Commentario del 07.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Lega e M5S ci riprovano (Corriere). Di Maio e Salvini riaprono il dialogo: priorità taglio delle tasse (Sole e tutti). Pace tra i due vicepremier (per ora), ma flat tax e rimpasto incombono (Fatto). Il leader leghista al collega 5S: caccia Toninelli, Trenta e Grillo (Libero).
Terremoto al Csm, pronta la riforma: la scelta dei membri in base al merito (Messaggero). Riforma Csm: sorteggi e meno potere alle correnti (Stampa). Il vicepresidente Ermini al Corriere: "Agiremo subito". Il Fatto torna sui legami tra Csm e Pd: dem in balìa di Lotti. E lady Palamara lavorava da Zingaretti. Il segretario dem convoca Lotti: "Su Palamara devi chiarire" (Repubblica).
Conti pubblici: risposta alla Ue, il governo vuole prendere tempo con Bruxelles ma accelera sui tagli di spesa (Sole). Scossa di Draghi, avviso all'Italia (Messaggero). Il numero uno della Bce sprona Conte: "Niente scorciatoie per ridurre il debito" (Stampa). Draghi attacca: stop debito e minibond (Giornale). Ma per Libero il capo della Bce zittisce gufi e spread: "Il Paese non va così male".
Russia-Cina, incontro Putin-Xi: asse più forte per controbilanciare Trump (Sole).
Fca-Renault,il sovranista Macron fa saltare le nozze (MF). Schiaffo di Macron all'Italia (QN).  E Republica parla di "grande beffa di Parigi". Al Corriere parla il ministro francese Le Maire: "Serviva più tempo, Fca non ha aspettato". Elkann: "Stop su Renault per proteggere Fca" (Sole).

ECONOMIA
Debito, Draghi avverte l'Italia: "Un piano credibile di rientro" (Corriere p.2 e tutti). Il numero uno della Bce sprona Conte: "Niente scorciatoie per ridurre il debito" (Stampa in apertura). Il premier  prende tempo e lavora a tagli per 3 miliardi. Draghi interviene sulla proposta dei mini-Bot: "O sono moneta illegale o nuovi oneri" (su tutti). I mini-Bot della discordia. Dubbi e rischi sui titoli senza interessi e scadenza. L'idea della Lega per i pagamenti alle imprese. "Non è un debito addizionale - spiega Borghi, presidente della Commissione Bilancio della Camera e responsabile economico della Lega -. È un debito che c'è già e per sparire lo Stato non dovrebbe pagare i fornitori" (Corriere p.3). Bini Smaghi: una provocazione, serve solo a imboccare la strada dell'uscita dall'euro (Corriere p.3). L'affondo di Moody's: stime del governo non credibili. "Più che l'Europa a fare la differenza con l'Italia potrebbero essere i mercati", scrive l'agenzia di rating. Il giudizio di credito del debito italiano è a pochissimo dal diventare "spazzatura" (Stampa p.4). In controtendenza l'interpretazione di Libero (p.3): "Basta bugie: l'Italia non è messa male". Nessuna strigliata da parte del presidente della Bce, che spiega: "La crisi del 2012 è lontana". La ricetta della banca centrale: riduzione realistica a tappe per disinnescare la procedura Ue - scrive Fubini (Corriere p.2) -. Le parole di Draghi danno l'impressione che la procedura abbia l'aria di un programma a tappe di anno in anno che il governo dovrebbe eseguire sotto sorveglianza. Sulla Stampa (p.7) il monito di Cottarelli: deficit, per sfuggire alla scure dei mercati l'Italia deve evitare scontri con l'Ue. In passato si sono ottenuti sconti col dialogo: ora si parla di rottura.
Governo alle prese con il nodo delle clausole di salvaguardia Iva. Sangalli (Confcommercio): "Se aumenta l'Iva sarà recessione. Sarebbe l'ora di spiegare dove si intendono prendere i 23 miliardi necessari alla sterilizzazione"  (Corriere p.33).
Politica industriale, Di Maio assediato dalle crisi (Repubblica p.6). Dall'Ilva a Whirlpool a Fca-Renault, sotto accusa la gestione del numero uno del Mise. E lui attacca il Pd: "Specula sulla disperazione dei lavoratori". L'ira di Di Maio contro ArcelorMittal. "Sull'Ilva di Taranto rispetti i patti". L'azienda: possibile un ritorno al lavoro, ma potrebbe anche servire un secondo giro (Stampa p.21). "Il governo? Qui non s'è mai visto". Così Piombino resta senza acciaio. E la città volta le spalle a sinistra e 5S (Repubblica p.7). Mercatone Uno, cassa integrazione con il Fondo pagamenti. Doppio impegno per Di Maio (Stampa p.21).

POLITICA
Tregua tra i vicepremier. Tav, flat tax e sicurezza. Salvini impone l'agenda. E M5S dice sì al rimpasto (su tutti). Vertice tra il leader leghista e Di Maio: il governo va avanti, adesso giù le tasse. I timori di ottenere un commissario di serie B (Messaggero p.4). Duri con l'Ue, Di Maio-Salvini si blindano contro il premier. Il capo 5S al leader leghista sul nome da fare per la Commissione Ue: "Fai tu una proposta". Il leader padano: "A Bruxelles non passivi, Conte se ne faccia una ragione o si dimetta" (Stampa p.5). Fdi si avvicina al governo. In Senato i sovranisti scelgono di astenersi sul voto dello sbloccacantieri (Giornale p.6).
Lunedì la nuova agenda. Con Toninelli fuori gioco e l'«erede» di Savona. Salvini: ora da Di Maio sento dei sì, anche sulle infrastrutture (Corriere p.9). Di rimpasti Salvini non vuole sentir parlare, ma il ministro Toninelli potrebbe ritrovarsi in fuorigioco. La folle idea di Di Maio: imbarcare Di Battista nel rimpasto salva-vita. Per imbrigliare l'antagonista, Di Maio vuole tentarlo con la Farnesina come vice Moavero (Giornale p.4). "Indietro tutta", il nuovo mantra 5Stelle: rinunciare alle bandiere per sopravvivere. I grillini costretti sulla difensiva dopo il flop elettorale e anche sulla Rai Salini deve accettare il biografo di Matteo (Messaggero p.4).
Il "partito" di Conte sarebbe al 12%. E l'avvocato del popolo riceve l'elogio di Letta (Stampa p.4). Il premier si allinea totalmente a Mattarella sul dialogo con l'Unione europea. Gli imprenditori in Vietnam preoccupati per lo scontro del governo italiano con Bruxelles.
Terremoto al Csm, piano per riformare il Consiglio. Lega e M5S puntano a un sistema misto: prima un sorteggio tra gli aventi diritto, poi il voto. L'Anm spinge per un meccanismo proporzionale puro: "Ma niente separazione delle carriere" (Stampa p.9 e altri). Il Guardasigilli Bonafede da Mattarella: ipotesi riforma col sorteggio (Repubblica p.10). Il Corriere (in prima e p.11) intervista il vicepresidente del Csm Davide Ermini: "Csm, no al sorteggio.  La riforma compete al Parlamento. Ma il sorteggio sarebbe incostituzionale e con una irrazionale scelta dei candidati. Il Consiglio va avanti nonostante i gravi fatti venuti alla luce".

ESTERI
La partita delle intese a Strasburgo. Verso l'alleanza con Verdi e Lib. Putin: "I sovranisti? Sono filo-Ue, non filo-russi". Siglato un primo accordo a quattro con socialisti e Ppe mentre la destra di Orban e Farage dice no a Salvini e Le Pen (Messaggero p.12). Il gruppo della Lega nella Ue non decolla. M5S ancora isolato (Corriere p.8). "Sono disperati". Per il Foglio (p.3) i 5S non sanno più con chi sistemarsi in Ue: ci provano con i conservatori euroscettici di Ecr, ma una fonte dice: "Non otterrà alcun incontro". Invece i socialdemocratici rialzano la testa in Ue. Sembravano destinati a fare la fine dei dieci piccoli indiani, invece si rilanciano (Stampa p.5). Trascinati dal successo di Sanchez in Spagna, conquistano altri due governi: Finlandia e Danimarca. Al Consiglio europeo ora contano 7 pedine. Secondo gruppo anche all'Europarlamento, puntano a giocare un ruolo determinante nella trattativa per le nomine Ue. Ieri incontro Sanchez-Tusk per discutere di questa partita. E stasera sarà a Bruxelles con i colleghi che negoziano per conto di liberali e popolari.
Il presidente ucraino Zelensky va a Bruxelles: il nostro futuro è con la Ue e la Nato. L'ex comico contro Mosca: «L'Ucraina? È in Europa» (Corriere p.15).
Il D-Day avvicina Trump e Macron. "Legame è indistruttibile". Messaggio del presidente francese: "America più grande quando combatte per gli altri" (Stampa p.12). Tra Macron e Trump l'abbraccio dei nemici: «Vi dobbiamo la libertà». Per l'anniversario del D-Day dimenticate critiche e polemiche. Persino sull'Iran: «Entrambi non vogliamo che abbia armi nucleari» (Messaggero p.12).
E Mosca risponde con l'altro vertice tra Xi e Putin. A tenere in piedi l'asse è un nemico comune: gli Stati Uniti (Repubblica p.14). "Intesa per una nuova era". Il capo del Cremlino non è stato invitato in Francia: "Dall'Italia niente sponde sulle sanzioni". Il presidente cinese ospite dalla "Davos russa". Firmati 30 accordi commerciali (Stampa p.13).

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