Commentario del 20.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Esteri sempre in primo piano, con il nuovo attentato Isis a Istanbul e le prime rivelazioni di Salah: "Dovevo esplodere allo stadio" (Corriere). Il terrorista inizia a collaborare (Sole, Stampa): sul suo processo l'Europa si gioca la faccia (Libero). . Su tutti anche le polemiche sul piano Ue di rimpatrio dei migranti: già pronte otto navi (Messaggero). Mogherini ad Avvenire: "Dopo l'accordo gli investimenti". Ma la notizia del giorno è la scossa al vertice di Telecom: via Patuano, avanza Cattaneo (Sole e tutti). Le mani francesi su Telecom (Repubblica): per il Fatto il governo sta con Bolloré. Sul fronte politico, in evidenza lo scontro a distanza Renzi-Letta - "Basta bufale sul governo" (Sole e tutti) – e il bagno di folla di Berlusconi a Palermo. Ma gli elettori di destra "licenziano" Berlusconi (QN). Guai anche per Renzi: Etruria, sotto inchiesta il papà della Boschi (Corriere). Intanto il Pd accelera sulle primarie per legge. Guerini: "Una sfida per tutti". Sulla Stampa intervista a Bagnasco: "Solo uno Stato triste autorizza l'eutanasia".

ITALIA-ECONOMIA
Un caso nazionale il terremoto ai vertici di Telecom, con l'ad Patuano in uscita dopo l'ennesimo braccio di ferro con i francesi di Vivendi, stavolta sulla svalutazione di Tim Brasile e le torri telefoniche che interessano Mediaset (Repubblica p.2 e tutti). L'interime al presidente Recchi, ma il candidato favorito alla successione sembra Cattaneo. La progressiva trasformazione di Telecom Italia in un gruppo a proprietà francese pone un problema sul controllo dei dati segreti gestiti dalla rete di tlc italiana. Il governo potrebbe esercitare poteri speciali nell'orientare la guida della società ma tra Renzi e i francesi ci sarebbe un'intesa di fondo. Per il Fatto (p.4) il premier appoggia la linea del nuovo azionista di riferimento Bolloré, che in Italia "detta legge" da Mediobanca a Mediaset passando per le Generali (Repubblica p.3). Altro fronte caldo le banche, con Bpm e Banco Popolare a un passo dalla fusione. Saviotti (Banco Popolare): "Propensi a dire sì, ma l'esito della fusione con Bpm non è scontato". E non esclude l'aumento di capitale per venire incontro alle richieste della Bce (Repubblica p.24). Dalla finanza all'economia reale: Poletti frena Boeri sulla riforma delle pensioni (Repubblica p.25). "Prima di tagliare gli assegni bisogna pensarci 150 volte". Camusso contraria al taglio: "No al 3% in meno a chi esce prima". Damiano invece apprezza: "Come Boeri crediamo che per liberare i giovani dalla disoccupazione bisogna far saltare il tappo generazionale".

ITALIA-POLITICA
Lo scontro a distanza tra Renzi e Letta sull'economia e il ritorno in campo di Berlusconi a Palermo le notizie del giorno. "Basta bufale su jobs act e trivelle" (Sole p.15 e altri): alla vigilia della direzione del Pd, il premier difende i risultati delle riforme e smentisce le "bufale" su pensioni di reversibilità, acqua pubblica, crescita, riforme costituzionali, referendum sulle trivelle. Irritazione per l'intervista di Letta al Corriere. Renzi: con noi l'economia va (Corriere p.12). Boschi: "Con lui il Paese stava peggio" (Fatto p.5). Guerini: "Basta criticarci con il ditino alzato" (Messaggero p.9). Ma si profila una nuova tempesta: nell'inchiesta sul cda di Banca Etruria risulta indagato anche il padre della ministro Boschi (Corriere p.13). Per Berlusconi è invece il ritorno al bagno di folla (Giornale p.6): "La Lega sbaglia, il leader del centrodestra resto io" (Repubblica p.12). Ma Toti rompe il fronte: "FI non è più egemone, dal 40% del Pdl oggi c'è una galassia di sigle equivalenti. Le primarie sono l'unica via di uscita" (Messaggero p.8). Salvini: "Ora bisogna cambiare" (Repubblica p.12). Cicchitto alla Stampa (p.11): "Salvini è un lupo, Berlusconi rischia grosso. Ammetta gli errori e rifaccia il Nazareno con noi". Roma potrebbe funzionare da laboratorio: FI potrebbe ripensarci su Bertolaso o appoggiare Marchini (Repubblica p.13).
In fibrillazione anche il Pd, stretto tra primarie e referendum. Guerini al Messaggero (p.9): "L'orizzonte comune sono amministrative e referendum". E sulle primarie: "E' arrivato il momento di regolarle per legge". Sul Corriere (p.13) il sondaggio di Pagnoncelli sulla sinistra: la scissione data 1 a 10 dagli elettori del Pd. E la sinistra radicale non sfonda: se nascesse un nuovo partito avrebbe meno del 9%.

EUROPA
Su Avvenire (prima p. 6), l'intervista alla Mogherini sull'intesa di Ankara: "E' solo il primo passo: dopo l'accordo, gli investimenti. L'intesa con Ankara non è "contro" i migranti, salveremo delle vite. Con la Turchia parliamo di tutto, non solo di rifugiati, ma anche di Siria, di Cipro, di terrorismo, della questione curda e di diritti umani, al rispetto dei diritti e del diritto. Non ci dovranno essere né respingimenti, né espulsioni di massa: ognuno avrà diritto ad un esame individuale". Sulla Libia invece spiega che "ci sono 450mila persone pronte a partire e che pur avendo concentrato il lavoro sulla rotta orientale, non dobbiamo dimenticare la situazione del Mediterraneo centrale dove il flusso migratorio non si  è mai interrotto, anche se diminuito in parte anche per merito della missione italiana Eunavfor Med "Sophia". E' essenziale che in Libia si crei una sorta di governo di unità nazionale con cui iniziare a lavorare su una serie di questioni. L'accordo con la Turchia non risolve tutti i problemi". Un cenno anche sul rapporto Renzi-Ue che la Mogherini: "Personalmente c'è un rapporto molto franco, ma l'agenda migratoria l'abbiamo portata noi in questa Europa in una direzione di forte sintonia con l'agenda italiana".
Intanto tra due settimane inizierà lo scambio "uno a uno" tra Ankara e gli Stati membri. Sul Corriere della Sera (prima e p. 2-3) il reportage dal campo profughi del Pireo: "Mezzanotte ad Atene, operazione rimpatri".

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