Commentario del 24.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Manovra, Giorgetti spiazza la Lega (Messaggero). "Mini-Bot non verosimili", strappo del sottosegretario (Corriere) che fa retromarcia per un posto a Bruxelles (Stampa). Per il Giornale lo sfogo di Giorgietti è il segnale di crepe nella Lega contro Salvini che non molla i 5S. Intanto, con flat tax e Iva, si va verso una manovra d'autunno da 45 mld (Giornale, L'Economia).
M5S, Di Maio contro Di Battista: "Ognuno stia al suo posto" (Repubblica e tutti). I due big 5S si prendono a pugni (Libero e altri). Sospetti, veleni, addii: l'ora difficile dei 5S (Corriere).
Sanità, a Repubblica parla il ministro Grillo: "Giovani medici subito in corsia".
Giustizia, Verità intervista Bonafede: "Impedirò che chi si candida torni a fare il giudice".
Olimpiadi 2026, oggi il verdetto a Losanna. Milano-Cortina: tre "principesse" per battere la "regina" di Svezia (Corriere). Per il Giornale, solo i trucchi possono sconfiggere Milano-Cortina.
Esteri: la Cina si prende la Fao. Ira Trump: basta finanziamenti Usa (Stampa).
Esteri-Turchia: Istanbul sgretola Erdogan, sindaco all'opposizione (Repubblica). Il sultano perde Istanbul e adesso traballa (Libero).
Su Corriere, Messaggero e tutti l'incidente ai cancelli della Sapienza: un giovane scavalca per entrare al party e muore.

ECONOMIA
Giorgetti spaventa la Lega (Giornale p.4 e tutti). Il numero due della Lega boccia i minibot: "Sono inverosimili, nessuno li ha fatti. Se fosse così li farebbero tutti". I sospetti nella Lega: mossa per accreditarsi alla Ue (Corriere p.5). La Stampa infatti titola "Giorgetti, prove da commissario Ue". Ma nella Lega si innesca la rissa sulla proposta di riduzione del debito. Borghi replica al sottosegretario: "Salvini è d'accordo. I minibot sono verosimili, anche se non sono mai stati fatti. Ne abbiamo discusso tante volte" (Stampa p.7). Il M5S: quella del sottosegretario è una retromarcia che sorprende (Corriere p.5). Borghi: "Giancarlo ama scherzare, era distratto dalle Olimpiadi. L'ha detto perché sarà commissario europeo? Ma no, se per ottenere quel posto bisogna uscirsene così, allora siamo messi male" (Repubblica p.4). Il numero due della Lega vuole l'intesa con l'Europa. Ora i governi sono quattro. I due partiti di maggioranza spaccati al loro interno e Conte in mezzo, sempre più convinto che Salvini non voglia evitare la procedura d'infrazione (Repubblica p.5).
Flat tax, nuova lite Salvini-DiMaio. Il leader leghista: ci sono 15 miliardi. La replica: dica dove li trova. Ipotesi di vertice con il premier Conte. Per finanziare la flat tax la Lega crede che un terzo delle risorse possano essere in deficit (Corriere p.4). Il sottosegretario leghista Bitonci alla Verità (p.8): "Adesso la pace fiscale va estesa al contante. I grillini diranno di sì. Obiettivo tassa piatta per il 75% dei contribuenti. Se non si fa, stacchiamo la spina al Governo". Il piano fiscale del Carroccio: subito aliquota del 15% sui redditi fino a 55 mila euro, più avanti il 20% su quelli superiori (Repubblica p.4). Via gli 80 euro per la flat tax. Ma non si evita l'aumento Iva. La Lega studia il bilancio 2020: 45 miliardi da trovare. L'alternativa è deficit o aliquote più alte sui consumi (Giornale p.5). Trattare con l'Europa o no? I dubbi di Salvini sui 3 miliardi. "Li userei per tagliare le tasse". La sfida: sfruttare i risparmi da Quota 100 e Reddito di cittadinanza. "Abbatto il deficit con flat tax". Il governo dovrebbe trovare altri fondi. L'ira di Conte e Di Maio: "Così destabilizza i negoziati con Bruxelles" (Stampa p.7). L'ambasciatore Massolo al Corriere (p.4): "Siamo deboli in termini di reputazione per il debito che non scende. È necessaria una linea univoca da parte del governo: la Ue si è politicizzata".
L'Economia (in prima e p.4) fa i conti di promesse e impegni, che costano 45 mld: si profila una manovra-monstre. Servono 23 miliardi per evitare l'aumento delle aliquote Iva. Per il 2020 un conto da 40 miliardi fra aumento dell'Iva e cuneo fiscale. Oltre allo stop alla maggiore imposta vanno finanziate anche nuove spese come il rinnovo dei contratti pubblici (Messaggero p.4). Anticipare la manovra d'estate non sarebbe una novità assoluta: nel 2008, l'allora ministro Tremonti propose l'innovazione del decreto estivo con la gran parte dei contenuti dell'impostazione della politica economica per il triennio successivo, seguito poi a settembre da una finanziaria light, di soli 3 articoli, con saldi e tabelle (Messaggero p.4). Intervista a Claudio Borghi, responsabile economico del Carroccio: "La procedura Ue è sempre meglio che alzare l'Iva. Bruxelles non può pretendere altre tasse" (Libero p.6).

POLITICA
Resa dei conti nel Movimento. Di Maio: chi critica M5S indebolisce il governo. E Di Battista: no, è Salvini (su tutti). Il vicepremier: basta destabilizzare ognuno al suo posto, non è un risiko. L'ex deputato: serve una nuova agenda non sarà il mio libricino a minare Conte. I sospetti grillini sul taglio dei parlamentari: chi vuol far saltare il tavolo, lo fa per sabotare la riforma. Nella war room di Luigi contro il rivale: vuole le elezioni per trovarsi un lavoro (Messaggero p.6). Lo sfidante cerca l'asse con Casaleggio. Il messaggio di Di Battista agli attivisti per intestarsi la difesa del dna del Movimento (Repubblica p.6). Taverna: rispolverare le battaglie che ci hanno visto uniti contro tutto e tutti (Corriere p.6). Nugnes lascia e attacca: critiche impossibili. Ora al Senato maggioranza appesa a 3 voti. Luigi chiede le dimissioni da Palazzo Madama. Probabili altre fughe (Giornale p.3).
Parti sociali-governo, Landini alla Lega: "Trattiamo se parla a nome del governo". Annamaria Furlan (Cisl): a determinare la richiesta di un confronto è stato il successo della mobilitazione dei lavoratori (Repubblica p.8). La leader Fiom Re David a Repubblica (p.9): "Sì a incontrare Salvini ma con lui c'è un problema etico". Zingaretti: conferenza operaia, dalla piazza è arrivata la spinta (Repubblica p.9).
L'Italia punta forte sulle Olimpiadi di Milano e Cortina (Repubblica p.30). Giochi aperti torna il brivido di Italia-Svezia. Milano-Cortina contro Stoccolma-Åre: oggi il voto, alle 18 il verdetto Giorgetti: "È come Inter-Frosinone: siamo favoriti, ma tutto può capitare" (Repubblica p.30). Per il Giornale (in prima e p.11) solo i trucchi possono sconfiggere la candidatura italiana. Se l'Italia la dovesse spuntare, una pioggia d'oro si scaricherebbe sul Paese: uno studio de La Sapienza stima 2,3 mld di incremento di Pil nel 2028 (Messaggero p.9).

ESTERI
Istanbul volta le spalle al sultanato di Erdogan. Schiaffo al presidente-padrone, il candidato rivale Imamoglu eletto primo cittadino nella metropoli: "Trionfa la democrazia". Festa in piazza, tre mesi dopo l'annullamento delle precedenti elezioni (Repubblica p.12). Il Raìs di Ankara non è più invincibile ma guai a ritenerlo in caduta libera, scrive Garimberti (Repubblica p.13). L'elettorato dell'Akp, il partito del Sultano, non ha gradito di essere stato richiamato alle urne (Corriere p.10).
Trump sgancia l'atomica digitale sull'Iran. Il presidente Usa rade al suolo il sistema informatico militare di Teheran (Libero p.11). La cyberguerra di Trump contro i missili degli ayatollah. Come ritorsione all'abbattimento del drone americano e agli attacchi alle petroliere l'offensiva informatica degli Stati Uniti per neutralizzare i sistemi iraniani (Repubblica p.14). E oggi annuncia nuove sanzioni (Stampa p.12). Nel mirino dei pirati di Teheran anche alleati Ue di Trump (Messaggero p.10).
La Cina si prende la Fao. Battuti Usa e Unione europea. Qu Dongyu eletto direttore dell'agenzia per la lotta alla fame. È la prima volta di un Paese comunista. Voci di sostegno di Roma (Stampa p.10).
Etiopia sull'orlo del baratro. Sventato un colpo di Stato ma restano gli scontri etnici. Il capo dell'esercito di Amhara ha incoraggiato il popolo ad armarsi. Ucciso un generale. Dietro l'insurrezione l'accusa al premier Abiy di limitare l'autonomia della regione (Stampa p.13). Conte in aiuto di Addis Abeba: "Sosteniamo le riforme" (Stampa p.13).

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