano i dubbi dopo il nuovo protocollo firmato da governo e parti sociali, Speranza: "La coercizione è caduta gradualmente, ma resta un'indicazione forte da parte delle istituzioni". Abrignani su Repubblica (p.15) avvisa: "quarta dose subito agli anziani e vaccino aggiornato a ottobre, è ora di rialzare le difese".

ESTERI
Nuova strage di civili i missili su Odessa, 21 morti (Repubblica e Corriere p.10, e tutti). Massacrate 21 persone con tre missili X-22 lanciati contro un palazzo di 9 piani e contro due centri di riabilitazione termale sulle coste del Mar Nero. Zelensky: "Azione terroristica". Kiev accusa Mosca: "Bombe al fosforo sull'Isola dei Serpenti". Mosca spara razzi vecchi e poco precisi che mancano gli obiettivi militari e come danno collaterale fanno stragi nei centri abitati: in 15 giorni colpite 68 infrastrutture. Vov der Leyen: "Un miliardo di aiuti per la ricostruzione dell'Ucraina, il primo pacchetto di fondi arriverà a maggio"
La Russia chiude Nord Stream: pronto il piano d'emergenza della Ue (Stampa e Corriere p.13, Messaggero p.8). Gazprom: dal 10 al 21 luglio niente gas per 10 giorni, ufficialmente "per lavori di manutenzione". Col passare delle ore diventa sempre più probabile una riunione ad hoc dei ministri dell'energia che la presidenza ceca dell'Ue potrebbe mettere in agenda nella seconda metà di luglio. Von Der Leyen: "La Russia ci sta tagliando deliberatamente le forniture di gas. Dobbiamo prepararci". Zelensky: "La nostra adesione non deve richiedere anni o decenni Faremo presto la nostra parte. Se il Mar Nero non viene sbloccato il risultato della crisi alimentare sarà uno tsunami migratorio".
Una nave russa carica di grano al largo della Turchia (Stampa e Corriere p.13). Kiev: "Fermate la nave col nostro grano" e chiede ad Ankara il sequestro della Zhibek Zholy.
In bilico tra Usa e Russia: la trama di Erdogan per rifare la Grande Turchia (Repubblica p.12, e altri). Il presidente turco continua la mediazione sui corridoi del grano: nuova chiamata a Putin e Zelensky. Un secolo dopo il collasso ottomano il presidente ha creato una sfera di influenza amplissima. E al vertice Nato di Madrid è stato il protagonista. La Turchia ha ripreso il suo posto fra le grandi potenze.
Ritorno nelle città prese dai russi: "Vivere da sfollati costa troppo" (Repubblica p.10). A Zaporizhzhya varco per le zone conquistate: si torna per fame ma c'è lo stigma sociale.

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