Commentario del 05.07.2022

PRIME PAGINE
In evidenza la tragedia sulla Marmolada: in 13 sotto il ghiacciaio (Corriere). "Così la montagna li ha inghiottiti tutti" (Stampa). "I colpevoli siamo noi" (Repubblica). "Tragedia provocata dai danni all'ambiente" dice Draghi (Sole). Sempre più a rischio l'Italia nella morsa degli eventi estremi (Repubblica). Ecologisti scatenati – scrive il Giornale -: gli sciacalli dei ghiacci. Ora scatta lo stato d'allerta in 5 regioni (Corriere). Draghi a Canazei: "Non accada più" (Repubblica).
Italia-Politica. Ius Scholae e cannabis, la Lega minaccia lo strappo (Stampa). Tentazione di Salvini: rompere a settembre (Libero). Pace M5S in cambio del Reddito (Messaggero).
Covid, Palù alla Stampa: "I vaccini anti-Omicron arrivano a settembre, si parta dagli over 80".
Ucraina. Putin mobilita l'industria e vuole tutto il Donbass (Sole).
Esteri-Usa. Spara sulla folla alla parata del 4 luglio: strage a Chiacago (Repubblica). Cecchino dal tetto e l'indipendence day diventa un massacro (Messaggero).
Esteri-Libia. Esplode la rabbia della popolazione per crisi e tagli alle forniture elettriche (Sole).

ECONOMIA
Si torna a parlare di lavoro e di contratti con la sfida di Bonomi a Orlando (Stampa p.20). C'è l'allarme di Tridico, presidente Inps: "gli equilibri pre-Covid stanno saltando – dice – non siamo un paese che può mettersi a fare competizione attraverso il costo del lavoro". La sua voce si aggiunge alla richiesta corale di aumentare gli stipendi, almeno dei redditi più bassi. Il problema è come passare dalle parole ai fatti perché nemmeno Tridico indica gli strumenti per arrivare ad aumentarli, tutti aspettano una mossa del governo. Intanto il presidente di Confindustria, Bonomi, lancia una frecciata ad Orlando: "ci sono 7 milioni di lavoratori in attesa del rinnovo del contratto di categoria, circa 300 mila sono in aziende associate a Confindustria, mentre 2,8 milioni sono nella pubblica amministrazione. Quindi il ministro che viene a dire a me che devo rinnovare i contratti è quello che ha il 40% del totale dei lavoratori in attesa del rinnovo – e poi rilancia – serve un taglio del cuneo fiscale, l'unica strada per mettere più soldi in busta paga è ridurre le tasse sul lavoro". E sempre Bonomi, dall'assemblea di Confindustria Romagna e Reggio Emilia, ribadisce: "Basta con i bonus, non ci sono più scuse, le risorse per le riforme strutturali ci sono" (Sole p.8).
"No" alle liberalizzazioni dei taxi che oggi scioperano per 2 giorni contro le piattaforme web. No alla "concorrenza al ribasso", è confermato per oggi lo stop dei taxi, mentre c'è ancora un margine di revoca per domani, al momento che sia le organizzazioni di categoria che la viceministra Bellanova, che sta conducendo le trattative, si dichiarano disposti a tornare al tavolo (Repubblica p.22, Stampa p.20 e altri). Il governo tratta ma ai tassisti non basta, resta lo sciopero – Sole (p.8).  Messaggero (p.15) segnala i pensionati che si trasferiscono all'estero con i figli che rappresentano una quota molto limitata, anche se in crescita, delle pensioni che l'Inps paga al di fuori dei confini nazionali. Mete preferite, Spagna, Portogallo e Tunisia, calano gli assegni ai nostri emigrati tradizionali e crescono quelli agli stranieri che tornano a casa.
Libero (prima e p.6) riporta le 379 opere pubbliche incompiute, un terzo dei cantieri fermi è in Sicilia. Il quotidiano attacca: mancanza di fondi, problemi tecnici o imprese fallite, è boom di progetti paralizzati ma il governo festeggia sostenendo che "sono in calo".

POLITICA
Draghi-Conte, showdown rinviato: il premier va a Canazei per la tragedia sulla Marmolada, slitta a domani l'incontro a Palazzo Chigi (Repubblica p.14 e tutti). M5S in trincea sul Decreto Aiuti: i vice chiedono a Conte di uscire dal governo. "Niente crisi sul decreto Aiuti" assicura Conte, ma il pericolo di una crisi di governo è ancora vivo, sebbene il leader 5S sia convinto della necessità di rimanere all'interno della maggioranza (Stampa p.18 e altri). Restano da sciogliere i nodi legati a Reddito di cittadinanza e inceneritore di Roma. Secondo il Messaggero (p.6), c'è la tregua tra Draghi e Conte: l'apertura sul Reddito di cittadinanza, con il via dal decreto Aiuti della norma che toglie il sussidio a chi rifiuta il lavoro, apre spiragli per la pace tra il M5S e l'esecutivo. Ma la mediazione – analizza il Messaggero – non placa i grillini: resta il pressing per lasciare il governo. "Troppi schiaffoni da questa maggioranza, in tanti siamo per uscire – avverte a Repubblica (p.14) il sottosegretario Castaldi -. Ora dobbiamo ottenere il rispetto che meritiamo". Massimo Franco sul Corriere (p.13) scorge i segnali di una tregua gonfia di incognite: per ora la resa dei conti sembra frenata da una situazione di emergenza che non ammette l'avventura di una crisi. La "liberazione" dal governo, per ritagliarsi una rendita di posizione, sembra rinviata a settembre per il M5S. Dopo l'estate – commenta Franco - potrebbe partire "l'effetto domino" populista, con Salvini tentato di aggiungere la propria presa di distanza dal governo a quella di Conte. Il leader leghista sarebbe infatti pronto a rompere a settembre (Libero in prima e p.3 e altri): arriva l'ultimatum a Draghi sulla necessità di ascoltare le richieste del Carroccio, altrimenti durante il raduno di Pontida potrebbe aprirsi la crisi. "Se si va avanti con temi divisivi come ddl Zan e droga libera la tenuta del governo è a rischio" avverte Salvini (Stampa p.19). Il segretario del Carroccio, che ha riunito i suoi per cercare di ricompattare un partito spaccato dalle tensioni tra governisti e "insofferenti", chiede all'esecutivo di concentrarsi su temi come tasse e lavoro (Repubblica p.15).

ESTERI
Draghi oggi in Turchia da Erdogan, e il presidente Mattarella in Mozambico, altro Paese chiave, due visite in parallelo, a poche ore di distanza l'una dall'altra, legate da un filo conduttore che risponde al nome di crisi energetica con l'obiettivo di assicurare le forniture. (Repubblica p.9 e tutti)
E l'Europa si prepara ad un "Piano B" sull'energia, forniture a rischio, il prezzo balza del 10%. Un pacchetto di misure per "calmierare" i prezzi, l'idea di base è quella di lavorare sul modello iberico ossia sulla possibilità, concessa solo a Spagna e Portogallo, di fissare un prezzo al gas per la produzione di energia elettrica sostanzialmente rifondendo i fornitori con una contribuzione pubblica. La Commissione studia un rimborso per tutte le fonti energetiche prima di agosto (Repubblica p.8). A Lugano, la conferenza per la rinascita dell'Ucraina, le prime stime sui danni subiti: 800 mila edifici distrutti dalle bombe, Von der Leyen: "L'Ue vi aiuterà". Zelensky: congeliamo i beni degli oligarchi (Stampa p.17, Corriere p.15 e altri), una ricostruzione da 750 miliardi di dollari.
Intanto, dopo il tentativo fallito, Bergoglio rilancia l'idea del viaggio in Russia e smentisce le voci di dimissioni: "Vorrei andare a Mosca e poi a Kiev", ha detto il Pontefice (Repubblica p.12, Stampa p.17 e altri).
Intanto prosegue lenta l'avanzata russa in Ucraina. Putin, che per sostenere lo sforzo bellico sta mobilitando l'intera industria del Paese, vuole ora conquistare tutto il Donbass (Sole prima e p.12). Mosca: "L'offensiva va avanti", l'obiettivo è l'intero Donbass anche su Stampa (p.14) e Messaggero (p.8), le truppe russe preparano l'attacco finale per controllare il Donetsk, l'appello del sindaco di Sloviansk: "Chi può lasci subito la città". Il Lugansk è caduto, ma la guerra deve continuare, l'ordine arriva direttamente dal Cremlino. `L'ordine dello zar: "I soldati si riposino ma l'offensiva andrà avanti fino alla fine".  Putin avanti tutta nel Donetsk ma è in difficoltà a Kherson, lo Stato maggiore dell'esercito ucraino riferisce come le forze russe stiano concentrando ora i loro sforzi su Siversk, Fedorivka e Bakhmut (Corriere p.14).

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