Commentario dell' 11.03.2016

IN PRIMA PAGINA
La Bce taglia i tassi e rafforza il Qe (Sole): in primo piano su tutti la spinta di Draghi all'economia (Corriere). Con i tassi a zero e 80 mld al mese sul mercato ossigeno alle banche e alle imprese. Gli economisti: "Bene Super Mario, ora tocca ai governi" (Stampa e altri). Ma alle Borse non basta e alla Germania non piace. All'Italia non piace invece il via libera dalla Ue all'olio tunisino (Stampa e tutti): "Rischio frodi" (Messaggero). In primo piano anche la politica: a sinistra grandi manovre di D'Alema, che al Corriere dice: "A sinistra del Pd può nascere una nuova forza". A destra strappo di Salvini su Bertolaso: a Roma salta tutto (Libero). Spazio anche alla politica estera, con la svolta dell'Egitto sul caso Regeni – indagini con i pm di Roma – e gli inganni dei libici sugli italiani rapiti e uccisi: "Macelleria sui corpi, cancellata la verità". La Pinotti a l'Unità: "Non vogliamo andare in guerra. La priorità è un governo libico". Da Obama schiaffo agli alleati europei: "Opportunisti e scrocconi, un errore la guerra a Gheddafi nel 2011" (Repubblica e tutti). Su tutti anche la frenata della Turchia sui profughi: "Ne riprenderemo migliaia, non milioni". Merkel furiosa per i confini chiusi nei Balcani. E ora l'allarme suona sulle coste pugliesi.

ITALIA-ECONOMIA
Draghi usa il "bazooka": più liquidità per banche e imprese, con tassi a zero, gli acquisti di titoli spinti a 80 mld al mese ed estesi anche ai bond delle aziende, finanziamenti ad hoc alle banche perché li girino a imprese e famiglie (Sole in apertura e a p.2 e 3 e su tutti). Draghi: "Misure per la crescita", in un quadro congiunturale in peggioramento, con le stime di Pil e inflazione al ribasso. Borse in rally, poi la frenata: Milano a –0,5%. Germania sulle barricate: "Favoriti i Paesi del Sud Europa e chi gioca in Borsa. Per le nostre banche è una decisione catastrofica" (Stampa p.3 e altri). Analisti unanimi: "Bene Supermario, ora tocca ai governi" (Stampa p.5). Su tutti cosa cambierà per imprese e famiglie. La Reichlin a Repubblica (p.4): "Sono misure ben calibrate, avranno effetti duraturi". Messori a Repubblica (p.4): "I tassi negativi tolgono potere competitivo alla Germania".
Dalla finanza all'economia reale: l'Istat parla di tasso della disoccupazione sceso all'11,9%. Non succedeva da 7 anni. Il numero dei senza lavoro giù di 203mila unità, quello degli occupati a +186 mila. Ma per i giovani il tasso resta superiore al 40% (Stampa p.19).
Su tutti anche il report della Guardia di Finanza su truffe e raggiri: nel 2015 danni al patrimonio dello stato per 4,35 mld. Il comandante Capolupo a Repubblica (p.17): "Ma i controlli non bastano, manca il senso della legalità". E dopo l'inchiesta romana che ha travolto la tributaria, il ministro Orlando annuncia una riforma del sistema (Repubblica p.19). Il vice ministro Zanetti: "Riforme sì ma non sull'onda emozionale:servono tribunali fiscali, una magistratura professionale, indipendente e specializzata". La Lorenzin nega invece nuovi interventi sulla sanità: "Niente tagli, abbiamo già dato. Anzi, servono più risorse" dice al Sole (p.10).

ITALIA-POLITICA
Pd nel caos dopo le primarie contestate e D'Alema, in un'intervista al Corriere (p.9), sfida Renzi: "Il Pd è in mano a un gruppo di persone arrogante e autoreferenziali, Renzi ha reciso le radici del Pd, le primarie hanno perso credibilità. Il Partito della Nazione c'è già ma è un'illusione pensare di prendere il posto di Berlusconi: dopo la rottura del centrosinistra viene Grillo o viene la destra. Dal malessere del centrosinistra può nascere un nuovo partito: la minoranza non riesce a incedere sulle decisioni fondamentali". Sul tema anche Cuperlo, che si candida invece a federare le tante anime inquiete della sinistra per ricondurle nel porto del Pd: "Ma Renzi richiami Orfini e lo inviti ad avere più rispetto e stile – dice all'Unità p.5 – E noi saremo leali nelle città, sostenendo i candidati che hanno vinto le primarie". Ma a Napoli Bassolino ricorre contro il verdetto dei garanti e prepara la lista per correre in proprio (Corriere p.6) mentre a Roma si scaldano Marino, Fassina e Bray. Repubblica (p.13) evoca lo spettro Liguria, con i  dem sotto il fuoco amico da nord a sud per le liste avversarie della sinistra. Lo scontro, però, è sul campo nazionale. Renzi si sente accerchiato dai grandi vecchi del Pd-Pds: "Qualcuno vuole lo sfascio", il retroscena del Corriere (p.8). La replica a Bersani e D'Alema arriverà domenica alla scuola dei giovani democratici è sarà pesantissima. Per Libero (p.7) con i sondaggi in calo è un'altra la mossa elettorale che Renzi medita: "Cancelliamo il bollo auto". Anche il centrodestra a un passo dalla rottura per l'esplicito altolà di Salvini a Bertolaso: "Gazebarie impraticabili". Ma Berlusconi tiene duro. Possibile il rientro in partita della Meloni, mentre l'Economist elogia la candidata grillina: "Con la Raggi M5S si normalizza e può vincere" (Corriere p.11).

EUROPA
Profughi, nuove polemiche dopo l'accordo tra Ue e Turchia. Ora Ankara frena: "Ne riprenderemo migliaia, non milioni" (Corriere p.14). Tra i 28, è l'Austria a guidare la protesta contro la Turchia. Intanto, dopo la chiusura dei confini nei Balcani, la Merkel insorge, mentre l'Italia teme un'ondata sulla rotta pugliese (Messaggero p.11). Previsto un vertice a Bruxelles sulle conseguenze del blocco dei Balcani mentre Alfano intensifica rapporti con l'Albania per la gestione di eventuali emergenze.

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