Commentario del 14.07.2022

PRIME PAGINE
M5S non vota, governo verso la crisi (Corriere). Draghi, il gran rifiuto del M5S (Repubblica). Conte apre la crisi, Draghi pronto a lasciare (Stampa). Conte non si piega, Draghi minaccia l'addio (Fatto). "Qui cade il governo" (Libero). Salvini e Meloni: subito al voto. Letta: rischiamo il colpo di pistola di Sarajevo (Repubblica).
Italia-Economia. Energia e lavoro, dai conti pubblici base di 8,5 mld (Sole). Salario minimo, accordo lontano: si tratta sulle voci (Messaggero). Made in Italy, Di Maio: "Il patto per l'export è sempre attuale. L'Italia è riuscita a fare sistema" (Sole).
Energia. Razionamento del gas, la Ue: sostegni a chi consumerà di meno (Stampa). Gazprom minaccia: gas non garantito (Giornale e altri). Il pasticcio del gas italiano (MF). Bruxelles, misure di emergenza: giù i termostati negli uffici pubblici, 19 gradi d'inverno (Corriere).
Esteri. Inflazione Usa al 9,1% come 40 anni fa, ma le materie prime segnano un calo (Sole).
Guerra. Gli Usa ci ripensano, basta armi all'Ucraina (Fatto). Grano, primo accordo per l'export dall'Ucraina (Sole).

ECONOMIA
Salario, si tratta sulle voci: oltre 400 euro la distanza (Messaggero p.7-8 e altri). Si discute sul parametro del trattamento complessivo. Per gli industriali costa troppo. L'incontro definito "interlocutorio" verso tavoli a tema su ogni dossier. Sì al taglio del cuneo fiscale, ma non sarà shock, titola Repubblica (p.9) che parla di gelo su Confindustria. Draghi a Bonomi: si farà, non ci sono però i 16 miliardi richiesti. Risorse dalla manovra e solo sulle buste paga. Paletti anche sul salario minimo. Dubbi di Bonomi sui contratti, il governo intanto vuole tagliare Iva su cibo, farmaci e trasporti, scrive Stampa (p.8). Confindustria scettica sulla proposta anti-povertà di Orlando: è obbligatoria una legge. Brunetta: via l'imposta sui beni di largo consumo, adesso l'Unione europea lo permette. "Salario minimo? No grazie. Rischia di abbassare le paghe", così Luigi Sbarra intervistato dal Giornale (p.6). Il segretario della Cisl scettico sull'appello Cgil alla piazza: "L'antagonismo di Landini non porta a risultati concreti", dice.
 Il Sole (prima e p.2) segnala prezzi in caduta delle materie prime, con i fondi che temono la recessione. Gas ed elettricità ancora in tensione in Europa, ma gli indici di commodities hanno perso il 20% dai picchi di giugno: un crollo più rapido che nel 2008. Trainano i metalli, il petrolio sotto ai 100 dollari.
Sui quotidiani spazio anche alle "proteste selvagge" dei taxi: ultimo affronto a Roma (Messaggero p.9 e tutti). Risse, petardi e scene di panico nel centro della Capitale per la rabbia dei conducenti. Oggi vertice tra governo e maggioranza, in bilico la norma sulla liberalizzazione.
Su Repubblica (p.10) inchiesta su lavoro e precariato: quando lavorare diventa supplicare. Il Far West dei contratti a termine cancella il futuro. Senza tutele, per tutta la vita resta davanti il buio.
Si registra intanto l'impennata al 9,1% dell'inflazione Usa (Sole p.3 e altri). L'aumento su base annuale è stato trainato ancora una volta dai carburanti e moltiplica le pressioni sulla Fed per iuna stretta importante tra il 26 ed il 27 luglio. Ora gli analisti non escludono un intervento da 100 punti base.

POLITICA
Governo in frantumi (Stampa p.2 e tutti). Il M5S, dopo 14 ore di incontri, annuncia che non voterà la fiducia sul Dl Aiuti. Conte cede ai falchi e spera nella crisi: "Non farò come Di Maio – dice -. Le promesse non bastano, stop alle cambiali in bianco". Per Draghi il governo è ai titoli di coda (Repubblica p.3). Il capo dell'esecutivo verso la salita al Colle. E avverte: "Pronto a lasciare". Draghi respinge l'idea di guidare un "non governo" e chiederà a Mattarella di non rinviarlo alle Camere, secondo Verderami sul Corriere (p.3). Il premier si dice non disponibile al bis, ma aspetta i numeri: da Palazzo Chigi – secondo il Messaggero (p.3) – vogliono capire se tutti i grillini seguiranno le indicazioni di Conte. Il Fatto (p.3) parla già di ipotesi urne il 25 settembre. Il QN (p.3) segnala anche l'ipotesi governo tecnico: urne in autunno in caso di dimissioni irrevocavili, ma resta aperta la strada di un esecutivo tecnico per fare la manovra e la nuova legge elettorale. Agli occhi del presidente della Repubblica però la crisi è ancora gestibile: per evitare le urne – segnala la Stampa (p.3) – c'è l'ipotesi di una nuova fiducia, con Mattarella deciso a rimandare il premier in Aula. Quirinale pronto a richiamare i partiti alle loro responsabilità (Corriere p.5). Salvini e Meloni intanto spingono per le elezioni. "La maggioranza non c'è più, si voti" dice il capo del Carroccio, che ribadisce: "La Lega non cercherà altre strade" (Corriere p.6 e altri). Anche Meloni rilancia: "Tutti a casa". Forza Italia invece frena e chiede "più prudenza", Berlusconi – sentito al telefono da Salvini – aveva auspicato un governo anche senza Conte. La senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, a Libero (p.6) spiega: "Il governo senza M5S può fare molte più cose. Con i grillini fuori dalla maggioranza si può intervenire su Irap, pensioni ed energia. No al ritorno immediato alle urne". Anche il Pd frena, Letta chiede la verifica per capire se la maggioranza c'è: "Per noi – dice – il governo deve continuare" (Corriere p.7 e altri). Nel Pd cresce l'ostilità verso il M5S e il segretario avvisa il Movimento: "Così salta il campo largo" (Messaggero p.4).

ESTERI
Gas, scatta l'ora del razionamento (Stampa p.9 e altri). L'Ue accelera, ecco il piano per salvare l'inverno. "Non possiamo più aspettare, partiamo coi risparmi", soldi alle imprese che riducono i consumi di metano. Il Corriere (p.9) riporta in dettaglio il piano della Ue: 19 gradi negli uffici pubblici, incentivi e patto tra Stati. Ma c'è già il no di Orban. Le linee guida che la Commissione presenterà la prossima settimana, con Gazprom che non garantisce il funzionamento del Nord Stream 1 dal 22 luglio.
Uno spiraglio per il grano: i nemici tornano a parlarsi (Corriere p.8-9 e altri). Mosca chiede un trattamento di favore sulle sue esportazioni alimentari, l'Europa allenta la tensione su Kaliningrad: no alla linea dura lituana. Passi avanti nel vertice in Turchia con Onu, Kiev e Mosca. Coordinerà Ankara, precisa il Messaggero (p.10). La Stampa (p.14) ci porta ad Odessa lungo la nuova rotta del grano: "Così sfameremo il mondo". I canali verso il Danubio aumentano i traffici, con quattro navi al giorno. Kiev ora crede nell'accordo con Mosca: "Siamo ad un passo, si decidano".
Si continua intanto a combattere. A Siversk è guerra tra le case, titola la Stampa (p.12). I russi a 8 chilometri dal centro, si aprono la strada per Slavyansk in un diluvio di fuoco, ma i civili con le abitazioni distrutte danno la colpa agli ucraini: "Hanno portato loro le bombe".
Intanto Biden è volato in medio oriente e ha avvertito l'Iran: "Pronti ad usare la forza per fermare l'atomica" (Repubblica p.15). Oggi il presidente Usa firma con il premier israeliano Lapid una "dichiarazione di Gerusalemme" contro la minaccia nucleare. Biden torna "a casa" in Israele, un'alleanza a tre in Medio Oriente, scrive il Corriere (p.11). Il leader Usa: si può essere sionisti senza essere ebrei. Poi volerà direttamente dai sauditi.

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