Commentario del 19.08.18

IN PRIMA PAGINA
"Crollo del ponte, accertare le responsabilità" (Secolo XIX). "Italia unita per la verità" (Sole). "Tragedia inaccettabile": applausi a Mattarella (Messaggero). Ai funerali delle vittime di Genova dolore e polemiche (Corriere). Fischi per il Pd e ovazioni per il governo (Verità). Il Giornale: funerali inquinati dal Grande Fratello. Il sindaco Bucci al Secolo XIX: "Genova deve ripartire, a Roma troppe polemiche". Il procuratore capo al Corriere: "Stato assente dai controlli". Ieri è stato anche il giorno di Autostrade, ma col governo è scontro (Stampa). Autostrade ora si scusa e promette: in 8 mesi nuovo ponte in acciaio. Di Maio: no a elemosine, avanti con la revoca. Salvini: solo il minimo (Avvenire, Repubblica). La Verità: lacrime di coccodrillo. Sul Fatto i Benetton e la grigliata di Ferragosto: "La festa in villa non è stata rovinata". Salgono intanto a 43 le vittime del disastro (QN). Sul Messaggero parla Giorgetti: "Opere più sicure, ecco il piano" (Messaggero). Dal governo 28 milioni per l'emergenza (Sole). Su Libero la paura di chi torna dalle ferie: vede la morte a ogni cavalcavia.
Tornano in prima pagina i migranti: trattativa tesa con la Ue per lo sbarco dei 177 migranti soccorsi dalla nave "Diciotti" (Messaggero, Avvenire). Sul Fatto l'altra rotta dei migranti: in 10 mila in marcia attraverso i Balcani.
Dall'estero. Su Avvenire e tutti la "pace del gas" tra Merkel e Putin, uniti contro i dazi Usa. Sul Fatto la nuova guerra fredda tra Usa e Turchia. Sulla Stampa le tribù alla riconquista del Sud della Libia. Sull'Espresso reportage dall'Iraq, dove rinasce l'Isis. Sul Corriere e tutti la morte di Kofi Annan, il primo nero che cambiò l'Onu.
In cronaca. Sul Messaggero viaggio nel centro Italia a due anni dal sisma: così ripartono le imprese. Su Corriere e QN in prima il concerto di Sting a Firenze per gli operai licenziati della Bekaert.
Calcio, per Juve e Napoli vittorie a fatica (Corriere). La prima di Cristiano Ronaldo è da brivido. La Juve costretta a inseguire batte il Chievo: 2-3 (Stampa). La Lazio parte col fiatone, ko col Napoli di Ancellotti (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Da Atlantia aiuti per Genova: 500 milioni e un ponte in acciaio in 8 mesi (Sole). Su tutti i giornali la mossa di Autostrade: "Ci scusiamo ma non abbiamo colpe" (Repubblica). Ma all'offerta dei Benetton il governo dice no (Repubblica). "Un'elemosina", per Di Maio (Stampa). Per Palazzo Chigi "dovranno sborsare molto di più" (Repubblica). Su tutti i giornali la conferenza stampa dell'ad di Atlantia Castellucci, che chiede ripetutamente scusa, quantifica in 500 milioni la prima somma destinata a vittime e sfollati e promette la costruzione di un ponte d'acciaio in 8 mesi per ripristinare la viabilità. Ma sul crollo del Morandi nessuna assunzione di responsabilità. Per la Stampa, Autostrade si prepara alla battaglia col governo, pronta a mettere sul piatto le dimissioni dello stesso Castellucci. Ma la società proverà a trascinare nello scontro legale lo Stato come possibile corresponsabile del crollo del viadotto. Strategia che potrebbe cambiare se la linea del governo dovesse mitigarsi. Ma sulla revoca della concessione il governo resta sulla linea dura (Corriere). Di Maio ai parenti delle vittime: "State pure tranquilli, queste società i nostri ponti e le nostre strade non li gestiranno mai più" (Stampa).
Il sottosegretario Giorgetti al Messaggero: "Quello di Autostrade è un atto dovuto e anche tardivo. Sono tornati sulla terra. Ma il governo con responsabilità e senza processi sommari ha intenzione di verificare se esistono le condizioni per il permanere della concessione. A Genova è accaduto l'impensabile". E conferma la lettera di contestazione ad Autostrade sulla responsabilità del crollo.
Il sottosegretario Rixi al Corriere: "Gli impegni di Autostrade? Mi pare il minimo, un atto dovuto. Il ponte d'acciaio sono 20 anni che lo chiedo, avrebbero dovuto farlo prima. Poi si fa anche la Gronda, perché serve comunque per diversificare il traffico. Di Maio si è dimostrato disponibile.  Il nuovo collegamento autostradale fu bloccato negli anni Novanta dal Pds". E sui vertici di Autostrade dice: "In qualsiasi Paese liberale, il giorno dopo una tragedia come questa ci sarebbe stato un cambio totale dei vertici della società". Per Rixi "andranno riesaminati i rapporti pubblico/privato per ridare dignità allo Stato e riesaminate anche tutte le concessioni. Di gestori ne troviamo quanti vogliamo, visto che l'utile annuale è pari a un terzo delle entrate. La procedura di revoca deve andare avanti". Quanto ai mancati controlli del Ministero sull'operato di Autostrade Rixi dice: "E come facciamo? Il ministero non ha i soldi per fare i controlli e gli ispettori sono troppo pochi. Il sistema delle verifiche va riformato con urgenza".
Intanto il governo, riunito in seduta straordinaria a Genova, stanzia altri 28,5 milioni per aprire subito i cantieri (Sole, Messaggero). E sul Messaggero, Giorgetti annuncia "una grande operazione di messa in sicurezza infrastrutturale del Paese. Un piano che non riguarderà solo la rete autostradale ma anche le scuole e le situazioni di rischio causate dal dissesto idrogeologico. Sarà un'operazione di manutenzione senza precedenti, con investimenti ingenti in lavori pubblici. Su questo fronte non esistono deficit, pil o parametri europei che tengano. Siamo convinti che l'Ue sarà benevola. In più snelliremo tutte le procedure, a partire dal codice degli appalti, che va totalmente rivisto in tempi ragionevoli alla realizzazione degli interventi".

ITALIA-POLITICA
Genova piange le vittime, applaude Mattarella e i ministri e fischia i dem Martina e Pinotti (Corriere e tutti). "Inaccettabile" il dramma del ponte Morandi: dal capo dello Stato richiamo all'unità e all'accertamento rigoroso delle responsabilità (Sole). Il premier Conte resta in silenzio, Fico si scusa "a nome dello Stato", Di Maio promette: "Autostrade non gestirà più i nostri ponti". Polemica per il selfie di Salvini con i familiari di una vittima. Sul Corriere la crisi di rigetto per la vecchia politica e l'imbarazzo del Pd. Il senatore Stefano Esposito: "Vedo colleghi dire che si è trattato di una claque organizzata. No, questo è sentimento popolare. Sono fasi storiche e in questo momento è così. Siamo usciti perdenti perché abbiamo parlato di populismo e lo vediamo applicato. C'è una parte del Paese che vuole sentirsi dire le cose che dicono Salvini e Di Maio e non interessa se sono cose giuste o no". Applausi al governo, fischi al Pd: i genovesi non perdonano, scrive Socci su Libero sottolineando le ovazioni per Salvini e Di Maio: la gente si sente compresa e ha capito che i nuovi arrivati vogliono voltare pagina. Il Giornale parla invece di funerali di Stato "inquinati dal Grande Fratello": il riferimento è al portavoce del premier Rocco Casalino, attivissimo nell'indirizzare i giornalisti riguardo a fischi e applausi. Anzaldi (Pd): "Presenterò un esposto alla Corte dei Conti per sapere se è lecito che il portavoce di Palazzo Chigi inondi la stampa di sms per fare propaganda contro il Pd". Polemiche anche per il selfie di Salvini. Ormai tra lui e Di Maio è una gara aperta per la visibilità, scrive il Corriere. Ma la vera sfida sarà a settembre quando si entrerà nel vivo su infrastrutture, manovra e decreto sicurezza.
Gli applausi al governo ai funerali di Genova sono il segno che in grande maggioranza gli italiani considerano il recente risultato elettorale un cambio di regime, scrive Polito nell'editoriale del Corriere. Sallusti, sul Giornale, parla di funerali di Stato come la prima della Scala o una puntata del Grande Fratello Vip: "altro che cordoglio, per i ministri è stata una gara alla ricerca del consenso un cronometrare gli applausi e contare i selfie, esultare per i fischi (pochi) alla vecchia partitocrazia. Il nuovo che avanza, il governo del cambiamento è anche questo". Non a caso a dirigere l'operazione mediatica dei funerali delle vittime è stato Rocco Casalino.

ESTERI
In prima su Messaggero e Avvenire e su tutti, la trattativa tesa tra Governo e Ue sulla nave Diciotti della Guardia costiera e il prossimo sbarco dei 177 migranti soccorsi. Dopo il braccio di ferro con Malta, costato quattro giorni di incertezza della nave al largo di Lampedusa (con La Valletta che continua a sostenere di aver fatto la sua parte e chiede a Roma di aprire i porti), Salvini tira dritto e chiede una soluzione condivisa a livello comunitario per l'accoglienza dei profughi. Non è stato ancora stabilito quindi un attracco sicuro per la Diciotti, una situazione di stallo che ha fatto sbottare l'ex ammiraglio Vittorio Alessandro: "Siamo all'inverosimile, è assurdo che una vicenda burocraticamente poco chiara possa costare tanto in termini umani, psicologici ed economici. La Diciotti non può sostenere lunghe attese in mare con 177 profughi in situazioni sanitarie precarie". Il tema su tutti gli altri giornali.
Incontro Merkel-Putin (Sole), i nemici di sempre a cena sul gas (Corriere in prima e a p.8). Su tutti i giornali l'incontro ieri a Meseberg tra Putin e la Merkel. Un summit incentrato sulla Siria, le forniture di energia e, ovviamente Ucraina e Iran, nel corso del quale, la cancelliera ha proposto una missione Onu in Ucraina "che possa giocare un ruolo nella pacificazione". Ma per Putin  "sull'Ucraina non riusciamo ad andare avanti". Il presidente russo ha invece teso una mano all'Europa rassicurandolo sulla continuità di rifornimento di energia: la Russia, ha detto "ha sempre assicurato in modo stabile il rifornimento energetico nella Ue", E sul Nord Stream 2, Putin ha ribadito che si tratta "esclusivamente di un progetto economico senza alcun fine geopolitico". Un'intesa per fregare l'Italia, scrive Libero (p.12).

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