Commentario del 6.08.18

IN PRIMA PAGINA
Grandi opere, sale la tensione nel governo (Corriere). La Lega ai 5Stelle: si faranno tutte (Repubblica). No M5S a Salvini (Messaggero). E la Tav potrebbe costare oltre un miliardo in più (Stampa). Scontro anche sui vaccini. A settembre torna l'autocertificazione (Messaggero). Scuola a rischio caos (Corriere). Forza Italia: "Lo stop ai vaccini è un attentato alla salute". Spazio anche al caso dei tweet contro Mattarella. "L'attacco al Colle è partito dall'Italia": indagini a una svolta (Messaggero, Corriere). Colpiti anche i pro "Ius soli" (Repubblica). La Verità: criticare il Colle ora è terrorismo. Sul Fatto la metamorfosi di Forza Italia. Del Debbio: "Addio Silvio, il capo è Tajani". Sulla Verità il de profundis della Meloni: "Il centrodestra non c'è più". Su Repubblica il te deum al Papa: è ancora lui il più amato dagli italiani, ma il consenso è sceso dall'88 al 71%. Paga la difesa dei migranti.
In cronaca. Aereo storico cade in Svizzera: strage di turisti (Corriere). Sport, il Milan ritrova il suo mito: torna Maldini (Corriere). Il Milan ai milanisti (Libero). Nel Moto Gp super Dovizioso: doppietta Ducati (Corriere). Agli Europei di nuoto fenomeno Miressi, nuovo re dei 100 (Corriere, Messaggero). Il nuoto italiano entra nel futuro (Stampa). Miressi: "Non sono una star" (Repubblica). Tennis, Fognini batte Del Potro in finale a Los Cobos e ora sogna la top ten (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Governo alla prova di spread e rating (Messaggero). Oggi sulle piazze finanziarie torna ad accendersi il faro sul debito italiano, mentre gli investitori globali guardano già alle pagelle in arrivo a cavallo tra agosto e settembre dalle agenzie di rating. Ora lo sguardo è sulle tensioni nel governo sui conti. La manovra di Salvini costa 42 miliardi (Repubblica), quella di Tria 22,4 mld. L'andamento del braccio di ferro tra Tria e ministri gialloverdi fa da guida agli investitori in titoli italiani. In questo clima di incertezza c'è attesa per la reazione dei mercati alla serie di interviste rilasciate da Salvini e Di Maio nel fine settimana. Siri alla Stampa : "In Tria vedo un atteggiamento poco coraggioso quando si deve parlare in Europa". E rilancia sui titoli di Stato italiani in mano agli italiani: "Il problema del debito pubblico deve essere ridimensionato, perché a 2.200 mld di debito pubblico corrispondono 5.000 mld di risparmio privato. Il problema sono i titoli di Stato in mano straniera. Noi dovremmo essere in grado di incentivare famiglie e risparmiatori italiani a investire in titoli di Stato offrendo loro sgravi". Su Libero (p.2) i timori di Salvini sull'attacco dei mercati: pesa l'inaffidabilità dei Cinque Stelle su Ilva e grandi opere e la necessita di rilanciare gli investimenti tagliando la spesa corrente.
Su Libero (p.4) intervista al ministro di Agricoltura e Turismo Centinaio, che sul rigetto del Ceta frena: "Io voterei no, ma le decisioni vanno prese su dati oggettivi. Nel giro di qualche mese, al massimo un anno, avremo gli elementi certi su come il mercato reagisce all'accordo. Nel frattempo c'è la disponibilità del Canada a una trattativa bilaterale per ricomprendere prodotti italiani rimasti fuori dal Ceta".
Sulla Stampa parla Siri: "Partecipazioni statali? Per la Lega non è un tabù". Primo banco di prova Alitalia: "Alitalia è un asset strategico, vogliamo fare un passo definitivo, valutando una soluzione tutta italiana che salvaguardi i posti di lavoro. In passato abbiamo distrutto le Partecipazioni statali svendendo le aziende italiane e indebolendo il Paese. Ma nelle partecipazioni statali la gestione è manageriale. Quando funzionava bene l'Italia era un grande paese industriale. Quando invece abbiamo svenduto si sono create le good company che si sono portate via i pezzi migliori".

ITALIA-POLITICA
Tap e Tav, scontro nel governo (Stampa e Fatto in apertura e su tutti). A Salvini, che ieri dalla Stampa ribadiva il sì della Lega a Tav, Tap e Pedemontana, replica via Facebook la ministra M5S Lezzi: "In Italia servono le infrastrutture e in particolare ne hanno bisogno il Sud e le aree interne del Centro Nord. Ma gli investimenti che l'Italia aspetta sono strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita". La Tap non c'è. Un messaggio, scrive la Stampa, diretto non solo a Salvini ma al premier Conte, che dopo l'incontro con Trump ha ribadito la necessità di rispettare gli impegni giuridici presi e l'importanza di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. Schierato sul sì al completamento dell'opera anche Mattarella, reduce dalla visita in Azerbaijan. Sul Corriere parla il ministro 5Stelle Fraccaro: "La linea del governo è chiara: per le grandi opere il faro è l'analisi costi-benefici. Non possiamo far pagare agli italiani i costi di opere inutili". Sulla Tav "l'impegno resta quello di ridiscutere integralmente il progetto: anche la Francia comprende i nostri dubbi". "La Tav è importante, ha senso parlare di revisione ma bloccarla è un altro paio di maniche – dice il sottosegretario Rixi (Lega) al Corriere – Io sono fiducioso che i dati della revisione daranno ragione a noi". E alla Lezzi manda a dire: "Il tema importante non è fare le opere al Nord o al Sud ma farle dove servono, e quello della popolazione è un criterio assolutamente relativo".
Altro fronte di scontro, i vaccini. Regioni pronte al ricorso contro la norma del Milleproroghe che infrange l'obbligo di vaccinazione per i bambini della scuola dell'Infanzia. Rischio caos per il rientro a scuola (Corriere, Messaggero e tutti). Catiuscia Marini (Umbria) al Messaggero: "Da noi il vincolo resta, la legge sarà varata entro il 20 agosto". Attilio Fontana (Lombardia): "Più dell'obbligatorietà serve l'informazione. Possibili strade diverse".
Attacco al Colle, una traccia porta a Milano (Corriere). Svolta nelle indagini (Messaggero). "Ora possiamo prenderli" (Repubblica). Il primo account falso creato per attaccare Mattarella dopo il no a Savona ministro dell'Economia tra il 27 e 28 maggio sarebbe stato registrato nello snodo dati di Milano, benché in maniera schermata, in modo da far figurare che provenisse dall'estero. Per altri 150 account sarebbero stati utilizzati server stranieri: in Estonia o Israele, ma ad agire sarebbe stata un'unica mano, quasi certamente una società specializzata. Attesa per l'audizione del direttore del Dis Pansa al Copasir: al Parlamento verrà consegnato un dossier che ricostruisce quanto accaduto nella notte tra il 27 e 28 maggio. La convinzione è che il bombardamento via tweet sul Colle non abbia nulla a che fare con il Russiagate ma sia partito dall'Italia. Il pool antiterrorismo della Procura di Roma indaga per stabilire se dietro il tweet storm ci fosse un disegno eversivo. Critico Belpietro, sulla Verità: criticare il Colle ora è un atto di terrorismo. Dopo lo scontro con Savona a chiedere l'impeachment sono stati i cittadini eppure si insiste a tutti i costi a cercare account di Mosca.

ESTERI
Attentato a Maduro con droni esplosivi (Corriere e tutti): esplosione durante la parata militare, illeso il presidente che accusa l'opposizione di destra e la Colombia. Sei arresti. Immediata la solidarietà degli alleati Cuba, Bolivia e Nicaragua. Da Washington è arrivata invece la precisazione che gli Usa non hanno nulla a che vedere con l'attentato. Per il consigliere della sicurezza John Bolton potrebbe essere "anche un pretesto messo in piedi dallo stesso governo venezuelano".

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