Commentario del 19.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Mossa di Draghi, Trump attacca (Messaggero e tutti). Il numero uno della Bce annuncia un nuovo Qe, Trump: "Bce sleale" (Sole). Il capolavoro di Draghi: pronto a tutto per rilanciare l'economia (MF). Draghi apre la borsa, pioggia di soldi (Giornale). Per la Stampa, quello di Draghi è un aiuto a Conte per la trattativa con l'Ue. Ma Trump ora attacca l'Europa (Corriere). Repubblica mette in evidenza il ricatto americano a Salvini: completare il Tap a tutti i costi. La rotta del gas serve agli Usa per frenare Putin (Repubblica).
Economia, alta tensione Salvini-Tria su tasse e minibot (Sole). QN apre con i dati choc sul fisco: noi tartassati d'Europa, paghiamo 19 mld l'anno in più della media Ue. Mattarella: conti solidi per Pil e tutela dei risparmi (Sole). Intanto, barricate contro il salario minimo: i lavoratori è meglio non pagarli (Fatto). Dati Istat, Italia ferma: 5 mln nella trappola della povertà (Avvenire). La povertà travolge i più giovani (Stampa). E il Nord scorpre che aumentano i nuovi poveri (Repubblica). Ma Libero va all'attacco: trenta mln di italiani non pagano mai le tasse. Altro che poveri, sono ladri.
Hong Kong, a Repubblica parla il leader della protesta: "Hong Kong non sarà mai una città cinese".
Germania: Merkel colta da tremore, paura durante la parata (Corriere). La Merkel non sta bene ma non ci dicono perchè (Libero).
Mondiale Qatar, Platini fermato. L'accusa: corruzione (Corriere e tutti). Finanza e potere, così il Qatar ha sedotto Parigi (Stampa).

ECONOMIA
L'intervento di Draghi: "Nuovi aiuti all'economia". Ma Trump attacca: "concorrenza sleale". L'annuncio del presidente Bce fa salire le Borse, giù lo spread e l'euro. Spinta alle esportazioni dal Vecchio Continente che mettono paura a Washington. "Se l'economia non migliora sarà necessario uno stimolo addizionale, taglio dei tassi e Qe restano pronti". E Trump attacca: "Draghi ha fatto deprezzare l'euro sul dollaro, ingiusto e sleale" (Repubblica p.2). La Bce: la flessione dell'euro non è il nostro obiettivo. Conte: «Soffriamo la guerra dei dazi, lo dico sempre all'amico Trump» (Corriere p.2). «Il presidente sbaglia bersaglio confonde le manovre sui cambi con la politica monetaria» dice Gagnon (Peterson Institute): ma Francoforte dovrebbe fare di più (Corriere p.2). Il «grande gelo» con gli Usa che rischia di durare a lungo. In autunno Usa dovrà decidere se imporre dazi su auto europee (Corriere p.3). Torna Super Mario difensore dell'Ue nella guerra Usa-Cina. E la Casa Bianca va in pressing sulla Fed (Repubblica p.3). Lo snegoziatore Trump non vuole guerre, ma grandi negoziati-show in cui lui fa la storia. Ma prende rischi enormi (Foglio p.1).
Per la Stampa (in prima e p.2) quello Bce è un aiuto alll'Italia per la trattativa con l'Ue.
Salvini sfida Mattarella sui conti "in ordine". Oggi chiarimento al Colle con il governo (su tutti). Mattarella: assicurare la solidità dei conti è essenziale per la tutela del risparmio e sostenere l'economia. Salvini: I conti sono in disordine perché abbiamo applicato per troppi anni le regole dell'Ue (Stampa p.2). Per il Giornale (p.5), la sfida a Mattarella sui Conti è l'effetto dell'asse con Trump. Fisco e mini-Bot, lite anche tra Salvini e Tria. Il leghista: chi vuol fare il ministro deve tagliare le tasse. Il titolare del Mef risponde e prova a rassicurare la City: «Noi più cauti di prima. Non vi soffermate sulle voci elettorali» e parla di investitori «entusiasti» (Corriere p.4). Linea rigorista di premier e Mef, un segnale a Bruxelles e mercati. Lo slancio filo-Usa di Salvini non fa breccia: fuori dalla cornice Ue nessun aiuto dalla Bce. Messaggio ai vice: ora evitare la procedura, di flat tax e salario minimo si parlerà dopo (Messaggero p.7). Conte sgonfia la flat tax e cerca il patto con Macron. Caccia ai risparmi. Ed è scontro Lega-Tria anche sugli 80 euro. Garavaglia: il bonus Renzi resta (Stampa p.3). Oggi il vertice. Il vicepremier: il dicastero per le politiche europee? ho già chiaro il nome. Via XX settembre sui mini-bot: illegali e pericolosi. La replica: se hanno un'idea la portino, o noi andiamo avanti (Messaggero p.6).
La povertà in Italia non cresce più. Dopo tre anni si ferma al 7% (Corriere p.31). Indigenti 1,8milioni di famiglie. Ancora presto per l'effetto Reddito di cittadinanza. Avvenire (in prima e p.4) dà una lettura diversa dei dati Istat: Italia ferma, occupazione e Pil in aumento non riducono l'indigenza. 5 mln nella trappola della povertà e al Sud le percentuali sono doppie rispetto al nord. Ma anche al Nord crescono i poveri, anche tra chi ha un lavoro (Repubblica p.22). La vera ripresa resta un miraggio, e per la Stampa (in prima e p.23) la povertà travolge soprattutto i più giovani. "Altro che poveri, gli italiani sono ladri" è l'attacco di Libero (in prima e p.3) sui conti Istat sulle famiglie: trenta mln di italiani non pagano mai le tasse, la metà dei nuclei dichiara di non incassare nulla, ma continua a spendere. Mentre QN (in prima e p.3) registra l'ultimo grido di dolore di Confartigianato sul Fisco: paghiamo 19 mld l'anno più degli altri. Siamo i più tartassati d'Europa, gap con l'Eurozona di 314 euro a testa l'anno. Tra i numeri impietosi quelli su costo del lavoro – per le piccole imprese è di 174 mld euro – e buste paga, visto che ai dipendenti italiani va il 50% della paga lorda.

POLITICA
In primo piano i risvolti del viaggio in Usa di Salvini. Franco (Corriere p.6) evidenzia il "matrimonio di interesse" tra Donald e Matteo: una Lega disancorata dall'Europa «tedesca», e ansiosa di trovare sponde alternative a quelle ostili di Bruxelles, diventa un alleato subalterno e dunque utile, pronta ad assecondare le richieste americane; ma anche a dimostrare di poterle soddisfare. Solo così – scrive Franco - Salvini forse diventerebbe davvero «l'uomo dell'America», per un presidente Usa proiettato verso la ricandidatura. "Rischio dazi per la strategia leghista" sostiene invece Mastrolilli sulla Stampa (p.3). Salvini ha detto di sperare che Roma sia esentata, ma questo è un suo obiettivo, non una promessa della Casa Bianca. Perentoria Repubblica (in prima e p.4) sull'ordine Usa a Salvini: "Fai completare il Tap". Washington teme il boicottaggio 5S su un'opera ritenuta strategica in chiave anti-russa. "Ad ogni costo" è il diktat del numero due della Casa Bianca Pence al vicepremier. "Salvini stia attento: Trump ascolta solo Trump, ma occhio a Bannon – dice al Fatto (in prima e p.6) Scaramucci, ex portavoce della Casa Bianca - . Il leader leghista cerca l'investitura degli Usa. In Europa come negli States i liberal predicano tolleranza verso tutti tranne per chi vota i leader che loro disprezzano".
M5S, Fatto (p.5) intervista Max Bugani, veterano di Rousseau che parla di Di Battista: "Non vuole sostituire Di Maio, ma non può restare tutto sulle spalle di Luigi. Di Battista è l'attaccante del M5S, ha dato voce a molti di noi. Su Tav e concessione ad Autostrade non possiamo cedere: siamo all'anno zero del Movimento, è in gioco la nostra identità".
Zingaretti sigla la tregua nel Pd. E frena il piano-Calenda (Corriere p.9). Per paura del voto il Pd ritrova l'unità perduta (Stampa p.6). Il segretario evoca la «destra peronista» e congela la possibile scissione (Giornale p.9). Intanto Provenzano, entrato nella segreteria, al Fatto (p.4): "È l'ora della discontinuità, Pd deve andare più a sinistra. Abolire l'art.18 un errore, Jobs Act va ridiscusso. Sì al salario minimo, ma partendo dai ccnl. Niente dialogo con M5S, ha venduto l'anima a Salvini".
Messaggero dichiara guerra al sindaco di Roma e, con un editoriale orizzontale in primadel direttore  Cusenza, scrive: "Raggi incapace, Roma muore. Perché la sindaca deve passare la mano dopo tre anni di non governo" e parla di "Morte di una città".

ESTERI
Un pranzo con Sarkozy mette nei guai Platini. Fermato per corruzione. Obiettivo dell'inchiesta l'assegnazione dei Mondiali di calcio al Qatar. Ma l'indagine punta a smascherare l'allora presidente francese (Stampa p.11 e tutti). Dagli aerei venduti agli emiri agli investimenti qatarini in Francia. Gli affari sulla rotta Parigi-Doha e il via libera garantito dall'Eliseo (Stampa p.11).
Gli Usa inviano altre truppe in Medio Oriente: "Ma non vogliamo una guerra con l'Iran". Voci su un piano di attacco americano: raid mirati sulle installazioni nucleari. Lascia il capo del Pentagono (Stampa p.9). John Bolton, il "falco" che vuole a tutti i costi la guerra con l'Iran. Il consigliere per la Sicurezza nazionale già nel 2015 proponeva di bombardare (Fatto p.21). Trump, stretta sugli immigrati: "Deporteremo gli illegali" (Stampa p.17).
Paura per Merkel a Berlino. Tremori durante la cerimonia. La cancelliera ha un malore mentre accoglie il presidente ucraino Zelenskiy. "Ho bevuto acqua, ora sto bene". E conferma le sanzioni alla Russia (Stampa p.9).

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