Commentario del 10.07.2022

PRIME PAGINE
Covid, l'ondata estiva (Corriere). Il governo ignora i virologi e vuole richiuderci in casa (Libero). Brusaferro a Repubblica: "Bisogna fermare il Covid, sbagliato lasciarlo circolare".
Italia-Politica. Conte alza la tensione: non accettiamo schiaffi (Corriere). Patuanelli a Repubblica: "Sulla fiducia al Senato i 5S potrebbero uscire dall'Aula". Draghi e la carta salario minimo per la fiducia M5S (Messaggero). Salvini al QN: "Draghi avanti anche senza M5S". Gelmini alla Stampa: "Agenda Draghi anche dopo le elezioni". Nel "centrino" scoppia già la rissa: Calenda attacca, Mastella risponde (Giornale).
Italia-Economia. Salario minimo, Cig, tagli al cuneo: Draghi riparte dalla politica dei redditi (Sole). Landini (Cgil) alla Stampa: "Il premier ci ascolti o in autunno l'Italia esplode". "I poveri dell'inflazione" titola Repubblica. Imprese, cavillo limita gli aiuti (Messaggero). L'inflazione come una patrimoniale: tassa da 92 mld sui conti correnti (Giornale).
Berlino blocca gli aiuti a Kiev: lo stop a 9 mld (Corriere). Gli Usa mettono all'angolo la Cina: "Condanni l'aggressione a Kiev" (Giornale).
Roma, la maledizione dei roghi (Messaggero). Incendio e nube nera, ore di paura a Roma (Corriere). Giornale: Roma in fiamme, Gualtieri come Nerone.

ECONOMIA
Emergenza lavoro, così l'inflazione crea nuovi poveri (Repubblica in prima e p.2): la crisi erode i risparmi, fa calare il potere d'acquisto e riduce i consumi. Secondo l'Istat sono 4 mln i lavoratori che guadagnano meno di mille euro al mese, ora il governo studia un piano d'azione. Taglio al cuneo fiscale, cassa integrazione, salario minimo: Draghi ritenta la politica dei redditi – scrive il Sole (in prima e p.3) -. Si lavora a un taglio del costo del lavoro di 4-5 mld in legge di bilancio per le fasce medio-basse, all'introduzione di incentivi più robusti per il welfare contrattuale. Sul tavolo del prossimo incontro tra Draghi e i sindacati, che si terrà martedì, c'è anche la proposta del ministro Orlando di puntare sull'estensione in ciascun ambito del trattamento economico dei contratti nazionali più rappresentativi al posto del salario minimo. Il segretario della Cgil Landini alla Stampa (in prima e p.2-3): "All'epoca del governo Conte abbiamo lavorato molto bene. Lui ha fatto una serie di cose, come il blocco dei licenziamenti e varie misure sociali che si muovevano nella nostra direzione. Ma il cambio di governo ha cambiato tutto. Quello attuale non ci ascolta. Sono stato tra chi non voleva andare a votare, e ho visto con favore che venisse messo in pista un uomo della autorevolezza di Draghi. Ma contro di lui, nel dicembre 2021 abbiamo fatto
con la Uil uno sciopero generale, tutto politico. Infatti, non sta producendo riforme, o almeno quelle che vogliamo noi, in chiave sociale; si muove anzi in senso inverso. E non ci ascolta. Mai coinvolti, al massimo informati. A settembre metteremo in campo mobilitazioni di tutti i tipi. Non lo lascio il campo a qualcun altro".
Sul tema del salario minimo, Libero (p.11) attacca: costerebbe 6 mld. Dopo il disastroso reddito di cittadinanza, il M5S insiste con la misura populista che sarebbe solo portatrice di ulteriori guai e potrebbero comportare la fine per micro-imprese e apprendisti.
Lavoro femminile, la direttrice del dipartimento Istat, Linda Laura Sabbadini, alla Stampa (p.3) spiega: "Senza donne al lavoro il Pil cresce meno, l'Italia sta pagando anni di stereotipi".

POLITICA
Mano tesa di Draghi a Grillo: mossa sul salario minimo per ottenere la fiducia del M5S al Senato sul Dl Aiuti (Messaggero p.4). Il premier al lavoro sull'adeguamento degli stipendi al settore di riferimento, ma avverte i 5S: "Non avranno tutto quello che chiedono". La mossa di Draghi potrebbe essere una risposta a Conte, che chiede un segnale al premier prima di martedì: si cerca infatti di evitare lo scontro in Aula, con i pontieri dem al lavoro per smorzare gli attriti (Repubblica p.3). M5S al bivio (Stampa p.8): diminuisce la tensione con Draghi, dopo le aperture del premier, anche se nel Movimento restano le fibrillazioni. Secondo il Corriere (p.6) però avanza l'ipotesi che i grillini restino fuori dall'Aula per non votare il Dl Aiuti con Conte che avverte: "Il tema è quando uscire, non restiamo per farci prendere a schiaffi". Per Giornale (p.6) Conte prende tempo e medita l'Aventino in Senato. Il ministro 5S Patuanelli a Repubblica (p.5) dice: "Nessun Papeete, ma alla fiducia in Senato potremmo lasciare l'Aula. Quella di Salvini fu una crisi immotivata, noi poniamo questioni centrali per il Paese. Il premier risponda: se non avremo segnali, non escludo che saremo assenti a voto di giovedì a Palazzo Madama".
Anche la Lega è in fermento. "Su ius scholae e cannabis sarà guerriglia in Aula" avvertono dal Carroccio, dove si fa largo l'idea di proteste eclatanti nei prossimi giorni contro i temi lanciati dal Pd (Corriere p.7). Pace fiscale, migranti e pensioni i paletti del Carroccio per stare al governo (Stampa p.8). Matteo Salvini, intervistato dal QN (p.5) dice: "Ius scholae? Meschino usare i bambini per sanare la posizione di centinaia di migliaia di adulti che non potrebbero più essere espulsi. Sulla cannabis la linea ufficiale del governo è nettamente contraria. Chi vuole bloccare l'aula, per sostenere il contrario, ferisce la maggioranza e mette in difficoltà il governo". Poi il leader del Carroccio rilancia la sua agenda: "Ci aspettiamo un supporto specifico per famiglie e imprese con una rinnovata pace fiscale. Rottamazione, stralcio, rateazione: discutiamo insieme lo strumento migliore. Entro fine anno dobbiamo superare la sciagurata legge Fornero con Quota 41, poi avanti tutta con l'equo compenso per i liberi professionisti, e con l'autonomia regionale. E, vista la crisi, ritengo che non abbiano senso misure illiberali come il limite di spesa in denaro contante".
Intanto la ministra Mariastella Gelmini alla Stampa (p.9) dice: "Agenda Draghi anche dopo il voto, chi stacca la spina condanna il Paese. Non possiamo sprecare il lavoro fatto fino a oggi, il percorso del Pnrr va continuato dal futuro esecutivo, a prescindere da chi vincerà".
Covid, l'ondata estiva (Corriere in prima e p.2 e tutti): salgono ricoveri e infezioni. Le Regioni si stanno preparando per la quarta dose. Esperti divisi. Locatelli (Css) al Corriere: "Il virus non va lasciato correre, un errore aspettare i nuovi vaccini". Anche Brusaferro (Iss) a Repubblica dice: "Sbagliato lasci correre Omicron, così avremo più morti tra i fragili e gli anziani". Libero (p.5) scrive: rispuntano quelli che approfittano dell'ondata per chiedere misure di contenimento più severe ma oggi il virus è cambiato e gli ospedali sono vuoti.

ESTERI
Mentre in Ucraina proseguono i pesanti bombardamenti di Mosca sulle città, parte l'offensiva diplomatica di Blinken nei confronti della Cina: "Pechino – ha chiesto il segretario di Stato americano – condanni l'aggressione russa" (Corriere p.12 e tutti). Gli Usa stanno pensando di togliere i dazi introdotti da Trump. Anche il Messaggero (p.6) segnala il disgelo tra Stati Uniti e Cina, mentre dall'Ucraina arriva l'allarme sul grano: "Non c'è più tempo". Kiev punta a riaprire i vecchi porti del Danubio per aggirare il blocco russo, ma le operazioni sono ancora molto lente.
Nel frattempo la Germania blocca gli aiuti dell'Unione europea a Kiev (Corriere p.11):
Regno Unito, arriva la rinuncia di Wallace: era il grande favorito per il dopo-Johnson (Repubblica p.13). Il ministro della Difesa non si candiderà alla guida dei Tory, ora gli altri aspiranti premier – da Sunak a Truss – esultano e si fanno avanti.

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