Commentario del 31.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Politica estera in primo piano, con la crisi in Libia – si spara sul governo dell'Onu (Repubblica) – e la Stampa che rilancia l'ipotesi di un intervento italiano: pronti gli addestratori. Per il governo altri due fronti aperti: con l'Egitto, per la morte di Regeni – Renzi: avanti fino alla verità vera (Sole) – e con l'India per il ritorno in patria di Girone. Ma l'India dice no (Avvenire). Il Giornale: sottomissione in corso. Spazio anche all'economia: Padoan stringe l'asse con la Francia sui conti pubblici. "Serve più flessibilità". Sul fronte pensioni, volano le anzianità (Sole) ma sono pensioni mini, sotto i 750 euro (Corriere). Calano le tariffe dell'energia (Avvenire): ogni famiglia risparmierà 67 euro (QN). Sulla Stampa allarme per il welfare sanitario: mancano 10 miliardi. Sul Sole il via libera al decreto che taglia le tasse in busta paga su premi e benefit aziendali. Sul Giornale il nuovo stop al decreto banche: "il governo truffa i truffati". Su tutti l'avvento di Cattaneo in Telecom: ora Bolloré è più forte (MF). Su Sole, Unità in prima pagina Confindustria che oggi sceglie il nuovo presidente. Il Fatto: Confindustria come i partiti: voto ai gazebo e franchi tiratori.

ITALIA-ECONOMIA
S&P's taglia la crescita dell'Eurozona e lima il pil italiano: 1,1% nel 2016, 1,3% nel 2017 (Sole p.6 e altri). In calo la disoccupazione: 11,8% a fine 2016, 10,2% nel 2017. A trainare la ripresa un solo "motore", la domanda interna: manca la spinta del commercio estero. Padoan, in un'intervista a Le Figaro, riapre il tema del calcolo del pil potenziale e chiede maggiore flessibilità ma promette di "rispettare lo sforzo di aggiustamento richiesto" (Repubblica p.26). Lo scontro sui numeri europei vale fino a 20 mld di tagli, scrive la Stampa (p.10): Renzi in pressing con Bruxelles per strappare più deficit ed evitare l'aumento dell'Iva (Stampa p.11). Attesa per il nuovo Def, ce dovrebbe essere varato l'8 aprile (Sole p.12). Su tutti il calo delle bollette di luce e gas per il taglio delle tariffe da parte dell'Authority: per le famiglie risparmio di 67 euro l'anno (Corriere p.31 e tutti). Su tutti anche il nuovo rinvio del decreto sui rimborsi ai risparmiatori truffati: si aspetta il ritorno di Renzi dagli Usa (Giornale p.11 e tutti). Spazio anche ai dati Inps sulle pensioni: nel 2015 boom delle pensioni di anzianità (Sole in prima e a p.12) forse per effetto dei ritiri degli esodati (+72,8%), in calo quelle di vecchiaia (-1,7%). Ma due pensioni su tre sono sotto i 750 euro (Corriere in prima e a p.2). Crescita record anche dell'invalidità civile (+50,5%). Sul Corriere (p.3) il focus di Sergio Rizzo: tra accompagnatori, ciechi e falsi invalidi 15 mld di welfare clientelare.
Sulla Stampa (p.14) allarme sanità: i conti non tengono, mancano 10 mld. La Corte dei Conti prevede nel 2015 un rosso da un miliardo; idem l'Aifa che prevede uno sforamento di 1,7 mld nella spesa farmaceutica ospedaliera. Intanto la Lorenzin fa dietrofront sulla stretta degli esami inutili, da cui ci si aspettavano risparmi per 120 milioni. Spandonaro (Tor Vergata): "Bisogna passare a un sistema misto. Assistenza gratuita solo a chi è davvero indigente. E i ricchi devono contribuire di più" (Stampa p.15).

ITALIA-POLITICA
"In due anni di governo abbiamo fatto quello che non era stato fatto nei 20 anni precedenti. I prossimi due anni capitalizzeremo su queste riforme e ragioneremo su quel che sarà l'Italia dei prossimi 20 anni": così Renzi dagli Usa (Corriere p.19 e su tutti). Ma sulle riforme è scontro in Parlamento sui tempi del voto (Sole p.29): il governo vuole calendarizzare la riforma del Senato l'11 aprile, per poi sottoporla a referendum a metà ottobre. Le opposizioni avevano chiesto di sospendere i lavori per il referendum, per evitare un "oscuramento" del tema trivelle. Per Bersani "incredibile l'invio a non andare a votare" (Repubblica p.14). Un referendum, scrive Ains nell'editoriale del Corriere (in prima e a p.27) che rappresenta la prova generale dello scontro che ci sarà sulla riforma costituzionale. Scontro anche sulla data delle amministrative, fissate da Alfano il 5 giugno: pesa il rischio astensionismo (Corriere p.17).
Su Avvenire e Unità in apertura e su tutti la riforma del Terzo settore, che ne introduce la personalità giuridica e molte innovazioni per le imprese sociali. Nasce la Fondazione Italia sociale, che dovrà mettere in connessione chi si occupa di sociale e chi vuole finanziarlo. Ma l'emendamento sulla Fondazione passa solo con il sì di Verdini. "Un obbrobrio" per il M5S (Corriere p.16).

EUROPA
La crisi libica scuote anche l'Europa. Ieri l'arrivo via mare del premier designato dall'Onu, Al Sarray, è stato salutato da spari e scontri nella capitale. Tripoli: vattene  o è guerra (Stampa p.2). "Ora saranno vitali le prossime 48 ore" dice l'analista Mezran: "Ogni fazione dovrà prendersi le proprie responsabilità e proteggere il governo" (Stampa p.3). "La Libia unita? Un sogno impossibile – dice al Corriere l'ex ad di Eni e Enel Scaroni – L'Italia punti tutto sulla Tripolitania. Un governo nella sola Tripolitania sarebbe molto meglio del caos attuale e darebbe l'esempio ad altre aree". Con l'insediamento di un governo riconosciuto dall'Onu diventa più probabile la richiesta di aiuto internazionale: gli Usa pronti a dare assistenza ma non ad aprire un altro fronte di guerra. Alla stabilità dovranno pensare gli europei, a partire dall'Italia (Stampa p.2). Della missione di assistenza prevista dall'Onu fanno parte 30 Paesi. All'Italia il coordinamento del Liam, ovvero delle operazioni di "ricostruzione delle capacità statuali", a cominciare dalla sicurezza. Discorso diverso per il contrasto al terrorismo jhiadista. Sono le cosiddette "azioni mirate" – raid aerei, impiego di forze speciali – che il governo libico dovrebbe chiedere a governi amici (Usa, Francia, Italia, Gran Bretagna) con accordi bilaterali (Stampa p.3). Intanto le coste libiche aperte fanno salire dell'80% i flussi degli immigrati: entro fine anno previsti 300 mila arrivi.   

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