Commentario del 20.07.2022

PRIME PAGINE
Politica. Draghi in Aula, tensione e spiragli (Corriere). Crisi, resta l'incognita M5S (Messaggero). Draghi, fiducia o dimissioni (Stampa). Draghi in aula, incognita Salvini (Repubblica). La Voce dei Padroni ordina: "Draghi resti" (Fatto). Niente trucchi, fuori Conte (Giornale). Il giorno della verità (Avvenire). La paura fa novanta, hanno scherzato (Libero). Slalom gigante (Manifesto). Parte il Draghi bis dalle destre al Pd dalla finanza alle cancellerie estere il sistema non molla l'osso (Notizia). Draghi gela tutti: prendere o lasciare (QN). Draghi calale carte (Tempo).
Economia. Bce pronta a un rialzo fino a 50 punti (Sole). Bce pensa al maxi-rialzo (MF). Tassi e spread: il rischio Italia sul tavolo della Bce (Repubblica). Altri 75 miliardi per l'Italia (Italia Oggi).
Esteri. Mosca riapre NordStream e crolla il prezzo del gas (Messaggero). Olaf Sholz (Stampa): "Così Putin ha distrutto le speranze di pace". Putin a Teheran rompe l'isolamento (Repubblica). Kiev attacca, Putin in crisi chiede aiuto all'Iran (Giornale).
Italia a fuoco, evacuazioni e paura dal Carso alla Versilia (Corriere). Clima bollente e incendi, è l'ambiente che cambia (Avvenire). Nella morsa del fuoco (QN).  

ECONOMIA
Primo aumento del costo del denaro dopo 11 anni, falchi all'attacco sullo scudo per gli Stati ad alto
debito: la crisi di Draghi non influenzi le decisioni (Repubblica prima e p.11 e tutti). Sul tavolo della Bce la grana italiana, pronta a un rialzo fino a 50 punti – evidenzia Sole (prima e p.2) - domani la riunione a Francoforte, per gli analisti possibile aumento doppio, un incremento più elevato dello 0,25% per superare l'era dei tassi negativi, pronto lo scudo anti spread con acquisti mirati senza condizioni per gli Stati. Bce pensa al maxi-rialzo – titola Mf. Questa è l'estate con l'inflazione più alta degli ultimi quarant'anni, a giugno gli italiani hanno ridotto gli acquisti rispetto al 2021, un taglio del 3,3% che rischia di farsi più brusco nei prossimi mesi. Respira solo il turismo, l'allarme di Confcommercio: "Inflazione insostenibile, a luglio il Pil sarà negativo" (Stampa p.10).
Intanto il governo, con un decreto interministeriale firmato ieri dai ministri Franco e Cingolani, ha
prorogato fino al 21 agosto il taglio delle accise sui carburanti, che assicura uno sconto di 30 centesimi al litro sui rifornimenti di benzina e diesel. Una mini-proroga, rispetto alla scadenza del 2 agosto, in attesa degli sviluppi della crisi di governo (Corriere p.13, Sole prima e p.6 e altri)
Intanto Piazza Affari chiude in rialzo del 2,5%, spread in discesa ma il governo resta in biblico, sarà dura la vita del Draghi bis - scrive Mf (p.3) - il premier non vuole paletti e il centrodestra alza la posta su fisco e condono, Conte tentato dal sì.
Sul Sole (p.4), l'analisi si Sbarra, leader della Cisl: "Oggi come mai dobbiamo remare tutti insieme, verso obiettivi condivisi che diano concretezza a una nuova politica dei redditi e dello sviluppo. Tre le priorità, da raggiungere entro l'anno: un intervento forte sul fisco, la valorizzazione della contrattazione e di relazioni industriali partecipative, una riforma delle pensioni che garantisca maggiore sostenibilità specialmente per giovani e donne – scrive – bisogna poi accelerare sulla governance "sociale" dei cantieri legati al Pnrr su una nuova politica industriale ed energetica".
Italia Oggi (prima e p.37) segnala infine che è in arrivo la maggiore dotazione finanziaria di sempre di fondi strutturali mai ricevuta dall'Europa: oltre 75 mld di cui 46,6 andranno alle regioni del Sud.

POLITICA
Oggi è il giorno della verità con il premier in Senato (su tutti). L'ultima trattativa, il premier in Aula alla prova della fiducia, partiti ancora divisi veti e bandierine, governo a rischio e domani è in programma la comunicazione alla Camera per ottenere la fiducia e continuare il lavoro del governo da lui presieduto (Stampa prima e p.2, Corriere prima e p.2 e tutti): Il capo dell'esecutivo incontra prima Letta poi in serata, riceve il centrodestra, oggi il voto, anche senza 5 Stelle, fiducia sicura nei due i rami del Parlamento. Il Pd lavora per convincere anche Conte a sostenere Palazzo Chigi. E intanto Mattarella attende la resa dei conti, l'unica alternativa è sciogliere le Camere. Letta spera nella svolta, "sarà una bella giornata, cerino in mano alla Lega", in casa Pd cresce la tensione sul rapporto con i 5 Stelle, Bonaccini all'attacco: "Il colpevole di questa crisi è Conte" (Stampa p.5-6). Nel centrodestra invece Salvini avvisa il premier: "niente 5S, ci impediranno di fare le riforme" ed è tentato dal voto. Meloni invece domani interverrà duramente alla Camera, ma tra i suoi dirigenti prevale il pessimismo, nessun contatto in queste ore con Lega e Forza Italia che guardano ancora al governo Draghi. Repubblica (p.3) parla di ripartenza o dimissioni, i due discorsi del premier, deciderà dopo Lega e 5S. Draghi pronto ad andare avanti anche senza Conte ma oggi al Senato sarà decisivo l'ascolto delle parole di Salvini. Draghi cala le carte – titola Tempo. Libero (prima) invece ironizza: la paura fa novanta, hanno scherzato, tutti contro tutti, tutti odiano tutti, ma alla fine i leader lavorano per lasciare Draghi al suo posto. Fatto (prima) scrive di "voce dei padroni" che ordina "Draghi resti", l'appello di lobby e poteri forti sul giornale di Confindustria.
Il governatore del Piemonte, Cirio a Repubblica (p.5): "Niente urne anticipate ma l'alleanza con il M5S è finita". Ma tra il M5S, crescono i governisti, "votiamo tutti la fiducia altrimenti sarà scissione", il capogruppo Crippa: "non confermare la fiducia al premier sarebbe ingiustificabile" (Messaggero p.4). E il Corriere (p.8) riporta i 20 già sicuri di strappare col M5s, "se il premier apre, lo votiamo" dicono. Intanto il governatore del Veneto, Zaia convince Salvini e lo ferma: "niente paletti a Draghi o finiamo come con il Quirinale", Berlusconi invece media e chiama Meloni: resta ancora aperta l'opzione di andare alle urne (Messaggero p.5).
Lollobrigida (FdI) al Corriere (p.5): "Speriamo che non sia la solita manfrina, gli alleati prendano atto che la maggioranza è finita, continuare con Draghi significa preferire un governo con il Pd a una vittoria con Fdi". Toti intervistato dal Corriere (p.6) sostiene che chi si oppone pagherà un prezzo – nel Paese c'è voglia di stabilità, non è tempo per i gol di rapina". Rampelli (Fdi) al Giornale (p.4) invece dice che è Letta il vero colpevole di questa paralisi: "sua la pistola fumante che ha colpito il premier". Secondo Franco su Corriere (p.2), cresce la sensazione che le chiavi per la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi siano in mano allo stesso centrodestra, quello di governo rappresentato da Lega e Forza Italia, non quello d'opposizione di Meloni. Il modo in cui Salvini e Berlusconi raffigurano M5S e Pd come un'alleanza già fatta, ha il sapore di uno schema pronto per essere applicato in vista delle urne, scrive. Per Verderami (Corriere p.3) invece è la telefonata con Zelensky a costituire la prova che il premier vuole evitare soprattutto di rompere gli equilibri
internazionali, di cui per la sua parte è garante con gli alleati occidentali. Polito su Corriere (p.26) sottolinea che il M5S si è ulteriormente diviso, quindi le forze che vogliono la crisi ora sono più deboli".

ESTERI
Fmi: l'Italia rischia 5 punti di Pil se la Russia chiude i rubinetti (Messaggero p.7). Per l'Italia un blocco totale del gas russo potrebbe portare nell'arco di un anno alla riduzione del prodotto interno lordo di 3,7 punti, che diventerebbero 5,7 se il governo decidesse di tutelare le forniture destinate alle famiglie a scapito di quelle per il sistema produttivo.
Il piano dell'Ue per risparmiare gas: "Subito un taglio del 15%".  Putin garantisce: "Gazprom adempirà ai suoi obblighi". In caduta il prezzo del gas (Stampa p.11, Corriere p.13, Messaggero p.7). Oggi la Commissione svela la strategia: il razionamento sarà volontario, ma in caso di emergenza diventerà obbligatorio. I governi sono divisi. Per evitare misure più drastiche durante l'inverno, la Commissione Ue chiederà ai governi di ridurre il consumo di gas del 15% già dal 1° agosto.
Intervista a Davide Serra ad del fondo Algebris, su (Repubblica p.11): "Se questo governo cade Roma sarà abbandonata a sé stessa - finché c'è Draghi in un qualsiasi ruolo di primo piano, l'Italia ha il sostegno degli investitori internazionali. E nelle loro teste, se non ce la fa lui a risollevare l'Italia, nessun altro può farlo. Per i mercati solo Mario Draghi può risollevare l'Italia.
Bruxelles-Pechino, torna il dialogo: "Xi sta preparando un vertice in Cina" (Corriere p.16). Voci di un invito a Macron, Scholz e Draghi. L'obiettivo: pressata dagli Usa, la Cina prova a spezzare l'accerchiamento con la sponda europea.
L'intervento di Olaf Scholz su Stampa (p.13): "Così Putin ha distrutto la pace, solo l'Europa unita può fermarlo. E'  il ritorno dell'imperialismo, il Cremlino usa il gas come un'arma, neppure l'Urss l'aveva fatto credeva che saremmo stati incapaci di difenderci, invece l'Ue e la Nato attraggono e si allargano come mai prima". Spie, missili e vittime civili. I russi all'ultimo assalto delle roccaforti del Donbass (Repubblica p.13, Stampa p.15). Caccia a chi dà agli invasori le coordinate per colpire le case dei militari ucraini.

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