Commentario del 30.06.2019

PRIME PAGINE
Caso Sea Watch in primo piano: capitana arrestata, Parigi e Berlino: liberatela (Stampa, Corriere e tutti). Lite con la Ue (Messaggero). Speronata la nave della GdF e forzato il blocco, Carola al Corriere: "Avevo paura che ci fossero suicidi". Il dossier dell'accusa: "Diciassette giorni di ordini disattesi". L'Europa sta con Carola (Repubblica), Giornale attacca: "Buonismo criminale", ha aiutato i criminali e messo a rischio la vita dei finanzieri. Per Libero, Carola è o santa o criminale: la sinistra la osanna, la legge la condanna. Verità chiede le dimissioni dal Parlamento dei pirati Pd  che erano a bordo della nave e le hanno dato copertura.
Questione industriale, governo spaccato su Ilva e Atlantia. Multinazionali, rischio disimpegno (Sole). Renzi al Sole: "Di Maio odia chi crea lavoro, il partito della crescita reagisca".
Italia-Economia: trattativa con la Ue, "conti a posto, stop alla procedura" spiega il premier. Lega: flat tax o crisi (Messaggero). Sull'intesa con la Ue pesa l'incognita della flat tax (Sole). "Niente manovra bis per la flat tax" dice Conte (Stampa). Caos nel governo, Conte sfida Salvini sulle tasse (Giornale). L'analisi di Cottarelli sulla Stampa: adesso sceglieranno di aumentare il deficit.
Usa-Cina, è tregua: sospesi i nuovi dazi e riaperto il negoziato (Sole). Tregua da 325 mld, Trump e Xi provano a trattare (Repubblica).

ECONOMIA
Trattativa Italia-Ue per evitare la procedura d'infrazione. Il premier Conte dal G20: "I nostri conti sono in ordine, non mercanteggiamo" (Corriere p.9). Il numero uno di Palazzo Chigi si dice fiducioso perchè "abbiamo fatto il nostro" e "dovremmo evitare la procedura non perchè c'è dietro qualche magia, non perchè abbiamo elaborato qualche espediente dell'ultima ora, ma perchè i conti sono in ordine e lo stiamo dimostrando". Ma è la prossima legge di Bilancio a preoccupare: secondo le stime europee, il deficit del prossimo avvno viaggia verso il 3,5% e il debito al 135%, per questo Bruxelles pretende che un impegno formale a rientrare nei paletti del Patto di stabilità: serve una manovra da 30-40 mld (Messaggero p.8). E' soprattutto l'incognità flat tax a pesare sull'intesa con l'Ue (Sole p.3). La Lega non cede sulla sua proposta di riforma fiscale. "O sarà crisi" avvertono dal Carroccio. Ma per varare la tassa piatta nel 2020 servono altri 15 mld. Matteo Renzi al Sole (p.5): "La flat tax è uno slogan. Ma alla fine sarà solo un altro nome dato agli 80 euro". Poi sulla procedura d'infrazione, dice: "Per me è già evitata. Il merito non è di Conte, ma del boom delle entrate. E segnatamente la digitalizzazione del fisco, quel processo che abbiamo inaugurato con il nome di Fisco 2.0 col nostro governo: fatturazione elettronica, dichiarazione precompilata, incrocio delle banche dati. Sono entrati molti più soldi del previsto e io dico che il meglio deve ancora venire". L'analisi di Cottarelli sulla Stampa (in prima e p.6) evidenzia qualla che potrebbe essere "l'altra faccia" della mancata procedura europea nei confronti dell'Italia: l'aumento del deficit. I mercati sono tranquilli e non rischiamo attacchi speculativi, ma – mette in guardia Cottarelli – la situazione potrebbe cambiare se il governo decidesse di "raddoppiare" la spesa pubblica nel 2020.
Questione industriale, governo spaccato su Ilva e Atlantia. Sul Sole (in apertura e p.4) le posizioni discordanti nella maggioranza sui dossier caldi che saranno affrontati domani in Cdm. Il presidente degli industriali vicentini, Luciano Vescovi, a Repubblica (p.13): "La politica industriale di questo governo o non c'è, o non si capisce dove voglia andare. Tutto quello che fanno ha un sapore anti-industriale. Per il mondo delle imprese il rispetto delle regole è fondamentale, per loro vale solo il contratto di governo, al quale hanno giurato fedeltà eterna, la parola data vale solo in quel caso, non vale per un accordo commerciale". Matteo Renzi, intervistato dal Sole (in prima e p.5), all'attacco: "Di maio odia chi crea lavoro, il Partito della crescita reagisca. Con le scelte di questi giorni, il vicepremier ha rovinato una settimana positiva".

POLITICA
Le conseguenze dell'approdo della Sea Watch al porto di Lampedusa in primo piano su tutti. La capitana Carola arrestata per aver forzato il blocco e speronato una motovedetta della Finanza: rischia 10 anni (su tutti). Da Berlino l'appello: "Liberatela", anche Francia e Lussemburgo criticano l'Italia. Salvini: "Niente lezioni" (Corriere in apertura e tutti). L'Olanda scarica la capitana, e la ministra dell'immigrazione Broeker-Knol al Corriere (p.5) dice: "Abbiamo sempre riconosciuto l'impegno e la leadership italiana. Ora si lavori insieme per riformare il sistema europeo di asilo e immigrazione, i ricollocamenti per chi non ha diritto all'accoglienza sono uno spreco di risorse". Salvini alla Verità (p.5): "I 41 migranti saranno dislocati tra Francia, Germania, Finlandia, Lussemburgo e Portogallo. Brilla per assenza l'Olanda, sempre in prima fila quando si tratta di criticare le nostre decisioni. Discussioni per il superamento del trattato di Dublino? Tempo sprecato, tanto c'è sempre chi dice no. Dublino è superato nei fatti, ci siamo attrezzati da soli. E se la capitana Carola si sente di doversi far perdonare per essere ricca e bianca, faccia volontariato in Germania". L'Europa sta con la capitana e boccia il governo: "Salvare vite non è fuorilegge" (Repubblica in prima e p.6). Il Corriere (in prima e p.8) riporta le carte in mano all'accusa, che parla di "diciassette giorni di ordini disattesi". Nel verbale di sequestro della nave tutte le manovre "pericolose e non autorizzate" con cui la Ong ha sfidato l'Italia (Messaggero p.3). Ma per Repubblica (p.3) la legge internazionale dà ragione alla capitana. Carola al Corriere (p.3): "Dovevo entrare in porto, temevo che alcuni potessero suicidarsi. Non volevo colpire la motovedetta,  solo disobbedienza non fermarmi all'alt. Chiedo scusa". I finanzieri speronati: "Con la sua manovra potevamo morire" (su tutti). Il comandante GdF di Palermo Carrozzo, al Messaggero (p.3): "Gesto irresponsabile". Polemica Pd sulla gestione del caso Sea Watch: "Pura propaganda da parte di Salvini" (su tutti). La sinistra ha trovato un'icona, il Pd sale a bordo, poi si spacca (QN p.5). Delrio a Repubblica (p.6): "Il punto non è stare o meno dalla parte della comandante: il Pd non cerca eroi. Diritti umani vanno difesi". Orfini alla Stampa (p.4): "Al posto della capitana avrei fatto la stessa cosa". Libero (in prima e p.3): la legge la condanna, la sinistra la osanna. Verità (in apertura) all'attacco dei 5 parlamentari – Faraone, Fratoianni, Magi, oltre a Delrio e Orfini – saliti a bordo della nave: devono lasciare il Parlamento. Salvini alla Verità: "Lo speronamento una cosa mai vista e molto grave. Il comportamento dei parlamentari Pd è inqualificabile". Intanto, il ministro dell'Interno studia l'inasprimento del decreto Sicurezza bis (Corriere e tutti). Sanzioni alte e sequestro lampo, allo studio un decreto più severo (Messaggero p.5). Secondo l'Osservatorio di Mannheimer (Giornale p.4) il 40% degli italiani chiede misure più severe, il 60% approva il rigore.
Sull'Espresso (p.17-20) Zingaretti risponde alle domende dei lettori su disuguaglianze, precariato, pensioni, tasse e molto altro: "Da noi ci di aspettano idee chiare e scelte di campo, ma dobbiamo costruirle insieme, con un dibattito aperto e un grande piano per l'Italia". Sul fronte economico, il segretario del dice "no" alla flat tax, "ma – spiega – serve un taglio delle imposte e del cuno fiscale per i salari bassi. Il Jobs Act? Va rivisto, correggendo ciò che non ha funzionato".

ESTERI
Nomine Ue, sfida Timmersmans-Vestager: stasera il verice, con il socialista in pole per la presenza (Messaggero p.9). Salvini alla Verità: "Ho saputo che Macron e  Merkel si stanno mettendo d'accordo per proporre l'olandese Timmermans come presidente della Commissione Ue. Un socialista. Mi auguro sia uno scherzo, sarebbe uno schiaffo al voto popolare del 26 maggio". Intanto, il Corriere (p.9) registra lo stop di Macron al piano della Merkel, visto che il gruppo Visegrad sarebbe contrario alla scelta di Timmermans per la Commissione europea. Repubblica (p.10) parla di asse anti-socialista tra i Paesi populisti e l'Italia: Roma, con polacchi e ungheresi, pronta a boicottare l'intesa raggiounta su Timmermans. Intanto, Giorgetti si smarca: "Non sarò commissario". Una mossa che spiazza Conte, l'Italia non ha un altro nome da proporre al momento (Messaggero p.9). Ma per Repubblica (p.10) c'è Moavero in pole.
Usa-Cina, tregua da 325 mld tra Trump e Xi sui dazi (Repubblica in prima e p.11 e tutti). Intesa al G20 di Osaka , ripartono i negoziati, Trump apre su Huawei: per ora niente nuove tariffe, il gigante asiatico si impegna a importare di più dagli Usa (Messaggero p.12). Il disgelo è una "mezza buona notizia" per le Borse (Sole p.2), anche se per Gaggi (Corriere p.13) si è una retromarcia temporanea, visto la lotta  Washington-Pechino è ormai globale. E il presidente americano annuncia un viaggio in Corea del Sud, invitando Kim ad un incontro: "Lo aspetto al confine" (Corriere p.13 e altri).
Albania, alla Stampa (in prima e p.10) parla Berisha, ex presidente che attacca Rama nel giorno del voto contestato: "L'Albania dei socialisti è diventato un narco-Stato. Le elezioni non sono libere".

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