Commentario del 7.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Crisi libica in primo piano su tutti, col racconto choc degli ostaggi liberati - "Picchiati e affamati, siamo fuggiti da soli, non è stato l'Is" (Repubblica) – e le parole di Renzi in tv: "Non invaderemo la Libia" (QN). Ma dopo i fatti di Sabratha crescono i favorevoli all'intervento (Stampa). Spazio anche alla politica, con la vittoria dei candidati renziani Giachetti e Valente alle primarie di Roma e Napoli. Sul fronte europeo settimana decisiva sul fronte dei migranti e della politica monetaria. Oggi il piano Juncker per tornare a Schengen (Corriere), giovedì le mosse della Bce contro la deflazione. Ma sui migranti crescono le paure degli italiani: via Schengen, sì alle frontiere (Repubblica). Dalla Ue richiamo all'Italia sui conti: rischio manovrina (Messaggero). Ampio spazio a fisco e finanza. Sul Corriere l'allarme del Garante sulla nuova Anagrafe tributaria: dati fiscali troppo vulnerabili. Su A&F la primavera dei nuovi cda, tra Generali, Unipol e Intesa. Su CorrierEconomia quella dei dividendi: chi guadagna in Borsa con 15 mld di cedole in arrivo. Su CorrierEconomia le cento poltrone da tagliare nei cda dopo le fusioni. Su A&F le retribuzioni d'oro dei top manager Vodafone, P&G, Salini, Ducati.

ITALIA-ECONOMIA
Pronto il monito Ue sul debito: per l'Italia rischio manovrina (Messaggero p.10). Non ci sarà procedura d'infrazione ma si profila una manovra da circa 3 mld per scongiurarla. Padoan parla di "normale discussione". Renzi in tv torna a promettere rimborsi ai truffati delle quattro banche fallite ma i decreti per definire l'operazione ancora non si vedono. Zanetti a Sky: "Rinvio che non mi spiego, Renzi temporeggia, la decisione ora è solo politica" (Corriere p.17). Da Renzi nuovo affondo sulle banche: "In Italia troppi istituti di credito" (Repubblica p.14 e tutti), "con le nuove regole europee bisogna stringere, metterle insieme". In arrivo il pin unico per Pa on line, scuola, fisco e sanità (Messaggero p.11). Ma il Garante della privacy lancia l'allarme sicurezza per l'Anagrafe tributaria (Corriere in prima e a p.19): con banche, Poste e operatori finanziari che entro il 31 marzo dovranno riversare saldi e movimenti bancari degli italiani si segnalano rilevanti criticità nelle misure di sicurezza e nella qualità dei dati utilizzati per scegliere i contribuenti da controllare. Sul Messaggero (p.11) il rincaro delle accise sul fumo: sigarette meno care verso l'aumento.
Sul Sole (in apertura e a p.2) la mappa dell'Italia che paga a rate: salgono (+24%) le famiglie che chiedono prestiti per l'acquisto di beni durevoli, tra auto e elettrodomestici una "torta" da 55 mld. Il Sole: germogli di fiducia, ma ora le imprese devono riprendere a investire.

ITALIA-POLITICA
Crisi libica in primo piano, con il ritorno in Italia degli ostaggi liberati e le polemiche sui morti. Renzi, in tv dalla D'Urso, assicura: "Nessuna invasione, la guerra non è un videogioco" (QN p.5 e tutti). "Interveniamo solo se ce lo chiede il governo libico". Parole che suonano come una smentita ai ministri e la risposta agli americani che chiedevano 5000 uomini sul terreno. Sul Corriere (p.3) intervista al vice premier di Tripoli: "Non mandateci 5.00 soldati ma armi e dottori". Da Patuelli (Abi) su QN (p.5) assist a Renzi: prudenza saggia, evitare un'altra Somalia. Sul fronte interno, le primarie del Pd vinte dai renziani: a Roma Giachetti "travolge" Morassut (Corriere p.8): "Ora me la gioco, con M5S la partita è aperta" (Repubblica p.6). A Napoli la Valente batte Bassolino per 452 voti (Corriere p.10): "Napoli ha scelto il futuro, non torna indietro" (Repubblica p.9). Affluenza flop a Roma, in crescita a Napoli. Renzi soddisfatto: "Bene così, siamo stati bravi" (Stampa p.7). Sul fronte del centrodestra, mossa di Maroni verso Berlusconi: "Salvini premier di tutto il centrodestra e addio Lega". Maria Grazia Rossi a Libero (p.2): "Berlusconi si ricandiderà. Salvini conosce i suoi limiti". Feltri al Fatto (p.5): "Sono in uno stato confusionale. Berlsuconi si sente una quercia, ma sotto le querce non cresce nulla".  

EUROPA
Sul Corriere (in prima e a p.6) il piano "Back to Schengen" che oggi Juncker porterà alla riunione del Consiglio Ue, alla luce della sostanziale sospensione in atto della libera circolazione in Europa. Ora l'obiettivo è riattivare la circolazione con un piano a tappe per ripristinare la libertà entro dicembre: tornare ai confini costerebbe una perdita di reddito di 10 mld l'anno. Ma la grande migrazione in atto suscita paura negli italiani: l'Osservatorio di Diamanti (Repubblica in prima e a p.11) registra il 56% di no a Schnegen, e solo un terzo fiducioso nella Ue. All'attenzione del vertice Ue anche la situazione della Grecia, con la rotta balcanica chiusa a tutti gli effetti, e i rapporti con la Turchia ma non c'è traccia delle modifiche al trattato di Dublino (Stampa p.13).
Altro giorno cruciale della settimana, giovedì, per la riunione della Bce: in un contesto economico mutato, ci si aspetta nuove misure da Draghi, scrive il Sole (in prima e a p.5): possibile un'ulteriore riduzione del taglio dei depositi e potenziamento del quantitative easing. Banche in allarme e attenzione massima dei mercati sulle parole di Draghi. Per Esposito (A&F in prima e a p. 10) una scommessa ad esito incerto, quella sui tassi in negativo. Su CorrierEconomia alleati e avversari di Draghi nel board Bce.  

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