Commentario del 21.08.2018

IN PRIMA PAGINA
Autostrade, l'ipotesi nazionalizzazione divide il governo (Sole e tutti). La Stampa: "Autostrade non tornerà in mani pubbliche. Allo studio nuove regole". Il premier Conte al Corriere: "Autostrade paghi di più". Cassese al Sole: "Il paradosso di riportare l'autostrada al costruttore". Il Fatto ricorda un'altra strage e riporta le parole dei familiari della vittime: "Genovesi, rifiutate i soldi di Autostrade. Han già fregato noi vittime di Avellino". Piano per la sicurezza delle infrastrutture. L'Ue: "Soldi già dati". L'esecutivo: "Si va avanti" (Messaggero).
Manovra, doppia spinta alla flessibilità. Giorgetti: 3% "superabile" (Sole). Per il Fatto "la Lega sfida i mercati". Tajani al Corriere: "Il governo cerca nemici".
Sui mercati, intanto lo spread scende a 277 e Moody's prende tempo (MF). Aspettando il Mef, rinviato a ottobre il rating (Messaggero).
Spazio ancora al caso dei migranti, Salvini blocca lo sbarco della Diciotti a Catania. I migranti ai pm: Malta ci ha abbandonato (Messaggero). Il ministro: "i migranti restino sulla Diciotti". Malta attacca: "I populisti distruggono il dialogo" (Stampa).
La Grecia esce dal salvataggio ma l'austerità continua (MF). Grecia fuori dal piano-aiuti, ma resta in libertà vigilata (Sole).
Su tutti il caso Asia Argento: ora è lei l'accusata, per Sky è fuori da X Factor (Repubblica e altri). "Faccia d'Argento" titola il Giornale, per Libero "la molestata molestò un minore".

ITALIA-ECONOMIA
Moody's rimanda l'Italia: "Rating dopo Def e manovra" (Repubblica  p.26 e su tutti) Nonostante lo spread tra Btp e Bund sia calato a 277 pb, i titoli di Stato italiani restano osservati speciali in attesa di conoscere il contenuto della manovra di bilancio 2019 e il giudizio delle agenzie di rating: la prima sarà Fitch il 31 agosto, poi il 7 settembre, infine S&P's si esprimerà il 26 ottobre. Moody's rinvia la decisione a fine ottobre "per avere maggior chiarezza sul percorso fiscale del Paese e sulla sua agenda di riforme". Lo spettro di un declassamento o di un attacco speculativo che potrebbero riportare l'Italia a un livello di crisi tipo novembre 2011 aleggia a Palazzo Chigi (Sole p.1-5), spinge il Governo al pressing sulla Bce per allungare il Qe oltre il termine del 31 dicembre: "Non abbiamo diritto a chiedere nulla, ma Francoforte valuti". L'Italia può comunque difendersi con una richiesta di aiuto all'Esm con "condizionalità" e Troika, e possibile intervento della Bce tramite le Omt di Draghi. Per la Stampa (p.13) il governo vede arrivare la tempesta: "Senza la Bce, possibile l'aiuto russo". Il ministro Fraccaro alla Stampa (p.13): "La maggioranza è solida, siamo più forti dello spread. Valuteremo riforme per abbattere il debito e aumentare la domanda interna, rispettando l'equilibrio di bilancio. Non temo attacchi, in ogni caso non ci lasceremo influenzare da strumentalizzazioni dei mercati contro di noi". Intanto, arriva lo stop Ue al piano per la sicurezza delle infrastrutture (Messaggero p.4). Per Palazzo Chigi costa 50 mld il dossier per la manutenzione di strade, scuole, ponti e ferrovie. Il ministro Savona pensa di coinvolgere Eni (22 mld) e Terna (12 mld) nel suo programma per lo sviluppo. Moscovici avverte: "Già date tante risorse, rispettare le regole di bilancio". Ma Giorgetti rilancia: "Pronti a sforare il il 3%, il negoziato sarà difficile".  Il premier Conte al Corriere assicura: "In autunno pronti per le riforme strutturali: riforma fiscale, misure reddituali di cittadinanza, riforma del codice degli appalti, accelerazione dei processi, anticorruzione, semplificazione normativa e burocratica, razionalizzazione nell'utilizzazione dei finanziamenti, digitalizzazione della Pa. E stiamo lavorando all'ammodernamento delle infrastrutture. La Tav? Stiamo completando un'analisi costi-benedici, mentre sul Tap il dossier è a Palazzo Chigi". Poi, in vista della manovra il premier spiega: "Reddito di cittadinanza e flat tax sono riforme di ampio respiro, che segneranno una svolta nella vita degli italiani. Vincoli europei? Non cerchiamo alibi, lavoriamo. Il debito pubblico è sostenibile e si può risanare con gradualità. Bisogna far capire all'Europa la portata delle nostre riforme". Intanto, dopo le parole di Salvini dei giorni scorsi contro i mercati e le frasi di Giorgetti sul possibile sforamento del 3%, il presidente dell'Europarlamento Tajani al Corriere: "Il governo dia soluzioni, non cerchi un nemico al giorno come l'Europa e i mercati. Sforare si può, ma non per il reddito di cittadinanza".

ITALIA-POLITICA
Autostrade, l'ipotesi nazionalizzazione divide il Governo (Sole in prima e p.3 e tutti). Siluri di Lega e M5S all'idea di Toninelli (Messaggero p.2). Il Carroccio blocca le fughe in avanti, allo studio l'impugnazione della clausola che prevede l'indennizzo in caso di stop della concessione. La Stampa: "Autostrade non tornerà in mani pubbliche. Allo studio nuove regole". Il sottosegretario Giorgetti al Corriere (p.4): "La procedura per la revoca alla concessione è stata condivisa nel governo. Nazionalizzazione? Sono cresciuto in un'epoca in cui si diceva che lo Stato non deve fare i panettoni, ed oro d'accordo. Ora è prematuro parlare di nazionalizzazione,  bisogna verificare l'esito della procedura di annullamento della concessione ad Autostrade, poi si può decidere. O si può fare un'altra gara per vedere le condizioni". Cerca una mediazione il sottosegretario alle Infrastrutture del M5S, Dell'Orco, che alla Stampa (p.2) dice: "Nazionalizzare per gradi". Contro chi parla di una spaccatura del governo interviene anche il premier Conte, che al Corriere dice: "Abbiamo reagito in modo compatto. Abbiamo avviato una 'procedura di legge' e chi pensa che l'unico obiettivo di una società sia distribuire dividendi agli azionisti dico: siete rimasti indietro, una società deve farsi carico di una più complessa 'responsabilità sociale'". Poi il premier annuncia una contromossa del governo: "Non la anticipo sui giornali, ma questo governo farà in modo che il concessionario non possa trarre ulteriori vantaggi economici, visto che non ha neppure sostenuto l'investimento iniziale per costruire le autostrade, gliele ha date lo Stato". Poi Conte assicura: "Ora valuteremo come soddisfare l'interesse pubblico, va trovata un'alternativa alle cattive privatizzazioni e a un sistema concessorio mai realizzato". E l'elenco delle concessioni da rivedere non si ferma alle autostrade: dalle acque minerali agli idrocarburi, in Italia ben 24 settori in concessione (Messaggero p.2). "Acqua, metano, concessioni televisive e segnale dei telefonini, lo Stato deve fare periodiche valutazioni, poi scegliere – dice Giorgetti al Corriere -. Da noi molte privatizzazioni sono state fatte per ragioni di cassa, e i privati ne hanno tratto profitti esorbitanti. Ora dobbiamo valutare le concessioni in scadenza o scadute. Come il petrolio bianco delle Alpi, in Valtellina le concessioni idroelettriche sono scadute e l'idea del pubblico non è indecente". Intanto, al Sole (p.3) parla Sabino Cassese, che sull'ipotesi nazionalizzazione delle autostrade dice parla del "paradosso di riportarle al costruttore". Griseri (Repubblica p.7) scrive: perchè è un rischio nazionalizzare. Ed evoca il rischio di passare i debiti di Atlantia all'Anas. Per Griseri le Autostrade in mano pubblica produrrebbero una falla anche nei conti dello Stato, con conseguenze sul nostro rating. Il Fatto (p.4) dedica un focus per spiegare come lo Stato può revocare la concessione senza pagare. Per la Stampa (p.3) il governo studia una riscrittura della convenzione per evitare lo strappo: si teme una disputa legale di anni, una maxi penale e tempi lunghi per la ricostruzione del ponte.
Intanto, quel "moncone" del ponte Morandi fa paure: "Dobbiamo abbatterlo subito" (Messaggero e tutti). La parte rimasta in piedi scricchiola e potrebbe crollare. Il governatore Toti: "Entro 5-6 giorni via allo smontaggio".Allargata la zona rossa, spaventa anche il meteo: la pioggia potrebbe ingrossare il Polcevera (Stampa p.6). Dall'inchiesta sul crollo del "Morandi", degrado sottostimato dei tiranti malati (Repubblica p.4). A febbraio i tecnici avvertirono il concessionario: misurazioni effettuate con metodi scientificamente superati. E l'avvertimento: "la corrosione del calcestruzzo potrebbe essere già doppia rispetto a quanto calcolato". Per il ministero nel progetto di manutenzione era stato usato un metodo "fallace" e si evidenziavano "margini di errore all'80% sui calcoli della tenuta" (Stampa p.6). Messaggero (p.7) torna sullo "strano caso" dell'ispettore che indaga su se stesso: Ferrazza diede il via al progetto di lavori sul viadotto, ora guida l'organismo che deve individuare le responsabilità.
Su tutti i quotidiani il botta e risposta tra Lega e Pd al meeting di Rimini. Giorgetti: "Parlamento svuotato, riforme o è un feticcio" (Messaggero p.8). E auspica l'elezione diretta del Presidente della Repubblica: "Sì al taglio di una Camera e degli eletti. Il rischio è che arrivi l'uomo forte" (Repubblica p.15). La replica di Delrio: "Il potere non deve sedurre o minacciare. Chi governa deve aiutare la comunità a crescere in armonia". E il ministro Fraccaro alla Stampa: "L'elezione diretta del Capo dello Stato non è all'ordine del giorno, come non lo è l'eliminazione della Camera. Il contratto di governo prevede misure per valorizzare la centralità del Parlamento, rafforzare gli istituti di democrazia diretta e attribuire maggiore autonomia agli enti locali. Dopo l'abolizione dei vitalizi a Montecitorio, auspico che a settembre si affronti la questione anche al Senato".  Lo storico Canfora al Messaggero: "Democrazia diretta? Nemmeno con Pericle. La sinistra si è suicidata nel magma grillino". A proposito di sinistra, su Repubblica (p.11) parlano De Rita e Pandolfo: "La sinistra i fischi se li merita, ma 5Stelle e Lega non saranno eterni" dice De Rita. Per Pandolfo: "Ora il Pd è sinonimo di potere, per liberarlo serve ascoltare la strada".

ESTERI
Migranti, ancora polemiche sulla nave Diciotti: è a Catania ma i 177 migranti non potranno sbarcare (Stampa p.12 e tutti). Via libera di Toninelli, la Guardia Costiera attracca dopo 5 giorni di stallo. Salvini: "Profughi a bordo finchè non li distribuisce la Ue". Libero (p.10) attacca: nello Stato c'è qualcuno che rema contro Salvini. La Guardia Costiera ha ostacolato il governo: nei ministeri comanda ancora la sinistra. La Procura di Agrigento apre un'inchiesta sul salvataggio (Messaggero p.11). I migranti: "i maltesi ci hanno scortato verso l'Italia" (Repubblica p.14). Intanto arriva l'attacco di Malta al governo italiano: "I populisti distruggono il dialogo" (Stampa p.12).
Trump: potrei togliere le sanzioni alla Russia (Messggero p. 15). L'annuncio del presidente degli Stati Uniti: "Stiamo valuando Mosca, però deve collaborare con noi sulla Siria e sull'Ucraina". Toni di nuovo duri, invece, nei confronti di Cina ed Europa: "Manipolano le valute contro le nostre aziende". Attacco alla Fed, ritenuta responsabile di proseguire nella politica del rincaro dei tassi sul dollaro: "Ci penalizza". E tra Usa e Russia c'è la Germania (Italia Oggi p. 9). L'attacco di Trump spinge la Merkel a trovare un'intesa con Vladimir Putin.
Su Italia Oggi (p. 4) le considerazioni di Cacopardo, che identifica Macron "come un nemico dell'Italia: vuole dalla Libia il petrolio lasciando al Belpaese gli immigrati". Colpa, secondo Cacopardo, di un Ufficio Gabinetto di governo "composto da neofiti e anche chi non lo è, come Moavero, non ha il prestigio del politico di razza, ma il livello di "gran commis" comunitario, collaboratore di Mario Monti". Aggiunge Oldani che "con il franco coloniale, la Francia di Macron controlla, deruba e impoverisce 14 Stati africani, da cui scaturiscono le migrazioni in Europa".

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