Commentario del 06.06.2019

IN PRIMA PAGINA
L'Europa all'Italia: "Debito eccessivo". Metà del Pd, metà dei gialloverdi (Fatto). Moscovici al Sole: "Per ora nessuna procedura, ma servono i fatti". Stangata Ue per quota 100 (Messaggero). Debito fuori linea per 160 mld (Sole), ma lo spread resiste a Bruxelles (MF). L'Ue chiede sacrifici su casa, pensioni e Iva (QN). Dombrovskis a Repubblica: "Niente flat tax, serve la manovra bis". Ma l'Italia dice no alla manovra bis (QN). Libero contro l'Ue: un club di cialtroni. L'Ue ci minacci – attacca la Verità – per indebolirci nel negoziato sul commissario. Intanto, il prezzo della crisi lo pagano gli operai (Repubblica): 1400 in cassa integrazione all'ex Ilva. Ma per QN il lavoro nelle imprese c'è, ma non si trova il personale.
L'Europa divide Conte e Salvini (Stampa). Il premier alla Stampa: "Non sarò io a rompere con Bruxelles", ma Salvini parla di condizioni inaccettabili. Conte al Corriere: "Non ho sciolto la riserva, attendo fatti dai miei vice". Secondo un sondaggio ripreso da QN, un partito di Conte sarebbe al 12%. Giornale: il premier, schiacciato tra i suoi vice, ora teme l'incidente in Aula. L'asse Conte-Quirinale per trattare allontana il voto, ipotesi Giorgetti commissario (Messaggero).
Salvini, accuse ai magistrati: "Ecco chi mi boicotta" (Corriere, Messaggero e altri). Il governo va alla guerra con i giudici (Verità). Il vicepremier leghista contro la Carta: schedate le toghe contrarie ai suoi decreti (Fatto). Scandalo giustizia: toghe e giornalisti, nuova tangentopoli (Giornale). Il Fatto: "Ma lo sapete che il caso Csm è targato Pd?".
Fca ha ritirato l'offerta a Renault (Corriere e altri). Interviene Macron, salta Renault-Fca (Repubblica). Invece Sole, MF e Stampa restano sull'attesa del sì francese al matrimonio.

ECONOMIA
L'Ue boccia l'Italia: procedura più vicina. Per evitarla servono subito 10 miliardi. La Commissione può alzare cartellino rosso il 26 giugno. Ma Palazzo Chigi esclude che ci sarà una manovra bis (Stampa in prima e p.2). La Ue boccia l'Italia, ma non chiude alla trattativa. Quota 100 e aumento della spesa per interessi minano i conti. Ora serve un'inversione di rotta (Messaggero p.2). Ue: debito italiano fuori linea per 160 miliardi, rischio infrazione. A luglio la decisione dell'Ecofin (Sole p.2). Il vicepresidente della Commissione Dombrovskis a Repubblica (p.7): "Vi serve subito una manovra bis. E scordatevi la Flat tax. L'approccio del governo italiano non ha funzionato, anzi, sta danneggiando l'economia del Paese. Anche sui conti del prossimo anno ci sono rischi significativi. Roma deve prendere impegni credibili". E il commissario europeo Moscovici al Sole (in prima e p.3) conferma: "Le sanzioni non sono mai una buona soluzione, ma le procedure devono essere applicate quando le regole non sono rispettate: in ballo c'è la credibilità della zona euro. Non siamo dinanzi a un caso border line, ma ben oltre la linea. L'impegno di riduzione del deficit strutturale è stato disatteso, ora attendiamo da Roma misure concrete". I tempi stretti del Tesoro, si tratta sui risparmi 2019. Il vero nodo è la manovra, scrive Fubini sul Corriere (p.3). Il Tesoro esclude manovre: "Il deficit sta già calando". Conte e Tria: disavanzo al 2,1% con i risparmi di Reddito e Quota 100 e maggiori entrate fiscali. Obiettivo del governo, spostare il confronto in autunno insieme alla legge di bilancio 2020 (Sole p.2). La procedura d'infezione dell'Italia (Foglio p.1). Spread ad alta tensione, sale di 10 punti poi chiude sotto 270 in attesa della Bce (Messaggero p.4).
Lo sconto concesso a Padoan e i peccati dei gialloverdi: come nasce la sanzione. Roma non rispetta le regole da anni, ma la manovra 2019 ha fatto partire l'iter (Fatto p.2).
Il prezzo della crisi lo pagano gli operai (Repubblica in apertura e p.2-3). Lavoro, shock all'ex Ilva: 1.400 in cassa integrazione. Tagli all'orario e chiusure. In fumo 272 milioni di reddito. I dipendenti a rischio sono oltre 300 mila se si conta anche l'indotto. Pochi effetti dal decreto Dignità e dalle norme contro chi delocalizza. ArcelorMittal: "Condizioni di mercato davvero critiche, ma la misura è temporanea". I sindacati in allarme chiedono l'intervento immediato del governo che però non ha preso posizione.  E' un nuovo guaio per Di Maio (Stampa p.5). E non c'è solo Taranto. Whirlpool, quel coro per Di Maio e la vertenza del ministro-operaio (Corriere in prima e p.37). Basterà un improvvisato comizio «contro le multinazionali» in favore di telecamere per risolvere la vertenza Whirlpool? Si chiede Dario di Vico. Se la riunione di martedì doveva servire a individuare il presunto investitore disposto a rilevare l'impianto di Napoli, così non è stato. Intanto, chiude lo stabilimento di Sanguinetto (Verona) del Dado Knorr. Addio Unilever: 76 licenziati (Corriere p.37). La crisi del call center. Almaviva, minaccia tagli a Palermo: 1300 lavoratori a rischio (Fatto p.2).

POLITICA
Una trattativa con l'Europa sui conti pubblici che ha il sapore della sfida. M5S e Lega rispondono alla lettera di Bruxelles ribadendo le loro ragioni, ma Conte invita alla cautela (Corriere p.7). Gli alleati provano a resistere: reddito e quota 100 rimangono. Ma verso l'Europa toni diversi. La Lega: vincoli da rivedere. Più morbido Di Maio (Corriere p.6). L'asse (imprevisto) tra i due leader per arginare il premier. Il suo discorso non è piaciuto a entrambi. I vice d'accordo: ora niente elezioni anticipate (Corriere p.6). Il Vietnam di Conte è a Roma. Il premier ad Hanoi è ancora in ansia per il rischio di voto anticipato (Giornale p.6).
Conte: "Evitare il disastro, non sciolgo la mia riserva. Non voglio essere il primo premier che porta l'Italia in procedura di infrazione. Non lo voglio per la mia patria" (Repubblica p.6). "È presto per dire che va tutto bene. Attendo i fatti da Di Maio e Salvini - dice Conte a colloquio con i giornalisti (Corriere in prima p.7, Stampa in prima e p.3) -. Ci sono delle regole, non basta dire 'non le riconosco'. Cosa faremo quando scatterà la procedura? Non rompo con Bruxelles. Per l'Italia sarebbe un disastro. La flat tax? Non ho nulla sul tavolo, e neppure Tria. Forse ci saranno tre aliquote". L'escalation degli strappi per pilotare il Paese fuori dalla zona Euro. L'ok ai mini-bot è solo il primo passo. Giornale (p.5) evidenzia come le mosse spaventino imprese e credito. Senza revisioni della spesa, la corsa fuori dalla moneta unica è obbligata. Claudio Borghi lavora all'Eurexit, preludio all'uscita dall'Unione.
Intanto, si guarda già a possibili scenari in caso di caduta del governo. Il partito di Conte vale il 12%. Voti da sinistra. Un sondaggio, ripreso da QN (in prima e p.4), evidenzia come un'eventuale formazione del premier ruberebbe elettori a Pd e M5s. Cresce l'ipotesi che il premier balli da solo. Consensi soprattutto al Sud. È l'unico che può dividere i 5S.
I 5Stelle: ok a Giorgetti commissario Ue. E la tentazione di "dare" il Mef alla Lega. Tra procedura e nomine alla Commissione si complica la finestra per le urne a settembre. I vice in allarme: niente tagli al welfare. Nuovo colloquio tra gli alleati, senza Conte (Messaggero p.5).
Torna la graticola dei 5S, processo ai sottosegretari. Il Movimento prepara il ricambio al governo ma la Lega per ora frena. Presto la nomina della segreteria nazionale e le nuove regole (Repubblica p.12). "Matteo innamorato di Di Maio". Parola del "suocero" Verdini, che ha parlato del mancato strappo con Di Maio (Giornale in prima e p.7). Lo staff di Luigi sicuro del rimpasto: cambiamo chi non va. Per il leader leghista il M5s è l'amante e il centrodestra è la moglie che lo aspetta scrive Augusto Minzolini.
Intervista a Giorgia Meloni alla Verità (in prima e p.9): "Se cade il governo faranno di tutto per impedire il voto". La presidente di Fdi: «No a inciuci scarlatti: in caso di crisi solo elezioni. Vinceremo e governeremo con la Lega. Toti? Lo vedrò".
Salvini mette alla sbarra i giudici pro migranti. "Dovevano astenersi". Adesso il Viminale si appella all'Avvocatura per le sentenze dei Tar di Firenze e Bologna (Giornale p.9 e tutti). Il Viminale si ribella ai giudici schierati. «Emettono verdetti contro il governo» (Verita p.5).

ESTERI
Ue, Lega isolata. No di Farage e Kaczynski. Il Ppe apre ai Verdi (Messaggero p.4). Strada tutta in salita per il "supergruppo" sovranista (Stampa p.4). Con il passare dei giorni, i potenziali alleati di Salvini e Le Pen si stanno riducendo. L'obiettivo di superare i liberali, in modo da diventare il terzo gruppo a Strasburgo, è ormai irrealizzabile.
Il D-day di Trump e della Regina. "Una battaglia per la civiltà". A Portsmouth la celebrazione dell'imbarco dei 150.000 soldati verso la Normandia (Stampa p.8). Sedici capi di Stato in piedi per i 300 veterani del '44. E la regina, allora diciottenne, ricorda «la nostra resilienza» (Corriere p.15). Oggi il vertice con Macron. Un tè con Carlo e Trump fa l'ambientalista. Una chiacchierata col principe a Londra, poi il tycoon ammette: il clima sta cambiando (QN p.10).
Danimarca alle urne, governo sconfitto. Trionfa il centrosinistra anti-migranti (Messaggero p.15). Crollo dell'ultradestra. La sinistra verso il governo (Stampa p.15). La nuova premier è Mette Frederiksen, 41 anni: più spesa pubblica, meno stranieri (Corriere p.14).
Xi in Russia da Putin per rafforzare la cooperazione sul fronte energetico. Quest'anno è prevista l'apertura del primo gasdotto tra i due Paesi. Huawei firma accordo per lo sviluppo del 5G in Russia per il 2019-2020 (Sole p.20). Putin brinda all'intesa con Xi. "Siamo entrati in un'altra era". Russia e Cina consolidano la loro alleanza. Nel bel mezzo della guerra dei dazi tra Washington e Pechino e sullo sfondo dei burrascosi rapporti tra gli Usa e la Russia, Vladimir Putin e Xi Jinping si sono incontrati ieri a Mosca per mostrare al mondo di essere in perfetta sintonia su tutte le questioni più importanti sullo scacchiere geopolitico (Stampa p.14).

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